3. MATERIALI E METODI
4.3 Le domande più rilevanti del questionario
Le domande più importanti del questionario sono state individuate con la metodologia del Random Forest, che assegna un punteggio alle variabili predittive alla positività dell’ORTO-15 (cut-off < 35). Una domanda importante è quella che divide i campioni di classi eterogenee (variamente positivi e negativi) in sottoinsiemi con attribuzioni abbastanza omogenee (solo positivi o solo negativi).
Le domande maggiormente predittive del disturbo ortessicco all’interno della scheda personale (figura 14) riguardano principalmente la qualità degli alimenti, i social- media e le applicazioni per smartphone. Mentre le domande più influenti dell’ORTO-15 (figura 15) che incidono sulla positività del test sono inerenti alla programmazione dei pasti e alla severità con cui il soggetto applica le condotte alimentari. Infine, i fattori predittivi alla positività del test dell’ortoressia nervosa nell’EAT-26 (figura 16) sono inerenti al rapporto cibo-peso-corpo.
Figura 14. Le domande della scheda personale del questionario ordinate per importantanza rispetto alla variabile (target) di positività del test dell’ORTO-15.
Figura 15. I quesiti dell’ ORTO-15 ordinati per importantanza rispetto alla variabile (target) di positività dell’ORTO-15.
Figura 16. Le domande della EAT-26 ordinate per importantanza rispetto alla variabile (target) di positività dell’ORTO-15.
DISCUSSIONE
Questo studio valuta la presenza di comportamenti ortoressici su un campione generale della popolazione italiana, analizzando le abitudini alimentari al fine di individuare i gruppi con un maggiore rischio di ortoressia nervosa e disturbi alimentari.
Nel campione di popolazione generale studiato è emersa una significativa presenza di tratti ortoressici rilevabili in circa il 18% dei partecipanti.
Tale dato è in accordo con studi precedenti [11], [21], [48] e indica l’importanza di studiare questa particolare modalità del comportamento alimentare, che, come, detto, in alcuni casi può giungere a configurare una reale patologia mentale. Ancora in accordo con i dati della letteratura [25] dallo studio si rileva che la presenza i tratti comportamentali ortoressici non mostra prevalenza di genere, essendo ugualmente rappresentati percentualmente sia nei maschi che nelle femmina; al contrario, per quanto riguarda la prevalenza del disturbo alimentare, anche nel nostro campione, come noto, si rileva una maggiore prevalenza nel genere femminile.
Rispetto all’ età il comportamento ortoressico è risultato maggiormente presente nella fascia dai 20 ai 29 anni e, a seguire, nella fascia dai 50 ai 59 anni.
La prevalenza di tratti ortoressici tra laureati è stata valutata anche in base all’indirizzo di studio perché alcuni Autori hanno evidenziato maggiore presenza di ortoressia in determinate discipline, studenti di scienze motorie [24], di dietistica [49], di medicina [50], rispetto ad altre. Nel presente studio però, diversamente da precedenti osservazioni, la prevalenza di tratti ortoressici è risultata maggiore tra i laureati in ambito giuridico-economico con il 30.2% e in ambito umanistico con il 22,1%, rispetto a discipline scientifiche e sanitarie; questo potrebbe essere dovuto al fatto che nei precedenti studi il campione
riguardava soprattutto studenti, mentre in questo studio la prevalenza è stata valutata sul gruppo di soggetti laureati, con età mediamente più alta.
L’analisi originale del Random Forest condotta sul questionario, ha permesso di individuare gli item più rilevanti al fine di rilevare tratti ortoressici.
In questo studio è emersa una maggiore presenza di tratti ortoressici in soggetti che utilizzano app per monitorare l’attività fisica e per contare le calorie; il dato, se pure non indicativo di un nesso causale, sembra suggerire che queste applicazioni possano favorire o rinforzare, in soggetti maggiormente vulnerabili, i tratti ossessivi di controllo sul cibo e sull’alimentazione.
