• Non ci sono risultati.

Capitolo 9. Discussione

9.1 Limiti dello studio

Un primo limite dello studio è sicuramente il numero piccolo del campione di bambini con DSA e la sua scarsa rappresentatività in termini di distribuzione del genere maschile e femminile. I dati presenti in letteratura supportano il ruolo del sesso maschile come fattore di rischio per lo sviluppo di dislessia (CC-2010) mentre nel campione studiato c’è uno sbilanciamento verso il genere femminile.

Un secondo limite dello studio è legato alla natura trasversale della ricerca: in questo lavoro è stata infatti analizzata la qualità del sonno in un gruppo di bambini con DSA in una fascia di età scolare, dai 7 ai 14 anni. La letteratura indica l’importanza dell’acquisizione di un ritmo sonno-veglia regolare nei primi anni di vita per lo sviluppo del linguaggio (Touchette et al., 2007; Bernier et al, 2010). Alla luce di questi studi, possiamo ipotizzare che nel nostro gruppo di bambini con DSA potrebbero esserci state delle difficoltà ad acquisire un ritmo sonno-veglia regolare o dei disturbi

47

del sonno nei primi anni di vita, che però non sono più evidenti in età scolare, ma che potrebbero comunque aver influenzato i processi di acquisizione del linguaggio e la comparsa del disturbo stesso.

Un ulteriore limite potrebbe essere legato ai gruppi di controllo in quanto sia nel caso dei questionari sia per i dati actigrafici non sono state raccolte misure del funzionamento cognitivo e scolastico e pertanto rimane aperta la possibilità che i due gruppi di controllo non siano sufficientemente rappresentativi della popolazione a sviluppo tipico.

Conclusione

Il presente studio è stato il primo ad indagare la qualità del sonno in un gruppo di bambini con DSA utilizzando unicamente tecniche comportamentali e correlando i risultati con il profilo di letto-scrittura dei bambini.

Tuttavia i risultati, diversamente dalle due ricerche presenti in letteratura sulla popolazione italiana, non supportano l’esistenza di marcate differenze, ad eccezione della durata del sonno fra i bambini con DSA e i bambini con sviluppo tipico.

Considerando l’eterogeneità del campione in termini di profilo di letto-scrittura, è necessario condurre studi su campioni più grandi e sotto-tipizzati in funzione del profilo comportamentale. Infatti, l’analisi delle correlazioni, sebbene di basso potere interpretativo anche a causa del numero ridotto di soggetti, non esclude che ci sia una relazione fra scarsa qualità del sonno e prestazioni più basse negli apprendimenti scolastici, in particolare per quanto riguarda la velocità di lettura che è un “core deficit” della dislessia evolutiva in lingue ad ortografia regolare come l’Italiano. Data l’importanza dell’acquisizione di un ritmo sonno-veglia regolare nei primi anni di vita per lo sviluppo del linguaggio (Bernier et al., 2010; Touchette et al., 2007), ricerche future potrebbero condurre studi di tipo longitudinale, monitorando il sonno dei bambini a partire dai primi mesi di vita, al fine di verificare la presenza di difficoltà precoci legate al sonno, la loro evoluzione nel tempo ed eventualmente la loro interazione con la comparsa di difficoltà specifiche di apprendimento.

48

Appendice

49

50

Riferimenti bibliografici

Alsubie, H. S., Bahammam, A. S. (2017). Obstructive Sleep Apnoea: Children are not little Adults.

Paediatric Respiratory Reviews, 21:72–79.

Ancoli-Israel, S, Cole, R., Alessi, C., Chambers, M., Moorcroft, W. e Pollak, C.P. (2003). The role of actigraphy in the study of sleep and circadian rhythms. Sleep, 26(3):342-92.

Angriman, M., Caravale, B., Novelli, L., Ferri, R. e Bruni, O. (2015). Sleep in Children with Neurodevelopmental Disabilities. Neuropediatrics, 46:199–210.

Antonenko, D., Diekelmann, S., Olsen, C., Born, J., e Molle, M. (2013). Napping to renew learning capacity: enhanced encoding after stimulation of sleep slow oscillations. Eur. J. Neurosci.,

37:1142–1152.

Ahrberg, K., Dresler, M., Niedermaier, S., Steiger, A. e Genzel, L. (2012). The interaction between sleep quality and academic performance. J.Psychiatr.Res., 46:1618-1622.

