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Le dinamiche degli accordi-quadro transnazional

CAPITOLO 2 - Contrattazione collettiva nelle Multinazional

2.4. Gli accordi della contrattazione collettiva transnazionale

2.4.4. Le dinamiche degli accordi-quadro transnazional

Analizzando e delineando il contesto globalizzato in cui le imprese multinazionali operano e ne sono le protagoniste, è necessario identificare la natura e il ruolo della contrattazione collettiva transnazionale, nonché le dinamiche che sono in atto soprattutto in Europa90.

Due elementi sono opportuni citare a tal riguardo, uno concernente le specifiche caratteristiche europee degli accordi e l’altro le caratteristiche invece del settore preso in considerazione.

Per il primo elemento, parte fondante di analisi è la valutazione degli attori volti a negoziare gli accordi transnazionali, in particolar modo i datori di lavoro e i sindacati.

Daugareilh, in un suo contributo sugli accordi internazionali e la responsabilità sociale delle imprese91, individua alcuni fattori che un’impresa predispone per il dialogo sociale transnazionale, tra i più rilevanti la cultura aziendale, la qualità e il livello del dialogo sociale all’interno dell’azienda, lo status in cui versa il gruppo nel proprio paese, la personalità del manager aziendale e la sua capacità di predisporre

90 Prendiamo in considerazione, con particolare attenzione, l’ambito europeo, vista la

concentrazione rilevante di accordi transnazionali stipulati in esso.

Ad oggi si nota però, come lo sviluppo di accordi transnazionali in Europa siano accompagnati parallelamente da accordi formati nei gruppi multinazionali attraverso codici di condotta.

91 I. Daugareilh, Les accords-cadres internationaux : une réponse européenne à la

mondialisation de l’économie?, in M. Descolonges, B. Saincy (dir.), Les nouveaux enjeux de la négociation sociale internationale, Paris, 2006.

programmi adatti in ambito internazionale; oltre a questi, anche la posizione dell’impresa stessa sul mercato e la capacità di adottare determinate dinamiche a livello globale tra cui la negoziazione dei testi collettivi, il loro contenuto ha lo scopo di trasmettere la vera immagine dell’organizzazione92.

Il contenuto degli accordi transnazionali, non può essere dato al caso e all’estrema volontà delle parti, ma si fa riferimento ai principi dell’OIL. L’OIL, Organizzazione Internazionale del Lavoro da questo punto di vista, ha pubblicato una guida, la Dichiarazione tripartita di principi sulle imprese

multinazionali e la politica sociale93 riportando i problemi più comuni in

merito ai diritti dei lavoratori nei gruppi multinazionali.

La dichiarazione tripartita ha lo scopo di guidare le multinazionali in diversi argomenti, come l’occupazione, le condizioni lavorative e le relazioni intrattenute con altri soggetti, e, d’altra parte fissa gli standard di responsabilità sociale, libertà sindacale e contrattazione collettiva.

Compito importante dell’OIL, identificato all’interno anche della MNE

Declaration, è quello di supervisionare gli organi sindacali nel loro operato

affinché si tutelino le regole vigenti nei vari Paesi, vista la diversità di ciascuno. Infatti, la maggior parte dei riferimenti dei contenuti rimane implicito per la soggettività di forma che può prendere il contenuto di ciascun accordo in ogni diverso Stato. Il secondo elemento, relativo alle caratteristiche settoriali, identifica una propensione a negoziare gli accordi transnazionali ancora più diversificata e variegata da settore a settore. Le differenze settoriali, in ogni caso, devono essere esaminate alla luce sia delle dinamiche economiche specifiche di ciascun settore, per esempio sulla produzione, sul grado di internazionalizzazione dell’impresa o ancora sul tasso di crescita della stessa, sia delle dinamiche sociali come ad esempio il potere detenuto dalle parti sociali quali il datore di lavoro e il sindacato. Se questo potere, in relazione al rapporto nazionale e internazionale è basso, debole o addirittura inesistente, risulta molto complicato stabilire e garantire la contrattazione collettiva transnazionale.

92 M. Aglietta, A. Rebérioux, Dérives du capitalisme financier, Paris, 2004.

93 Guida esplicativa alla Dichiarazione tripartita di principi sulle imprese multinazionali e

Da questa analisi, si possono trarre tre conclusioni generali in riferimento particolare alle Multinazionali. Prima tra tutte, la dinamicità degli accordi-quadro che implica in particolar modo la conoscenza del significato e l’interesse che gli attori economici e sociali hanno per tale pratica. La seconda, la molteplicità dei testi e dei relativi contenuti, forme e tipi, che induce la necessità di ottenere, da parte dei soggetti, strumenti e mezzi idonei per poter produrre effetti giuridici trasparenti.

Da ultimo, gli accordi-quadro transnazionali che riflettono i modelli di

governance aziendale, esprimono un contenuto personalizzato ed

inducono all’idea di un possibile “modello europeo”94.

Le motivazioni fondanti95 che hanno portato i sindacati e i datori di lavoro,

le imprese internazionali quindi, a prendere atto della nuova negoziazione transnazionale sono individuabili principalmente sotto quattro punti di vista, ossia sviluppare un dialogo sociale solido, rafforzare la struttura aziendale, predisporre un canale di comunicazione più ampio e più efficiente e risolvere delle possibili difficoltà attraverso un sistema d’allerta comune.

Analizzando separatamente i due soggetti, risultano invece motivazioni distinte96, dalla parte delle imprese si denota un aumento di competitività seguito da un miglioramento della gestione dei rischi e lo sviluppo di quadri 94 SEC (2008) 2155 del 2/06/2008 riferito al ruolo degli accordi transnazionali aziendali in un contesto di integrazione internazionale. 95 W. Eichhorst, M.J. Kendzia, B. Vandeweghe, Cross-border collective bargaining and transnational social dialogue, 2011.

96 Le motivazioni così distinte tra i due soggetti, sindacato e impresa, sono dovute

principalmente dalla causa di fondo che porta ad agire gli attori.

Il sindacato cerca sempre di più di incrementare gli accordi collettivi per giungere a relazioni industriali transnazionali sempre più forti e sempre maggiori.

Dal lato dell’impresa invece e quindi del datore di lavoro, si possono identificare delle incertezze relative alla contrattazione collettiva transnazionale, facendo risultare delle motivazioni così diverse. Le incertezze che si possono rilevare dalle analisi eseguite, fanno capo essenzialmente da una parte alla limitazione di alcune forme regolative derivanti dal settore pubblico, con la conseguente privatizzazione dei diritti sociali e dall’altra c’è il rischio che gli headquarters globalizzati, grazie a questi accordi, vadano ad applicare gli standard di lavoro (quelli stabiliti dagli accordi-quadro, vedi principi dell’OIL) in filiali situate in località non idonee a rispettare tali norme.

coerenti per la responsabilità sociale dell’impresa, mentre dalla parte dei sindacati questi vengono riconosciuti come parti legittimate ad operare negli accordi, sono tenuti poi alla regolazione e alla determinazione degli standard del lavoro, nonché implementare le strategie relative alla responsabilità sociale di impresa.

2.4.5. Accordi-quadro transnazionali nelle relazioni industriali: confronto