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LA VALUTAZIONE INTERNA DELLE SCUOLE

Nel documento Assicurare la qualità (pagine 43-48)

Formazione specifica

CAPITOLO 2: LA VALUTAZIONE INTERNA DELLE SCUOLE

La valutazione interna delle scuole è un processo introdotto e svolto dalle stesse scuole per valutare la qualità dell’istruzione che offrono. È svolto innanzitutto dai membri del personale scolastico e, in alcuni casi, in collaborazione con altri soggetti interessati in ambito scolastico, come studenti, genitori o membri della comunità locale. Può trattare qualunque aspetto della vita scolastica, dall’approccio didattico all’efficacia amministrativa. La Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio sulla collaborazione europea per la valutazione della qualità dell'insegnamento scolastico del 2001 (1) evidenzia l’interesse di questo approccio per migliorare la qualità. La Raccomandazione invita gli Stati membri a “incoraggiare l’autovalutazione delle scuole come metodo per creare apprendimento e migliorare le scuole”.

Questo capitolo fornisce un quadro delle attuali politiche adottate dai paesi relativamente alla valutazione interna delle scuole. Prende in esame tre aspetti chiave evidenziati dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 2001: (1) il sostegno metodologico fornito alle scuole attraverso la formazione e altri strumenti; (2) il coinvolgimento di diversi soggetti interessati in ambito scolastico; e (3) l’interrelazione tra valutazione interna e valutazione esterna della scuola.

La prima sezione prende in esame i diversi tipi di requisiti previsti dalle autorità educative su come deve essere attuata la valutazione interna delle scuole. La sezione 2.2 analizza quali parti sono coinvolte nella valutazione interna e le modalità di coinvolgimento. La sezione 2.3 si incentra sulle misure di sostegno fornite dalle autorità educative alle scuole per svolgere la valutazione interna. La sezione finale descrive l’uso che viene fatto della valutazione interna, con particolare attenzione a chi utilizza i risultati e in che modo.

2.1. Status della valutazione interna

Questa sezione evidenzia se la valutazione interna della scuola è obbligatoria o raccomandata in Europa e analizza con quale frequenza viene svolta.

In base ai regolamenti di livello centrale/superiore, la valutazione interna delle scuole è obbligatoria in due terzi dei sistemi educativi (cfr. Figura 2.1). A Cipro e in Lussemburgo, la valutazione interna della scuole è obbligatoria rispettivamente per le scuole secondarie (ISCED 2) e primarie; anche se è raccomandata per le scuole che offrono gli altri livelli dell’istruzione obbligatoria. Nella maggior parte dei sistemi educativi in cui la valutazione interna è obbligatoria, deve essere svolta annualmente, mentre in un paio di paesi, le scuole non devono prevederla ogni anno. Nell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia, le scuole devono produrre un rapporto sulla valutazione interna ogni due anni, e in Lettonia, ogni sei anni. In Belgio (Comunità germanofona), Lussemburgo (ISCED 1) e Regno Unito (Irlanda del Nord), la valutazione interna deve essere prevista ogni tre anni. In Estonia, le scuole devono produrre almeno un rapporto di valutazione interna durante un periodo di piano di sviluppo, che dura almeno tre anni. Nel Regno Unito (Galles), la frequenza obbligatoria per la presentazione di un piano di autovalutazione della scuola dipende dalla frequenza delle ispezioni, cioè almeno una volta ogni sei anni. In Germania, ogni Land stabilisce la frequenza della valutazione interna. Infine, in Croazia, Lituania, Ungheria e Svezia, i regolamenti sulla valutazione interna non ne stabiliscono la frequenza.

In dieci sistemi educativi, la valutazione interna delle scuole non è resa obbligatoria dall’autorità centrale/di livello superiore, ma può essere raccomandata, è una conseguenza di altri requisiti o è una prerogativa delle autorità locali.

