• Non ci sono risultati.

LUCI DÌ NATALE

Nel documento La poesia multicolore di Domenico (pagine 81-84)

IMMAGINI SENZA CUORE

LUCI DÌ NATALE

Brillano nel buio le luci natalizie dagli intensi colori ,solitari,

palpitano all’unisono ,luccicanti sui balconi delle desolate periferie.

Per strade deserte che ti conducono lontano ,lottando contro il male, perduto tra sentieri di sughero , sui monti di marzapane inseguendo schiere d’ angeli

dalle ali bianche tra una folla di persone e magiche statuine nella luce che mai si spegne, palpitano le nostre passioni. Misera la vita dei pastori per le brulle colline di cartapesta , simile ad una poesia dimenticata in un vecchio quaderno ove si dialoga sull’amore ,

sui colori dell’essere e del divenire. Cala la notte con le sue ragioni la gente ritorna a casa con il peso dei suoi affanni e delle sue illusioni

ed il vivere è men duro con un speranza dentro il cuore. Per le strade illuminate vaga lo spirito d’un nuovo natale. Il cielo oscuro copre il corpo infreddolito della natura ignuda. Tra i brulli boschi intorno ai fatui fuochi

nelle radure silenziose la danza dei fauni cornuti.

La magia dei giorni addolcisce il gelido corpo dell’inverno, accompagnando il bruno carro trainato dei buoi

guidato dal villano ubriaco che non farà mai più ritorno a casa. Di questo eterno e immemorabile noumeno che

cresce come una pianta verso il cielo stellato

dei tanti errori ,delle tante cose sopportate in silenzio.

Questa vita nasce e prende forma dalle mani d’un triste artefice. Le luci in lontananza messaggi d’intensi amori .

Una dolce nenia accompagna la vita e la morte. Quanta tenerezza, ogni soffrire svanisce insieme

a ricordi e grandi imprese, andare di paese in paese alla ricerca di pace, d’un calore che colori il vivere comune.

E l’amarezza si scioglie nel fondo di un bicchiere di vino . Nell’udire il canto dei bambini , il suono delle zampogne stridule nell’aria fredda , sera d’annunzio della lieta novella. In quel pacco ornato con un bel fiocco ci sono nascoste

le nostre intenzioni , i nostri sogni , giorni e guerre mai concluse. Misero l’andare, ignoto tra i vicoli lunghi e lugubri

il credere rende santo il proprio andare.

Nel nome e nell’onore , nella gioia e nella sventura

79

DiSCORSI DI DICEMBRE

Stasera la neve scende a fiocchi imbiaccando ogni cosa sotto la morsa del freddo gli endecasillabi si scindono in monelli ,dialettici ritornelli. Tirato a lucido

Impettito l’ apostrofo cornuto, si presentai ben vestito sulla mia scrivania in compagnia d’un articolo assai attraente che rende forbite le varie favelle di molti miei personaggi facendogli migliorare, i vari interloquire tutto d’un colpo. C’è tanta gente che vaga per strada alla ricerca d’un espressione congeniale , d’un senso certo per la propria vita disse la donnina sorridendo .

Non siamo tutti identici nella logica delle cose.

Disse l’uomo senza occhiali ,alla guardia senza baffi.

La dialettica nasconde sempre molte debolezze ed incertezze. Mio caro amico rispose quest’ultima.

Un albero di natale è un luogo fantastico ove vivono

tante strane creature, alcune provenienti da lontani luoghi . ed e così bello addobbarlo con mille luci ,ninnoli e stelline , palline colorate che luccicano nel buio , ammirare

palpitanti piccoli mondi su cui vivono innumerevoli extraterrestri. L’altra faccia di questa realtà, economica e sociale e condurre alla rivolta il quotidiano vivere in questa sera di dicembre.

Il mondo è frutto della volontà e della rappresentazione. Rispose il saggio scolandosi un bicchiere di vino.

Causa di ciò in molti m’ incitarono ad andare avanti ed io l’avrei fatto sé non m’avrebbe fatto pagare a me il conto di quella cena nauseabonda . Illuminati da una pallida luna , in molti si continuano a chiedere perché si continua a camminare mano nella mano infreddoliti sotto le stelle. In silenzio tra la folla con l’animo in frantumi.

Il freddo congela la spirito delle polemiche,

le conclusioni affrettate, i numerosi problemi accumulati. Tutto passa e invecchia velocemente , mentre viene

svuotato il secchio colmo di concetti e verbi poco usati. Uscendo di casa sotto la pioggia in pantofole e pigiama ignaro del domani e di ciò che ci riserva il futuro.

Il piccolo uomo pensò:

Il tempo inganna e ti cambia inesorabilmente . Nei lumi ideali di mille ricerche etimologiche .

Gianna filava la lana in un giorno diverso ,fatto solo di sesso. La ragione insegue il sogno. La notte il vecchio amore.

80

LIRICA EPIFANICA

Oltre il confine della nostra misera dimensione nuove realtà

cambiano in mille incantesimi per divenire uno spazio

raggiungibile un punto ove ogni cosa è possibile.

La luce di una nuova alba sulle colline gobbe e brulle

illuminano l’ orizzonte i paesi arroccati e dormenti .

Occhi socchiusi nella notte in attesa d’un evento

che si ripete nel tempo, attraverso i secoli .

Fugge immemore la gloria in groppa ad una scopa che

svanisce lentamente in un bagliore che brilla in lontananza.

Un coro di voci s’odono ,risuonano nell’aria inebriano il corpo ,addolcisce lo spirito. Principi e fini ,stelle filanti luccicanti nel buio con un retino l’uomo dei sogni le rincorrere per strade bagnate . Stravolgendo ogni norma , con il cuore sepolto

sotto un mucchio di neve, in compagnia di torbidi desideri. Tra file interminabili di grattacieli grigi i treni corrono veloci attraversano

il corpo d’una nazione ignuda, infreddolita , nascosta ancora sotto l’albero di natale. Mentre il matto burattinaio , si diverte a giocare con il destino di piccole marionette . Il senso delle cose sfugge alla ragione si tramuta , si confonde riflesso allo specchio dei giorni che verrano e senza conoscere il tuo nome camminerò sotto la pioggia

cercando questo stupida formula della felicità . Poi come per magia ricorderò il tuo viso e volerò con te, verso questo sogno , morso da un cane idrofobo , inseguito da un gruppo di assassini , preso di mira dalla polizia ,

dal preside, dal vicino di casa , dal politico scellerato.

Ed eccomi in un presepe di cartapesta ,dietro ad una carovana di cammelli proseguire il magico viaggio guidati da una stella cometa e dai tre magi ,

giungeremo a te signore del tempo passato e futuro per rendere vivo

questo nostro bene per essere partecipi con te di questo misterioso ,universale amore .

81

Nel documento La poesia multicolore di Domenico (pagine 81-84)