4. I MASS MEDIA: LA LORO INCIDENZA SULLE MASSE ED IN PARTICOLARE SUGL
4.3 Il rapporto tra i mass media e la politica: il loro necessitarsi a vicenda
4.3.1 La degenerazione della politica in spettacolo
4.3.1.2 Le conseguenze della spettacolarizzazione politica e l’incidenza persuasiva
Di tale maniera oggi gli elettori si sono evoluti in un pubblico di telespettatori che guardano non a dei politici ma a dei personaggi dello spettacolo, in quanto
Nella piazza l’elettore era il cittadino, adesso l’elettore è il telespettatore – “tele-elettore” – abituato al televoto: vota a favore di chi fa spettacolo, chi intrattiene meglio, chi è più visibile, conosciuto e familiare, chi è maggiormente favorito dalla televisione stessa. Televisione che peraltro è sempre più autoreferenziale: in televisione si parla solo dei protagonisti della televisione stessa; gli stessi politici spesso rimangono tali solo se diventano anch’essi delle star della TV, con lo stesso stile di vita delle star237
.
Pertanto si comprende il perché oggi i politici appaiono non solo nei telegiornali, bensì in diversi programmi politici e culturali ma anche nei talk-show ed altre trasmissioni di intrattenimento. Come spiegano Catellani e Sensales, la spettacolo e la politica hanno una cosa in comune ossia la TV, lo strumento attraverso il quale sono rappresentate. E una delle caratteristiche di tale mezzo è che a colpire non è il contenuto quanto l’immagine. È quest’ultima infatti ad incidere più delle parole. Questo spiega il perché,
Nell’odierna politica mediatizzata la comunicazione è spesso caratterizzata dalla semplificazione, dalla necessità di trasmettere le notizie in tempo breve e a un ritmo predefinito. Nel fare questo, capita che vengano lasciati in ombra temi rilevanti dell’agenda politica e venga invece dedicato ampio spazio a vicende politiche presentate sotto forma di narrazioni, con i leader politici come protagonisti e una grande attenzione per le loro azioni, per le questioni e per i conflitti che li vedono convolti, e che si possono concludere con una vittoria o una sconfitta238.
Quest’ultimi non sempre ci arrivano per interi ma sotto forma di frammenti incisivi i quali sembrano i più piccanti. Si tratta di discorsi semplificati, il più delle volte personalizzati che più che
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Ivi., cit., p. 98.
237
Ibid., cit., pp. 116-117.
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basarsi sulla presentazione dei vari programmi, sono incentrati semplicemente, come abbiamo detto prima, sulla diffamazione dei propri avversari239.
Anche le immagini sono di primaria importanza. Ad influire sull’elettore da un lato è il modo in cui un politico viene rappresentato, quindi ad incidere è «angolo di inquadratura, luce, colore, forma e collocazione del setting, simboli ed altri elementi d’inquadratura, lunghezza delle riprese»240; dall’altro ad influire è anche l’espressione del volto non solo del politico ma anche del giornalista che ne racconta le vicende: «gli elettori sembrano favorire quel candidato nei confronti del quale il giornalista televisivo di parte esibiva espressioni facciali più positive»241 poiché l’insieme di tutto ciò era in grado di orientare l’elettore verso certe opinioni piuttosto che altre.
Non a caso proprio per questo motivo in ogni paese del mondo i politici ed i loro partiti si sono spartiti tra di loro i media in modo da avere mezzi di comunicazione di massa che rispettino e riflettano i loro orientamenti politici e le loro ideologie. In Italia tale situazione è visibile molto bene, in quanto i vari canali televisivi ed persino i giornali rispecchiano le diverse ideologie politiche:
A sinistra si considerano non schierati Rai3, La7 e la Repubblica. Nel centrosinistra si attribuisce partigianeria a Italia1 e Canale5, mentre al centro tale accusa riguarda Rai3 e La7, ma anche il Corriere della
Sera. Ancora nel centrodestra e nella destra la valutazione coinvolge Rai3, ma per il centrodestra anche la Repubblica e, inaspettatamente, Rete4, mentre sempre per il centrodestra sono considerati non schierati
Canale5 e Italia1242.
È ovvio naturalmente che un giornale o un canale di destra non parlerà bene dei politici di sinistra e viceversa quelli di sinistra cercheranno di danneggiare l’immagine di quelli di destra. Questo spiega il perché canali e giornali di orientamenti politici diversi il più delle volte presentano una stessa notizia adoperando framing diversi a secondo del proprio orientamento politico e per averne un esempio pratico basta acquistare due giornali di orientamenti politici diversi e si vedrà la differenza con la quale raccontano una stessa notizia.
Ed è proprio questo a costruire una delle più grosse problematiche del nostro tempo, anche i mezzi di comunicazione si sono schierati da una parte o dall’atra, non riuscendo più a trasmettere le informazioni in modo sincero, onesto e neutrale. Anzi già dal modo in cui presentano una notizia, vanno ad influenzare i lettori nell’interpretazione di tale notizia, spingendoli attraverso quindi la manipolazione verso certe interpretazioni piuttosto che altre.
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Per altri esempi vedi Ballini L., Ridolfi M. (a cura di), Storia delle campagne elettorali in Italia, Milano 2002, pp. 143-149. 240 Ibid., cit., p. 118. 241 Ibid., cit., p. 119. 242 Ibid., cit., p. 156.
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Pertanto che fine ha fatto la nostra libertà di pensiero, se anche le nostre fonti di informazione il più delle volte ci informano, alterando però i contenuti a proprio volere e piacimento. La rilevanza o meno di una notizia oggi viene stabilita a prescindere dai mass media che decidono in base alla loro
agenda setting lo spazio da dedicare ad una notizia ed il suo parlare o meno sarà di segnale al
pubblico sulla sua rilevanza o meno: «un’elevata copertura di un tema da parte dei media determina un’accresciuta importanza percepita del tema e questo a sua volta fa sì che il tema diventi uno standard di giudizio per la scelta di voto»243. Importante è anche il concetto del priming – un meccanismo che serve a presentare degli stimoli per mettere in moto dei ragionamenti – ossia la tecnica secondo la quale i media quanto più spazio dedicano ad una notizia, tanto più costruiscono un parametro di giudizio su chi è al centro di tale notizia.
Ed è anche ovvio che il partito che si trova a capo dei più media, avrà tutte le probabilità di avere più successo in quanto l’impressione che tali mezzi creeranno intorno alla sua persona sarà estremamente positiva e ad essere esaltati saranno i suoi grandi gesti mentre tutto ciò che potrebbe essere compromettente verrà occultato oppure narrato però sotto un’inquadratura particolare.