A Cipro (ISCED 1), in Lussemburgo (ISCED 2 e 3), a Malta e nel Regno Unito (Inghilterra), la valutazione interna è raccomandata dagli ispettori o da altri organi responsabili della garanzia di qualità del sistema educativo. A Cipro, gli ispettori scolastici incoraggiano le scuole primarie a svolgere la valutazione interna e a sviluppare i piani di miglioramento della scuola. In Lussemburgo,

(1) Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio del 12 febbraio 2001 sulla collaborazione europea per la valutazione della qualità dell'insegnamento scolastico, GU L 60, 1.2.2001, p. 51.

l’Agenzia per lo sviluppo della qualità scolastica raccomanda alle scuole secondarie di prevedere e attuare un piano triennale di sviluppo e di rivederne i risultati. A Malta, il Dipartimento di garanzia della qualità, interno alla Direzione per la qualità e gli standard educativi, raccomanda che la valutazione interna sia un processo continuo basato su un ciclo triennale. Nel Regno Unito (Inghilterra), l’Ofsted raccomanda che l’autovalutazione venga fatta come parte del ciclo continuo di controllo della scuola e del piano di miglioramento. Le scuole possono presentare agli ispettori un breve resoconto scritto dell’autovalutazione, ma non è obbligatorio.

Figura 2.1: Status della valutazione interna delle scuole in base ai regolamenti centrali/di livello superiore, istruzione generale obbligatoria a tempo pieno, 2013/14

Obbligatoria

Raccomandata o richiesta indirettamente

L’attuazione dipende dalle autorità locali

Né richiesta né raccomandata

Fonte: Eurydice.

Note specifiche per paese

Italia: la valutazione interna è diventata obbligatoria per le scuole nel contesto del nuovo Sistema nazionale di valutazione, la cui implementazione a livello nazionale è iniziata nel 2014/15.

Ungheria: la legge sull’istruzione generale del 2001 fa riferimento ai processi di valutazione interna in relazione all’ispezione “didattica/professionale” in fase sperimentale. Quest’ultima sarà introdotta nel 2015.

In Francia, le autorità educative raccomandano alle scuole secondarie di svolgere una valutazione interna prima del rinnovo del periodico “contratto per obiettivi” (contrats d'objectifs) firmato con le autorità educative (Academies). Questi contratti sono obbligatori dal 2005 e sono volti a valutare l’efficienza delle scuole secondarie rispetto a una serie di obiettivi educativi individuati come prioritari.

In Belgio (Comunità fiamminga) e nei Paesi Bassi, i requisiti centrali relativi alla valutazione interna delle scuole fanno riferimento alle responsabilità generali delle scuole per il monitoraggio della qualità dell’istruzione offerta. Quindi, anche se la valutazione interna non è regolamentata direttamente, gli ispettori controllano che venga svolta davvero.

In Repubblica ceca, non vi sono regolamenti stabiliti per legge per la valutazione interna, ma le scuole devono presentare un rapporto annuale basato sulla valutazione interna, che gli ispettori consultano come parte dell’analisi preparatoria della valutazione esterna.

In Danimarca e Finlandia, i regolamenti centrali non specificano le forme e le procedure della valutazione a livello di scuola. I soggetti che erogano servizi educativi a livello locale possono stabilire l’ambito, i metodi e la frequenza delle procedure di assicurazione di qualità. In Finlandia, nel 2009, il Ministero dell’istruzione e della cultura ha previsto uno strumento, chiamato “Criteri di qualità per l’istruzione di base” (2), per raccomandare e sostenere il lavoro di assicurazione di qualità a livello scolastico e municipale.

(2) http://www.minedu.fi/OPM/Julkaisut/2009/Perusopetuksen_laatukriteerit.html?lang=en ISCED 1

FR CY

ISCED 2 e 3 LU

Capitolo 2: La valutazione interna delle scuole

Infine, in Bulgaria e Francia (ISCED 1), non esistono regolamenti o raccomandazioni sulla valutazione interna delle scuole.

2.2. Soggetti coinvolti nella valutazione interna

Come per la valutazione esterna (Cfr. Sezione 1.4 del Capitolo 1), il coinvolgimento di diverse parti nella valutazione interna delle scuole è fortemente consigliato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nelle raccomandazioni sulla cooperazione europea per la valutazione della qualità dell'insegnamento scolastico (3).La partecipazione di studenti, genitori e altri soggetti interessati in ambito scolastico oltre al personale scolastico, è visto come uno degli elementi chiave di una valutazione interna efficace, dato che promuove una responsabilità condivisa per il miglioramento delle scuole. Inoltre, la partecipazione di membri della comunità locale nel processo di valutazione interna può garantire che le scuole siano più sensibili ai bisogni del loro contesto.

Questa sezione prende in esame le parti coinvolte nella valutazione interna in base ai regolamenti centrali/di livello superiore. Questa sezione non prende in considerazione gli specialisti esterni che sostengono il processo regolarmente o su richiesta della scuola. Quest’ultimo aspetto viene analizzato nella sezione successiva (cfr. Sezione 2.3).

