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Stato dell’arte della letteratura scientifica in tema di valutazione di impatto ambientale e paesaggistico, con particolare riferimento agli impianti per la produzione

Cap 5 Prospettive di produzione di energia eolica nell’area studio: studio dell’impatto ambientale e paesaggistico

5.1 Stato dell’arte della letteratura scientifica in tema di valutazione di impatto ambientale e paesaggistico, con particolare riferimento agli impianti per la produzione

di energia eolica ed agli aspetti paesaggistici: analisi critica.

Il tema dell’impatto paesaggistico degli impianti eolici e dei relativi criteri di analisi e mitigazione è oggetto di numerosi studi reperibili nella letteratura scientifica internazionale. Alcuni di questi sono rivolti ad implementare criteri di micrositing originali finalizzati alla massimizzazione del rendimento dell’impianto, altri hanno come oggetto la percezione dei parchi eolici da parte delle popolazioni, altri ancora affrontano il tema da un punto di vista paesaggistico, secondo declinazioni riferite all’ecologia o all’architettura del paesaggio.

In particolare si evidenziano alcuni lavori che possono offrire un contributo verso un approccio applicabile alla realtà territoriale in esame.

Una prima pubblicazione considerata, di Bishop (2002), ha per titolo “Determination of thresholds of visual impact: the case of wind turbines”. In essa si evince la possibilità di considerare gli impatti paesaggistici in un area con raggio di circa 6 km, con centro in corrispondenza del parco eolico, indipendentemente dal numero di macchine installate. La metodologia prevede un’indagine a campione condotta sulla popolazione attraverso raffronto di immagini diramate attraverso un sito internet, metodo già usato dall’autore nel 1977 al fine di testare la percezione del paesaggio sulla popolazione di aree urbane e agricole. I modelli digitali e i rendering, impiegati nello studio, sono stati effettuati mediante applicativi GIS e considerando modelli di qualità visiva (Daniel e Boster, 1976; Shafer e Brush, 1977) e di impatto visivo (Iverson, 1985; Schroeder, 1988).

Un secondo studio analizzato si intitola “Spanish method of visual impact evaluation in wind farms”, (Hurtado et al., 2003), con il quale gli autori introducono l’analisi paesaggistica legata ad una potenziale installazione eolica attraverso la generazione di una matrice d’impatto all’interno della quale vengono introdotti dei parametri di valutazione generati attraverso analisi delle componenti topografiche, svolte mediante software GIS e con valutazioni degli impatti percepiti dalla popolazione residente. I sistemi GIS permettono anche di effettuare analisi 3D di mappe e la restituzione grafica di diversi punti di vista sull’area studio, tecnica ripresa e sviluppata nell’articolo “Wind energy potential mapping in Karnataka, India, using GIS” (Ramachandra-Shruthi, 2004).

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Hurtado et al. riferiscono che la Spagna negli ultimi anni ha sviluppato grandi parchi eolici che hanno messo in evidenza le carenze e le ambiguità legislative nelle procedure di valutazione di impatto ambientale, pecialmente per ciò che concerne gli aspetti paesaggistici. Le leggi nazionali e regionali spagnole, infatti, non specificano l’aspetto legato all’impatto paesaggistico e visuale, ma puntano principalmente l’attenzione sulla conservazione dell’ambiente e sull’impatto acustico.

Il metodo descritto prevede l’utilizzo e l’analisi sia di dati topografici che di informazioni riguardanti la distribuzione della popolazione, attribuendo una scala di valori al livello di impatto paseaggistico stimato.

Per prima cosa è necessario realizzare attraverso un GIS la rappresentazione 3D dell’orografia dell’area oggetto di studio per un’estensione sufficiente a comprendere i principali insediamenti abitativi. I dati di partenza possono provenire sia da rilievi topografici di dettaglio che da carte tecniche in cui siano riportati punti quotati e isoipse.

Il secondo passo consiste nell’attribuzione delle altezze effettive degli aerogeneratori e la loro quota sul livello del mare al fine di permettere l’intersezione di queste con la superficie matematica generata.

Fig.5.1.2 Ricostruzione del parco sul DEM

Attraverso l’estensione 3D analyst è possibile generare diverse prospettive della zona con un raffronto attraverso fotografie di dettaglio (fig.5.1.1-5.1.2).

Una volta preparato il modello digitale del terreno, si procede al calcolo della matrice di valutazione dell’impatto visuale, che permette di valutare i differenti effetti per ogni insediamento abitativo.

