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DOTTORE 2

Forza Luca, quella lì accanto a te! DOTTORE 3

Allora prendi la trottola. DOTTORE 4

Dai, lo sai qual è la trottola!

Luca si guarda intorno spaurito, evita di guardare gli adulti, la mamma rimane nascosta da quelle persone e…

LUCA

Pianto disperato.

Luca non si calma. La mamma si fa avanti, lo prende in braccio, lo calma ma quando tenta di rimetterlo a terra…

LUCA

Pianto e singhiozzi MAMMA

Scusate, noi andiamo via. Permettetemi di dire che questa osservazione forse è un po’ invasiva per un bimbo come Luca.

Altro ambulatorio, Luca calmo con il padre. Entra un medico e vuole prepararlo per l’EEG.

Luca si rifiuta, il babbo prova a tenerlo fermo ma lui si dispera. LUCA

Il medico spazientito fa intervenire due infermieri. Luca non demorde, si strappa la cuffietta e si sgraffia tutto. Il medico allarga le braccia. Il babbo prende Luca in braccio e vanno via.

SCENA 10

APRILE 1990 - STELLA MARIS - INTERNO GIORNO

Il babbo, la mamma e Luca sono a colloquio nella stanza dello psicologo. Dalle parole degli uni e dell’altro prendono forma due bambini diversi.

PSICOLOGO

Cari signori, Luca è un bambino problematico.

Rifiuta il contatto con le persone e con l’ambiente, non è interessato a ciò che accade intorno a lui. Non stabilisce relazioni, non è collaborativo…

BABBO

Scusi se interrompo, ma stiamo proprio parlando di Luca?

PSICOLOGO

Come sarebbe a dire? MAMMA

Sarebbe a dire che in questa descrizione non rivediamo nostro figlio.

PSICOLOGO

E come sarebbe vostro figlio? BABBO

Molto diverso da come lo ha descritto lei.

PSICOLOGO

Secondo voi non ha problemi? MAMMA

Luca ha numerosi e seri problemi, altrimenti non saremmo qui. Ma, come ho già detto ad altri suoi colleghi, a casa, al nido e nel giardino condominiale non rifiuta la presenza delle altre persone, anzi ne ha alcune preferite che ricerca. Del resto anche con la vostra fisioterapista ha fatto un buon lavoro, è sempre stato collaborativo.

Ha senz’altro difficoltà nell’affrontare situazioni nuove, ma se preparato rimane tranquillo e piano piano si adatta.

A mio parere in questo momento la sua difficoltà più grande è la mancanza di comunicazione verbale, per cui chi non lo conosce non lo capisce, inoltre anche il problema motorio è tamponato, non superato.

Credo che questo lo metta a disagio con gli estranei: non poter esprimere in modo comprensibile le sue richieste.

PSICOLOGO

Signora, non ha mai pensato che magari suo figlio non parla proprio perché non ha niente da dire?

MAMMA Mai. BABBO

Bene dottore, mi sembra che le abbiamo già fatto perdere troppo tempo. Noi andiamo.

Luca, che sta giocando in un angolo della stanza, a questo punto si alza, senza che nessuno lo chiami, prende per mano il babbo e la mamma e si dirige verso l’uscita.

VOCE DI LUCA

Devo essere sincero, non ho mai rimpianto le giratine al Calambrone74, anzi per molto tempo, quando è capitato di passare per quella strada mi sentivo a disagio.

SCENA 11

MAGGIO 1990 - ASL LIVORNO - INTERNO GIORNO Luca con la mamma, aspettano la dottoressa in sala d’attesa.

Arrivo della dottoressa, Luca, a distanza di sicurezza, la osserva attentamente… VOCE DI LUCA

Simpatica, parla sottovoce, non mi tocca e non mi chiama, mi sorride con gli occhi, la trovo bella, mi piace anche il camice, che di solito mi spaventa; chissà, forse dipende dal fatto che è sbottonato e svolazza come il mantello di una principessa. Mi piace guardarla da qui.

DOTTORESSA

Buongiorno, ci vogliamo accomodare dentro?

MAMMA

Buongiorno, forza Luca entriamo. VOCE DI LUCA

Per me, avrei continuato volentieri ad osservarla da qui, ma la stanza è molto ampia, posso continuare a mantenere le distanze. Va bene, con calma, vengo.

La stanza è molto grande e luminosa, c’è una grande scrivania vicino alla finestra, accanto ci sono alcune sedie e due poltroncine. Nell’angolo di fronte spicca un grande tappeto imbottito affiancato da due enormi ceste piene di giochi colorati. Defilato, appiattito alla parete, un lettino per le visite.