Le informazioni sulle parti coinvolte nella valutazione interna sono limitate ai 23 sistemi educativi che presentano regolamenti su questo aspetto (cfr. Figura 2.2). Tuttavia, bisogna dire che nei paesi senza regolamenti, la partecipazione di soggetti interessati nella valutazione interna spesso è raccomandata dalle autorità centrali. È il caso di Irlanda, Malta, Finlandia, Regno Unito (Scozia) e Norvegia.

I paesi che hanno regolamentato la partecipazione delle parti coinvolte nella valutazione interna possono essere suddivisi in due grandi gruppi: quelli che richiedono la partecipazione di una vasta gamma di soggetti interessati, compresi studenti e/o genitori, e quelli che regolano solo la partecipazione del membri del personale scolastico. È importante notare che, laddove i regolamenti sono limitati al personale scolastico, le scuole sono libere di decidere sul coinvolgimento di altri soggetti interessati e possono anche spingersi oltre i regolamenti in questo ambito, includendo genitori, studenti o membri della comunità locale. Inoltre, quando i regolamenti sono limitati al personale scolastico, le autorità educative possono incoraggiare le scuole a includere una gamma più ampia di soggetti interessati. Ad esempio, in Polonia, la normativa specifica che il dirigente scolastico deve svolgere la valutazione interna in collaborazione con gli insegnanti. Ma gli ispettori scolastici controllano se genitori e studenti hanno la possibilità di partecipare al processo di valutazione interna, promosso ampiamente attraverso una formazione sulla valutazione interna prevista per gli insegnanti.

Le modalità di coinvolgimento di soggetti interessati in ambito scolastico diversi dal personale scolastico nella valutazione interna (genitori, studenti, ecc.) varia a seconda dei paesi, andando dalla semplice approvazione di un rapporto all’essere completamente coinvolti nella definizione del processo, nell’analisi dei dati e nell’elaborazione dei giudizi.

In nove sistemi educativi, i consigli scolastici o gli organi di governo della scuola che comprendono i rappresentanti dei soggetti interessati in ambito scolastico compresi genitori e/o studenti, intervengono a vari livelli nel processo di valutazione interna. In Estonia, Slovenia, Romania e Regno Unito (Galles), i consigli scolastici o gli organi di governo della scuola intervengono alla fine del processo. I membri discutono e approvano il rapporto di autovalutazione presentato dal dirigente scolastico. In Lituania, il consiglio scolastico definisce l’oggetto e i metodi usati per la valutazione interna e analizza i risultati.

(3) Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio del 12 febbraio 2001 sulla collaborazione europea per la valutazione della qualità dell'insegnamento scolastico, GU L 60, 1.2.2001, p. 51.

Nella Comunità francofona e germanofona del Belgio, i consigli scolastici sono responsabili dello svolgimento del processo di valutazione interna. Nella Comunità francofona, il conseil de participation valuta i risultati della scuola rispetto al progetto scolastico, mentre nella Comunità germanofona, il consiglio didattico controlla se e a quale livello le strutture, i metodi e i risultati della scuola rispettano gli obiettivi stabiliti nel piano della scuola. In Spagna, l’organo di governo della scuola è corresponsabile della valutazione interna, insieme al consiglio dei docenti. Alla fine dell’anno scolastico, valuta il funzionamento generale della scuola e i suoi risultati come scuola rispetto al Piano di sviluppo della scuola e al Programma generale annuale. Nel Regno Unito (Irlanda del Nord), l’organo di governo condivide con il dirigente scolastico la responsabilità generale della valutazione interna.

Figura 2.2: Parti coinvolte nella valutazione interna delle scuole in base ai regolamenti centrali/di livello superiore, istruzione generale obbligatoria a tempo pieno, 2013/14

Personale scolastico Personale scolastico + genitori/studenti/altri soggetti interessati scolastici

Nessun regolamento centrale/di livello superiore sulle parti coinvolte

Fonte: Eurydice.

Nota esplicativa

Per una definizione di soggetti interessati in ambito scolastico, cfr. Glossario.

Note specifiche per paese

Bulgaria: nessuna valutazione interna.

Italia: tenendo conto dei due progetti pilota (cfr. Profilo nazionale) previsti per preparare la completa introduzione del nuovo Sistema nazionale di valutazione, l’Invalsi indica che le scuole debbano coinvolgere nella valutazione interna gli insegnanti, il personale non docente, gli studenti e i genitori.

