2. CAPITOLO 2: Comsol Multiphysics : Equazioni ed analisi
2.1.2 Le equazioni risolte dal modulo Pressure Acoustics
I problemi di risoluzione di un campo di pressione generato da fenomeni di natura acustica consistono nella determinazione del campo di pressione p considerando perΓ² che la pressione subisce piccole variazioni rispetto al valore di riferimento p0 della pressione
continuitΓ o di conservazione della massa, delle quali si ricorda di seguito la formulazione: { ππ’ββ ππ‘+ (π’ββ β β)π’ββ = β 1 πβp ππ ππ‘+ β β (Οπ’ββ) = 0 (2.1) Nella formulazione acustica classica qualsiasi processo termodinamico Γ¨ assunto come reversibile ed adiabatico, cioΓ¨ isoentropico.
Si suppone quindi, per la natura stessa del problema, che le variazioni nello stato stazionario del fluido siano piccole e che si verificano su un fluido in condizione inziali di assenza di moto (π’ββββ = 0) e di densitΓ iniziale π0 0 e pressione stazionaria π0:
{ π = π0+ πβ² π = π0+ πβ² π’ββ = 0β + π’βββ² con {ππβ²β² βͺ πβͺ π0 0 (2.2) Inserendo queste condizioni nelle relazioni che governano il problema (2.1) e considerando soltanto i termini lineari delle variabili che compaiono in esse si ottiene:
{ ππ’ββ ππ‘ = β 1 πβpβ² ππ ππ‘+ π0(βπ’βββ²) = 0 (2.3) Una delle variabili dipendenti, la densitΓ π, puΓ² essere eliminata dalla formulazione precedente esprimendola in termini di pressione e bloccando lβ espansione in serie di Taylor della relazione seguente al primo ordine, cioΓ¨ al termine lineare:
πβ²=ππ
ππ|π πβ²= 1
ππ πβ² (2.4) In cui ππ Γ¨ la velocitΓ del suono isoentropica ad entropia s costante. Dalla condizione (2.4) si puΓ² quindi ricavare una utile espressione che fornisce una condizione da tenere in considerazione nella risoluzione di un problema acustico linearizzato:
|πβ²| βͺ π0ππ 2 (2.5) Esprimendo infine lβ equazione di continuitΓ (2.3-2) considerando lΓ¬ espressione (2.4) e mantenendo solo i termini lineari si ricava lβ equazione dellβ onda in un mezzo privo di perdite nella sua formulazione piΓΉ generale:
1 πππ 2 π2π ππ‘2 + β β (β 1 π(βπ β πββββ )) = ππ π (2.6) In cui:
ο· π Γ¨ la densitΓ del fluido;
ο· πββββ π Γ¨ un termine che si riferisce ad eventuali sorgenti sonore di tipo dipolo;
ο· ππ si riferisce ad eventuali sorgenti di tipo monopolo.
Si nota subito che nelle modellazioni che verrano proposte di seguito i termini πββββ e ππ π saranno sempre nulli, ottenendo cosΓ¬ la formulazione classica dellβ equazione dellβ onda di Dβ Alembert giΓ fornita nel Capitolo 1:
1 πππ 2 π2π ππ‘2+ β β (β 1 π(βπ)) = 0 (2.6 πππ ) Si osserva infine che i termine πππ 2 che compare nella (2.6) viene anche definito modulo di
comprimibilitΓ adiabatico, generalmente indicato con K, che corrisponde allβ inverso del
modulo di comprimibilitΓ del fluido, cioΓ¨ π = 1/πΎ.
Nellβ equazione (2.6) i termini velocitΓ del suono π = π(π₯ββ) e π = π(π₯ββ) possono dipendere dalla coordinata spaziale π₯ββ , ma sono generalmente indipendenti dal tempo o variano lentamente al variare di esso.
Un caso particolare molto importante da enunciare nel caso di onda sonora con variazione armonica nel tempo, per il quale la pressione segue la seguente legge di variazione nel tempo:
π(π₯ββ, π‘) = π(π₯ββ)ππππ‘ (2.7) In cui:
ο· π = 2ππ [rad/s] Γ¨ la frequenza angolare;
ο· π [Hz] Γ¨ la frequenza.
