Dopo una breve panoramica del contesto economico, politico e sociale in cui la nostra Banca ha operato, si fornisce di seguito una descrizione dei principali fatti ed attività che hanno caratterizzato, nel concreto, la gestione operativa nel corso dell’esercizio 2021; l’analisi di seguito presentata prenderà a riferimento tanto gli aspetti qualitativi, quanto le dinamiche delle principali grandezze patrimoniali, economiche e finanziarie. Per ulteriori dettagli è possibile far riferimento a quanto riportato nella nota integrativa.
LA GOVERNANCE
In data 10 maggio 2021 si è tenuta, in seconda convocazione, l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Banca Popolare di Cortona. A causa della pandemia da Covid19, per la seconda volta nella storia della Banca, ai sensi dell’art. 106 comma 6 del D. L. 17 marzo 2020 n. 18 ("Decreto Cura Italia"), e successive modificazioni, l'intervento in Assemblea degli aventi diritto al voto ha avuto luogo, in via esclusiva, per il tramite del Rappresentante Designato, previsto dall'articolo 135undecies del D. lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 ("TUF") e individuato dalla Banca nel Prof. Avv. Gaetano Caputi.
L’assemblea Ordinaria dei Soci ha eletto i due Consiglieri di amministrazione, per il triennio 2021
2023 (Prof. Andrea Cardoni e Dr.ssa Elena Bucciarelli Ducci), il membro effettivo (Dr.ssa Fabiola Polverini) e supplente (Rag. Sandro Morè) del Collegio sindacale per il biennio 2021 e 2022 proposti dal Consiglio di amministrazione. In data 19 maggio 2021 Il Consiglio di amministrazione ha effettuato i previsti accertamenti dei requisiti di legge, recentemente aggiornati dal Decreto 23 novembre 2020 n. 169 del Ministro dell’Economia e delle Finanze ed applicabili alle nomine successive al 30 dicembre 2020 e gli adempimenti statutari post Assemblea; in tale sede, è stata verificata la rispondenza tra la composizione qualiquantitativa ritenuta ottimale emersa dal
“Processo di autovalutazione” effettuato in data 2 dicembre 2020, in ottemperanza alle Disposizioni di vigilanza contenute nella Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, e quella effettiva risultante dal processo di nomina dei Consiglieri eletti in Assemblea; è stata, inoltre, verificata la composizione del Consiglio di amministrazione per categorie professionali. Entrambe le verifiche hanno riscontrato il rispetto delle previsioni statutarie.
Sempre nella stessa Adunanza del 19 maggio 2021 è stato avviato il “Processo di autovalutazione del Consiglio di amministrazione” ai sensi delle disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche; lo stesso si è concluso nell’Adunanza del 29 dicembre u.s.. In tale sede è stato approvato l’aggiornamento del documento denominato “Autovalutazione del Consiglio di amministrazione,” riguardante la valutazione della dimensione e composizione del Consiglio ed il funzionamento del medesimo in termini di svolgimento delle riunioni, funzionamento ed efficienza. Coerentemente con i risultati emersi dal “Processo di autovalutazione” è stato aggiornato il documento denominato “Identificazione del profilo teorico dei candidati alla carica di Consigliere”; le raccomandazioni del Consiglio per la nomina degli Amministratori in scadenza con la presente Assemblea sono state messe a disposizione presso la sede legale della società e mediante pubblicazione sul sito internet della Banca, in tempo utile per consentire ai Soci interessati di avanzare le proprie candidature.
Nel corso del 2021 è stato rafforzato altresì l’esecutivo della Banca, mediante istituzione della figura del Vice Direttore generale, avente la responsabilità di supportare il Direttore generale nella gestione aziendale, oltreché di sostituirlo in caso di sua assenza o impedimento. Per tale ruolo il consiglio di amministrazione ha nominato, in data 23 giugno 2021, il Dott. Diego Ferrigno, presente nell’organico della Banca sin dall’ottobre 2008 ed avente un’esperienza pluriennale in attività di revisione legale dei conti, di controllo interno e di organizzazione aziendale.
Lo scorso anno, come riportato all’Assemblea ordinaria 2021, con lettera Prot. N° 1549493/20 del 23 novembre 2020, rubricata “Situazione aziendale – autovalutazione”, la Banca d’Italia, mettendo in luce i punti di debolezza tipici del modello di business tradizionale (bassa redditività ed elevata incidenza dei crediti deteriorati), aveva invitato le banche di minori dimensioni, tra cui anche la nostra Banca, ad un attenta valutazione dell’effettiva sostenibilità del proprio modello di business, tenendo conto dei rischi, dell’andamento del conto economico e dell’evoluzione della propria posizione patrimoniale; aveva chiesto, altresì, di individuare analiticamente le iniziative ritenute più opportune per superare i profili di specifica debolezza. Le valutazioni di cui sopra erano state compendiate in una Relazione, redatta con il supporto dell’Advisor Prometeia SpA; le analisi effettuate, condotte con riferimento al periodo 20212023, mettevano in luce un equilibrio economicopatrimoniale di fondo, che rende sostenibile il modello di business della Banca anche in uno scenario inerziale e, quindi, senza particolari interventi; nonostante ciò, nella Relazione, come richiesto dalla Banca d’Italia, erano altresì state individuate le iniziative più opportune, anche valutando possibili partnership/aggregazioni con altri soggetti.
