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L’EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA COMUNITARIA IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE

2.7. Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia

Nell’ambito della politica di immigrazione riveste grande importanza il concetto di spazio di libertà sicurezza e giustizia: all’interno di esso viene garantito il rispetto delle libertà degli individui e la garanzia della loro sicurezza, mediante l’integrazione dei sistemi giudiziari degli Stati membri.

Inizialmente si decise di istituire tale spazio al fine di assicurare la libera circolazione delle persone entro il territorio dell'Unione europea e abbattere qualunque forma di criminalità.

Tuttavia, assicurare la libera circolazione richiedeva l’eliminazione dei controlli sulle persone nel momento in cui si accingevano all’attraversamento delle frontiere, senza effettuare alcuna distinzione tra cittadini comunitari e cittadini di Stati terzi.

L’eliminazione di questi controlli naturalmente è una cosa impensabile: pertanto, la soluzione migliore è identificata nella perfetta integrazione dei caratteri di questo spazio con il meccanismo dei controlli alle frontiere.

Successivamente, all’interno del disegno dell’Unione europea che prevedeva lo spazio vennero ricompresi, non solo i controlli alle frontiere, ma anche le questione relative all’asilo politico e all’immigrazione in generale.

All’interno di questo spazio, inoltre, il riconoscimento dei valori della libertà, della sicurezza e della giustizia viene rivolto non solo ai cittadini comunitari, ma anche ai cittadini dei Paesi terzi e agli apolidi, che giungono nel territorio dell’Unione richiedendo protezione temporanea o asilo politico 62.

Lo “spazio” come viene concepito oggi ha subito una notevole evoluzione rispetto al passato, precisamente rispetto a come era stato concepito all’interno dell’Atto Unico Europeo: in esso, all’art. 13, lo spazio veniva concepito come “spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, del servizi e dei capitali”; successivamente, l’esigenza di ufficializzare questo spazio venne avvertita maggiormente con il Trattato di Masstricht del 1992: un momento in cui si richiedeva da più parti un’accelerazione del processo di integrazione europea.

Tuttavia, lo “spazio” viene istituzionalizzato in maniera ufficiale con il Trattato di Amsterdam che "comunitarizza" l'asilo, l'immigrazione e la cooperazione giudiziaria in materia civile, collocando la cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale all’interno del già citato “terzo pilastro”.

A partire da quel momento la spazio di libertà, sicurezza e giustizia ha rappresentato una realtà effettiva in ambito comunitario, proprio perché i valori portanti non solo sono parti della cultura democratica occidentale ma sono anche realtà comuni agli Stati membri.

In particolare, il fattore sicurezza ha rappresentato il punto di riferimento per molte politiche relative all’immigrazione soprattutto in seguito all’intensificarsi di avvenimenti di violenza collettiva, di destabilizzazioni istituzionali, di atti terroristici o della conflittualità economica: tutti questi avvenimenti hanno caratterizzato la situazione di instabilità politica, economica e

sociale di Stati terzi, i cui cittadini decidono di “sbarcare” in Europa al fine di ottenere un riconoscimento dei diritti fondamentali fino a quel momento calpestati 63.

La sicurezza viene intesa sia nei confronti del singolo individui che nei confronti della collettività in generale e deve essere perseguita mantenendo sempre la salvaguardia degli altri due valori che caratterizzano lo “spazio”, ovvero la libertà e la giustizia.

Tuttavia, dato che si parla di spazio di libertà sicurezza e giustizia è possibile analizzare individualmente questi tre importanti valori, che hanno guidato la definizione della politica di immigrazione:

• il concetto di “libertà” si riferisce, in particolare, alle politiche di immigrazione e di asilo che hanno come priorità l’obiettivo di combattere l'immigrazione illegale e garantire l'integrazione dei cittadini extracomunitari che risiedono legalmente entro i territori dell’UE. Rientra in questa sfera anche la facoltà di attribuire assistenza ai soggetti maggiormente bisognosi, come ad esempio i richiedenti asilo, i rifugiati e gli sfollati;

• il concetto di “sicurezza” richiede la creazione di un quadro istituzionale in cui gli Stati poterono sviluppare un'azione comune per quanto riguarda la cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. La sicurezza, in questo caso, non viene garantita solo ai cittadini ma anche gli interessi dell'UE, in particolare quelli finanziari. L'obiettivo, anche in questo caso, risiede in primis nella lotta all’immigrazione irregolare, alla criminalità, al terrorismo, alla tratta degli esseri umani, e così via 64;

• il concetto di “giustizia” mira ad infondere a tutti i cittadini comunitari un sentimento comune di giustizia mediante l’integrazione dei vari sistemi giudiziari e l’attivazione di una piena cooperazione giudiziaria tra Stati membri: tale integrazione, tuttavia, deve tenere conto delle sostanziali diversità dei sistemi giudiziari degli stessi.

63R. Panizza, Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia, Zanichelli, Bologna, 2005.

64In particolare, in materia di cooperazione di polizia per questioni di libertà, sicurezza e giustizia, l’Unione europea ha creato un organo ad hoc, ovvero l’ Ufficio europeo di polizia – Europol – che rappresentò uno strumento indispensabile per avviare la cooperazione europea in materia di sicurezza mediante lo scambio di informazioni, il sostegno tecnico e operativo, l'analisi della minaccia e le relazioni sulla situazione.

In particolare, la valorizzazione della giustizia nell’ambito dello spazio europeo può essere garantita mediante 3 importanti strumenti: la cooperazione giudiziaria in materia civile, la cooperazione giudiziaria in materia penale (che richiede la semplificazione delle procedure e l’armonizzazione delle normative) e le norme procedurali che devono evitare disparità di trattamento.

Considerato che lo spazio di libertà sicurezza e giustizia che rappresenta l’ambito in cui le politiche di immigrazione dell’UE agiscono, nel corso del tempo è emerso che i valori caratterizzanti questo spazio non si escludono a vicenda ma sono perfettamente compatibili, poiché rappresentano gli obiettivi fondamentali dell’Unione che, ancora una volta, mette al centro del sistema gli interessi dei cittadini comunitari 65.