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4 MATERIALI E METODI

4.2 Monitoraggio e censimenti

Il rilevamento ornitologico delle specie impattanti come il Cormorano nelle zone umide è stato effettuato attraverso il conteggio diretto degli individui che vengono identificati sui dormitori, sui posatoi, in volo oppure attraverso la ricerca dei nidi quando presenti. Le difficoltà che si incontrano durante i censimenti non sono tuttavia legate solo alla corretta identificazione delle specie oggetto di indagine, ma sono legate anche al contesto ambientale dell‟area di studio, alle condizioni metereologiche di variabilità stagionale e di visibilità, e assai più importante alla quantificazione dei contingenti che spesso risulta assai problematica.

Le principali difficoltà riscontrate durante i monitoraggi sono state legate soprattutto a due fattori:

1. La diversa contattabilità degli individui in relazione a diversi fattori (condizioni meteo, stagione dell‟anno, distanza dall‟operatore e orario della giornata);

2. L‟elevata mobilità che contraddistingue questa specie unita all‟elevato numero di individui che si involano nello stesso momento.

Al fine di pianificare un monitoraggio efficace della specie nei diversi compendi ittici, si sono effettuati dei sopraluoghi nelle diverse zone umide atti a verificare la presenza dei cormorani ed identificare i luoghi ottimali adatti al conteggio degli stessi. Il monitoraggio è stato effettuato nel triennio 2012-2015 con frequenza bimensile, durante il periodo di svernamento annuale (ottobre-marzo) della popolazione di cormorani che giunge in Sardegna, secondo le seguenti due metodologie:

Censimenti in continuo dei cormorani presenti nei compendi ittici ed osservazioni su eventuali spostamenti degli stessi in direzione di altre zone di alimentazione;

MONITORAGGIO

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Le aree monitorate sono state individuate in 6 lagune presenti in diverse zone della Sardegna:

1. Laguna di Cabras e laguna di Mistras;

2. Laguna di S‟Ena Arrubia;

3. Laguna di Sant‟Antioco;

4. Laguna di Santa Gilla; 5. Stagno di Colostrai;

6. Stagno di Sa Praia.

Nel periodo da ottobre 2014 a febbraio 2015 sono stati effettuati mensilmente i censimenti dei Cormorani presso i dormitori e presso le aree di foraggiamento situate nelle diverse lagune precedentemente descritte e oggetto dello studio, al fine di identificare il numero di cormorani presenti nei vari compendi ittici.

Il conteggio della popolazione viene effettuato all‟involo (momento in cui gli individui abbandonano il roost) dal sito dormitorio, e viene svolto alle prime luci dell‟alba con l‟ausilio di adeguate strumentazioni ottiche (binocolo 10x40, cannocchiale 10/60x e videocamera in risoluzione HD). Il rilevatore giunge sul posto circa 1 ora prima dell‟alba ed attende l‟involo che avviene generalmente ai primi chiarori (Coleman & Richmond, 2007). Tutti i posatoi utilizzati dai cormorani sono quasi sempre completamente circondati dall‟acqua (Munsterman & Van Eerden, 1991).

Il monitoraggio nei siti di alimentazione avviene rilevando con cadenza di ogni due ore, a partire dalle ore 8.00 per finire alle ore 16.00, i contingenti di cormorani presenti nei compendi di pesca e l‟attività in cui risultano impegnati (alimentazione, riposo e spostamenti).

Nei compendi ittici di grandi dimensioni i monitoraggi avvengono in collaborazione con i gestori dei compendi che, condizioni meteomarine permettendo, accompagnano in barca il rilevatore nei bacini lagunari-stagnali.

Tutti i roost sono stati censiti anche la sera dopo che tutti gli animali sono ritornati al dormitorio, al fine di eliminare eventuali sovrastime della popolazione.

Per facilitare il compito dell‟operatore si è provveduto ad adottare una scheda di rilevazione standartizzata, corredata di una serie di voci aggiuntive atte a fornire il maggior numero di informazioni utili ad inquadrare l‟evoluzione dei diversi posatoi

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(Figg. 17-18). Nella scheda di censimento è pure inserita un‟immagine da satellite o da CTR (Carta Tecnica Regionale) (Fig. 19), al fine di poter mappare mensilmente i punti di osservazione utilizzati dall‟operatore e le dimensioni del dormitorio al momento del conteggio in diverse zone dei compendi, evidenziando eventuali contrazioni o espansioni della superficie colonizzata.

Le direzioni di volo degli stormi di cormorani nella fase di involo e di rientro al dormitorio vengono indicate sulla mappa con l‟ausilio di frecce orientate. La consistenza numerica in relazione alla direzione di provenienza viene a sua volta indicata in tabella insieme alle condizioni metereologiche della giornata di monitoraggio (vento, pioggia, nuvolosità, sole) ed eventuali NOTE da compilare in caso di eventi particolari avvenuti durante la giornata. Tali informazioni infatti, possono rivelarsi molto utili all‟elaborazione di un quadro generale dell‟utilizzo dei diversi corpi idrici da parte dei cormorani per scopi trofici.

La tabella e le figure (Tab. 12; Figg. da 31 a 35) riassuntive, successivamente esposte nei risultati, contengono una sommaria elaborazione dei dati rilevati ed i numeri relativi sono da intendersi come numeri presenti in un dato compendio ittico in quella fascia oraria ed in quella determinata attività. L‟eventuale differenza nel numero degli animali rilevati al dormitorio e quelli invece conteggiati nei compendi ittici è da attribuirsi alla dispersione degli stessi animali dopo l‟involo e al fatto che alcuni contingenti si spostano verso altre zone umide come canali, fiumi o verso il mare, nel quale molti animali stazionano.

Le schede di monitoraggio opportunamente compilate vengono raccolte e subito dopo il conteggio i dati vengono archiviati in un foglio elettronico per le successive elaborazioni.

Il valore del coefficiente non-parametrico (rk) di Kendall, (1938) è stato calcolato tra i valori standartizzati dei censimenti nei diversi anni di indagine al fine di valutare la significatività dell‟incremento della popolazione.

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ANALISI DELLA DIETA

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