Backhaus, J., Hoeckesfeld, R., Born, J., Hohagen, F. e Junghanns, K. (2008). Immediate as well as delayed post learning sleep but not wakefulness enhances declarative memory consolidation in children. Neurobiol. Learn. Mem., 89:76–80.

Beaulieu, C., Plewes, C., Paulson, L.A., Roy, D., Snook, L., Concha, L, et al. (2005). Imaging brain connectivity in children with diverse reading ability. Neuroimage, 25(4):1266-71.

Bergmann, T.O., Moelle, M., Marshall, L., Kaya-Yildiz, L., Born, J. e Roman Siebner, H. (2008). A local signature of LTP- and LTD-like plasticity in human NREM sleep. Eur J Neurosc, 27:2241- 49.

Bernier, A., Carlson, S.M., Bordeleau, S. e Carrier, J. (2010). Relations between physiological and cognitive regulatory systems: Infant Sleep regulation and subsequent executive functioning. Child

Dev, 81:1739–52.

Biancardi, A., Bachmann, C. e Nicoletti, C. (2016). Batteria per la Discalculia Evolutiva (BDE-

2). Trento: Erickson.

Bixler, E. O., Vgontzas, A.N., Lin, H.M., Liao, D., Calhoun, S., Vel-Bueno, A. et al. (2009). Sleep disorder breathing in children in a general population sample: prevalence and risk factors. Sleep,

51

Born, J. e Feld, G.B. (2012). Sleep to upscale, sleep to downscale: balancing homeostasis and plasticity. Neuron, 75:933–935.

Brizzolara, D., Chilosi, A., Cipriani, P., Di Filippo, G., Gasperini, F., Mazzotti, S. et al. (2006). Do Phonologic and Rapid Automatized Naming Deficit Differentially Affect Dyslexic Children With and Without a History of Language Delay? A study of Italian Dyslexic Children. Cognitive

Behaviour Neurology, 19: 141-49.

Brunetti, L., Rana,S., Lospalutti, M.L., Pietrafesa, A., Francavilla, R., Fanelli, M., et al (2001). Prevalence of obstructive sleep apnea syndrome in a cohort of children on southern Italy. Chest

120, 1930–1935.

Bruni, O., Ottaviano, S., Guidetti, V., Romoli, M., Innocenzi, M., Cortesi, F. e Giannotti, F. (1996). The Sleep Disturbance Scale for Children (SDSC). Construction and validation of an instrument to evaluate sleep disturbances in childhood and adolescence. Journal of Sleep Research 5: 251-61. Bruni, O., Ferri, R., Novelli, L., Terribili, M., Troianiello, M., Finotti, E., Leuzzi, V. e Curatolo P. (2009). Sleep Spindle Activity is correlated with Reading Abilities in Developmental Dyslexia.

Sleep, 32(10), 1333-1340.

Cardon, L.R., DeFries, J.C., Fulker, D.W., Kimberling, W.J., Pennigton, B.F. e Smith, S.D. (1994). Quantitative trait locus for reading disability on chromosome 6. Science, 265: 276-279.

Carotenuto, M., Esposito, M., Cortese, S., Laino, D. e Verrotti, A. (2016). Children with developmental dyslexia showed greater sleep disturbances than controls, including problems initiating and maintaining sleep. Acta Paediatr, 105: 1079–82.

Chauvette, S., Seigneur, J. e Timofeev, I. (2012). Sleep oscillations in the thalamocortical system induce long-term neuronal plasticity. Neuron, 75:1105–1113.

Chilosi, A., Brizzolara, D., Lami, L., Pizzoli, C., Gasperini, F., Pecini, C., e Zoccolotti, P. (2009). Reading and spelling disabilities in children with and without a history of early language delay: a neuropsychological and linguistic study. Child neuropsychology, 2: 1-23.

Consensus Conference (2007). Disturbi Evolutivi Specifici dell’Apprendimento –

Raccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference.

Milano, 26 gennaio.

52

Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità (CC-ISS, 2011). Sistema Nazionale Linee

Guida, Consensus Conference Disturbi Specifici di Apprendimento. http://snlg–iss.it/

cc_disturbi_specifici_apprendimento.

Conti, F. (2010). Fisiologia medica. Milano: Edi-Ermes editore.