DOTTORESSA

Ciao Luca, mentre io e mamma parliamo te sei libero di fare quello che vuoi. In quell’angolo ci sono tanti giochi e il tappeto.

Luca si apre in volto, sorride e, tranquillo, si dirige all’angolo dei giochi... VOCE DI LUCA

SCENA 12

AMBULATORI ASL INTERNO GIORNO

Dopo alcuni mesi la dottoressa presenta a Luca e alla mamma la terapista che deve seguire il suo percorso riabilitativo. Nel frattempo giunge anche un’altra dottoressa. Luca non appare contento. Si nasconde dietro alla mamma.

MAMMA

Dai Luca, prova ad andare a giocare con questa signora, vedi i giochi sono simili a quelli della dottoressa.

Luca si lascia convincere, e segue riluttante la terapista. La madre è rimasta in sala d’attesa e…

TERAPISTA (f. c. con tono di voce molto elevato)

Luca, Lucaaa, guardami; non ti distrarre, hai capitooo?

VOCE DI LUCA

Uguale un corno, la stanza è piccina, questa mi sta davanti e mi parla a voce altissima, tenendo la sua enorme bocca rossa pericolosamente vicina al mio viso. Speriamo che duri poco, non credo che mi divertirò con lei.

SCENA 13

AMBULATORI ASL - INTERNO / ESTERNO GIORNO

Luca esce a testa bassa dalla stanza, seguito dalla terapista, tocca la mamma, esce e si mette sulla panchina nel giardino, fuori dall’edificio. La mamma e la terapista iniziano a parlare…

TERAPISTA

Luca non mi sembra si interessi molto a quello che gli accade intorno, ho preparato un gioco per lui ma non si è minimamente interessato, non ha neanche alzato la testa, nonostante cercassi di stimolarlo incoraggiandolo a provare.

MAMMA

A questo proposito, se mi permette volevo dirle che ho sentito la sua voce da fuori mentre si rivolgeva a Luca. Gli parlava con un tono molto elevato, ecco questo ha su di lui un effetto negativo, lo blocca del tutto, non so perché, ma anche a casa abbiamo notato che di fronte a rumori o voci elevate si ritrae e si immobilizza.

Forse sarebbe meglio provare a parlargli con un tono di voce più basso per coinvolgerlo.

TERAPISTA

Signora faccio questo lavoro da più di vent’anni, il tono di voce non c’entra niente, anzi serve a richiamare l’attenzione. Ho sempre fatto così, non funziona solo con chi non riesce a relazionarsi.

Si fidi, lei è la mamma, io la terapista.

MAMMA

Può darsi che sia così, comunque Luca ha problemi di linguaggio orale, non di udito.

Buongiorno, ci vediamo la prossima settimana.

La mamma esce, Luca si alza prontamente dalla panchina, le dà la mano e, tutto contento si avvia all’automobile.

La mamma lo guarda sorridente e…

MAMMA

Dai, andiamo un po’ sul mare a tirare i sassi che te lo sei meritato. Lo capisci vero che qui dovrai continuare a venire sperando che ti serva per iniziare a parlare?

VOCE DI LUCA

Per la prima volta non ho dovuto faticare per trovare una risposta adatta tra le tante che si presentano sempre alla mia mente e ho detto con voce chiarissima…

LUCA No

MAMMA (prima sospira poi sorride) Nemmeno io per ora capisco, pazienza, vedremo.

SCENA 14

1991 - SCUOLA MATERNA - ESTERNO / INTERNO GIORNO

Nel giardino della scuola ci sono i bimbi che giocano e le maestre che li sorvegliano e intervengono se qualcuno si trova in difficoltà. Una di loro gioca a palla con Luca, arrivano anche un paio di bimbe, si divertono. Compare sulla porta-finestra di una delle aule una signora alta e robusta, con un gran viso sorridente e chiama:

SIGNORA

Luca, vieni a aiutarmi. Luca molla tutto e va dentro dicendo…

LUCA

Pimpia, Pimpia. VOCE DI LUCA

Olimpia, la nostra cuoca è per me la donna rivelazione della scuola. L’unica che comprende il linguaggio del mio stomaco e che, rivolgendosi a quello fa uscire le parole, anche se si tratta solo di sì o no. Comunque è l’unica per la quale riesco a compiere lo sforzo di chiamarla per nome. Lei per premio mi ha promosso suo aiutante.

Dopo poco Luca e Olimpia escono spingendo fuori il carrello con la merenda per tutti i bimbi. Luca ha la faccia contenta e la bocca piena e unta mentre spinge il carrello a due mani.

