7. SISTEMI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
7.2. M ISURE ORGANIZZATIVE E TECNICHE
Il programma di manutenzione periodica e programmata di macchine, impianti e attrezzature, e la gestione dell’esercizio attraverso sistemi informatici di monitoraggio e controllo riducono significativamente l’impatto dannoso dei processi produttivi sulle persone, allungando il ciclo di vita delle strutture evitando o riducendo l’esposizione al pericolo degli operatori.
Gli interventi di prevenzione consistono in:
misure organizzative: riconducibili alla definizione del ruolo dei lavoratori e dei gestori dell’organizzazione, nonché alle competenze degli stessi. Essendo le competenze aspetti incrementabili attraverso specifici processi formativi, appartengono alle misure organizzative la formazione e l’addestramento dei lavoratori a comportamenti corretti
misure tecniche: relative a impiego e gestione di attrezzature e componenti delle attrezzature, strutture ed elementi
misure procedurali: specifiche modalità di esecuzione dei processi operativi finalizzati al contenimento o all’eliminazione dei rischi per la sicurezza dei lavoratori, trasferite ai lavoratori attraverso un continuo addestramento, verificandone periodicamente la comprensione iniziative
“politiche”: definizione di standard tecnici e qualitativi; verifiche periodiche del servizio e della qualità del trattamento; campagne informative presso l’utenza.
7.2. Misure organizzative e tecniche
7.2.1. Strutture, postazioni e ambienti di lavoro
Le sovrapposizioni dei processi con sviluppo in altezza sono state concepite garantendo il passaggio agevole, senza ostacoli e senza pericoli di caduta dall’alto e/o scivolamenti degli addetti alla conduzione e all’esercizio. Piattaforme, parapetti, passerelle e scale di accesso sono stati previsti predisponendo sufficiente spazio libero in altezza e con materiali resistenti all’abrasione, all’usura ed alla corrosione e dimensionati secondo la normativa vigente.
Il camino per l’immissione in atmosfera dei fumi è stato dotato di una adeguata struttura per consentirne l’agevole campionamento manuale.
La pavimentazione degli ambienti al chiuso è stata prevista con pavimento industriale al fine di evitare l’accumulo e la diffusione di polvere e di ridurre i rischi di scivolamento e di cadute.
La regolare manutenzione delle vie di transito garantisce l’assenza di dislivelli e asperità nel terreno, importante sia per i lavoratori addetti al controllo dell’esercizio sia per i manutentori.
Le aree di movimentazione e di scarico in fossa sono state delimitate in modo da ridurre le interferenze tra uomini e mezzi di trasporto.
La circolazione dei mezzi di movimentazione dei materiali in ingresso, in uscita e all’interno dell’area dell’impianto, degli operatori e degli autisti nella sezione di ricezione e la circolazione interna di conduttori, manutentori e fornitori/appaltatori devono essere opportunamente regolate per minimizzare le interferenze tra diverse operazioni e tra mezzi e persone.
La cabina di alloggiamento dell’operatore del carroponte è posizionata in modo da consentire una buona visuale dell’intera fossa rifiuti ed è munita di un sistema di ventilazione indipendente rispetto alla fossa. È stato necessario definire i percorsi consentiti con segnaletica, orizzontale e verticale (semafori), i limiti di velocità dei mezzi di trasporto per evitarne il ribaltamento o spostamenti del carico nelle curve le aree di circolazione pedonale, nonché regolamentare gli accessi, consentendo l’ingresso ad un numero massimo di veicoli.
Le postazioni di lavoro sono adeguate alle operazioni da svolgere.
Al fine di evitare una pluralità di rischi, lo stoccaggio avverrà con le seguenti modalità:
• stoccaggio all’aperto solo per rifiuti non pericolosi (verde, fanghi stabilizzati, rottami metallici, rifiuti inerti)
• stoccaggio separato per additivi e sostanze chimiche e sistemi chiusi per sostanze e materiali pericolosi
• stoccaggio dei materiali solidi in polvere (ceneri, calce, carboni attivi, bicarbonato di sodio) in sili dotati di filtri a maniche sulle uscite d’aria e di sistemi che evitino l’impaccamento dei materiali.
Le dotazioni dei sistemi di stoccaggio e di alimentazione devono includere:
• fossa di stoccaggio per rifiuti allo stato sfuso;
• serbatoi di stoccaggio di rifiuti liquidi;
• area di stoccaggio per rifiuti in fusti e relativo sistema di alimentazione;
• sistemi chiusi per il trasporto e la movimentazione elimina o riduce l’esposizione a polveri.
