Il buon andamento registrato dal settore si riflette nell’accentuata propensione delle aziende cosmetiche a implementare le proprie strutture operative e a investire in ricerca e sviluppo per innovare prodotti e servizi.
Per fare il punto sullo “stato di salute” delle imprese cosmetiche, Unipro compie periodicamente una rilevazione presso le aziende associate, italiane e multinazionali, che operano nel nostro settore: l’Associazione riunisce, infatti,
IMPORTAZIONI QUANTITA' (tonnellate) VALORE (Euro/migliaia)
2005 2006 VAR % 2005 2006 VAR %
Shampoos 32.920,9 34.929,5 6,1% 69.354,0 75.374,1 8,7%
Preparazioni per capelli 401,4 293,5 -26,9% 1.835,6 1.661,0 -9,5%
Lacche 3.420,0 2.713,5 -20,7% 12.665,4 11.520,9 -9,0%
Lozioni per capelli 3.052,7 3.498,2 14,6% 10.182,6 11.552,7 13,5% Altri prodotti per capelli 32.242,2 30.564,7 -5,2% 123.125,5 138.090,0 12,2% Ciprie e polveri compatte 1.072,8 947,2 -11,7% 27.890,9 25.983,1 -6,8% Creme a altri prodotti 35.351,5 35.091,5 -0,7% 430.228,1 456.272,8 6,1% Prodotti per il trucco delle
labbra 1.216,6 1.472,1 21,0% 45.451,0 48.801,2 7,4%
Prodotti per il trucco degli
occhi 1.856,6 1.516,3 -18,7% 46.613,9 46.852,5 0,5%
Prodotti per le unghie 1.743,5 1.915,7 9,9% 24.642,8 24.710,1 0,3% Saponi da toeletta 16.533,8 18.519,1 12,0% 33.709,6 37.879,8 12,4% Preparazioni per bagno 17.592,1 19.907,1 13,2% 61.240,0 64.175,2 4,8% Deodoranti per la persona 5.238,3 6.579,3 25,6% 42.843,1 48.465,4 13,1%
Dentifrici 17.592,1 19.907,1 13,2% 61.240,0 64.175,2 4,8%
Altre preparazioni per
l'igiene della bocca 5.172,8 6.834,7 32,1% 27.144,7 29.046,0 7,0% Prodotti per barba, pre e
dopo barba 6.639,7 6.018,4 -9,4% 31.311,5 27.841,2 -11,1%
Profumi e eau de parfum 2.274,7 2.584,2 13,6% 58.802,6 68.536,1 16,6% Acque da toeletta e colonie 7.144,5 8.298,8 16,2% 232.431,1 225.266,0 -3,1% Altri prodotti per
profumeria e per toeletta 11.765,3 10.872,8 -7,6% 55.294,3 48.909,8 -11,5%
TOTALE
circa 550 soci, tra aziende produttrici, società distributrici, confezionatori e fornitori di materie, rappresentative del 90% del mercato.
L’indagine coinvolge un ampio campione comprendenti le principali aziende, italiane e straniere, che operano in Italia nel settore cosmetico-toiletries-profumi e che sono circa 300, quali se ne affiancano altre di dimensioni molto piccole. A loro volta tali realtà si dividono, in ugual misura, in due tipologie fondamentali: da un lato vi sono circa 150 produttori, dall’altro altrettanti importatori- distributori di marchi-confezionatori terminali. Il fenomeno dell’intermediazione di aziende commerciali, che non producono ma si fanno produrre da aziende specializzate per poi apporre il proprio marchio al prodotto, è di grande attualità e in crescita. Altrettanto attuale è il fenomeno di ridefinizione dei ruoli delle aziende stesse, che interessa anche le grandi compagnie multinazionali estere. Con il contributo di tali realtà, il Centro Studi e Cultura d’Impresa47 di Unipro ha potuto tracciare un ritratto dello stato di salute delle aziende cosmetiche del nostro Paese: solide, ben strutturate, intraprendenti, reattive e aperte all’innovazione, conferiscono grande dinamicità a un comparto industriale che, anche se risente di alcune disomogeneità, sia dimensionali che di dinamica di sviluppo, continua a crescere.
Il Centro Studi e Cultura d’Impresa propone da diverso tempo una spiegazione delle dinamiche registrate dal comparto attraverso una serie articolata di indicatori economici che, pur esprimendo il parere delle imprese intervistate, trova riscontro dinamico negli andamenti del settore.
Per questi indicatori, la periodica rilevazione indaga su tre differenti situazioni (aumento, costante e diminuzione), offrendo una descrizione dinamica dei vari livelli.
47 Il Centro Studi e Cultura d’Impresa coordina e promuove tutta l’attività di rilevazione ed elaborazione statistica dei dati del settore. Svolge inoltre rilevazioni ad hoc per i singoli gruppi e coordina le ricerche di mercato e di prodotto per i vari comparti. In generale sostiene le attività dell’Associazione in materia di analisi economica dei canali e dei mercati internazionali. E’ referente per i vari media in materia economico-statistica e promuove ricerche, rilevazioni, progetti e convegni a supporto della cultura d’impresa.
A differenza di quanto rilevato nel corso degli ultimi esercizi, gli indicatori del 2007 evidenziano andamenti disomogenei, a conferma di un momento transitorio di difficile misurazione.