I giochi continuano, poi le maestre chiamano

MAESTRE

Bimbi forza, tutti dentro! Prima in bagno e poi a lavarsi le mani che si mangia! Tutti rientrano dentro, c’è un po’ di confusione, ma la situazione è sotto controllo. Luca è con una delle insegnanti che si limita a controllare che faccia tutto quello che serve prima di andare a tavola, accanto a lui c’è una bimba molto tranquilla che lo aspetta per andare a mangiare.

SCENA 15

SETTEMBRE 1994 - SCUOLA ELEMENTARE - ESTERNO / INTERNO GIORNO

Primo giorno di scuola, il tempo è bello, il giardino della scuola è pieno di bimbi, di genitori, di nonni…

DRIIIIIN…. Suona la campanella, bimbi e genitori entrano nell’atrio e i maestri iniziano a fare l’appello.

Tocca alla classe di Luca.

MAESTRA

Cantini Tiziana, Fantini Silvia, Giglio Matteo, Piccoli Agnese, Razzauti Luca…

I bimbi entrano in classe man mano che vengono chiamati, lì trovano gli altri insegnanti ad aspettarli. La classe è molto affollata, le sedie ci sono per tutti, i banchi no.

Luca entra, si siede un po’ defilato e osserva… MAESTRA

Buongiorno a tutti, mi presento io sono Pieranna, gli altri maestri si presenteranno quando vi salutano. Avete visto quanti siete? Non vi preoccupate, siete gli alunni di due classi, ma vi abbiamo fatti entrare tutti insieme perché noi quattro siamo gli insegnanti di tutti e ci piacerebbe che voi diventaste un gruppo unico. Le aule da oggi in poi saranno due, ma voi cambierete spesso stanza così imparerete a conoscervi bene.

VOCE DI LUCA

È strano, non mi era mai capitato di trovarmi in un luogo così affollato, in una situazione nuova, e di sentirmi soltanto piacevolmente curioso. Dal mio osservatorio, lontano dalla lavagna dove c’è la maestra e vicino alla porta, posso vedere tutti. Maestri e compagni.

Intanto i maestri continuano a presentarsi, poi è il turno dei bimbi, quando tocca a lui, con la testa bassa, Luca riesce a mormorare…

LUCA Luca

Una maestra gli fa una carezza lieve sulla testa. Tutto prosegue senza intoppi. VOCE DI LUCA

Il primo giorno di scuola è stato la degna premessa di quello che per cinque anni mi sarei trovato a vivere ogni giorno: esperienze stimolanti e rassicuranti, in un ambiente naturale, insieme con adulti e bimbi.

SCENA 16

SCUOLA ELEMENTARE - INTERNO GIORNO

Luca è seduto quasi nell’angolo, vicino alla porta. È tranquillo, si guarda intorno, quando…

VOCE DI LUCA

Mi giro e vedo che la sedia accanto alla mia non è più vuota. C’è un bimbo un po’ serio, sembrerebbe anche di poche parole, con due fari azzurri nella faccia che lo rivelano. Mi guarda per un secondo

MATTEO Matteo

VOCE DI LUCA

Mi dice, si gira verso i maestri, non richiede una mia risposta, rimane vicino a me; si capisce che ci sta volentieri, io pure. Chi me lo ha mandato è un grande.

I maestri guardano verso i due bimbi, hanno occhiate d’intesa, MARISA

Guarda bellini loro, come stanno bene insieme.

VOCE DI LUCA

SCENA 17

SETTEMBRE 1995 - IPPODROMO CAPRILLI75 - ESTERNO GIORNO Bimbi, insegnanti, istruttori e due pony. Tutti insieme nel pratone.

I bimbi, a turno, guidati dagli istruttori e aiutati dai maestri, spazzolano e montano i pony.

Voci allegre di bimbi

BIMBO

Maestro, guardami sono su Giappy ISTRUTTORE

Non urlare vicino all’orecchio del cavallo, lo fa innervosire

VOCE DI LUCA

Forse assomiglio a un cavallo.

Intanto Luca, molto sorridente, insieme a Matteo, spazzola Tarantella sotto il controllo dell’istruttrice.

SCENA 18

MAGGIO 1996 - SASSETTA76 - AGRITURISMO - ESTERNO / INTERNO GIORNO

VOCE DI LUCA

Un’esperienza come quella dell’incontro con i pony non poteva concludersi se non con una full immersion nella natura, così tutti sul pullman e via… tre giorni a Sassetta: bimbi, maestri… e basta. Sensazione unica: essere fuori, da solo, e sentirmi a casa.

