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La valutazione dell’attivit` a fisica utilizzando i contapassi

3.3 La valutazione oggettiva dell’attivit` a fisica

3.3.4 La valutazione dell’attivit` a fisica utilizzando i contapassi

Il contapassi rappresenta il pi`u semplice device meccanico utilizzabile per

la valutazione dell’attivit`a fisica. Un primo studio utilizzando questo stru- mento `e stato condotto nel 1926, sebbene un nostro famoso connazionale,

Leonardo Da Vinci, lo aveva progettato e usato per misurare una distanza attraverso il numero di passi prodotti per coprirla. I contapassi sono sensori

di movimento in grado di registrare l’accelerazione e la decelerazione lungo una direzione di movimento e sono normalmente usati per stimare o la di-

stanza di una passeggiata o il numero di passi rispetto ad un arco temporale definito. Dall’analisi della letteratura scientifica prodotta utilizzando questo

strumento si `e giunti alle seguenti conclusioni:

• Un periodo temporale di almeno sei giorni `e sufficiente per ottenere

dati affidabili sull’attivit`a fisica dei giovani, prevedendo, quindi, una

misurazione anche durante i week-end;

• Rowlands e i suoi collaboratori hanno esaminato dettagliatamente l’u-

so dei contapassi e hanno postulato che rappresentano uno strumento

poco costoso, riutilizzabile e oggettivo per la valutazione su larga sca- la dell’attivit`a fisica, soprattutto per quanto riguarda le fasce d’et`a

comprese tra i 7 e i 16 anni55;

• il principale svantaggio dei contapassi `e rappresentato dall’impossibi-

lit`a di poter determinare, con esattezza, i pattern di movimento e il livello dell’attivit`a fisica;

Nella tabella 3.2 sono indicati i pi`u significativi risultati descritti in lettera-

tura in ricerche, condotte in Europa su adolescenti con et`a compresa tra i 6

55

A.V. Rowlands et al., Measurement of physical activity in children with particular reference to the use of heart rate and pedometry, in J Sport Med, 24, 1997, pp. 258-272

e i 18 anni, in cui sono stati utilizzati i contapassi .

56

La v alutazione oggettiv a dell’attivit `a fisi ca 68 (Verschuur, Kemper, & Besseling, 1984)

215 ragazze e 195 ragazzi; et`a: 13-14 anni; Olanda

3d contapassi I ragazzi praticano molta pi`u attivit`a fisica “pesante” delle ragazze: in media 99 minuti i ragazzi e 1 minuto le ragazze.

(Skalik, Fro- mel, Sigmund, & al., 2001)

58 ragazze e 66 ragazzi; et`a: 16-18 anni; Repubblica Ceca, Polonia e Svezia

7d contapassi e accelerometri Il consumo calorico giornaliero `e stato in individuato, in media, in 9,7 kcal/kg/d nelle ragazze e in 11,2 kcal/kg/d nei ragazzi. In tutti e tre gli stati, inoltre, il livello di attivit`a fisica dei ragazzi `e risultato superiore a quello delle ragazze.

(Loucaides, Chedzoy, & Bennett, 2003)

127 ragazze e 129 ragazzi; et`a: 11-12 anni; Cipro

4d contapassi La ricera ha dimostrato che i ragazzi che vivono in citt`a sono molto pi`u attivi in inverno che in estate, mentre i ragazzi che abitano in periferia hanno un trend opposto. Inoltre le ragazze sono meno attive dei ragazzi

(Raustorp, Pangrazi, & Stahle, 2004)

435 ragazze e 457 ragazzi; et`a: 7-14 anni; Svezia

4d contapassi Il campione `e stato raggruppato in base all’anno di nascita e i dati dimostrano che i ragazzi sono pi`u attivi delle ragazze. La fascia d’et`a che pratica pi`u attivit`a fisica `e quella dei 10 anni, in cui non ci sono differenze di genere. La fascia d’et`a tra i 13 ei 14 anni, invece, ha fatto registrare un brusco calo del numero di passi registrati durante le varie attivit`a.