Cornoldi, C. e Colpo, G. (1995). Nuove prove di lettura MT per la scuola media inferiore. Firenze: Giunti O.S. (Organizzazioni Speciali).

Cornoldi, C. e Colpo, G. (2007). Prove di lettura MT-2 per la scuola primaria. Firenze: Giunti O.S. (Organizzazioni Speciali).

Cornoldi, C., Friso, G., Giordano, L., Molin, A., Poli, S. e Tressoldi, P.E. (1998). Abilità

visuospaziali. Trento: Erickson.

Curcio, G., Ferrara, M. e De Gennaro, L. (2006). Sleep loss, learning capacity and academic performance. Sleep Med Rev, 10:323–37

Danelli, L., Berlingeri, M., Bottini, G., Ferri, F., Vacchi L, Sberna, M., et al. (2012). Neural intersections of the phonological, visual magnocellular and motor/cerebellar systems in normal readers: Implications for imaging studies on dyslexia. Hum Brain Mapp.

Dehaene, S. (2009). I Neuroni della Lettura. Milano: Raffaello Cortina.

De Negri M (1999). Disturbi di apprendimento: nosografia e introduzione alla clinica. Gior

Neuropsich Età Evol, 19:19-27.

De Vivo, L., Bellesi, M., Marshall, W., Bushong, E.A., Ellisman, M.H., Tononi, G. e Cirelli, C. (2017). Ultrastructural evidence for synaptic scaling across the wake/sleep cycle. Science,

3:355(6324):507-510.

Dewald, J.F., Meijer, A.M., Oort, F.J., Kerkhof, G.A. e Bögels, S.M. (2010).The influence of sleep quality, sleep duration and sleepiness on school performance in children and adolescents: A meta- analytic review. Sleep Med Rev, 14(3):179-89.

Diekelmann, S. e Born, J. (2010). The memory function of sleep. Nat.Rev. Neurosci. 11: 114–126. DSM-5 (2014). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. Milano: Raffaello Cortina Editore.

53

Esser, S.K., Hill, S.L. e Tononi, G. (2007). Sleep homeostasis and cortical synchronization: Modeling the effects of synaptic strength on sleep slow waves. Sleep, 30:1617–1630.

Euston, D. R. e Steenland, H. W. (2014). Neuroscience. Memories-getting wired during sleep.

Science 344:1087–1088.

Faraguna, U., Olcese, U., Di Galante, M., Banfi, T., D'Ascanio, P. e Bonanni, E. (2014).

Monitoring sleep in the age of smartphones: a validation procedure of accelerometric devices.

Abstract presentato al FENS 2014.

Feld, G. B. e Diekelmann, S. (2015). Sleep smart-optimizing sleep for declarative learning and memory. Frontiers in Psychology, 6:622.

Fischer, S., Wilhelm, I. e Born, J. (2007). Developmental differences in sleep’s role for implicit off-line learning: Comparing children with adults. J. Cogn. Neurosci., 19:214–227.

Fonseca, L.C., Tedrus, G.M., Chiodi, M.G., Cerqueira, J.N. e Tonelotto, J.M. (2006). Quantitative EEG in children with learning disabilities: analysis of banda power. Arq Neuropsiquiatr, 64:376- 81.

Friedrich, M., Wilhelm, I., Born, J. e Friederici, A.D. (2015). Generalization of word meanings during infant sleep. Nat.Commun., 6:6004.

Gais, S., Mölle, M., Helms, K. e Born J. (2002). Learning-dependent increases in sleep spindle density. J Neurosci, 22:6830–34.

Genzel, L., Ahrberg, K., Roselli, C., Niedermaier, S., Steiger, A., Dresler, M., et al.(2013). Sleep timing is more important than sleep length or quality for medical school performance.

Chronobiol.Int., 30:766–771.

Georgiewa, P., Rzanny, R., Hopf, J.M., Knab, R., Glauche, V., Kaiser, W.A., et al. (1999). fMRI during word processing in dyslexic and normal reading children. NeuroReport, 8: 3459-65. Gillen-O’Neel, C., Huynh, V.W. e Fuligni, A.J. (2013). To study or to sleep? The academic costs of extra studying at the expense of sleep. Child Dev, 84: 133–42.

