• Non ci sono risultati.

Paolo O GNIBENE

2.2. Le lingue del Pāmir

La situazione delle lingue del Pāmir non è dissimile da quella dello yaγnobī. Il Pāmir è, come tutte le aree di alta montagna, un territorio estremamente frammentario dal punto di vista linguistico e nello stesso tempo conservativo. Le lingue iraniche del Pāmir appartengono in parte al gruppo del Pāmir settentrionale, con il sottogruppo šuγnī-rōšānī (Sokolova 1966: 362-397) che comprende il šuγnī (Oranskij 1973: 178; Payne 1989: 417; Zarubin 1960; Shaw 1877: 97-126; Bachtibekov 1979), il rōšānī (Oranskij 1973: 178- 181; Payne 1989: 418; Zarubin 1937; Pisarčik 1954; Sokolova 1959; Fajzov 1966), il xūfi (Payne 1989: 418; Sokolova 1959; Mirzabdinova 1983), il bartangī (Oranskij 1973: 178; Payne 1989: 418; Zarubin 1937; Sokolova 1960; Karamchudoev 1973), l’orošōrī (Oranskij 1973: 178; Payne 1989: 418; Zarubin 1930; Kurbanov 1976) e il sarīkōlī (Oranskij 1973: 178; Payne 1989: 418; Pachalina 1966; Shaw 1876: 139-278) e il sottogruppo yazgulāmi (Oranskij 1973: 178; Payne 1989: 418-419; Ėdel’man 1966: 436-454; Grierson 1920; Gauthiot 1916: 239-270). Vi sono poi le lingue del Pāmir meridionale che comprendono il wāxi (Oranskij 1973: 178; Payne 1989: 419-420; Pachalina 1966: 398-418; Shaw 1876: 139-278; Lorimer 1958; Morgenstierne 1938: 431-558), l’iškāšmi (Oranskij 1973: 178; Payne 1989: 419; Pachalina 1966: 419-435; Morgenstierne 1938: 285-430; Pachalina 1959; Grierson 1920), il zēbākī (Oranskij 1973: 178; Payne 1989: 419; Grierson 1920) ed il sanglēčī (Oranskij 1973: 178; Payne 1989: 419; Morgenstierne 1938: 285-430). Tutte queste lingue ancora nell’edizione del Jazyki narodov SSSR del 1966 venivano considerate prive di scrittura sebbene la situazione reale, allora come oggi, fosse leggermente diversa (JaN 1966: 362). Siamo di nuovo di fronte ad un caso in cui quando queste lingue vengono

Gli alfabeti per le lingue iraniche orientali del Tagikistan 91

“scoperte”, nessuno pensa di dotarle di alfabeto. Si presenta però il problema di studiarle e descriverle da parte della comunità scientifica: come per lo yaγnobī si utilizza nella maggior parte dei casi l’alfabeto latino. I primi tentativi di scriverle non per scopi scientifici mostrano invece una varietà più interessante.

Nel sottogruppo šuγnī-rōšānī, il šuγnī è una delle poche lingue dell’area per la quale negli anni Trenta fu creato un alfabeto su base latina che continuò ad essere utilizzato fino al 1938 (Sokolova 1966: 362). Dopo quell’anno niente venne più pubblicato in šuγnī fino alla fine degli anni Ottanta quando fu predisposto un alfabeto su base cirillica. Di questo alfabeto esistono però più varianti e non esiste una grafia unica riconosciuta. Al di là del confine con l’Afghanistan il šuγnī viene scritto più o meno da quindici anni con l’alfabeto arabo.

Il rōšānī è rimasto senza scrittura fino agli anni Novanta, poi è stato predisposto un alfabeto su base cirillica. Negli ultimi anni l’Istituto di traduzione della Bibbia ha tradotto il Vangelo di Luca in rōšānī affiancando al testo in cirillico un testo con grafia latina.

In xūfi non si è mai scritto, sebbene nell’archivio dell’Istituto di Storia, Archeologia ed Etnografia “Doniš” dell’Accademia delle Scienze di Dušanbe ci sia un dizionarietto di Andreev scritto a mano e a quanto mi è dato sapere mai pubblicato11.

Come il xūfi anche il bartangī e l’orošōrī sono privi di scrittura, mentre il sarīkōlī viene scritto in Cina con grafia latina.

Nel sottogruppo yazgulāmi il primo alfabeto su base cirillica fu elaborato solo negli anni Settanta e ridefinito negli anni Novanta; accanto al cirillico sono state introdotte anche le varianti latina e araba.

