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PREMESSA

Le indicazioni nazionali sottolineano l’importanza di favorire negli alunni un’acquisizione linguistica spontanea e naturale attraverso attività in cui la lingua viene utilizzata per fare, per giocare, per comunicare, per riflettere e e imparare cose nuove. La scoperta da parte dei bambini dei diversi sistemi linguistici, unita all'acquisizione di una competenza plurilingue e pluriculturale, sono le finalità che le Indicazioni per il curricolo pongono per la didattica della lingua inglese, vista in continuità tra i diversi ordini di scuola.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

• Comprendere parole e semplici espressioni legate al vissuto quotidiano.

• Riconoscere il saluto quando ci si presenta e quando ci si congeda nelle varie parti della giornata.

• Presentare se stesso

• Identificare i nomi di alcuni membri della famiglia.

• Parlare della propria famiglia

• Comprendere un breve testo sulla famiglia.

• Identificare i nomi di alcuni animali dello zoo.

• Parlare del proprio animale selvatico preferito.

• Fare lo spelling dei nomi.

• Localizzare oggetti e animali.

• Saper descrivere persone, oggetti e animali utilizzando alcuni aggettivi qualificativi.

• Chiedere la descrizione di qualcuno o di qualcosa.

• Identificare i nomi di alcuni oggetti per il divertimento.

• Dire ciò che si possiede.

• Chiedere e dire la quantità.

• Identificare i nomi delle parti del corpo.

• Descriversi e descrivere gli altri.

• Parlare dello sport che si pratica.

• Conoscenza e applicazione delle prime strutture grammaticali.

• Avvio alla conoscenza di elementi culturali anglosassoni.

CONTENUTI

• Saluti e presentazioni.

• Semplici comandi.

• La famiglia.

• Gli animali selvatici.

• Gli aggettivi qualificativi.

• Oggetti per il divertimento.

• Il corpo.

• Festività

METODOLOGIA

I metodi e le strategie adottati per realizzare un insegnamento significativo ed efficace si basano sulle più recenti teorie dell’apprendimento, che pongono i bambini sempre al centro del processo d’insegnamento/apprendimento.

L’approccio orale consentirà di sviluppare l’acquisizione del lessico in L2, attraverso l’ascolto di cd audio ,giochi di interazione, esercitazioni sul libro di testo e sul work book, utilizzo di flash-cards L’utilizzo del LIMBOOK, che permette di proiettare il libro sulla LIM, consentirà inoltre di accedere agli esercizi in maniera interattiva e di imparare giocando.

CRITERI E STRUMENTI DI VERIFICA

Le verifiche saranno effettuate attraverso il riscontro orale con esercizi individuali e di classe durante semplici giochi d’interazione. Compilazione di schede.

COMPETENZE IN USCITA

L'alunno:

• E’ in grado di interagire in modo semplice, rispondere e porre domande relative ad argomenti familiari.

• Comprende il significato di brevi e semplici testi e dialoghi.

• Riproduce semplici strutture linguistiche utilizzando il lessico relativo agli argomenti sviluppati.

RELIGIONE CATTOLICA Anno scolastico 2017-2018

Classi terze

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

L’alunno comprende attraverso i racconti biblici delle origini che il mondo è opera di Dio, affidato alla responsabilità dell’uomo. Sa ricostruire le principali tappe della salvezza anche attraverso figure significative. Sa cogliere attraverso alcune pagine evangeliche la figura di Gesù.

Obiettivi di apprendimento

Dio e l'uomo Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha stabilito un’alleanza con l’uomo.

Conoscere Gesù di Nazareth come Emmanuele e Messia, testimoniato e risorto.

Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.

Identificare come nella preghiera l’uomo si apra al dialogo con Dio e riconoscere, nel “Padre Nostro”, la specificità della preghiera cristiana.

La Bibbia e le altre Ascoltare e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della fonti creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei racconti

evangelici e degli Atti degli Apostoli.

Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.

Il linguaggio Riconoscere i segni religiosi del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella religioso pietà popolare.

Conoscere il significato di gesti e segni liturgici come espressione di religiosità.

I valori etici e Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo.

religiosi

Apprezzare l’impegno della comunità umana e cristiana nel porre alla base della convivenza l’amicizia e la solidarietà.