Nelle immediate vicinanze sono state previste docce d’emergenza e lavaocchi.
La movimentazione manuale dei carichi deve seguire le seguenti indicazioni minime:
• evitare la torsione del tronco;
• evitare di concentrare in brevi periodi le movimentazioni;
• non sollevare manualmente carichi troppo pesanti;
• impilare i contenitori su palletts metallici con protezioni laterali per impedirne deformazioni e garantire la successiva manipolazione in sicurezza;
• prevedere scaffalature stabili, per l’impilaggio temporaneo dei contenitori, sulle quali sia riportata l’indicazione del carico massimo;
• prevedere stoccaggio adeguato e separato di contenitori deformati o rotti evitandone l’impilamento.
Per evitare l’esposizione a rumore, la precedente precauzione vale anche per i sistemi di scarico, la camera di combustione, l’area turbina e compressori, i generatori di vapore; inoltre, sono stati previsti anche silenziatori su valvole di sicurezza, aspirazioni e scarichi di correnti gassose.
Ventilatori a basso numero di giri per i condensatori e gli aerotermi costituiscono un’ulteriore misura tecnica di prevenzione.
La manutenzione programmata delle sezioni dell’impianto e delle apparecchiature (cuscinetti, impianto di aerazione, compressori, motori, ecc) può ridurre il livello di rumore.
In tutti i casi, l’accesso dei lavoratori sarà consentito solo con adeguati otoprotettori.
Per proteggere i lavoratori dal pericolo di contatto con superfici calde, sarà necessario:
• segnalare e proteggere le parti calde dei diversi impianti
• isolare termicamente la camera di combustione
• garantire accessi limitati nel tempo ed esclusivamente a persone autorizzate.
Per ciò che riguarda il controllo della radioattività, le modalità gestionali e le necessità impiantistiche devono essere definite dall’esperto qualificato per la radioprotezione individuato dal gestore dell’impianto in relazione alla tipologia di rifiuti conferiti, alle modalità di consegna e di caricamento ed inviate agli enti di controllo.
Le aree di sosta e di scarico dei mezzi che hanno dato luogo ad una eventuale anomalia radiometrica, nonché il locale di stoccaggio provvisorio delle sorgenti eventualmente rinvenute nei carichi, sono state identificate in planimetria di progetto e verranno poste alla valutazione degli enti e i soggetti competenti.
Le registrazioni e la segnaletica di rischio da radiazioni da utilizzare potranno essere rivisti a seguito di sopralluogo nell’ambito del quale sarà verificata la funzionalità e le impostazioni del sistema di controllo, la collocazione delle aree di sosta e di scarico, la lista dei destinatari delle comunicazioni e le eventuali modifiche/ integrazioni che si renderanno opportune sulla base del confronto sul campo.
7.2.2. Impianti, macchine e attrezzature di lavoro
La prevenzione dei rischi infortunistici comporta anche la necessità del corretto utilizzo di impianti, macchine e attrezzature di lavoro. In prima istanza occorre sottolineare che tutte le macchine e le attrezzature saranno conformi alla direttiva macchine e marcate CE secondo le norme tecniche più recenti. L’installazione di telecamere a circuito chiuso previsto consentirà controlli visivi continui dalla sala comandi, soprattutto laddove non sia possibile un accesso diretto continuo.
Le telecamere ad infrarossi saranno utilizzate per un migliore controllo della combustione e delle temperature nei forni.
Nel caso di nastri trasportatori, carri ponte, alimentatori, sistemi di caricamento e trasporto di materiali, griglie nella camera di combustione, ventilatori, aspiratori, turbine, macchine come trituratori, vagli o mulini, in cui sono presenti parti e organi in movimento, sono previste:
• protezioni delle parti mobili da contatti accidentali e di fotocellule per il blocco in caso di accesso in aree di pericolo;
• sistemi che provocano l’arresto della parte in movimento in caso di rimozione dei carter;
• pulsanti di blocco e riavvio macchina di colore diverso;
• segnalazioni acustiche e luminose per il bloccaggio delle protezioni e doppio interruttore di arresto;
• dispositivi di sicurezza e segnalazioni acustiche e visive della loro rimozione e/o spegnimento automatico.