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Per consentire agli studenti un adeguato lavoro, prioritaria è la scelta di testi significativi e

‘interrogabili’.

Di seguito un esempio di lavoro preparatorio su un articolo di Carlo Sini, pubblicato sul Corriere della Sera del 4 ottobre 2018 (294 parole)

L’oCCIDEntE È unA PARoLA SCRIttA

CULTURA, LOGOS E TRADUZIONE

Domani a Milano (ore 18.30, Villa Necchi Campiglio) viene presentato il Premio in-ternazionale di letteratura araba «Sheikh Zayed Book Award». Intervengono Ali Bin Tamim, presidente del Premio, Abdulla Majed Alali, Samer Abou Hawwach, Paolo Spinicci, Alessandro Zaccuri e Marco Zapparoli, di Marcos y Marcos, presidente degli editori indipendenti italiani. Modera Paolo Gualandris. Il filosofo Carlo Sini terrà una

«lectio minimalis» che anticipiamo.

La memoria corta genera ignoranza, presunzione e ingiustizia. Se fossi un docente di scuola dedicherei un tempo adeguato a ricordare la grande scuola dei traduttori nella Toledo medievale e poi a Siviglia e a Murcia (non so quanto oggi lo si faccia): senza di loro tutto il nostro sapere e la nostra cultura «occidentale», di cui giustamente sia-mo fieri e che sta diventando sempre più planetaria, non ci sarebbero. La premessa storica è il periodo d’oro della conquista araba della Spagna, accompagnata da una grande quantità di manoscritti. Quando i re cristiani si impadronirono di quelle terre, cacciando gli arabi (in realtà la situazione si ribaltò più di una volta), quei preziosi ma-noscritti ispirarono la grande impresa della loro traduzione in latino, consegnando un po’ alla volta a tutte le scuole d’Europa trattati preziosissimi di filosofia, di teologia, di astronomia, di scienza, di matematica e con essi una parte cospicua della cultura greca sino ad allora perduta o dimenticata in Occidente. Senza questi lavori la grande rivoluzione della Scolastica in Europa, patrocinata anzitutto da Tommaso d’Aquino, non sarebbe stata possibile.

La cosa ancora oggi straordinaria e degna di molta riflessione fu il progetto di far con-vivere in armonia studiosi arabi, cristiani ed ebrei: progetto che consentì quella fiorente scuola di traduttori che Alfonso X re di Castiglia e di Leon particolarmente protesse e potenziò, ispirando anche traduzioni dal latino al castigliano.

L’occidente, in conclusione, è l’invenzione e l’uso della parola scritta, invenzione resa nel tempo universale dalla cultura greca. Come ogni pratica, anche la scrittura si ac-compagna a forme di vita e a istituti diversi, ma essa è e rimane il cuore della nostra cultura, greca, araba, romana, cristiana ed ebraica: ignorarlo o trascurarlo è un delitto contro la civiltà e un suicidio intellettuale.

A questo punto il testo viene chiosato in modo da evidenziare i focus e gli elementi significativi e interrogabili.

L’oCCIDEntE È unA PARoLA SCRIttA CULTURA, LOGOS E TRADUZIONE

Domani a Milano (ore 18.30, Villa Necchi Campiglio) viene presentato il Premio internazionale di letteratura araba

«Sheikh Zayed Book Award». Intervengono Ali Bin Tamim, presidente del Premio, Abdulla Majed Alali, Samer Abou Hawwach, Paolo Spinicci, Alessandro Zaccuri e Marco Zapparoli, di Marcos y Marcos, presidente degli editori in-dipendenti italiani. Modera Paolo Gualandris.

Il filosofo Carlo Sini terrà una «lectio minimalis» che antici-piamo.

«La memoria corta genera ignoranza, presunzione e in-giustizia.

Se fossi un docente di scuola dedicherei un tempo ade-guato a ricordare la grande scuola dei traduttori nella Toledo medievale e poi a Siviglia e a Murcia (non so quan-to oggi lo si faccia): senza di loro tutquan-to il nostro sapere e la nostra cultura «occidentale», di cui giustamente siamo fieri e che sta diventando sempre più planetaria, non ci sarebbero.

La premessa storica è il periodo d’oro della conquista araba della Spagna, accompagnata da una grande quan-tità di manoscritti.