Per quanto riguarda, ad esempio, le previsioni sui livelli occupazionali del settore, è stato indicato un andamento di crescita superiore ai precedenti esercizi: mentre più del 61% degli intervistati dichiara un andamento costante dei livelli di occupazione, oltre il 30% dei rispondenti prevede di incrementare la forza lavoro (Grafico 9).
Analizzando i diversi indicatori rilevati dall’Indagine, spicca innanzitutto l’accentuata propensione delle aziende cosmetiche italiane all’investimento su più fronti.
Per quanto attiene agli investimenti in macchinari ed impianti, espressione dell’ampliamento della capacità produttiva, il 66,2% degli intervistati prevede un andamento costante, mentre addirittura il 28,4% pianifica un incremento degli investimenti, in sincronia con le attese di aumento dei consumi anche per il mercato interno, oltre che per quello estero (Grafico 10).
Anche sul fronte degli investimenti per l’ottimizzazione della capacità produttiva attraverso le attività di manutenzione è possibile rilevare una situazione che si differenzia rispetto alla precedente rilevazione: il 15,7% degli intervistati prevede infatti un incremento degli investimenti in manutenzione e addirittura l’84,3% esprime previsioni di costante investimento; nessuno invece pianifica una diminuzione degli investimenti (Grafico 11).
La grande spinta innovativa, verso la qualità dei prodotti e dei servizi, che contraddistingue le aziende cosmetiche italiane, trova riscontro nei risultati dell’indagine di Unipro relativi alla propensione agli investimenti in ricerca e sviluppo. Se il 49,2% del campione ha deciso di mantenersi sui livelli di investimento dello scorso anno, il 50,8%, vale a dire un operatore su due, ha intenzione di aumentare le risorse destinate alla ricerca; nessuno degli intervistati prevede invece una diminuzione (Grafico 12).
Una adeguata qualificazione del processo produttivo e lo sviluppo delle attività di comunicazione a supporto della produzione continuano ad essere fondamentali e
hanno permesso alle imprese italiane di creare l’immagine del “Beauty Made in Italy”: gli investimenti in comunicazione registrano la tendenza di crescita, a conferma di importanti azioni delle imprese sui media e nell’approccio ai nuovi mercati (Grafico 13).
Per quanto riguarda invece il grado di utilizzo degli impianti, è risultato dall’Indagine un clima più ottimistico rispetto alla precedente rilevazione, attraverso inequivocabili indicatori di flessibilità (Grafico 14).
Sono stati infine elaborati ulteriori due indicatori: il primo è relativo ai costi di produzione, il secondo ai prezzi delle materie prime. In questo caso siamo in assenza di confronti significativi con periodi precedenti, essendo questo il secondo anno in cui vengono rilevati tali dati, e pertanto è possibile effettuare solo una lettura statica delle risposte. Oltre il 43% degli intervistati evidenziano trend costanti dei costi di produzione, ma l’aumento sembra significativo per quasi il 57% degli intervistati (Grafico 15). Risultano invece più dinamiche le risposte relative ai prezzi delle materie prime, che sono annunciate in crescita da oltre il 66% dei partecipanti all’indagine (Grafico 16).
In ultima analisi, per il 2007 si prospettano trend positivi, a conferma di un generale buono “stato di salute” per il comparto cosmetico italiano. Vista l’impossibilità di bilanciare costantemente i rallentamenti sul mercato interno attraverso la crescita delle esportazioni, sarà necessario per le imprese nazionali proseguire quel processo di investimenti in ricerca, innovazione e servizio che consente gli attuali livelli di competitività.
Grafico 9 Andamento del livello occupazionale – Previsioni industria per il 2007 61,3% 30,5% 8,1% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% Costante Aumento Diminuzione Periodo precedente Aumento 21,9% Costante 71,8% Diminuzione 6,3%
Grafico 10 Previsione di ampliamento della capacità produttiva per il 2007
66,2% 28,4% 5,4% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% Costante Aumento Diminuzione Periodo precedente Aumento 27,6% Costante 71,2% Diminuzione 1,2%
Grafico 11 Previsione di ottimizzazione della capacità produttiva per il 2007 84,3% 15,7% 0,0% 0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0% 100,0% Costante Aumento Diminuzione Periodo precedente Aumento 19,5% Costante 79,3% Diminuzione 1,2%
Grafico 12 Investimenti in Ricerca e Sviluppo – Previsioni industria per il 2007 49,2% 50,8% 0,0% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% Costante Aumento Diminuzione Periodo precedente Aumento 49,5% Costante 49,2% Diminuzione 1,3%
Grafico 13 Investimenti in comunicazione – Previsioni industria per il 2007 51,4% 46,9% 1,7% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% Costante Aumento Diminuzione Periodo precedente Aumento 41,1% Costante 52,4% Diminuzione 6,5%
Grafico 14 Grado di utilizzo degli impianti – Previsioni industria per il 2007
63,6% 26,8% 9,7% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% Costante Aumento Diminuzione Periodo precedente Aumento 41,1% Costante 52,4% Diminuzione 6,5%
Grafico 15 Costi di produzione – Previsioni industria per il 2007 43,1% 56,9% 0,0% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% Costante Aumento Diminuzione Periodo precedente Aumento 43,6% Costante 52,7% Diminuzione 3,7%
Grafico 16 Prezzi materie prime – Previsioni industria per il 2007
30,8% 66,5% 2,7% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% Costante Aumento Diminuzione Periodo precedente Aumento 67,8% Costante 31,0% Diminuzione 1,2%