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Infine, nell’esecuzione delle opere collegamento delle reti ferroviarie già attive (Stazione Terminal T2 Aeroporto di Malpensa e Linea RFI del Sempione), è altresì possibile l’esecuzione di alcuni lavori in adiacenza a linee ferroviarie. I maggiori rischi derivanti da questa particolare “situazione ambientale” sono sicuramente quelli di investimento da parte di un convoglio in corsa e di folgorazione in caso di contatto accidentale con la linea aerea di alimentazione.

Per quanto riguarda il rischio di investimento, il Piano prescriverà che per qualsiasi lavorazione comportante la necessità, anche momentanea, di accedere alla sede ferroviaria, debba essere richiesto il personale di protezione con congruo preavviso a FERROVIENORD, tramite il Coordinatore per l’Esecuzione dei Lavori (CEL).

Inoltre settimanalmente, si terrà una riunione nella quale l’Appaltatore dovrà presentare un programma dettagliato delle attività che intende svolgere la settimana successiva. Tale programma, vagliato e verificato dal CSE, sarà approvato (con eventuali prescrizioni) nel corso del suddetto incontro.

Per quanto riguarda il rischio di folgorazione, si richiama espressamente quanto contenuto nella tab.

1 dell’Allegato IX D.Lgs. 81/08 per i lavori in prossimità di linee elettriche, fermo restando che il Piano dovrà prescrivere con chiarezza (in modo che l’appaltatore ne tenga conto nella stesura del proprio Piano Operativo) che le lavorazioni maggiormente interferenti con l’esercizio ferroviario si svolgano in regime di chiusura all’esercizio e con disalimentazione della linea aerea di contatto.

Più in generale, per tutte le lavorazioni interferenti con l’esercizio ferroviario, il Piano dovrà impegnare l’Appaltatore a fare riferimento al documento FERROVIENORD, Istruzione per la protezione dei cantieri di Lavoro – Parte II – Norme per il servizio del personale di Linea ed. 2012 e successivi ordini di servizio, e le Norme per l’esercizio degli impianti di trazione elettrica;

Inoltre nella previsione di interferenza con la linea RFI, bisognerà attuare anche le seguenti disposizioni di ANSF e RFI allo stato in vigore.

10.2. Lavori in presenza di viabilità stradale

I lavori in oggetto prevedono la realizzazione di una rete stradale alternativa e temporanea durante le lavorazioni e di altre reti stradali in forma definitiva che andrà ad integrare quella già esistente.

Il rischio interferenza con il traffico veicolare esterno al cantiere stradale che si può sintetizzare, seppur in modo non esaustivo, con:

 Investimento di operatori in ingresso/uscita dall’area di cantiere. Il coordinatore Sicurezza

dovrà sottolineare l’obbligo dell’utilizzo di DPI specifici per le lavorazioni su strada (anche

in orario notturno) al fine di rendere sempre individuabili gli operatori che peraltro dovranno

comunque rispettare le delimitazioni del cantiere e i punti di accesso e uscita dallo stesso

riscontrabili nel layout di cantiere. La riunione di informazione e confronto che il

Coordinatore Sicurezza procederà a convocare per i Datori di Lavoro ed RLS coinvolti,

dovrà avvenire non solo prima che il cantiere sia allestito ma è propedeutico che la stessa sia

ripetuta per modifiche sopravvenute all’area di cantiere iniziale. La corretta informazione ai

soggetti richiamati con un programma di incontri stabilito anche nel PSC (Piano di

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Sicurezza e Coordinamento) in base al cronoprogramma stabilito dal Coordinatore Sicurezza consente a quest’ultimo di aver unito una corretta informazione e individuato l’obbligo di utilizzare DPI specifici, ottenendo l’obiettivo principale che doveva emergere a seguito dell’individuazione del rischio investimento degli operatori.

 Incidenti tra veicoli terzi e mezzi di cantiere in manovra o in ingresso/uscita dall’area di cantiere. L’incidente tra mezzi in manovra e mezzi terzi in transito da e per il cantiere è una delle due casistiche in cui tale rischio si può sviluppare; l’altra è relativo allo scontro tra un mezzo terzo in transito in area libera prospiciente quella di cantiere e un mezzo in movimento all’interno dello stesso cantiere, che va ad oltrepassare con la sua sagoma la delimitazione del cantiere. Quest’ultimo possibile rischio e dagli aspetti che dovrà valutare il Coordinatore Sicurezza; il rischio è influenzato da due aspetti principali, il primo legato alla tipologia della strada in cui si andrà ad intervenire (in tutto o in parte) mentre il secondo è caratterizzato dal dimensionamento della sagoma dei mezzi d’opera che opereranno all’interno del cantiere. Una volta stabilita la larghezza della sede stradale o comunque l’incidenza su di essa del futuro cantiere in analisi, il Coordinatore sicurezza avrà modo di stabilire se sia o meno il caso di procedere ad indicare una fascia di rispetto dalla delimitazione dell’area di cantiere, propedeutica alla movimentazione della sagoma di mezzi anche in stazionamento relativamente fisso (es. escavatore che compie operazioni di pulizia dei fossi laterali) o se indicare una limitazione sulla tipologia dei mezzi che il soggetto esecutore andrà ad utilizzare, in merito al dimensionamento degli stessi. Per i mezzi di cantiere in uscita ed entrata dallo stesso, nel caso in cui le condizioni dell’area non consentano una visibilità appropriata, il Coordinatore Sicurezza dovrà prevedere un moviere a terra che consenta al mezzo di procedere alla manovra in condizioni di sicurezza o in alternativa, per situazioni complesse, prevedere un sistema semaforico temporaneo che dia modo di interrompere il traffico veicolare ordinario per poter procedere alla fase nella migliore condizione di sicurezza possibile.