Analoghe riflessioni riguardano anche la prevalenza di tratti ortoressici tra i soggetti che seguono abitualmente sul web pagine sull’alimentazione e blog di fit- influencer, concordemente con alcuni studi in cui l’uso abituale dei social-media rispetto a tali argomenti viene indicato come possibile indice predittivo di disturbi alimentari. [41]
L’estrema attenzione alla qualità del cibo e la predilezione per cibi “puri” sono segni distintivi del disturbo ortoressico. Questi aspetti, nel presente studio, sono stati valutati attraverso gli item dei questionari che investigano sull’acquisto e il consumo di determinati alimenti. I soggetti che comprano periodicamente in un supermercato biologico hanno un rischio di ON del 31% e del 7% di ED. Invece, i partecipanti che abitualmente mangiano nei fast food non presentano nessuna prevalenza dei tratti ortoressici e maggiore prevalenza di altri disturbi alimentari (24%); il dato può essere giustificato dalla possibile maggiore presenza di soggetti con iperfagia e/o discontrollo alimentare in questo gruppo.
I soggetti che invece dichiarano di evitare alimenti dolci presentano una prevalenza elevata di sviluppare disturbi alimentari (37%) e ortoressia (40%). Questo dato può essere spiegato dal fatto che scelte alimentari selettive, con esclusione di alimenti ritenuti di scarsa qualità (cibi “spazzatura”) e/o di alimenti
una maggiore vulnerabilità per disturbi alimentari. Anche tra i soggetti che seguono un'alimentazione vegana e vegetariana si rileva una significativa prevalenza di tratti ortoressici (30%) e maggior rischio per disturbi alimentari (20%).
In sintesi, tra i diversi aspetti indagati nel questionario, l’uso abituale sul web di siti e “app” dedicate alla corretta alimentazione e al fitness, così come l’estrema attenzione alla qualità dei cibi e le scelte selettive a riguardo, appaiono essere gli indicatori più rilevanti correlabili alla presenza di comportamenti ortoressici.
CONCLUSIONI
Negli ultimi anni è andata aumentando la prevalenza dell’ortoressia, caratterizzata da uno spettro di comportamenti che vanno dall’estrema attenzione alla dieta “sana” e al cibo “salutare” fino all’adozione di un’alimentazione rigida e selettiva con rituali, ossessioni e tratti psicopatologici che possono configurare in molti soggetti un vero e proprio disturbo alimentare.
Il presente studio conferma la presenza di un’elevata prevalenza dell’ortoressia nella popolazione generale. Diversi autori includono il comportamento ortoressico tra le patologie emergenti nella nostra società, come conseguenza dell’alterato e distorto rapporto con il cibo e la nutrizione, connesso alle pressioni sulla magrezza e all’allarme sulle possibili conseguenze negative dell’alimentazione sulla salute. I criteri diagnostici proposti per l’ortoressia sono le preoccupazioni ossessive per la salute fisica, l’estremo controllo sulla qualità degli alimenti, le credenze relative agli alimenti “puri” e “impuri”, l’adozione di regimi dietetici rigidi e selettivi con ferree regole alimentari autoimposte, i sentimenti di soddisfazione
e autostima oppure di colpa e forte disagio a seconda dell’avere o meno rispettato le regole auto-imposte.
Da questo studio è emerso che l’attenzione alla scelta degli alimenti con preferenza selettiva ai cibi “biologici” e l’uso dei social-media e delle applicazioni relative all’alimentazione e alla salute possono rappresentare indicatori apprezzabili per un possibile disturbo ortoressico.
L’ortoressia esprime una serie di sintomi e di comportamenti che appaiono come l’estremizzazione di tendenze comuni connesse ad un sano stile di vita; nella comunità scientifica è aperto il dibattito sulla possibilità di dare a questo fenomeno il valore di una patologia a se stante. In ogni caso ulteriori studi e strumenti più adeguati di indagine sono necessari per l’approfondimento di queste tematiche e per meglio definire il tipo di sostegno e di trattamento appropriato per quei soggetti che manifestano in maniera più evidente le conseguenze negative del disturbo ortoressico sulla salute fisica e mentale.
APPENDICE
1. Fai attività fisica durante la settimana?
2. Scarichi App per monitorare dell’attività fisica svolta? 3. Scarichi App per controllare le calorie durante la giornata? 4. Compri nei supermercati biologici?
5. Segui una dieta vegetariana? 6. Segui una dieta vegana?
7. Consumi cibi confezionati vegani? 8. Consumi pasti nei fast-food?
9. sei intollerante a qualche alimento (escludendo glutine e lattosio)? 10. Segui una dieta senza glutine (gluten-free)?
11. ti documenta nel web sulle proprietà degli alimenti?
12. Usi alimenti che non inclusi nella nostra dieta mediterranea?
13. frequenti ristoranti con cucina tipica asiatica (giapponese, cinese …)? 14. Segui profili/pagine sull’alimentazione nei Social-media?