Contenuti

UA 1- Le grandi domande UA 2- Gesù, il Messia UA 3- Il popolo del libro

UA 4- La centralità della Pasqua

UA 5 - La Chiesa

Competenze

• L'alunno sa confrontare gli antichi miti delle origini con i racconti della Genesi e i racconti biblici delle origini con le teorie scientifiche circa le origini del mondo.

 • Sa identificare le principali figure dell’Antico Testamento e le loro caratteristiche.

Metodologia

Nel corso dell'anno verranno effettuate letture di vario genere che consentiranno all'alunno di comprendere valori essenziali quali l'amicizia, la tolleranza, il rispetto del prossimo, etc.

Ci saranno momenti per la conversazione guidata in cui ciascuno avrà la possibilità di esporre i propri pensieri sugli argomenti affrontati.

Verranno utilizzati I testi adottati, schede operative, fotocopie, materiale audiovisivo e manipolativo (carta,colori, cartoncino, ecc. ), storie, poesie e altri testi per un ulteriore approfondimento.

Inoltre nel corso dell'anno saranno proposte attività esperienziale sulle tradizioni locali (visite guidate, precetto pasquale).

METODOLOGIA

Le insegnanti saranno garanti dell’assunzione da parte degli alunni del “sapere”, “saper fare”, “saper essere”. La formazione del pensiero sarà l’obiettivo raggiunto attraverso l’immaginazione, la progettazione, la deduzione, il controllo, la verifica.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati saranno privilegiati:

• Lavori per gruppi e ampi spazi di confronto, stimolazione e rinforzo dei comportamenti positivi aiutati da:

o un clima positivo di accoglienza, in cui ogni bambino parla a titolo personale, il punto di vista e i sentimenti di ognuno sono importanti, si tiene conto di tutti i pareri;

o collaborazione attiva, per cui ogni bambino collabora fattivamente, chi ritiene di poter portare un contributo lo fa, ogni rapporto costruttivo viene preso in considerazione;

o fiducia e rispetto perché si deve poter contare sui compagni, cercando di mantenere sempre il rispetto reciproco, mai rifiutare un altro come interlocutore, anche se ci sono divergenze di opinioni.

• Pluralità di approcci e sussidi.

 • Percorsi interdisciplinari e legati ad esperienze concrete.

 • Metodo di ricerca in tutte le sue fasi, dalla definizione del problema di conoscenza alla verifica dei risultati.

 • Gradualità e continuità, in funzione della diversa profondità delle competenze da attivare nel rispetto delle diversità dei bambini.

 • Strutturazione di schemi mentali di risoluzione e avvio all’acquisizione di un metodo di lavoro.

L’organizzazione didattica terrà conto dei tempi e delle modalità di apprendimento individuale dei bambini e si avvarrà di tutte le risorse della scuola: tempi, spazi, figure professionali; in situazioni particolari (progetti, uscite didattiche, approfondimenti disciplinari comuni), si formeranno gruppi di lavoro e/o laboratori temporanei.

VERIFICA E VALUTAZIONE

Il processo di verifica/valutazione si sviluppa nell’arco dell’intero anno scolastico ed ha come scopi:

l’accertamento nella progressione degli apprendimenti

la promozione del successo formativo

l’adeguamento degli interventi didattico/educativi

l’eventuale predisposizione di piani di recupero individualizzati.

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

L'attività di valutazione è improntata a criteri di trasparenza, imparzialità e tempestività.

Le insegnanti attueranno periodicamente la valutazione scolastica attraverso la definizione di criteri generali riferiti a competenze, abilità, quadri concettuali, atteggiamenti acquisiti dagli alunni e, per quanto riguarda le discipline, attraverso i relativi indicatori di competenza e gli standard formativi contenuti nel P.T.O.F.

Le valutazioni potranno essere costituite da test, prove scritte, prove orali o colloqui, prove pratiche e prove standardizzate.

È importante sottolineare, infine, che il momento della valutazione ha anche una valenza formativa in quanto la discussione dei risultati dovrebbe stimolare forme di autovalutazione da parte

dell’alunno, rendendolo maggiormente responsabile, attraverso un’analisi critica delle proprie potenzialità e del proprio impegno in relazione ai risultati ottenuti.

All’interno di ogni percorso didattico verranno previste attività di richiamo e di rinforzo finalizzate al consolidamento degli apprendimenti per gli alunni che risultassero incerti.

Le docenti

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