 Impatto diretto contro l’area di cantiere e completo ingresso dentro l’area di lavoro. Nella stesura del PSC il CSP deve tenere in considerazione nell’intera progettualità dell’area di cantiere, al fine di prevedere un’appropriata zona di avvicinamento dei mezzi terzi all’area di cantiere, con segnaletica specifica. Questa zona deve essere progettata in modo più o meno esteso anche in base alla visibilità del cantiere rispetto alla conformazione della strada e procedere ad implementare la specifica segnaletica necessaria.

10.2.1 Segnaletica stradale

Prima di iniziare il lavoro è necessario apporre la segnaletica prevista dal Nuovo Codice della Strada, dal suo Regolamento e dal Decreto 10 luglio 2002, come aggiornato dalle modifiche introdotte con il Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50

I segnali provvisori di pericolo o di indicazione da utilizzare per il segnalamento temporaneo dei lavori sulle strade hanno colore a fondo giallo e non devono essere in contrasto con quelli permanenti, i quali, pertanto, devono essere coperti.

Per i segnali temporanei devono essere utilizzati supporti e sostegni o basi mobili di tipo

trasportabile e ripiegabile che devono assicurare la stabilità del segnale in qualsiasi condizione della

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strada e atmosferica. Per gli eventuali zavorramenti dei sostegni è vietato l’uso di materiali rigidi che possano costituire pericolo o intralcio per la circolazione.

Il personale che opera in prossimità della strada o che sia comunque esposto al traffico deve indossare indumenti ad alta visibilità (indumenti fluorescenti di colore arancio o giallo o rosso con fasce rifrangenti di colore bianco argento).

La corretta apposizione della segnaletica va controllata frequentemente e nel caso in cui questa risulti mancante o danneggiata si deve immediatamente provvedere alla sua integrazione o sostituzione.

Nel caso in cui, durante le manovre degli automezzi, la visibilità dal posto di guida sia insufficiente si deve procedere secondo le indicazioni di personale appositamente formato (movieri).

10.2.2 Posa segnaletica temporanea

Nessun lavoro può essere iniziato sulla strada prima che l’impresa, già in possesso dell’autorizzazione all’esecuzione dei lavori, abbia provveduto a:

 controllare costantemente la posizione degli appostamenti segnaletici (cartelli, cavalletti, coni, ecc.) ripristinando l’esatta collocazione ogni qual volta gli stessi vengano spostati od abbattuti dal traffico, da eventi atmosferici o per ogni altra causa;

 mantenere puliti segnali anche in occasione di precipitazioni nevose, in modo da consentire sempre la chiara percezione dei messaggi;

 mantenere accesi e perfettamente visibili - nelle ore notturne e comunque, in condizioni di scarsa visibilità - i dispositivi luminosi previsti provvedendo, ove necessario, anche alla loro eventuale alimentazione e/o sostituzione;

 coprire i segnali esistenti che risultino eventualmente in contrasto con la segnaletica provvisoria disposta in occasione dei lavori stessi. Tali coperture, al termine dei lavori, devono essere completamente rimosse a cura dell’Impresa.

10.2.3 Operai e mezzi di lavoro

Tutto il personale delle Imprese e tutti coloro che operano in prossimità della delimitazione di un cantiere o che comunque sono esposti al traffico dei veicoli nello svolgimento della loro attività lavorativa, devono essere visibili sia di giorno che di notte e dovranno, pertanto, indossare gli indumenti di lavoro e quelli ad alta visibilità prescritti dal Codice della Strada, dal suo Regolamento di esecuzione e dalle disposizioni legislative integrative.

Per ciascuna squadra o gruppo di lavoro, le Imprese dovranno assicurare la presenza costante di un Assistente o Caposquadra appositamente formato ed informato delle procedure da adottare.

10.2.4 Visibilità notturna

Le bocce a fiamma per l’illuminazione delle testate di approccio ed i bordi longitudinali del cantiere non sono ammessi; si dovrà ricorrere a cartelli rifrangenti e ad appositi apparati luminosi di colore rosso ad illuminazione fissa e alimentati a batteria o collegati con la pubblica illuminazione.

In prossimità dell’accesso all’area di lavoro l’appaltatore dovrà esporre in sequenza la seguente segnaletica:

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uscita automezzi

cartello attenzione lavori

limiti di velocità

restringimenti della carreggiata

fine divieto

passaggio obbligatorio

10.2.5 Transito alternato da movieri

Questo sistema richiede due movieri muniti di apposita paletta, posti a ciascuna estremità della

strettoia, i quali presentano al traffico uno la faccia verde, l’altro la faccia rossa della paletta. Il

funzionamento di questo sistema è legato al buon coordinamento dei movieri, che può essere

stabilita a vista o con apparecchi radio ricetrasmittenti o tramite un terzo moviere intermedio munito

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anch’esso di paletta. Le palette sono circolari del diametro di 30 cm e munite di manico di 20 cm di

lunghezza con rivestimento in pellicola rifrangente verde da un lato e rosso dall’altro. Segnaletica

stradale

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11. STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA

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