(Cardon &

De Bour-

deaudhuij, 2004)

41 ragazze e 51 ragazzi; et`a: 6- 13 anni; Belgio

6d contapassi Il numero medio di passi giornaliero `e risultato essere significativamen- te pi`u elevato nei ragazzi che nelle ragazze (16628 ± 3527vs13002 ± 3644), mentre non `e stata notata una significativa differenza tra i diversi giorni della settimana. Il numero di passi, invece, decresce all’aumentare dell’et`a

Tabella 3.2: Dati sull’attivit`a fisica dei giovani Europei rispetto a ricerche condotte utilizzando contapassi in periodi non

I risultati proposti dimostrano come le risultanze prodotte dai contapassi abbiano una coerenza tra i diversi stati interessati e evidenziano che i ragazzi

sono pi`u attivi delle ragazze, in tutte le fasce d’et`a osservate.

3.3.5 La valutazione dell’attivit`a fisica utilizzando l’accele- rometro

Gli accelerometri sono sensori di movimento pi`u sofisticati dei contapassi, sono assemblati con un trasduttore piezo-elettrico ed un microprocessore che

converte i dati dell’accelerazione in un segnale compatibile con le piattafor- me di elaborazione dati. La grandezza degli accelerometri `e inferiore a quella

dei misuratori di frequenza cardiaca e sono indossati dai soggetti, con delle fasce, all’altezza del bacino. Gli accelerometri rappresentano una tecnica

oggettiva, riutilizzabile e non invasiva per la misurazione dell’attivit`a fisica, sebbene richiedono un significativo movimento del segmento corporeo su cui

vengono posti57. Trost ha prodotto un interessante studio sia sugli accelero- metri uni-assiali che su quelli triassiali, affermando che possono essere usati

in maniera efficace per la valutazione dell’attivit`a fisica giornaliera degli adolescenti. 58 Una critica che venne mossa fu quella delle dimensioni de- gli accelerometri triassiali, che, grazie all’evoluzione della micro-elettronica,

hanno raggiunto dimensioni sensibilmente pi`u ridotte. Sirad e Pate, invece, produssero una disamina critica degli accelerometri utilizzati per la valuta-

zione dell’attivit`a fisica, comparando i risultati ottenuti con le altre tecniche utilizzate per gli stessi fini e descritte nelle sezioni precedenti di questo ca-

pitolo. Essi dimostrarono che i coefficienti di correlazione tra i vari modelli di accelerometro e le altre tecniche andavano da r=-0,09 a r=0,9559; da un

punto di vista statistico, i valori dei dei coefficienti di correlazione dimo- strarono che gli accelerometri sono paragonabili alle tecniche pi`u diffuse e

57

J. Sirad - R. Pate, op. cit., 2001

58

S.G. Trost, op. cit., 2001

59

consolidate. Un’altra problematica connessa con l’utilizzo degli accelerome- tri `e rappresentata dall’elaborazione dei dati grezzi forniti. In letteratura

sono state presentate diverse tecniche di calibrazione per individuare la mi- glior procedura da seguire ed in particolare Freedson e i suoi collaboratori

hanno studiato questa problematica. Essi dimostrarono che negli studi in cui si volevano tracciare gli aspetti comportamentali dell’attivit`a fisica, i da-

ti grezzi rappresentano gli indicatori pi`u efficaci60. In Europa lo studio pi`u significativo sull’utilizzo degli accelerometri per la valutazione dell’attivit`a

fisica f`u condotto da Ekelund, su un campione di 2185 soggetti di 4 differenti Nazioni, con et`a compresa tra i 9 e i 15 anni, in periodi di osservazione di