In Lussemburgo, diversi soggetti interessati in ambito scolastico intervengono nell’analisi dei dati e nell’elaborazione dei giudizi durante il processo di valutazione interna svolto nelle scuole primarie. Il comitato scolastico in collaborazione con i rappresentanti dei genitori, con i coordinatori per materia e con il presidente della commissione scolastica dell’autorità locale, è responsabile dello svolgimento dell’autovalutazione scolastica organizzata in base a un piano triennale di sviluppo.

Infine, in Romania, Islanda, ex Repubblica jugoslava di Macedonia e Turchia, è obbligatorio o raccomandato che le scuole prevedano gruppi composti da vari soggetti interessati e in particolar modo per lo svolgimento della valutazione interna. In Romania, il Comitato di valutazione e di assicurazione della qualità di ogni scuola deve avere dei rappresentanti di insegnanti, genitori, studenti (dal livello secondario inferiore in poi), amministrazione locale, minoranze etniche e altri soggetti coinvolti e considerati importanti dalla scuola. Il comitato stabilisce la strategia e il piano di miglioramento della qualità, supervisiona le attività di valutazione interna e prevede il rapporto annuale sulla valutazione interna. In Islanda, ogni scuola deve valutare sistematicamente i risultati e la qualità

ISCED 1

FR CY

ISCED 2 and 3 LU

Capitolo 2: La valutazione interna delle scuole delle attività scolastiche con l’attiva partecipazione del personale scolastico, di alunni e genitori, se possibile. A tal fine, le scuole devono creare un gruppo responsabile della pianificazione, dello svolgimento e del rapporto sulla valutazione interna. Nell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia, il dirigente scolastico deve includere più soggetti diversi nei gruppi di valutazione interna da costituire. In Turchia, in ogni scuola viene creata un’equipe di autovalutazione che comprende il dirigente, altri amministratori della scuola, insegnanti, studenti, genitori e altri soggetti coinvolti.

2.3. Misure di sostegno a disposizione dei valutatori interni

Questa sezione prende in esame una gamma di misure di sostegno messe a disposizione delle scuole per aiutarle a svolgere la valutazione interna. Oltre alla formazione specifica che i valutatori seguono in alcuni paesi, sono disponibili altri strumenti, dati, documenti o misure di sostegno. Questi includono l’uso di quadri di riferimento della valutazione esterna, indicatori che permettono alle scuole di comparare il proprio rendimento con altre scuole, linee guida specifiche e manuali, e forum online.

Come misura aggiuntiva, le scuole possono ricevere un aiuto e una consulenza da specialisti esterni e, in alcuni casi, beneficiare di un sostegno economico.

Figura 2.3: Misure di sostegno disponibili per i valutatori interni delle scuole, istruzione generale obbligatoria a tempo pieno, 2013/14

Formazione sulla valutazione interna Quadro di riferimento della valutazione esterna Indicatori che consentono alle scuole di confrontarsi

con altre scuole Linee guida e manuali specifici sulla valutazione interna Forum online

Specialisti esterni

Sostegno economico

Sinistra

ISCED1 Destra

ISCED 2-3

Nessuna valutazione interna e/o esterna della scuola/

nessun regolamento a livello centrale sulla valutazione esterna delle scuole

Fonte: Eurydice.

Nota esplicativa

“Indicatori che permettono alle scuole di confrontarsi con altre scuole” si riferisce a dati quantitativi che permettono alle scuole di confrontarsi con altre scuole o con le medie nazionali, regionali o locali. Possono fare riferimento ai risultati dei test degli studenti, ai progressi degli studenti, ai dati amministrativi sul personale o sulle condizioni di lavoro a scuola, ecc.

MK: Cfr. Glossario.

Note specifiche per paese

Germania: metodi e strumenti possono variare tra i Länder.

Italia: le informazioni della figura verranno completamente attuate nel contesto del nuovo Sistema di valutazione nazionale che verrà implementato a livello nazionale nel 2014/15.

Lettonia: le scuole finanziate dai governi locali sono libere di chiedere qualunque sostegno a specialisti dell’educazione durante la valutazione interna.

Ungheria: è in atto una riforma della valutazione interna delle scuole che introdurrà manuali di autovalutazione e specialisti esterni come misure di sostegno.

Finlandia: i soggetti che erogano servizi educativi hanno il compito legale di valutare la loro offerta educativa e di partecipare alle valutazioni esterne del sistema educativo nel suo insieme o a livello regionale. I regolamenti non specificano le forme e le procedure di valutazione a livello locale.

Nel documento Assicurare la qualità (pagine 43-48)

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