Scelte di priorità 3 2 . Alla luce del discernim ento abbiam o guardato le nostre realtà, i possibili cam m ini di futuro. Ab
biam o individuato tre linee orientative p e r l’azione, rilette dal p u nto di vista della spiritualità di co m u nione «che diventa u n a solida e ro b u sta spiritualità dell’azio n e».23 Ci a iu teran n o a operare scelte sulla base delle p rio rità più che delle urgenze.
Saranno poi le ispettorie e le com unità a precisare e arricchire percorsi e m odalità, a partire dalle situa
zioni locali diversificate e dalle esigenze specifiche.
3 3 . * Abilitarci all’a scolto sap ien ziale e alla lettura cred en te d ella realtà nella q u o tid ia n a esperien za d i Dio, n e ll’esercizio con creto del discernim ento.
ascolto R iteniam o che l’ascolto/discernim ento sia u n dono
discernimento c(a accogliere, u n ’arte da im parare. Esso è reso pos
sibile da u n clim a co m u n itario ricco di calore, di fede, di co m u n io n e a u te n tic a , di a p p a rte n e n z a e coerenza. Richiede sforzo e form azione, im pegno di crescita nell’u n ità vocazionale attraverso la co n ti
n u a elaborazione del vissuto nel confronto con la parola di Dio, l’insegnam ento della Chiesa, le Costi
tuzioni, l’esperienza dei n o stri Santi e la storia di oggi.
3 4 . Ci im pegniam o in percorsi di:
percorsi • ric e rc a di te m p i e m o d a lità p e rso n a li e c o m u n ita rie p e r la p re g h ie ra e l’ascolto p ro fo n d o di Dio nella Parola e nella vita quotidiana;
• fo rm azio n e e p ra tic a del d isc e rn im e n to (tem pi privilegiati e stato abituale);
23 Ripartire da Cristo, n. 34.
vie di dialogo e corresponsabilità
• rile ttu ra della n o stra vita, del quo tid ian o , degli avvenim enti alla luce della Parola e del carism a p e r cogliere i passi del Signore, le sue chiam ate alla co n tinu a conversione e alla libertà interiore;
• im pegno nel progetto personale, com unitario ed educativo.
35. * R iesprim ere la ricchezza carism atica d ello spirito di fam iglia
n e ll’esperien za della sp ir itu a lità d i c o m u nione,
in uno stile d i an im a zion e nella correspo n sabilità .
È forte il grido di com unione espresso dalle nostre ispettorie. Evidenzia l’urgenza di costruire com un i
tà um an izzanti dove ci sia spazio p e r ogni sorella, dove sia ric o n o sc iu ta e v alo rizzata ogni stagione della vita. C om unità più accoglienti e flessibili che vivono ed esp rim o no u n m odello com unionale di relazioni, in cui il servizio di anim azione e gover
no, nello stile del coordinam ento, favorisce la cor
responsabilità e prom uove la sussidiarietà.
Il ric o n o sc im en to dell’in te rc u ltu ra lità ci fa co m prendere, accogliere la differenza com e valore. Ma n o n è facile farlo diventare vita e m odo di essere delle nostre com unità. Per divenire donne di com u
nione e di riconciliazione, siam o chiam ate a cam m inare più decisam ente nelle vie del dialogo, della chiarezza, della rec ip ro c a o sp italità, della c o rre sponsabilità riafferm ando il prim ato dell’essere sul fare.
Anche il n o stro m odo di evangelizzare ed u can do rip a rtirà da qui, dal divenire com unità che vivono l’esperienza della provvisorietà nello stile salesiano della gioia, dell’am ore reciproco che libera e coin
volge nella passione p e r il Regno.
