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Lessico e morfologia

2.4. La lingua dei segni di Hong Kong

2.4.3. Lessico e morfologia

Oltre ai segni nativi, in HKSL ci sono segni presi in prestito da caratteri cinesi, simili all’alfabeto manuale o ai segni inizializzati di ASL.

Figura 53. Segni inizializzati in ASL.

Come le lingue parlate, anche l’HKSL usa la composizione come strategia di formazione delle parole. Ci sono composti endocentrici, come ad esempio in ‘congedo di maternità’, dove VACANZA è la testa, mentre ESSERE NATO è il modificatore: ‘ESSERE NATO + VACANZA, congedo di maternità’ (figura 54). Figura 54. ESSERE NATO + VACANZA = MATERNITÀ

Ci sono anche composti esocentrici, in cui dunque non è possibile identificare la testa. Esempio comune è MARRONE + MESCOLARE = CAFFÈ (figura 55).

Mentre i morfemi nei composti sono di solito articolati in sequenza, in alcuni composti i morfemi sono articolati simultaneamente. Un esempio di questo tipo di composti è in figura 56, in cui la mano in alto indica QUALE MESE e la mano in basso QUALE DATA, IN CHE DATA.

Figura 56. QUALE MESE^ QUALE DATA

In ASL (Supalla e Newport 1978), la regola generale è che i verbi sono segnati con un unico movimento e il sostantivo corrispettivo con lo stesso segno ripetuto, come si può vedere dall’esempio con VOLARE e AEREO (figura 57). Figura 57. VOLARE vs. AEREO

Allo stesso modo, in HKSL la ripetizione dei movimenti è usata per marcare i cambiamenti di categoria grammaticale, come in SEDIA (figura 58), che richiede movimenti ripetuti rispetto al verbo SEDERSI (figura 59), composto da un singolo movimento (Tang e Sze 2017).

Figura 58. SEDIA Figura 59. SEDERSI

Il segno di un verbo può essere sovrapposto ad una componente non manuale di natura avverbiale, articolata da una serie di muscoli della faccia inferiore. Questo non è possibile quando il segno è un nome, dimostrando lo stato non verbale del segno (Tang e Sze 2017).

L’HKSL consente l'incorporazione di un numero o di un morfema negativo in una radice. Il numero da incorporare nel segno modifica la configurazione delle dita: se in UNA SETTIMANA, si utilizza un solo dito (indice) per segnare, in DUE SETTIMANE si utilizzano due dita (indice e medio) per segnare lo stesso segno (vedi figure 60 e 61). L'incorporazione numerica in HKSL arriva solo al numero dieci. Per i numeri che comportano due cifre, un segno temporale è seguito da un numero (Tang e Sze 2017).

Figura 60. UNA SETTIMANA Figura 61. DUE SETTIMANE

Un esempio di incorporazione negativa è CATTIVO. La figura 62 fornisce la forma di citazione di CATTIVO e la figura 63 la forma di citazione di SAPORE. La figura 64 mostra il risultato dell’incorporazione di CATTIVO nel segno GUSTO per indicare CATTIVO SAPORE, CATTIVO GUSTO. Ancora una volta,

osserviamo una cancellazione dell'originale configurazione di GUSTO. Un ulteriore cambiamento fonologico comporta l'inserimento di un movimento di percorso verso l'esterno, che non fa parte dei modelli fonologici originali di CATTIVO o GUSTO.

Figura 62. CATTIVO Figura 63. SAPORE, GUSTO

Figura 64. CATTIVO SAPORE, CATTIVO GUSTO

L’ HKSL condivide alcune tipologie verbali dell’ASL (come descritto in Padden 1988): verbi semplici, verbi di accordo e verbi spaziali. I verbi semplici, come PIACERE, NON PIACERE e AMARE, in HKSL non flettono per accordo personale, accordo spaziale51 o proprietà dell'evento (Tang e Sze 2017).