Griessenberger, H., Heib, D.P., Kunz, A.B., Hoedlmoser, K. e Schabus, M. (2013). Assessment of a wireless headband for automatic sleep scoring. Sleep Breath, 17:747-52.

Grigorenko, E.L., Wood, F.B., Meyer, M.S. et al (1997). Susceptibility loci for distinct components of developmental dyslexia on chromosomes 6 and 15. Am J Hum Genet, 60:27-39.

54

Grosmark, A.D., Mizuseki, K., Pastalkova, E., Diba, K. E Buzsaki, G. (2012). REM sleep reorganizes hippocampal excitability. Neuron, 75:1001–1007.

Gruber, R. e Wise, M.S. (2016). Sleep Spindle Characteristics in Children with Neurodevelopmental Disorders and Their Relation to Cognition. Neural Plasticity, Article ID 4724792.

Hemmi, M.H., Wolke, D. e Schneider, S. (2011). Associations between problems with crying, sleeping and/or feeding in infancy and long-term behavioural outcomes in childhood: a meta- analysis. Arch Dis Child., 96(7):622–9.

Hill, S. e Tononi, G. (2005). Modeling sleep and wakefulness in the thalamocortical system.

J.Neurophysiol., 93:1671–1698.

Holdlmoser, K., Pecherstorfer, T., Gruber, G. et al. (2008). Instrumental conditioning of human sensorimotor rhythm (12-15 Hz) and its impact on sleep as well as declarative learning. Sleep,

31:1401-8.

Huber, R., Ghilardi, M.F., Massimini, M. e Tononi, G. (2004). Local sleep and learning. Nature

430:78–81.

Huber, R., Esser, S.K., Ferrarelli, F., Massimini, M., Peterson, M. J. e Tononi, G. (2007). TMS- induced cortical potentiation during wakefulness locally increases slow wave activity during sleep.

PLoSONE, 2:276.

Huber, R., Maatta, S., Esser, S.K., Sarasso, S., Ferrarelli, F., Watson, A., et al. (2008). Measures of cortical plasticity after transcranial paired associative stimulation predict changes in electroencephalogram slow-wave activity during subsequent sleep. J.Neurosci., 28:7911–7918. Iber, C. (2007). AASM - Manual for the Scoring of Sleep and Associted Events.

ICD-10 (1992). Decima revisione della classificazione internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali. Milano: Masson.

Istituto Superiore di Sanità (ISS), Sistema Nazionale Linee Guida (2011). Consensus Conference

Disturbi Specifici di Apprendimento. http://snlg–iss.it/ cc_disturbi_specifici_apprendimento.

Ivanenko, A. e Johnson, K. (2008). Sleep disturbances in children with psychiatric disorders.

55

Jenkins, J.K. e Dallenbach, K.M. (1924) Obliviscence during sleep and waking. Am J Psychol,

35:605-612.

Jha, S.K., Jones, B.E., Coleman, T., Steinmetz, N., Law, C.T., Griffin, G., et al. (2005). Sleep- dependent plasticity requires cortical activity. J Neurosci: Off J Soc Neurosci., 25(40):9266–74. Kavale, KA e Forness, SR. (1996). Learning disabilities grows up: rehabilitation issues for individuals with learning disabilities. J Rehabil 62:34-41.

Kayser, M.S., Yue, Z., Sehgal, A. (2014). A critical period of sleep for development of courtship circuitry and behavior in Drosophila. Science., 344(6181):269–74.

Klimesch, W., Doppelmayr, M., Wimmer, H. et al. (2001). Theta band power changes in normal and dyslexic children. Clin Neurophysiol, 112: 1174-85.

Kosmadopoulos, A., Sargent, C., Darwent, D., Zhou, X. e Roach, G.D. (2014). Alternatives to polysomnography (PSG): A validation of wrist actigraphy and a partial-PSG system. Behav. Res.

Methods, 46, 1032–1041.

Kurth, S. (2015). Sleep and Early Cortical Development. Curr Sleep Med Rep., 1(1): 64–73. Lim, J. e Dinges, D.F. (2010). A meta-analysis of the impact of short-term sleep deprivation on cognitive variables. Psychol Bull, 136: 375–89.

Mander, B.A., Santhanam, S., Saletin, J.M. e Walker, M.P. (2011). Wake deterioration and sleep restoration of human learning. Curr.Biol., 21:183-184.

