Lo sviluppo della divulgazione delle informazioni all’interno dei lavori per la salvaguardia ambientale
2.2 BREVE COMMENTO TRADUTTOLOGICO
2.2.1 La tipologia testuale
Il prototesto è costituito da quattro articoli il cui scopo è quello di descrivere la situazione delle informazioni ambientali in Cina, sia dal punto di vista della raccolta dati sia della loro divulgazione, mettendone in luce le criticità. Le fonti dei testi sono diversificate: mentre il primo ed il quarto sono tratti da due riviste, il secondo ed il terzo sono articoli pubblicati online in siti internet specializzati. Il primo testo tradotto è un articolo del 2013 dal titolo “Huanjing shuju ying shixing guojia chuizhi guanli” 环境数据应实行国家垂直管理, il quale è stato pubblicato su Zhongguo fazhan Guancha中国发展观察 (il cui nome inglese è China Development Observation), una rivista governativa che mensilmente pubblica articoli specialistici di diversa natura. Il secondo testo tradotto, intitolato “Turang wuran buneng shuode guojia mimi? ” 土壤污染不能说的国家秘密?, è tratto da ling yimian 另一面 (The other side) una sezione del sito web wangyi xinwen网易新闻, che si occupa di notizie specialistiche riguardanti le criticità della Cina attuale. “Huanjing xinxi gongkai, you fa nan zhixing” 环境信息公开,有法难执行è il terzo testo tradotto ed è tratto da “Zhongwai duihua 中外对话” (Chinadialogue in inglese), un sito specializzato nella pubblicazione di articoli riguardanti la questione ambientale cinese riconosciuto a livello internazionale. Infine, il quarto ed ultimo testo, “Huanjing xinxi gongkai zai huan-bao gongzuo zhong de fazhan” 环 境信息公开在环保工作中的发展, è invece una pubblicazione del 2013 della rivista Chanye yu keji luntan 产 业 与 科 技 论 坛 (Industrial & Science Tribune in inglese), una rivista accademica mensile che si occupa soprattutto di economia e management.
L’individuazione della tipologia testuale costituisce la prima fase dell’analisi traduttologica, questo è un concetto di fondamentale importanza al fine di potere individuare metodo traduttivo più efficace da impiegare. Secondo la classificazione proposta da Peter Newmark, i testi possono essere distinti in: testi espressivi, incentrati sull’emittente; testi vocativi,
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incentrati sul destinatario; testi informativi, incentrati sulla realtà extralinguistica.101 Questi quattro testi possono essere fatti rientrare nei testi con funzione informativa; tuttavia, differiscono sia per forma testuale che per livello di formalità. Il primo ed il quarto testo sono articoli di giornale tratti da riviste specialistiche, in generale presentano uno stile neutro e formale, al contrario lo stile dei due rimanenti è meno impostato e formale.
Per comprendere al meglio la diversa natura dei prototesti possiamo fare riferimento ad altre due classificazioni: quella ideata da Sabatini che in base al vincolo interpretativo che l’emittente del testo pone al suo lettore, questi possono essere suddivisi i testi in molto vincolanti, mediamente vincolanti e poco vincolanti; 102 e quella elaborata dal linguista Jakobson, che attribuisce al linguaggio diverse funzioni: espressiva o emotiva, referenziale o informativa, conativa o vocativa, poetica, fatica o metalinguistica.103 A un’attenta analisi, i testi possono essere definiti mediamente vincolanti, in cui “[…] l’emittente tempera la necessità di un’interpretazione aderente alla propria, perché intende far raggiungere per gradi al destinatario uno stadio di conoscenze o posizioni diverso da quello di partenza”104; si tratta infatti di testi espositivi la cui funzione è quella di argomentare, proporre e discutere facendo procedere il destinatario per stadi di conoscenza graduali. Prendendo in esame la funzione del linguaggio relativa ai quattro articoli, in tutti i casi questa può essere riconducibile alla funzione informativa. In ogni caso, citando Federica Scarpa:
la scrittura tecnico-scientifica svolge nei confronti del destinatario la funzione sì di informare, ossia accrescere le sue conoscenze […], ma anche quelle di persuadere, ossia cambiare le sue opinioni e certezze […], e di motivare, ossia fargli fare cose che altrimenti non farebbe […].105
Vista la natura ibrida dei testi, anche in questo caso è possibile associare alla funzione informativa quella vocativa, visto che gli articoli non si limitano a presentare i fatti in maniera oggettiva ma hanno lo scopo di far nascere nel lettore una nuova sensibilità rispetto al problema; ad esempio nel “testo 4” oltre alla presentazione oggettiva della problematica vengono poi messe in luce quelle che per l’autore sono le maggiori criticità e le relative soluzioni.
2.2.2 La dominante
Jakobson definisce la dominante come “la componente sulla quale si focalizza l’opera d’arte: governa, determina e trasforma le varie componenti. È la dominante a garantire
101
Newmark Peter, A Textbook of Translation, Prentice Hall, Londra, 1988, pp. 39-44.
102 Scarpa Federica, La traduzione specializzata. Un approccio didattico professionale, Milano, Hoepli, 2008, p. 12
103 Ibidem, p. 9.
104 Bonomi Ilaria, Elementi di linguistica italiana, Roma, Carocci , 2003, p. 171. 105 Scarpa Federica, La traduzione specializzata, op. cit., p. 9.
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l’integrità della struttura”.106 La scelta della dominante è una fase essenziale del processo di traduzione, in quanto in base ad essa si sceglie quali caratteristiche del prototesto trasporre nel metatesto e quali invece tralasciare o mettere in secondo piano. Vanno distinte la dominante dal punto di vista dell’autore; la dominante dal punto di vista del traduttore e la dominante dal punto di vista del lettore implicito.
Nei quattro prototesti in questione si è individuata una dominante comune. La dominante dell’autore è data dalla natura informativa del testo; la volontà degli autori è quella di dare informazioni riguardo dei problemi collegati alla questione ambientale cinese, presentandoli in maniera oggettiva anche con il supporto di dati statistici. La dominante del punto di vista del traduttore coincide con quella dell’autore: considerata la natura informativa dei prototesti, il traduttore ha deciso di non alterarne la funzione originale cercando di riportare il più fedelmente possibile i dettagli dei quattro testi di partenza (d’ora in poi TP), caratterizzati da chiarezza espositiva, non ambiguità lessicale, presentazione di ricerche e dati oggettivi, etc., producendo quindi dei metatesti in linea con le intenzioni originali degli autori. La stessa dominante è stata mantenuta anche nel caso del punto di vista del lettore implicito: egli attraverso la lettura del testo cerca di accrescere le proprie conoscenze sul tema.