Bimbi in campagna che osservano gli animali da cortile, la maestra Maria Elisa mette in evidenza le caratteristiche di ciascuno.

MARIA ELISA

Guardate bimbi le galline come scavano con gli unghioli per cercare i vermi, e come stanno attente a non perdere i pulcini, e come controllano che mangino.

Ora andiamo verso lo stagno ad osservare i girini.

I bimbi sono tutti sparpagliati e, in formazione sciolta, vanno con i quattro insegnanti verso lo stagno. Al ritorno si fermano all’orto..

EUGENIO

Forza bimbi, c’è da cogliere la verdura, la signora in cucina aspetta noi.

BIMBO

La verdura non mi piace. Io non la mangio, io non la colgo.

PIERANNA

Se non la vuoi mangiare pazienza, anche se ti consiglio magari di assaggiarla, comunque la vai a raccogliere, come tutti.

La signora, in cucina…

SIGNORA

Grazie bimbi. Quanta verdura avete colto! Ora ve la preparo in due o tre modi.

MARISA

Andiamo tutti a fare la doccia e poi a cena.

VOCE DI LUCA

Io la verdura l’ho sempre mangiata, come tutto il resto, ma per gran parte dei miei compagni questo menù è insolito e, forse perché ce la siamo raccolta, l’hanno trovata tutti buonissima.

Dopo cena tutti riuniti nella stanza grande per la sfilata con i pigiami. Eugenio annuncia i bimbi in stile “Piccolo Diavolo”77

. EUGENIO

Ed ecco a voi il modello margheritine!

Lo indossa Agnese!

SCENA 19

ESTATE 1995 - BAGNI PANCALDI / ACQUAVIVA - ESTERNO GIORNO Grande piscina dei bagni Pancaldi - Acquaviva.

Luca con le sue sorelle e molte altre persone è in acqua. I loro genitori si stanno asciugando al sole, dopo aver fatto il bagno in mare. Gianni, l’istruttore di nuoto è a bordo vasca e…

GIANNI

Forza Luca, se non nuoti niente pastasciutta.

VOCE DI LUCA

Nell’acqua alta, dove i piedi sono meno fondamentali, mi sento bene; l’acqua è un luogo esagerato per stare in mezzo agli altri senza sentirseli troppo addosso. La coordinazione è meno impegnativa e questo mi permette di liberare energie per parlare e fare scherzi a Gianni.

LUCA

Gianni aiuto, aiutoo! Affogooo! VOCE DI LUCA

Gianni mi fa un gesto con la mano che vuol dire: zitto e nuota. È un uomo che non demorde, è convinto che posso imparare a nuotare e io, per ringraziarlo della fiducia, imparo. Gianni è anche convinto che posso imparare a fare il tuffo di testa, ma questo, con tutta la buona volontà, proprio non riesco a farlo.

SCENA 20

OTTOBRE 1995 - SEDE SCOUT - INTERNO / ESTERNO GIORNO

In una stanza abbastanza piccola, piena di oggetti e di casse messi alla rinfusa, ci sono tanti bimbi, tra cui Luca, alcuni giovani (i capi), tutti in uniforme scout.

VOCE DI LUCA

In estate a Livorno siamo tutti più rilassati e disposti a fare progetti.

Uno fondamentale per la mia vita prende le mosse dai bordi della piscina e si realizza dal mese di ottobre. La mia esperienza scout inizia con l’ingresso in una stanzetta resa ancora più piccola da una moltitudine di oggetti disposti alla rinfusa, da 24 bimbi vocianti e dai capi. La mia prima reazione, al solito, è basata sull’osservazione. Alcuni dei bimbi sembrano timorosi, altri sfrontati; le femmine, come di consueto, sono le più naturali. Ma quello che mi rende amico il posto è la presenza di Matteo, già nella stanza che mi sorride senza dire niente, mentre aspetta con pazienza che mi decida a varcare la soglia. I capi hanno un sorriso per tutti e si presentano con i nomi dei personaggi del Libro della giungla78: Akela, capo branco e Bagheera, la pantera saggia che consiglia e protegge il cucciolo d’uomo.

I genitori cominciano ad andarsene, anche i genitori di Luca si muovono, si avvicinano a Luca e…

MAMMA

Come va? Ti piace? Luca fa un leggero segno affermativo con il capo.

MAMMA

vuoi rimanere qui con tutti i bimbi? Luca non si muove.

78 R. Kipling, Il Libro della giungla.

MAMMA (rivolta al babbo) non mi sembra tanto convinto. BABBO

prima ha detto sì, facciamolo provare. I genitori si avvicinano ai capi.