A tal fine, il primo parametro da determinare è il coefficiente di visibilità dagli insediamenti abitativi. Questo coefficiente varia da zona a zona all’interno dell’area urbana ed è funzione della prospettiva offerta in direzione del bersaglio visivo, ovvero il parco eolico. Per questa ragione si attribuisce un valore medio attraverso la seguente espressione:

n WM X a n i i

= = 1

Dove n è il numero di aree interne all’abitato che hanno differenti punti di vista verso il potenziale parco eolico, Xi il numero di macchine visibili dall’area i-sima e WM il numero

totale di aerogeneratori previsti.

Il secondo parametro da calcolare è definito coefficiente di visibilità dell’abitato dal parco eolico (coefficiente b). Questo parametro permette l’analisi spostando il punto di osservazione dalle aree abitative all’area oggetto dello studio. Il coefficiente b è determinato dal rapporto tra il numero di abitazioni visibili e il numero totale di case presenti nell’abitato.

Un ulteriore parametro, coefficiente c, viene definito in riferimento alla dislocazione spaziale del parco rispetto l’abitato. Il procedimento per la determinazione del coefficiente prevede di schematizzare il volume del parco all’interno di un parallelepipedo (figura 5.1.3);

incidenza tra l’asse principale di detto parallelepipedo e la congiungente del parco eolico con l’area abitata (si veda figura 5.1.3).

Fig.5.1.3 Definizione del volume occupato dal parco eolico mediante approssimazione a un parallelepipedo.

Fig.5.1.4 Punti di vista del parco.

Dalla definizione del presente parametro emerge che esso rende conto di quanto può essere compromessa la sky-line del paesaggio dal punto di vista di un centro abitativo.

Tab. 5.1.1 Valori di v in funzione del punto di vista

Il valore di c risulta così definito da:

n v c= ⋅

dove n è il fattore di correzione da applicare in funzione di del numero di macchine installate, secondo quanto riportato in tabella 5.1.2.

Tab. 5.1.2 Valori di n in funzione del numero di macchine,

L’ultimo parametro (coefficiente d) legato alle caratteristiche topografiche è quello associato alla distanza presente tra l’area dell’intervento e il nucleo abitativo che per valori superiori a 6000 metri definisce un impatto minimo. Per valori inferiori ma superiori a 500 m è prevista una dipendenza lineare, mentre il coefficiente d è pari a 1 (valore massimo) per distanze inferiori ai 500 m (si veda tabella 5.1.3).

Tab. 5.1.3 Valori coefficiente d in funzione della distanza.

I parametri precedentemente descritti offrono la possibilità di proporre un’analisi basata solamente sulle caratteristiche territoriali della potenziale zona di impatto attraverso la seguente equazione: d c b a PA1= ⋅ ⋅ ⋅

che determina il valore del fattore di valutazione PA1, evidentemente compreso fra 0 (impatto nullo) e 1 (impatto massimo). Esso può appartenere ad una delle classi riportate in tabella 5.1.4.

Tab.5.1.4

Con riferimento ai valori di tabella 5.1.4, le classi del fattore PA1 sono così definite: • “minimum”: l’installazione del parco eolico non ha alcun impatto visivo;

• “light”: l’impatto decresce utilizzando una colorazione appropriata e coperture vegetali in prossimità dei centri abitati;

• “medium”: in questo caso è necessario ridefinire, se possibile, la dislocazione del parco; • “serious”: va ripensata la dislocazione di ogni singola macchina;

• “very serious”: l’intero parco va riprogettato in una nuova località;

• “deep”: non ci sono ragioni giustificate per realizzare il parco nell’area studio.

Nella condizione in cui vi siano presenti nuclei insediativi nelle prossimità del parco eolico, si deve sicuramente considerare il potenziale impatto sulle persone, in particolar modo sui residenti attraversoAl fine di considerare il peso in termini di popolazione residente dei centri abitati ricadenti nell’area di influenza di un impianto eolico, viene introdotto un apposito coefficiente e. Esso varia da 0 a 1 in funzione del numero di residenti, secondo le classi riportate in tabella 5.1.5.

Tab.5.1.5

L’equazione che esprime il fattore di valutazione dell’impatto su un sito abitato (PA2) tenendo conto del diverso peso dei centri in termine di popolazione residente, diventa quindi:

e d c b a PA2= ⋅ ⋅ ⋅ ⋅

I livelli dell’impatto possono essere desunti utilizzando la sopra riportata tabella 5.1.4.