Ipotizzando che i termini relativi alle sorgenti abbiano la stessa dipendenza dal tempo, lβequazione dellβ onda si riduce allβ equazione non omogenea di Helmholtz:
β β (β1
π(βπ β πββββ )) βπ π2π
ππππ2= ππ (2.8) In cui il pedice c apposto alle quantitΓ densitΓ e velocitΓ del suono indica che essa potrebbe anche assumere valore complesso. Eβ il caso tipico di mezzi caratterizzati da perdite, come i materiali porosi o i fluidi altamente viscosi, i quali possono essere
Nel dominio del tempo la formulazione utilizzata per lβequazione dellβ onda Γ¨ invece, come abbiamo giΓ detto, quella classica espressa dallβ equazione dellβ oinda (2.6), con cs=c e
π = π(π₯ββ, π).
Nel dominio del tempo possono essere modellate, in termini di fenomeni dipendenti dalla frequenza, soltanto delle dipendenze la cui conoscenza Γ¨ certa e precisa, fatto che limita il numero di modelli fluidi implementabili nel modulo Pressure Acoustics, Transient.
Un modo per modellare fenomeni di smorzamento nel dominio del tempo Γ¨ quello di aggiungere un termine dato dal prodotto di un coefficiente numerico per la derivata prima temporale della pressione, in modo da tenere di conto dellβ attenuazione delle onde sonore come segue: 1 πππ 2 π2π ππ‘2β ππ ππ ππ‘ + β β (β 1 Ο(βπ β πββββ )) = ππ π (2.10) In cui ππ Γ¨ il termine di smorzamento, che corrisponde ad una sorgente monopolo proporzionale alla derivata temporale della pressione e che non compare comunque nella formulazione generale dellβ equazione dellβ onda risolta di default dal software nel dominio del tempo.
Anche quando il fenomeno di propagazione delle onde avviene in un mezzo privo di perdite, si possono comunque avere delle attenuazioni nella propagazione delle onde dovute allβinterazione con i bordi del dominio modellato: tale fenomeno riguarda in particolare i bordi modellati attraverso condizioni di impedenza.
2.1.3 Le equazioni risolte dal modulo Pressure Acoustics
Il modulo Acoustic-structure Interaction Γ¨ un ramo del software Comsol Multiphysics che permette di modellare fenomeni nei quali la pressione del fluido, trattato come dominio acustico, genera un carico agente sul dominio solido e, viceversa, lβaccelerazione del dominio solido nfluenza lo stato del fluido sotto forma di una accelerazione normale che si trasmette allβinterfaccia solido- fluido.
Infatti questo modulo unisce in modo automatico i due moduli Pressure Acoustics e Solid
Mechanics e puΓ² essere utilizzato sia nel dominio delle frequenze, nel quale lβequazione
risolta per il dominio acustico sarΓ quella dellβonda nella formulazione di Helmhotz, che nel dominio del tempo, in cui sarΓ invece risolta la classica equazione di DβAlembert. Il vantaggio di utilizzare il modulo di interazione sta nel fatto che il software riconosce automaticamente la zona della geometria modellata che assume la funzione di interfaccia tra i due domini di natura differente e per essa introduce una condizione al bordo
specifica di default, chiamata Acoustic-Structure Boundary. Tale condizione al bordo valuta i carichi provenienti dal fluido e le accelerazioni dovute al solido e permette di aggiornare continuamente la soluzione dei due domini, considerando lβinfluenza che la soluzione di uno ha sullβaltro, finchΓ© non viene raggiunta una convergenza nel meccanismo numerico iterativo di soluzione.
Le equazioni che vengono imposte e risolte dal software su questo contorno sono:
ο· Una equazione che identifica la pressione del fluido in corrispondenza dellβ interfaccia col solido come un carico-pressione (forza per unitΓ di superficie), descrivendo perciΓ² come il fluido interagisce col solido:
πΉπ
βββ = ππ (2.11)
ο· Una seconda equazione che definisce la misura in cui il solido interagisce a sua volta con il fluido, trasformo la derivata seconda del campo di spostamento del dominio solido in corrispondenza dellβ interfaccia solido-fluido in una accelerazione normale, che influenzerΓ la pressione del fluido:
ππ= π β π’π‘π‘ (2.12) Generalmente il riconoscimento del bordo che assume la funzione di interfaccia Γ¨ automatica da parte del software e nessun altro bordo puΓ² essere aggiunto nel ramo dedicato a questa condizione al bordo per il modello.