Mantua, J., Gravel, N. e Spencer, R.M.C. (2016). Reliability of Sleep Measures from Four Personal Health Monitoring Devices Compared to Research-Based Actigraphy and Polysomnography.

Sensors, 16,646.

Marshall, L., Helgadottir, H., Molle, M. e Born, J. (2006). Boosting slow oscillations during sleep potentiates memory. Nature, 444:610–613.

Massimini, M., Tononi, G. e Huber, R. (2009). Slow waves, synaptic plasticity and information processing: insights from transcranial magnetic stimulation and high-density EEG experiments.

Eur.J.Neurosci., 29:1761–1770.

Menghini, D., Finzi, A., Benassi, M., Bolzani, R., Facoetti, A., Giovagnoli, S., et al. (2010). Different underlying neurocognitive deficits in developmental dyslexia: a comparative study.

56

Mercier, L., Pivik, R. T. e Busby, K. (1993). Sleep patterns in reading disabled children. Sleep,

16: 207–215.

MIUR (2015). L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, a.s.2014/2015. “Fonte: MIUR - Ufficio di Statistica”; “Fonte: elaborazione su dati MIUR - Ufficio di Statistica”.

Nishida, M. e Walker, M.P. (2007). Daytime naps, motor memory consolidation and regionally specific sleep spindles. PLoS ONE, 2:341.

Orsini, A., Pezzuti, L. e Picone, L. (2012). WISC IV. Wechsler Intelligence Scale for Children – Quarta Edizione. Manuale di somministrazione. Firenze: Giunti-O.S. (Organizzazione Speciali). Oudiette, D. e Paller, K.A. (2013). Upgrading the sleeping brain with targeted memory reactivation. Trends Cogn. Sci. 17:142–149.

Owens, J. e Palermo, T. (2008). Introduction to the special issue: sleep in children with neurodevelopmental and psychiatric disorders. J Pediatr Psychol., 33(4):335-8.

PARCC (2011). DSA Documento d’intesa. www.lineeguidsa.it

Paulesu, E., Démonet, J.F., Fazio, F, McCrory, E., Chanoine, V., Brunswick, N., et al. (2001). Dyslexia: cultural diversity and biological unity. Science, 16: 2165-67.

Pecini, C., Biagi, L., Brizzolara, D., Cipriani, P., Di Lieto, M.C., Guzzetta, A. et al. (2011). How many functional brains in developmental dyslexia? When the history of language delay makes the difference. Cogn Behav Neurol, 24(2):85-92.

Pennington, B.F. (1995). Genetics of learning disabilities. J Child Neurol, 10:69-77.

Pennington, B.F. (2006). From single to multiple deficit models of developmental disorders.

Cognition, 101: 385–413.

Pernet, C., Andersson, J., Paulesu, E. e Demonet, JF. (2009).When all hypotheses are right: a multifocal account of dyslexia. Hum Brain Mapp, (7):2278-92.

Picchioni, D., Reith, R.M., Nadel, J.L. e Smith, C.B. (2014). Sleep, Plasticity and the Pathophysiology of Neurodevelopmental Disorders: The Potential Roles of Protein Synthesis and Other Cellular Processes. Brain Sci., 4:150-201.

Prehn-Kristensen, A., Goder, R., Chirobeja, S., Bressmann, I., Ferstl, R. e Baving, L. (2009). Sleep in children enhances preferentially emotional declarative but not procedural memories.

57

Pugh, K.R., Mencl, W.E., Jenner, A.R., Katz, L., Frost, S.J., Lee, J.R., et al. (2000). Functional neuroimaging studies of reading and reading disability (developmental dyslexia). Ment Retard Dev

Disabil Res Rev., 6(3):207-13.

Rasch, B., Büchel, C., Gais, S. e Born, J. (2007). Odor cues during slow-wave sleep prompt declarative memory consolidation. Science, 315(5817):1426-9.

Rasch, B. e Born, J. (2013). About sleep’s role in memory. Physiol. Rev. 93: 681–766.

Raschle, N.M., Zuk, J. e Gaab, N. (2012). Functional characteristics of developmental dyslexia in left-hemispheric posterior brain regions predate reading onset. Proc Natl Acad Sci, 109(6):2156- 61.