15. Segui fit–influencer/personal trainer nei Social-media 16. Hai casi in famiglia di Disturbi Alimentari?
17. Prepari le pietanze che consumi durante i pasti? 18. Sei affetto da celiachia?
19. Sei intollerante a qualche alimento?
Possibili risposte per Item 1-2-3-4-5-6-7-8-11-12-13-14-15-17: Spesso, Talvolta, Raramente, Mai
Possibili risposte per Item 9-10-16: no,si, si in passato, si tutt’oggi Possibili risposte per Item 18: si, no
Risposta breve per Item 19
Tabella 10. Elenco delle domande nella scheda personale del questionario “Indagine sulle abitudini
alimentari della popolazione”
1. Quando mangia fa attenzione alle calorie degli alimenti? 2. Quando entra in un negozio di prodotti alimentari, è confuso?
3. Negli ultimi 3 mesi, il pensiero del cibo è stato per lei una preoccupazione? 4. Le sue scelte alimentari sono condizionate della preoccupazione per il suo stato
di salute?
5. Il sapore è la più importante delle qualità di cui lei tiene conto nel giudicare un cibo?
6. È disposto a spendere di più per avere un cibo sano?
7. Il pensiero del cibo sano la preoccupa per più di tre ore al giorno? 8. Si concede qualche trasgressione alimentare?
9. Ritiene che il tono dell'umore incida sul suo comportamento?
10. Ritiene che la convinzione di alimentarsi con cibi sani aumenti la sua autostima? 11. Ritiene che il consumo di cibi sani modifichi il suo stile di vita (frequenza
ristorante, amici,..)?
12. Ritiene che consumare cibi sani possa migliorare il suo aspetto fisico? 13. Si sente in colpa quando trasgredisce?
14. Ritiene che in commercio siano presenti anche cibi non sani? 15. Attualmente quando consuma i pasti, lo fa da solo?
Possibili risposte: Sempre, Spesso, Talvolta, Mai
Tabella 11 Le domande dell’ORTO-15 del questionario “Indagine sulle abitudini alimentari della
Item Sempre Spesso Talvolta Mai 2-5-8-9 4 3 2 1 3-4-6-7-10-11- 12-14-15 1 2 3 4 1-13 2 4 3 1
Tabella 12: Punteggi ORTO-15.
1. Ho una terribile paura di ingrassare? 2. Quando ho fame evito di mangiare? 3. Penso al cibo con preoccupazione ?
4. Mi è capitato di mangiare con enorme voracità sentendomi incapace di smettere? 5. Ho l’abitudine di sminuzzare il cibo ?
6. Faccio molta attenzione al potere calorico dei cibi che mangio?
7. Evito in particolare i cibi con elevato contenuto di carboidrati (pane, pasta, dolci)? 8. Sento che gli altri vorrebbero che io mangiassi di più ?
9. Mi capita di vomitare dopo aver mangiato ? 10. Mi sento molto in colpa dopo mangiato ? 11. Mi tormenta il desiderio di essere più sottile?
12. Mi sottopongo a esercizi fisici intensi per bruciare calorie? 13. Gli altri pensano che sono troppo magra/o ?
14. Mi preoccupa l’idea di avere del grasso sul corpo? 15. Impiego più tempo degli altri per mangiare ? 16. Evito cibi dolci ?
17. Mangio cibi dietetici?
18. Sento che il cibo domina la mia vita?
19. Ti piace mostrare un grande autocontrollo verso il cibo e dominare la fame? 20. Sento che gli altri fanno pressioni su di me perché io mangi ?
21. Dedico al cibo troppo tempo e troppi pensieri ? 22. Mi dispero se mangio dolci ?
23. Mi impegno in programmi di dieta? 24. Mi piace che il mio stomaco sia vuoto? 25. Mi piace provare nuovi cibi elaborati ? 26. Ho l’impulso di vomitare dopo mangiato?
Possibili risposte: Sempre, Molto spesso, Spesso, Qualche volta, Raramente, Mai Scala D: Item 1-6-7-10-11-12-14-16-17-22-23-24-26
Scala B: Item 3-4-9-18-21-25 Scala OC: Item 2-5-8-13-15-19-20
Tabella 13. Elenco delle domande dell’EAT-26 presenti nel questionario “Indagine sulle abitudini
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