Per quanto riguarda i verbi di accordo, l'accordo soggetto-predicato è indicato dai punti di inizio e/o fine del movimento (es. vicino al segnante per la prima persona). A differenza della proposta di Meier (1990) di una distinzione a

51 L’accordo spaziale è una caratteristica unica delle lingue dei segni, e indica la posizione che un’oggetto o una persona assume nella vita reale. A seconda di dove viene segnata la parola nel cosiddetto spazio segnico si deve poter risalire alla posizione nella realtà. Si deve perciò utilizzare l'area davanti al proprio corpo, per mostrare nel modo più chiaro possibile dove gli oggetti sono in relazione tra loro in modo che l’interlocutore possa trovare la sua strada in base alla descrizione visiva. Anche la direzione dello sguardo e l'inclinazione della testa sono utilizzati per indicare le

due termini tra accordo di prima e non prima persona in ASL, Lam (2003) ha sostenuto una distinzione a tre vie in HKSL. Ha sottolineato che i segnanti dirigono sempre i verbi in fila di fronte a sé per il referente della seconda persona e ai lati per i referenti in terza persona, suggerendo che i segnanti dell'HKSL fanno una distinzione tra la seconda e la terza persona. L'esempio in figura 65 mostra un verbo concordante 3DIRE1, ovvero con un soggetto di terza persona e un oggetto di prima persona.

Figura 65. LUI DICE A ME

Un altro esempio a favore di una distinzione a tre vie è la marcatura obbligatoria di un accordo di persona in cui il soggetto è di seconda persona e l'oggetto di terza, come in 2DIRE3 (figura 66), che richiede che il segno si sposti tra due luoghi specifici nello spazio (di fronte al segnante per indicare la seconda persona ed esternamente per indicare la terza persona).

Per quanto riguarda i verbi spaziali, ne esistono di due tipi. Il primo tipo è di natura lessicale, che segna l'accordo di posizione attraverso l'assegnazione del locus nello spazio. In HKSL, mentre i verbi concordati possono formare predicati a due o tre luoghi, i verbi spaziali di solito formano predicati a tre luoghi che coinvolgono un agente, un tema e una posizione (Tang e Sze 2017).

Il secondo tipo di verbi spaziali è costituito dai predicati di classificazione. Tipologicamente, i classificatori nelle lingue naturali sono di natura nominale o verbale (Aikhenvald 2003). Nelle lingue dei segni naturali studiate finora, i ricercatori osservano che la configurazione della mano trovata in un certo insieme di verbi spaziali può essere analizzata come un morfema verbale che denota una categoria di sostantivi, formando quindi i ‘predicati di classificazione’ (Emmorey 2008). Il morfema ‘movimento’, che codifica la radice del verbo, può essere modulato per codificare il modo del movimento, così come le proprietà temporali e l'aspetto dell'evento.

Un verbo spaziale che incorpora un classificatore differisce da un verbo spaziale ordinario sotto diversi aspetti. Innanzitutto, un verbo spaziale ordinario come METTERE è lessicale, consistente in un insieme di componenti sottostanti privi di significato di forma, movimento e posizione. D'altro canto, un predicato classificatore è di natura morfosintattica, poiché la sua forma, il suo movimento e la sua posizione sono tutti morfemi. Ad esempio, mentre PRENDERE come verbo spaziale adotta in modo coerente una configurazione a mano aperta (figura 67), la forma della mano di un predicato di classificazione con una radice verbale che significa 'prendere' varia a seconda della dimensione e della forma dell'argomento interno (Tang e Sze 2017). Nella figura 68, il classificatore che indica il maneggiare un oggetto è foneticamente rappresentato da una configurazione F (sulla base dell’alfabeto manuale dell’ASL).

Figura 67. PRENDERE

Figura 68. PRENDERE-DA + CLF: ORECCHINO

Si potrebbe obiettare che il cambio di configurazione della mano codifichi il modo di gestire un oggetto (qui, un piccolo oggetto) (Tang e Sze 2017).

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