Ribeiro, S. e Stickgold, R. (2014). Sleep and school education. TrendsNeurosci. Educ., 3:18-23. Sadeh, A. (2011). The role and validity of actigraphy in sleep medicine: An update. Sleep Med.

Rev., 15, 259–267.

Sartori, G., Job, R. e Tressoldi, P.E. (2007). Batteria per la Valutazione della Dislessia e della

Disortografia Evolutiva-2/DDE-2. Nuova edizione con norme aggiornate. Firenze:Organizzazioni

Speciali.

Schabus, M., Hoedlmoser, K., Pecherstorfer, T. et al. (2008). Interindividual sleep spindle differences and their relation to learning-related enhancements. Brain Res, 1191:127-35.

Schmidt, C., Peigneux, P., Muto, V., Schenkel, M., Knoblauch, V., Munch, M., et al. (2006). Encoding difficulty promotes post learning changes in sleep spindle activity during napping.

J.Neurosci., 26:8976–8982.

Schmid, G., Schreier, A., Meyer, R. e Wolke, D. (2010). A prospective study on the persistence of infant crying, sleeping and feeding problems and preschool behaviour. Acta Paediatr., 99(2):286– 90.

Seehagen, S., Konrad, C., Herbert, J.S. e Schneider, S. (2015). Timely sleep facilitates declarative memory consolidation in infants. Proc.Natl.Acad.Sci., 112:1625–1629.

Shaffery, J.P., Lopez, J. e Roffwarg, HP. (2012). Brain-derived neurotrophic factor (BDNF) reverses the effects of rapid eye movement sleep deprivation (REMSD) on developmentally regulated, long-term potentiation (LTP) in visual cortex slices. Neurosci Lett., 513(1):84–8.

58

Shaywitz, B., Shaywitz, S., Blachman, B. et al. (2004). Developmental of left occipito-temporal systems for skilled reading in children after a phonologically-based intervention. Biol Psychiatry,

55:926-36.

Shaywitz, S.E. e Shaywitz, B.A. (2008). Paying attention to reading: the neurobiology of reading and dyslexia. Dev Psychopathol, 20:1329-49.

Silani, G., Frith, U., Demonet, J.F., Fazio, F., Perani, D., Price, C., et al. (2005). Brain abnormalities underlying altered activation in dyslexia: a voxel based morphometry study. Brain,

128(Pt10):2453 61.

Simola, P., Liukkonen, K., Pitkaranta, A., Pirinen, T. e Aronen, E.T. (2014). Psychosocial and somatic outcomes of sleep problems in children: a 4-year follow-up study. Child Care Health Dev.,

40(1):60–7.

Smith, F e Henderson, L. (2016). Sleep problems in children with dyslexia: understanding the role of sleep in neurocognitive development through the lens of developmental disorders. Acta

Paediatrica, 105, 999-1000.

Souza, L., De Benedito-Silva, A. A., Laura, M., Pires, N., Poyares, D., Tufik, S. e Calil, H. M. (1994). Further Validation of Actigraphy for Sleep Studies. Sleep, 26(1), 81-5.

Stella, G. (1999). Dislessia evolutiva. Gior Neuropsich Età Evol, 19: 39-52.

Stickgold, R. (2005). Sleep-dependent memory consolidation. Nature, 437:1272-1278.

Sullivan, T.J., e De Sa, V.R. (2008). Sleeping our way to weight normalization and stable learning.

Neural Comput., 20:3111–3130.

Temple, E., Poldrack, R.A., Salidis, J., Deutsch, G.K., Tallal, P., Merzenich, M.M., et al. (2001). Disrupted neural responses to phonological and orthographic processing in dyslexic children: an fMRI study. Neuroreport, 12(2):299-307.

Tesler, N., Gerstenberg, M. e Huber, R. (2013). Developmental changes in sleep and their relationships to psychiatric illnesses. Curr Opin Psychiatry., 26(6):572–9.

Tononi, G. e Cirelli, C. (2006). Sleep function and synaptic homeostasis. Sleep Med Rev, 10:49- 62.

Tononi, G., e Cirelli, C. (2012). Time to Be SHY? Some comments on sleep and synaptic homeostasis. NeuralPlasticity, 2012:415250.

59

Tononi, G. e Cirelli, C. (2014). Sleep and the Price of Plasticity: From Synaptic and Cellular Homeostasis to Memory Consolidation and Integration. Neuron 81, January 8.