BABBO

Noi andiamo, magari proviamo a tornare tra una mezz’ora.

AKELA

Ma no, non credo sia necessario, eventualmente vi chiamiamo.

Bagheera intanto, senza dire niente ha teso la mano a Luca, che la prende ed entra con lui nella stanza.

BAGHEERA (rivolto ai genitori)

State tranquilli, non ci saranno problemi, vero Luca?

Luca fa il solito cenno di assenso con la testa.

VOCE DI LUCA

È bello quando chi ti guida, ti accompagna, ti dà credito. Questa è la molla che mi spinge a osare.

Così dopo le presentazioni, quando andiamo al campone per i giochi, io per mano a Bagheera mi sento parte di un gruppo dove non ci sono riserve; tutti giocano come possono, meglio che possono come vuole la promessa scout.

AKELA

Bene bimbi, facciamo le squadre per il ruba bandiera, poi manteniamo le stesse per lo scalpo. Luca e Bagheera tengono la bandiera e fanno la giuria.

VOCE DI LUCA

Posso dire che grazie al cammino scout ho iniziato a conquistare, lentamente, sempre nuovi, piccoli spazi di emancipazione.

SCENA 21

AUTUNNO 1995 - LIVORNO - PIAZZA ALBERATA E STUDIO DI SAURO - INTERNO / ESTERNO GIORNO

VOCE DI LUCA

Conosco Sauro dall’età di sei anni, quando ha iniziato a farmi da tutor per l’attività di preatletica. Con lui le cose funzionano come con Matteo: ci parliamo attraverso un appagante, silenzioso dialogo. Questo giovane dai colori chiari e dai lineamenti sottili conosce il linguaggio del corpo e sa trarre dal mio, con un semplice gesto, le risposte adeguate. D’altra parte è fisioterapista, psicomotricista con attitudini empatiche. Con lui faccio cose che non avrei creduto possibili, come correre. Ci vediamo una volta alla settimana nel suo studio…

SAURO

Ciao Luca, vieni, levati le scarpe che ci divertiamo. Ciao Giacomo, a dopo. GIACOMO

Ok, tra un’oretta torno. SAURO

Sì, non prima perché oggi facciamo qualcosa di nuovo.

VOCE DI LUCA

La novità consiste, dopo i favolosi esercizi sul disco dell’equilibrio e i massaggini ai piedi, nell’andare a lavorare nella grande piazza alberata, per sfruttare tutte le possibilità ambientali che essa offre. Così…

SAURO

Guarda Luca! Ti piace questa scalinata di pietra della chiesa?

LUCA (sussurra) Sì

SAURO

Bene! Allora giochiamo! Forza salita a piedi alterni;

Luca esegue.

SAURO

Ok, questo lo sai già fare bene, aggiungiamo qualcosa: salire due scalini per volta!

Luca rimane immobile, guarda Sauro, sembra aspettare qualcosa. SAURO

Tranquillo, oggi lo facciamo per mano, è un esercizio nuovo!

Bravo! Siamo arrivati in cima! Riposiamoci un po’ vai; oggi sei così bravo che mi è venuto in mente di fare un’altra cosa.

Luca, visibilmente soddisfatto, agita un po’ le mani e guarda sorridente verso Sauro.

SAURO

Attenzione Luca, sempre più difficile, ora, per scendere andiamo all’indietro. Sauro fa vedere a Luca come fare. Luca rimane fermo, non sorride, per un momento si copre le orecchie.

SAURO

Stai tranquillo, fidati, dietro di te ci sono io, se inciampi ti prendo. Dai prova. Luca inizia la discesa, prima toccato da Sauro, poi da solo, con Sauro alle spalle. Una volta arrivati in fondo

SAURO

Bravo, sei veramente da applauso! Allora visto che hai la giornata buona approfittiamo: passaggio da una panchina all’altra con un passo lungo. Non guardare in basso, guarda me, dammi la mano e fidati.

VOCE DI LUCA

Gli dò la mano e mi fido; al quarto tentativo riesco a fare tutto da solo. Mentre torniamo allo studio vediamo babbo. Sono sfinito, ma provo a raccontare.

LUCA

Con Sauro alla chiesa su e giù e le panchine salto.

BABBO

Oggi cose grosse! A casa raccontalo anche a mamma e alle bimbe.

SCENA 22

CASA RAZZAUTI - ESTATE - ESTERNO POMERIGGIO

Luca è nello spazio verde condominiale con i suoi familiari e ragazzi di tutte le età

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