Per il gruppo delle lingue del Pāmir meridionale il wāxi dispone di tre alfabeti: arabo (usato in Afghanistan), latino (usato in Pakistan) e cirillico (usato in Tagikistan): sono tutti di introduzione recente. Per quanto riguarda l’iškāšmi ed il sanglēčī, che secondo alcuni è da considerarsi un dialetto del primo, non esiste al momento un alfabeto per scriverle.

3. Conclusioni

Da quanto detto si possono trarre alcune conclusioni. La scelta dell’alfabeto con cui scrivere le lingue iraniche orientali del Tagikistan non presenta i problemi di altri territori dell’Impero russo prima e dell’URSS dopo. Sono rari i casi in cui per scelte più politiche che di maggiore adattabilità alla lingua si è passati da un alfabeto all’altro prima del crollo dell’URSS. In periodo post-sovietico sul territorio tagico si è cercato di uniformare il più possibile la grafia utilizzando il cirillico adattato al tagico, lingua che ha conservato, a differenza delle altre repubbliche d’Asia Centrale, la grafia cirillica. L’inventario dei fonemi delle lingue iraniche orientali consente di rendere piuttosto bene tutte queste lingue sulla base del cirillico adattato al tagico.

11 Ringrazio il dott. D. Guizzo per avermi segnalato la presenza di questo lavoro nell’archivio

dell’Istituto di Storia, Archeologia ed Etnografia dell’Accademia delle Scienze di Dušanbe.

92 Paolo OGNIBENE

La presenza di più alfabeti utilizzati a seconda del Paese per la stessa lingua (si pensi ad esempio al caso del wāxi) conferma che la scelta dell’alfabeto in quest’area linguistica non si basa sulla maggiore o minore capacità di rendere i fonemi delle lingue, ma sulla volontà politica di uniformare tradizioni linguistiche a quella dominante e quindi più nota. Questo fenomeno di standardizzazione, tenendo conto che la resa con la stessa lettera può in ogni caso nascondere varianti significative di pronuncia, unito al fatto che in molti villaggi l’insegnamento della lingua madre avviene comunque in tagico e che il tagico è l’unica lingua dell’area con una ricca letteratura alle spalle ed un lessico ampio in tutti i settori, porta ad una tagichizzazione di queste lingue sempre più veloce, fenomeno che è ulteriormente accentuato dall’abbandono delle zone di montagna da parte dei giovani che cercano una vita migliore nelle città.

BIBLIOGRAFIA

Akimbetev, Š., 1881, Očerki Kogistana, “Turkestanskie vedomosti” 3: 12 (tr. it. Studio sul

Kogistan. Slavia 3/2017: 223-228).

Andreev, Daniil Leonidovič & Matveev, Sergej Nikolaevič, 1946, Zamečatel’nye issledovateli

Gornoj Srednej Azii, Moskva: OGIZ.

Andreev, Michail Stepanovič ,1930, Jazgulemskij jazyk, Leningrad: AN SSSR.

Andreev, Michail Stepanovič & Peščereva, Elena Michajlovna, 1957, Jagnobskie teksty s prilo -

ženiem jagnobsko-russkogo slovarja, Moskva – Leningrad: AN SSSR.

Bachtibekov, Tupči, 1979, Grammatikai zaboni šuγnonī, Dušanbe: Doniš. Bartholomae, Christian, 1904, Altiranisches Wörterbuch, Strassburg: Trübner. Benveniste, Émile, 1955, Un lexique du yaghnobi, “Journal Asiatique” 243: 139-162.

Bogoljubov, Michail Nikolaevič, 1956, Jagnobskij (novosogdijskij jazyk). Issledovanie i mate -

rialy. Dissertacija na soiskanie učenoj stepeni doktora filologičeskich nauk, Leningrad.

Chromov, Al’bert Leonidovič, 1972, Jagnobskij jazyk, Moskva: Nauka.

CLI, 1989, Compendium Linguarum Iranicarum, herausgegeben von Rüdiger Schmitt, Wiesbaden: Reichert.

Efimov, Valentin Aleksandrovič & Ėdel’man, Džoj Iosifovna, 1978, Novoiranskie jazyki.

Vostočnaja gruppa, in: Jazyki Azii i Afriki. II: Indoevropejskie jazyki, Moskva: Nauka, pp.

198-253.

Fajzov, Machram, 1966, Jazyk rušancev Sovetskogo Pamira, Dušanbe: Doniš.

Gauthiot, Robert, 1915, Quelques observations sur le Mindjani, “Mémoires de la Société de Linguistique de Paris” 19: 133-157.

Gauthiot, Robert, 1916, Notes sur le Yazgoulami, dialecte iranien des confins du Pamir, “Journal Asiatique” 11 (7): 239-270.

