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4 MATERIALI E METODI

4.1 Area di studio

4.1.1 Laguna di Cabras e laguna di Mistras

Figura 11 - Carta topografica della Laguna di Cabras e della laguna di Mistras.

Tabella 3 - Parametri geografici e normative di tutela della Laguna di Cabras. PARAMETRI GEOGRAFICI NORME E PROPOSTE DI TUTELA

Provincia: Oristano Sito Ramsar D.M. 03/04/78

Comune: Cabras Zona Protezione Speciale art.4 Dir. 79/409 CEE

Coordinate: WGS84, 39°57‟ N; 08°29‟E

Sito Interesse Comunitario RAS Progetto BioItaly ITB000034

if. I.G.M.I. Fg. 528 sez. III, IV Piano Territoriale Paesistico N° 9 1993 Zona 2a

Superficie: 2228 ha Riserva Naturale ex L.R. 31/1989

Proprietà: Privata Istituti venatori: Oasi di protezione faunistica e di cattura

LAGUNA DI CABRAS E LAGUNA DI MISTRAS

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Lo studio è stato condotto nel complesso della Laguna di Cabras (39° 57' N 08° 29' E) e della Laguna Mistras (39° 54' N 08° 27' E), che si trovano nel settore settentrionale dell‟ampio golfo di Oristano (Sardegna, Italia) (Figg. 10-11).

La laguna di Cabras è uno dei principali sistemi salmastri (circa 2228 ettari) del Mar Mediterraneo occidentale. Il bacino riceve una fornitura di acque dolci per mezzo di due affluenti, il Rio Mare Foghe nella parte settentrionale e il Rio Tanui nella parte meridionale.

La profondità media è di circa 1.7 m, con un'ampiezza di marea di circa 20 cm (Cucco et al., 2012). I fondali sono prevalentemente fangosi e solo in pochissimi tratti sabbiosi. La comunicazione con il mare attualmente avviene attraverso il “canale scolmatore” che, lungo circa 2.5 km e di larghezza e profondità variabile lungo il percorso, fu costruito per ovviare ai danni provocati dallo straripamento delle acque nei periodi di piena. Per le sue caratteristiche la laguna di Cabras è stata classificata quale Zona Umida d‟Importanza Internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar (ZUII), e pertanto inserito fra le aree sensibili in base all‟art. 18 del D.L. 152/99, nonché designato come Zona di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della Direttiva 79/409/CEE e proposto quale Sito d‟Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della Direttiva 91/43/CEE. L‟importanza del comprensorio di Cabras è giustificata dal fatto che lo stagno e gli stagni laterali ad esso connessi sotto un punto di vista ecologico fanno parte della stessa unità sistemica. Per questo motivo ogni evento naturale o artificiale che altera lo status di ognuna delle parti, inevitabilmente interessa, in termini più o meno intensi ed in tempi più o meno lunghi, tutte le altre. Pertanto il valore ecologico degli stagni laterali corrisponde, dipende ed è regolato da quanto succede nello Stagno di Cabras e viceversa.

La laguna di Cabras può essere suddivisa in quattro settori naturali in base alla salinità e alla profondità: la zona sud, la zona centrale, la zona nord e il canale esterno (Franco et al., 1987).

La maggior parte della laguna ha una profondità inferiore ai 60 cm, mentre la profondità massima si ha nel settore centrale e il canale esterno di circa 2.5-3 m. La profondità media è di circa 1.2 m (Cataudella et al., 1995).