3 e 4 giorni 61. I risultati ottenuti confermarono che tra i giovani europei vi `e una significativa differenza di genere nell’esecuzione dell’attivit`a fisica,

sia tra gli adolescenti di 9 anni, che tra i ragazzi di 15 anni, con i ragazzi nettamente pi`u attivi delle ragazze. Lo stesso studio dimostr`o, inoltre, che

tra i ragazzi di 9 anni il 97% effettua almeno 60 minuti di attivit`a fisica come previsto dalle linee guida UKHEA62, ma questa percentuale decresce

sensibilmente negli adolescenti di 15 anni, rispettivamente 82% di ragazzi e 62% per le ragazze. In controtendenza rispetto a quanto detto dalle succi-

tate linee guida, Santos e i suoi collaboratori hanno dimostrato, invece, che la percentuale di tempo spesa per attivit`a di tipo MVPA aumenta all’au-

mentare dell’et`a in un campione significativo di ragazzi portoghesi63. Nella tabella 3.3 sono riassunti altri significativi studi condotti sui giovani europei

utilizzando gli accelerometri.

60

P. Freedson et al.,Calibration of accelerometer output for children, in J Med Sci Sports Exerc, 37 (Suppl. 11), 2005, pp. S523-S530

61U. Ekelund et al., op. cit., 2004 62S. Biddle, op. cit., 1998

63P . Santos et al., Age and gender-related physical activity: a descriptive study in

v alutazione oggettiv a dell’attivit `a fisi ca 71 (Raudsepp & Pall, 1998)

23 ragazze e 19 ragazzi; et`a:8-9 anni; Estonia

4d accelerometri I dati ottenuti dimostrarono un’elevata riproducibilit`a dei risultati durante la settimana piuttosto che durante il weekend.

(Skalik et al., 2001)

58 ragazze e 66 ragazzi; et`a: 16-18 anni; Repubblica Ceca, Polonia e Svezia

7d contapassi e accelerometri Il consumo calorico giornaliero `e stato in individuato, in media, in 9,7 kcal/kg/d nelle ragazze e in 11,2 kcal/kg/d nei ragazzi. In tutti e tre gli stati, inoltre, il livello di attivit`a fisica dei ragazzi `e risultato superiore a quello delle ragazze.

(Nilsson, Eke- lund, Yngve, & al., 2002)

6 ragazze e 10 ragazzi; et`a: 7,5 anni; Svezia

4d accelerometri La ricerca ha dimostrato che i ragazzi sono coinvolti in pi`u di 60 minuti giornalieri di attivit`a fisica di tipo moderato

(Guerra, San- tos, Ribeiro, & al., 2003; San- tos, Guerra, Ribeiro, & al., 2003; Mota, Guerra, & al., 2002)

93 ragazze e 64 ragazzi; et`a: 8- 16 anni; Portogallo

3d accelerometri Il campione `e stato raggruppato in base all’anno di nascita e i dati dimostrano che i ragazzi sono pi`u attivi delle ragazze nelle attivit`a di tipo MVPA. I dati ottenuti dimostrano che tale attivismo si manifesta con percentuali pi`u elevate al crescere dell’et`a e determina un costante impegno giornaliero di almeno 60 minuti

(Mallam, Met- calf, Kirby, & al., 2003)

95 ragazze e 120 ragazzi; et`a: 7-10,5 anni; Inghilterra

5d accelerometri In generale, le ragazze hanno palesato una minor propensione all’at- tivit`a fisica rispetto ai ragazzi. Nessun altro dato significativo `e stato quantificato.

(Ekelund, Yng- ve, & Sjostrom, 2004)

2185 bambini; et`a: 9-15 an- ni; Danimarca, Portogallo, Estonia e Norvegia

4d accelerometri I ragazzi sono pi`u attivi delle ragazze sia nel gruppo di 9 anni che in quello di 15 anni, anche se il gruppo di 9 anni `e pi`u attivo di quello di 15 anni.In entrami i gruppi, inoltre, le percentuali di tempo impiegate in attivit`a di tipo MVPA fanno registrare valori pi`u elevati per i ragazzi piuttosto che per le ragazze, valori che seguono lo stesso trend indicato per le differenze d’et`a.

Tabella 3.3: Dati sull’attivit`a fisica dei giovani Europei rispetto a ricerche condotte utilizzando gli accelerometri in periodi non inferiori ai 3 giorni