Touchette, E., Petit, D., Séguin, J.R., Boivin, M., Tremblay, R.E. e Montplaisir, J.Y. (2007). Associations between sleep duration patterns and behavioral/cognitive functioning at school entry. Sleep, 30:1213–9.

Van de Water, A.T., Holmes, A. e Hurley, D.A. (2011). Objective measurements of sleep for non- laboratory settings as alternatives to polysomnography: a systematic review. J Sleep Res, 20:183- 200.

Van Der Werf, Y.D., Altena, E., Schoonheim, M.M., Sanz-Arigita, E.J., Vis, J.C., DeRijke,W., et al. (2009). Sleep benefits subsequent hippocampal functioning. Nat. Neurosci., 12:122–123. Vassalli, A. e Dijk, D.J. (2009). Sleep function: current questions and new approaches.

Eur.J.Neurosci., 29:1830–1841.

Wilhelm, I., Diekelmann, S. e Born, J. (2008). Sleep in children improves memory performance on declarative but not procedural tasks. Learn.Mem., 15:373–377.

Wilhelm, I., Rose, M., Imhof, K.I., Rasch, B., Buchel, C. e Born, J. (2013). The sleeping child outplays the adult’s capacity to convert implicit into explicit knowledge. Nat.Neurosci,. 16:391- 393.

Williams, S.E. e Horst, J.S. (2014). Goodnight book: sleep consolidation improves word learning via storybooks. Front.Psychol., 5:184.

Zucconi, M. e Bruni, O. (2008). Sleep in children with neurologic disease. In: Marcus C., Caroll, J. e Donnelly, D. (a cura di), Sleep in Children. (pp. 261-296). Abingdon, Oxon: Taylor & Francis Group.

Yang, G., Lai, C.S., Cichon, J., Ma, L., Li, W., e Gan, W.B. (2014). Sleep promotes branch- specific formation of dendritic spines after learning. Science, 344:1173–1178.

Yoo, S.S., Hu, P.T., Gujar, N., Jolesz, F.A. e Walker, M.P. (2007). A deficit in the ability to form new human memories without sleep. Nat.Neurosci., 10:385–392.

60

Riferimenti normativi

 Legge n.170, 8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”.

 Decreto Ministeriale n. 5669 del 12/07/2011 sui DSA con allegate “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento”

61

Ringraziamenti

Prima di tutto ringrazio Chiara per avermi dato la possibilità di fare questo lavoro di tesi.

Ringrazio tutte le altre dottoresse della Stella Maris che mi hanno aiutato nel reclutamento dei bimbi e nella raccolta dei dati.

Ringrazio il centro SonnoLab per la collaborazione e in particolare ringrazio Tommi che mi ha aiutato con i braccialetti (e con la tecnologia in generale!).

Poi mi sento di dire “grazie” a tutti i bambini che hanno accettato di partecipare e che hanno indossato questo curioso braccialetto per una settimana e soprattutto ringrazio i loro genitori che hanno dato il consenso e che hanno supervisionato i loro figli, facendo sì che i braccialetti mi tornassero indietro integri, perché senza la loro partecipazione questo studio non sarebbe nemmeno nato.

Ringrazio tutta la mia famiglia, e in particolare Mamma Sorella, perché mi sostengono sempre. Grazie a Giacomo che mi è sempre rimasto vicino in questi anni.

Un ringraziamento speciale va alla mia amica e collega Marta, un po’ perché è anche grazie a lei se sono entrata in questo gruppo di lavoro, ma soprattutto perché mi ha accompagnato in questo percorso universitario fatto di gioie e dolori, e si sa, le esperienze condivise sono le più belle. Ringrazio Lucrezia, che per me è come una seconda sorella, perché siamo cresciute insieme e non avrei potuto desiderare una persona migliore al mio fianco. Ringrazio la mia amica Sara perché anche se non ci vediamo spesso, ci ritroviamo sempre. Grazie alla mia cugina-amica ritrovata Cristiana perché insieme abbiamo capito l’importanza del vivere a colori.

Concludo ringraziando tutte le persone che hanno condiviso qualche momento di vita con me (amici e amiche, colleghi/e di lavoro, ecc.) perché penso che ognuno di noi è meraviglioso a suo modo e che ci sia da imparare da tutti e da tutto.

Documenti correlati