36. Ci im pegniam o in percorsi di:
• form azione all’accom pagnam ento dei giovani con particolare attenzione alla dim ensione vocaziona la forza profetica del Sistem a preventivo n e ll’edu cazion e alla g iu stizia e alla pace,
m ate nella volontà di vivere p e r le giovani e i giova
ni, di risvegliare le loro p o te n z ia lità di bene, di orientare la loro dom and a di senso verso la ricerca e l’in co n tro con C risto R isorto. Vivere la c itta d i
n a n z a evangelica significa oggi p e r noi essere re
sponsabili, individualm ente e com unitariam ente, là dove esiste violenza, corruzione, dove le b a ra c c o poli si m oltiplicano, i bam bin i sono sottom essi al duro lavoro, le donne sono sfruttate, i diritti um ani sono negati ai rifugiati, alle m inoranze.
educazione compito carismatico
S entiam o urg ente riafferm are la scelta dell’ed uca
zione evangelizzatrice com e com pito carism atico - p e r essere cittadine secondo il vangelo, oggi; eventi, coglierne le radici e prom uovere interven
ti significativi andan do alle cause;
• educazione più esplicita e coraggiosa alla fede;
• acco m p ag n am en to educativo dei giovani e p ro p osta vocazionale attraverso esperienze diversifi
cate;
• lavoro in rete, com e C om unità educante e Fam i
glia salesiana, con le altre Congregazioni e o rga
nism i del territorio; condivisione delle scelte edu
cative con le famiglie;
• educazione alla giustizia, al dialogo interreligio
so, alla n o n violenza, alla solidarietà, all’ecologia;
• p ro ssim ità ai poveri, so p rattu tto giovani, nell’af- frontare le loro situazioni di disagio: flussi m igra
tori, sfruttam ento, lavoro m inorile, disoccupazio
ne;
• educom unicazione com e o ttica e p ratica ed u ca
tiva trasversale alla m issione e all’attualizzazione del carism a;
• econom ia solidale nella sobrietà di vita personale e c o m u n ita ria , a u to d e lim ita zio n e , a m m in is tra zione trasp arente.
Conclusione
39. Questo documento non esprime tutta la ricchezza di vita, di riflessione, di condivisione
che ha caratterizzato il tem po capitolare com e kayrós, tem po di Dio.
L'esperienza diversificata e interculturale h a aperto gli orizzonti
su volti di giovani, di bam bini e bam bine, di donne e di sorelle di ogni parte del m ondo.
Ci siam o m esse in ascolto:
del grido che sale da tan ti cuori
p e r il bisogno di riconoscim ento, di educazione, di presenza e solidarietà, di accoglienza e sostegno;
di Dio, il Dio delle B eatitudini rivelatoci da Gesù com e Padre di m isericordia e di pace,
Spirito di vita e di com unione;
della n o stra vocazione di FMA, che è totale ap p arten enza a Dio
nella donazione alle giovani e ai giovani.
Abbiam o accolto com e dono dello Spirito, in questo particolare m om ento della storia, la ch iam ata a fare
della com unione u n a scelta irrinunciabile, del discernim ento la strategia fondam entale per operare il rinnovam ento di cui sentiam o il bisogno,
per perco rrere vie nuove di cittadinanza evangelica.
C ontinuerem o a scrivere il docum ento nelle diverse realtà
dove Dio ci chiam a a collaborare per la trasform azione del m ondo.
Ci accom pagna M aria nell'im pegno quotidiano
di vivere la com unione,
di aprire cam m ini affollati da ragazze, da giovani, di ravvivare la sp eranza e costruire la gioia.
È im pegno ad u n a nuova m issione.
Come le no stre prim e sorelle m issionarie, 125 anni fa,
ogni volta che sarem o p ro n te a ripartire, scoprirem o M aria D om enica M azzarello, la Madre, con noi,
a tratten ersi con ognuna in p artico lare,24 a racco m andarci an cora il coraggio di solcare i m ari,
di raggiungere i giovani lontani,
nell’abban don o totale a Dio che sem pre ci precede.
«La vostra famiglia religiosa vanta ormai una lunga storia, scrit
ta da coraggiosi testimoni di Cristo, alcuni dei quali hanno confermato la loro fedeltà al Vangelo con il martirio.
Su questa stessa scia dovete oggi proseguire a camminare in ambienti talora turbati da tensioni e paure, da contrapposizioni e divisioni, da estremismi e violenze, capaci persino di offuscare la speranza. Non mancano, tuttavia, inedite opportunità aposto
liche e provvidenziali fermenti di rinnovamento evangelico.
A voi, come a tutte le religiose e i religiosi, è chiesto di vivere a fondo la scelta radicale delle Beatitudini».
Giovanni Paolo II alle Capitolari Roma, 8 novembre 2002