A luglio 2021 la Banca d’Italia con lettera Prot N. 1060111/21, dopo aver analizzato i risultati dell’autovalutazione, ha giudicato non soddisfacenti le stime su redditività, patrimonio e rischio di credito. Vogliamo rassicurarvi sul fatto che il Consiglio di amministrazione e la Direzione generale monitorano costantemente dette grandezze, aggiornando l’Autorità di vigilanza con periodicità trimestrale. A tal riguardo evidenziamo che i dati del consuntivo 2021 sono in larga parte migliori di quelli stimati in sede di autovalutazione:
- Redditività: l’utile netto si è attestato a circa euro 0,9 milioni contro una previsione di euro 0,3 milioni;
- Adeguatezza patrimoniale: il Total Capital Ratio, includendo anche l’utile da non distribuire, si è attestato al 15,64%, contro una previsione del 15,47%; il Texas ratio si attesta al 39,27%
contro una previsione del 50,32%;
- Esposizione al rischio di credito: l’NPL ratio del 2021, al lordo delle rettifiche di valore è del 7,30%, contro una previsione del 9,84%
Il cost income ratio, invece, si è discostato in maniera peggiorativa rispetto a quanto previsto in sede di autovalutazione; l’indice è pari al 73,93% contro una previsione del 66,08%; il mancato raggiungimento del target è in buona parte riconducibile al sostenimento di oneri straordinari, non ricorrenti, per circa euro 400 mila.
Sul fronte delle partnership, durante lo scorso anno la Banca ha continuato a rafforzare accordi di servizio/commerciali, tra cui il supporto alle Funzioni Aziendali di Controllo ed altre attività strumentali all’attività bancaria, con il gruppo Cassa Centrale Banca SpA, nostro outsourcer informatico e principale fornitore della Banca; il rafforzamento della collaborazione con la società
Luzzatti ScpA, società consortile costituita in seno all’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari con l’intento di promuovere sinergie e forme di collaborazione tra le banche popolari. Il piano operativo previsto per il 2022 prevede progetti comuni da sviluppare in tutti gli ambiti più importanti dell’attività bancaria, dal capital management, al fintech, al miglioramento del cost/income, al supporto alle Funzioni di controllo; sono previsti anche progetti di carattere strategico, come lo studio di fattibilità di un Institutional Protection Scheme (IPS) e l’approfondimento degli aspetti strategici legati alla recente introduzione della figura del Socio finanziatore.
E’ altresì proseguito nel corso del 2021 l’interesse per il mondo Fintech, con l’intento di accelerare nel processo di digital transformation della Banca, creare nuovi punti di origination e cogliere l’opportunità di integrare il modello operativo più tradizionale della Banca con l’instaurazione di logiche maggiormente orientate a modelli tipicamente data driven. Lo scorso luglio 2021 la Banca entra, con una quota del 9,99%, nel capitale di Netfintech S.r.l., la scaleup fintech italiana, che opera con il marchio Change Capital, costituita due anni fa da Tiziano Cetarini e Francesco Brami.
Le risorse ottenute dall’aumento di capitale sono state destinate a finanziare gli investimenti previsti dal piano industriale della Società, con particolare riferimento allo sviluppo della piattaforma digitale C2Suite (tra cui applicativi di machine learning e artificial intelligence) e internazionalizzazione in nuovi paesi UE. Change Capital, prima in Italia e presente in Spagna da alcuni mesi, è il marketplace della finanza di impresa per le PMI che vanta ad oggi oltre 100 soluzioni finanziarie erogate da oltre 45 business partner, convenzionati con più di 500 PMI attive in piattaforma, per un erogato complessivo di oltre 80 mln/€.
L’ingresso della Banca nel capitale della Società è il segno concreto della sinergia e collaborazione che può nascere dal connubio tra digitale e tradizionale, il tutto a sostegno e vantaggio delle PMI italiane. Come indicato nel comunicato stampa del 26 luglio u.s. “Ci stiamo, ormai, trasformando in genetisti ibridatori, che devono combinare pezzi di Dna provenienti dagli ambiti più impensabili.
La nostra missione impossibile è la creazione di un modello di banca che non esiste, che sappia sapientemente coniugare la tradizione, insita nei valori universali oggi di grande attualità elaborati nel 19° secolo da menti fortemente ispirate, come Luigi Luzzatti, i valori della cooperazione, della comunità, di quel laboratorio di ingegneria sociale che ha portato alla nascita in Europa ed in Italia del credito popolare, con i valori positivi ed evolutivi della trasformazione digitale; rammentando sempre e comunque che il governo delle cose deve appartenere al genere umano e mai alle macchine, che ne sono solo una espressione. Il nostro impegno su Change Capital va in questa direzione”.
Change Capital è parte dell’ecosistema Officina Agile (“OA”), un network di imprese che sviluppa soluzioni fintech B2B che in poco tempo hanno dato vita ad un habitat che favorisce la nascita di startup con oltre 40 giovani collaboratori dislocati su un campus urbano di oltre 1.200 mq organizzato in smart working, con l’unico obiettivo di far crescere le imprese rendendole agili tramite le nostre soluzioni fintech.
La Banca, nell’operazione, si è avvalsa, per gli aspetti finanziari, industriali e strategici, dell’expertise degli specialisti di Advisory Corporate Finance di KPMG, mentre per gli aspetti legali, è stata supportata dai professionisti dello Studio Associato di Consulenza legale e tributaria del network KPMG.