Quando i re cristiani si impadronirono di quelle terre, cac-ciando gli arabi (in realtà la situazione si ribaltò più di una volta), quei preziosi manoscritti ispirarono la grande impre-sa della loro traduzione in latino, consegnando un po’

alla volta a tutte le scuole d’Europa trattati preziosissimi di filosofia, di teologia, di astronomia, di scienza, di ma-tematica e con essi una parte cospicua della cultura greca sino ad allora perduta o dimenticata in Occidente.

Senza questi lavori la grande rivoluzione della Scolastica in Europa, patrocinata anzitutto da Tommaso d’Aquino, non sarebbe stata possibile.

La cosa ancora oggi straordinaria e degna di molta ri-flessione fu il progetto di far convivere in armonia stu-diosi arabi, cristiani ed ebrei: progetto che consentì quel-la fiorente scuoquel-la di traduttori che Alfonso X re di Castiglia

Evento – Occasione

conquista araba della Spagna:

PERIODO D’ORO + manoscritti

Cacciata arabi › traduzione manoscritti in latino

Conseguenza – crescita nelle varie discipline (con il recupero di parti perdute della cultura greca)!

Premessa storica –

conquista araba della Spagna:

PERIODO D’ORO

– far convivere studiosi arabi, Bisogna ricordare la grande scuola dei traduttori spagnoli

Fondamentali per il nostro sapere ‘occidentale’ (di cui oggi ci vantiamo!)

L’occidente, in conclusione, è l’invenzione e l’uso della parola scritta, invenzione resa nel tempo universale dalla cultura greca.

Come ogni pratica, anche la scrittura si accompagna a forme di vita e a istituti diversi, ma essa è e rimane il cuo-re della nostra cultura, gcuo-reca, araba, romana, cristiana ed ebraica: ignorarlo o trascurarlo è un delitto contro la civiltà e un suicidio intellettuale.»

Occidente=

invenzione + uso parola scritta

Scrittura: cuore della nostra cultura, greca, araba, romana, cristiana ed ebraica

Conclusione

– non possiamo ignorare o trascurare questo fatto

Riflettere sulla struttura della lectio minimalis Domande guida da proporre prima di condividere l’analisi 1. Quali passaggi argomentativi vengono seguiti dall’autore?

2. Che cosa vuole dimostrare la lectio di Sini?

3. Come viene utilizzata la storia all’interno della lectio?

4. Perché siamo debitori ai traduttori medievali?

5. Perché la rivoluzione della Scolatica non sarebbe stata possibile?

6. In che cosa consiste, per Sini, l’occidente?

StRuttuRA

> Incipit – memoria corta

> Tesi -- Se fossi docente – ruolo educativo della cultura

> Tesi - Recupero scuola traduttori: fondamentali per il nostro sapere

> Motivazione della tesi – Arabi – riconquista – manoscritti – traduzioni

> Dimostrazione tesi – Crescita delle discipline del tempo

> Esemplificazione tesi – senza traduzioni non ci sarebbe la più grande rivoluzione culturale del medioevo: la Scolastica

> Tesi attualizzata: studiosi arabi, cristiani ed ebrei possono convivere in armonia

> Confutazione sottintesa nell’antitesi (anch’essa implicita) – una reale convivenza non è pos-sibile, né praticabile (pena la perdita di identità)

> Conclusione – allunghiamo la nostra memoria, altrimenti non saremo solo ignoranti, ma addirittura omicidi e suicidi (Ringkomposition + climax › polemica sottesa nei cfr di chi non vuole ricordare come la nostra cultura poggi su origini PLURICULTURALI (memoria corta ... Dobbiamo solo riconoscerlo)

RIfLEttERE SuLLA StRuttuRA tEmPoRALE E SuI RAPPoRtI fRA LE DImEnSIonI DEL tEmPo

> Incipit -- oggi

> Tesi -- oggi

> Tesi - oggi

> Motivazione della tesi – medioevo

> Dimostrazione tesi – medioevo

> Esemplificazione tesi – medioevo … e dintorni

> Tesi attualizzata: oggi

> Confutazione sottintesa dell’antitesi (anch’essa sottintesa) – oggi e domani

> Conclusione – oggi e domani … a rischio di …

SIntESI

La lectio vuole dimostrare che la convivenza tra culture diverse non solo è possibile, ma è sta-ta praticasta-ta nel passato. Quando si è realizzasta-ta, ha prodotto effetti straordinari: dimenticarlo non solo è da ignoranti, ma finisce per diventare un delitto