Geiger, Wilhelm, 1901, Kleinere Dialekte und Dialektgruppen. I: Die Pāmir-Dialekte. Anhang:

Über das Yaghnōbī, in: GrIPh (1895-1904), pp. 288-334; Anhang, pp. 334-344.

Gluščenko, Evgenij Aleksandrovič, 2010, Rossija v Srednej Azii. Zavoevanija i preobrazovanija, Moskva: Centrpoligraf.

Gnoli, Gherardo, 1989, The Idea of Iran. An Essay on Its Origin (Serie Orientale Roma 62), Roma: IsMEO.

Gnoli, Gherardo, 1996, Il nome degli Alani nelle iscrizioni sasanidi: considerazioni linguistiche

Gli alfabeti per le lingue iraniche orientali del Tagikistan 93

fra culture dal Mediterraneo alla Persia (secoli IV-XI), vol. II (Settimane di studio del Centro

Italiano di Studi sull’Alto Medioevo 43), Spoleto: CISAM, pp. 831-861.

GrIPh, 1895-1904, Grundriss der iranischen Philologie, herausgegeben von Wilhelm Geiger & Ernst Kuhn, Strassburg: Karl J. Trübner.

Grierson, George Abraham, 1920, Ishkashmi, Zebaki and Yazghulami. An Account on Three

Eranian Dialects, London: Royal Asiatic Society.

Grjunberg, Aleksandr Leonovič, 1972, Jazyki vostočnogo Gindukuša. Mundžanskij jazyk. Teksty,

slovar’, grammatičeskij očerk, Leningrad: Nauka.

Ivanov, Pavel Petrovič, 1958, Očerki po istorii srednej Azii (XVI-seredina XIX v.), Moskva: Vostočnaja literatura.

JaN, 1966, Jazyki narodov SSSR. I: Indoevropejskie jazyki, Moskva: Nauka.

Junker, Heinrich Franz Josef, 1930, Arische Forschungen. Yaghnōbī-Studien. I: Die Sprachgeo -

graphische Gliederung des Yaghnōb-Tales, Leipzig: Hirzel [Des XLI. Bandes der Abhand -

lungen der philologisch-historischen Klasse der sächsischen Akademie der Wissenschaften 2]. Karamchudoev, Nodir, 1973, Bartangskij jazyk, Dušanbe: Doniš.

Kent, Roland G., 1950, Old Persian. Grammar, Texts, Lexicon (American Oriental Series 33), New Haven: American Oriental Society.

Kerimova, Aza Alimovna, 1966, Tadžikskij jazyk, in: JaN (1966), pp. 212-236.

Kun, A.L., 1881, Svedenija o Jagnaubskom narode, “Turkestanskie vedomosti” 2-3: 11-12; 14-15. Kurbanov, Chušchadam, 1976, Rošorvskij jazyk, Dušanbe: Doniš.

Lentz, Wolfgang, 1933, Pamir-Dialekte. I: Materialen zur Kenntnis der Schugni-Gruppe, Göttingen: Vandehoeck und Ruprecht.

Livšic, Vladimir Aronovič, 1962, Jagnobskij jazyk, in: S.P. Tolstov, T.A. Ždanko, S.M. Abramzov, N.A. Kisjakov (pod red.), Narody Srednej Azii i Kazachstana, I, Moskva: AN SSSR, pp. 149- 152.

Lorimer, David Lockhart Robertson, 1958, The Wakhi Language, London: SOAS. Mirzabdinova, S., 1983, Ševai Xufi zaboni rūšonī, Dušanbe: Doniš.

Morgenstierne, Georg, 1938, Indo-Iranian Frontier Languages. II: Iranian Pamir Languages

(Yidgha-Munji, Sanglechi-Ishkashmi and Wakhi) (Skrifter 35), Oslo: Ascheohug.

Ognibene, Paolo, 2013, Political Use of History: The Case of the Sogdian Legacy in Post-Soviet

Tajikistan, in: YS 2013, pp. 167-170.

Ognibene, Paolo, 2015, Složnoe ravnovesie alfavitov: kirillica i latinica v kontaktnych zonach, in: Vittorio Springfield Tomelleri & Sebastian Kempgen (eds.), Slavic Alphabets in Contact (Bamberger Beiträge zur Linguistik 7), Bamberg: Bamberg University Press, pp. 209-219. Ognibene, Paolo, 2017, Alfavit kak političeskij vybor. Paleoaziatskie jazyki i ich alfavity, “Studi

Slavistici” 14: 157-170.

Ognibene, Paolo, 2018, Sguardi incrociati greco-scitici, in: “Electrum” 24: Looking East. Iranian History and Culture under Western Eyes, Kraków: Jagiellonian University Press, pp. 11-19. Ognibene, Paolo, 2019, Scythica. Gli studi sugli Sciti in Russia fra Ottocento e Novecento (Indo-

Iranica et Orientalia, Series Lazur, 16), Milano: Mimesis.