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La pesca nello Stagno generalmente viene effettuata mediante la pesca ai lavorieri e la pesca vagantiva:

Pesca ai lavorieri: si pratica solo in corrispondenza dei sistemi di cattura fissi, chiamati appunto lavorieri, posti in corrispondenza della bocca a mare dello stagno. La funzione principale del lavoriero è quella di catturare gli individui che nei periodi di migrazione tendono a riprendere la via del mare (De Angelis, 1967; Tesch, 1977). Altra funzione è quella di permettere la rimonta di novellame nello stagno garantendo il ricambio idrico (De Angelis, 1967; Tesch, 1977. Il sistema tipo di un lavoriero è costituito da un doppio sbarramento a forma di V. Il primo ha l‟apice volto verso il mare ed è seguito da un secondo coassiale che insieme al primo determina uno spazio a forma di freccia nel quale si accumulano i pesci durante la loro calata verso il mare.

Pesca vagantiva: chiamata così perchè viene svolta in vari punti dello stagno. Nello stagno di Cabras questo tipo di pesca è praticato utilizzando sia reti da posta che trappole. Tra le trappole usate nello stagno di Cabras, si segnalano i bertavelli che non hanno bisogno di essere innescate: i pesci vi si imbattono naturalmente durante i loro spostamenti o perchè condotti dalla corrente. I bertavelli sono strutture a maglia molto stretta dotate di una bocca larga che va restringendosi sino all‟ultima sacca da cui il pesce non può uscire e sono attrezzi utilizzati soprattutto per la pesca di specie quali A. anguilla e A. boyeri, difficili da catturare con le reti semplici.

Le reti da posta utilizzate dagli operatori del compendio sono generalmente reti semplici, costituite da un solo telo e per questo dette anche schiette o nude. La laguna di Mistras è un sistema marino-iperalino di circa 450 ha, caratterizzata dall'assenza di acqua dolce dai fiumi. Quest‟area si trova nel settore settentrionale dell'ampio Golfo di Oristano e risulta confinante a nord con la laguna di Cabras, da cui risulta separato tramite un ampio cordone sabbioso.

Lo scambio d'acqua con il mare è dovuto principalmente alle variazioni microtidali (Tigny et al., 2007;. Magni et al., 2008).

Il bacino ha una forma stretta e allungata e si sviluppa parallelamente alla costa. L'origine della laguna è da mettere in relazione con l'emersione di alcuni cordoni sabbiosi di recente formazione che hanno racchiuso tratti di mare durante la trasgressione versiliana avvenuta 6500 anni fa.

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L'area stagnale risulta separata dal mare da questi depositi sabbiosi, interrotti per 300 metri in corrispondenza della bocca a mare della Peschiera di Mistras, che assicura un discreto ricambio idrico, anche se durante i periodi estivi l'acqua marina stenta ad

entrare dentro l'area stagnale con conseguente aumento della salinità (Camboni, 1995). Le acque del bacino, in base ai valori dei parametri chimici e biologici rilevati, risultano oligotrofiche (Sechi, 1982). La laguna è inserita tra le "aree costiere di interesse botanico nella redazione dei Piani Paesistici della Sardegna" (Camarda, 1989), e nel "sistema di aree di interesse botanico per la salvaguardia della biodiversità floristica della Sardegna" (Camarda, 1995). Per quanto riguarda la fauna ittica presente nelle due aree, questa è costituita prevalentemente da specie appartenenti alla famiglia dei Mugilidae: L. ramada, L. aurata, L. saliens, M. cephalus, sono presenti le specie: D. labrax della famiglia Moronidae, S. solea (Soleidae) e A. anguilla (Anguillidae).

La laguna è designata come zone di protezione speciale (Direttiva della Commissione Europea Uccelli 79/409/CEE) e sito di importanza comunitaria (direttiva europea 92/43/CEE).

La popolazione di Cormorani ha stabilito la loro colonia in un dormitorio rappresentato da quattro piccole isole situate all‟interno del compendio nel settore nord-orientale della laguna, mentre utilizza la laguna di Cabras come area di alimentazione. L'attività di alimentazione inizia poco dopo l'alba, quando cormorani lasciano i dormitori per i siti di foraggiamento e finisce al tramonto, quando gli individui ritornano di nuovo ai dormitori.

LAGUNA DI S’ENA ARRUBIA

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