Oranskij, Iosif Michajlovič, 1973, Le lingue iraniche, edizione italiana a cura di Adriano Valerio Rossi, Napoli: IUO.

Pachalina, Tat’jana Nikolaevna, 1959, Iškašimskij jazyk: očerk fonetiki i grammatiki, teksty i

slovar’, Moskva: AN SSSR.

Pachalina, Tat’jana Nikolaevna, 1966, Sarykol’skij jazyk, Moskva: Nauka.

Panaino, Antonio, 2008, Attraversando la Valle dello Yaγnob: passato, presente e (possibile) futuro

di una minoranza etno-linguistica, in: Gian Pietro Basello, Daniele Guizzo & Paolo Ognibene

(a cura di), Sulla punta di uno spillo, Milano: Mimesis, pp. 1-77.

94 Paolo OGNIBENE

Panaino, Antonio, 2013, The Position of the Yaghnobi Language According to the New Legislation

of the Republic of Tajikistan, in: YS (2013), pp. 171-179.

Payne, John, 1989, Pāmir Languages, in: CLI (1989), pp. 417-444.

Pisarčik, Antonina Kostantinovna, 1954, Rušanskie teksty, Stalinabad – Leningrad: AN Tad. SSR. Salemann [Zaleman], Karl Germanovič, Jagnobskie ėtjudy (Archivio dell’Istituto di Orientalistica

dell’Accademia delle Scienze, San Pietroburgo).

Shaw, Robert Barkley, 1876, On the Ghalchah Languages (Wakhi and Sarikoli), “Journal of the Asiatic Society of Bengal” 45, 1: 139-278.

Shaw, Robert Barkley, 1877, On the shighni (Ghalchah) Dialect, “Journal of the Asiatic Society of Bengal” 46, 1: 97-126.

Sims-Williams, Nicholas, 1994, Le lingue iraniche, in: Anna Giacalone Ramat & Paolo Ramat (a cura di), Le lingue indoeuropee, Bologna: Il Mulino, pp. 151-179.

Skjærvø, Prods Oktor, 1989, Modern East Iranian Languages. In: CLI (1989), pp. 370-383. Sköld, Hannes, 1936, Materialen zu den Iranische Pamirsprachen, Lund: Gleerup.

Sokolova, Valentina Stepanovna, 1959, Rušanskie i chufskie teksty i slovar’, Moskva – Leningrad: AN SSSR.

Sokolova, Valentina Stepanovna, 1960, Bartangskie teksty i slovar’, Moskva – Leningrad: AN SSSR.

Terent’ev, Michail Afrikanovič, 1906, Istorija zavoevanija Central’noj Azii, Sankt Peterburg: Tipolitografija V.V. Komarova.

Tomaschek, Wilhelm, 1880, Centralasiatische Studien. II: Die Pamir-Dialekte, Wien: Carl Gerold’s Sohn: 735-900 [= Sitzungsberichte der kaiserlichen Akademie der Wissen schaften, Philosophisch-historischen Classe, 96. Band, Heft I-III].

Tomaschek, Wilhelm, 1883, Yidga, ein beachtenswerther eranischer Dialekt, “Beiträge zur Kunde der indogermanischen Sprachen” 7: 195-210.

Tomelleri, Vittorio Springfield & Salvatori, Michele, 2011, Alfabeti per l’Osseto. Brevi cenni, “Atti del Sodalizio Glottologico Milanese”, n. s., 6: 138-146.

Windfuhr, Gernot L., 1989, New West Iranian, in: CLI (1989), pp. 246-262.

YS, 2013, Antonio Panaino, Andrea Gariboldi & Paolo Ognibene (eds.), Yaghnobi Studies. I:

Papers from the Italian Mission in Tajikistan (Indo-Iranica et Orientalia, Series Lazur, 12),

Milano: Mimesis.

Zarubin, Ivan Ivanovič, 1930, Orošorskie teksty i slovar’. Pamirskaja ėkspedicija 1928 g. VI, Leningrad: AN SSSR.

Zarubin, Ivan Ivanovič, 1937, Bartangskie i rušanskie teksty i slovar’, Moskva – Leningrad: AN SSSR.

Zarubin, Ivan Ivanovič, 1960, Šugnanskie teksty i slovar’, Moskva – Leningrad: AN SSSR. ZT, 1989, Zakon Tadžikskoj Sovetskoj Socialističeskoj Respubliki o jazyke. Dušanbe: s. n. ZT, 2009, Zakon Respubliki Tadžikistan “O gosudarstvennom jazyke Respubliki Tadžikistan”.

L’ARMENO NELLA