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Malattie da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore:

tumori della vescica

78) Malattie da sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore:

Agenti:

Lavorazioni: Elenco di lavorazioni a rischio presunto di sovraccarico biomeccanico degli arti ( presenti per almeno 4 ore complessive in un turno di lavoro ) di cui alla Tabella 7 dell’articolo qui sotto citato “ Documento di Consenso “. E così:

Lavorazioni a ritmi prefissati e con obiettivi di produzione: Montaggio, assemblaggio, microassemblaggio su linea – Preparazioni manuali, confezionamento, imballaggi, ecc su linea – Levigatura e/o sbavatura e/o rifinitura ecc. manuale e/o con strumenti vibranti nella lavorazione del

134 legno, plastica, ceramica, ecc. – Approvvigionamento e/o scarico linea o macchina ( torni, frese, presse, macchine da stampa, macchine tessili, filatoi, ecc.) per il trattamento superficiale di manufatti ( in metallo, legno, resine, plastica, stoffa, ecc. ) – Operazioni di cernita, selezione con uso degli arti superiori ( ad es. nell’industria ceramica, del bottone, alimentare, ecc) – Operazioni di taglio manuale o con taglierine elettriche, cucitura manuale o a macchina, orlatura e altre rifiniture, stiratura a mano o con presse nel settore dell’abbigliamento, nelle lavanderie, nell’industria calzaturiera e pelletterie, ecc. - Lavorazioni delle carni: macellazione, taglio e confezionamento.

Altre lavorazioni a ritmi non vincolati ma eseguiti con continuità: Operazioni di cassa in supermercato – Decorazione, rifinitura su tornio – uso di martello o mazza per almeno 1/3 del turno di lavoro – Uso di badile per almeno 1/3 del turno di lavoro – Uso di attrezzi manuali che comportano uso di forza ( leve, pinze, tenaglia, taglierina, raschietti, punteruoli, ecc.) – scultura, incisione, taglio manuale di marmi, legni, pietre, metalli, ecc. – Lavorazioni con operazioni di taglio manuale ( coltelli, forbici, ecc.) – Operazioni di posatura ( pavimenti, tegole, ecc.) – Lavoro al videoterminale ( limitatamente per i compiti di data – entry, cad-cam, grafica) – Imbiancatura, verniciatura, stuccatura, raschiatura, ecc.

nel trattamento di superfici – Lavorazioni con uso di strumenti vibranti quali molle, frese, martelli, scalpelli pneumatici, ecc. -

Meritevole di attenzione risultano essere anche altre attività quali: musicista professionista, massofisioterapista, parrucchiere, addetti a cucine e ristorazione collettiva, addetti alle pulizie quando l’attività sia svolta con continuità per buona parte della giornata lavorativa.

Nella Tabella 8 dello stesso articolo “ Documento di Consenso “ sono riportati i Primi segnalatori di presunta esposizione a movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori ( e inferiori. Per questi ultimi si omette la relativa frase) : 1) Ripetitività: Lavori comportanti la ripetizione degli stessi movimenti degli arti ogni pochi secondi oppure la ripetizione di un ciclo di movimenti per più di 2 volte al minuto per almeno 2 ore complessive ne turno lavorativo; 2) Uso di forza: Lavori con uso ripetuto ( almeno 1 volta ogni 5 minuti ) della forza delle mani per almeno 2 ore complessive nel turno lavorativo. Sono parametri indicativi al proposito: - afferrare e sollevare, con presa di forza della mano ( grip ), un uggetto che pesa più di 2,7 kg o usare un’equivalente forza di GRIP; - afferrare e sollevare, con presa di precisione della mano ( per lo più tra pollice e indice=pinch ), oggetti che pesano più di 900 grammi o usare un’equivalente forza di PINCH; - sviluppare su attrezzi , leve, pulsanti, ecc, forze manuali pressocchè massimali ( stringere bulloni con chiavi, stringere viti con cacciavite manuale, ecc. ); 3) posture incongrue: Lavori che comportano il raggiungimento o il mantenimento di

135 posizioni estreme della spalla o del polso per periodii di 1 ora continuativa o di 2 ore complessive, 1 vK – nel ritmo di lavoro ( indicativi così: - posizioni delle mani sopra la testa e/o posizioni del braccio sollevato ad altezza delle spalle; - posizione in evidente deviazione del polso; 4) impatti ripetuti:

Lavori che comportano l’uso della mano come un attrezzo ( ad esempio: usare la mano come un martello per più di 10 volte all’ora per almeno 2 ore complessive sul turno di lavoro

Effetti lesivi: a) Tendinite del sovraspinoso; b) Tendinite del capo lungo bicipite; c) Tendinite calcifica ( morbo di Duplay ); d) Borsite ( per tutte: in Lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano a carico della spalla movimenti ripetuti, mantenimento prolungato di posture incongrue ). e) Epicondilite; f) Epitrocleite ( per tutte e due le patologie in: Lavorazioni svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti dell’avambraccio, e/o azioni di presa della mano con uso della forza). g) Borsite olecranica ( Lavorazioni svolte, in modo non occasionale, che comportano un appoggio prolungato sulla faccia posteriore del gomito ). h) Tendiniti e peritendiniti flessori/ estensori ( polso – dita ). i) Sindrome di De Quervain ( per tutte e due le patologie in:

Lavorazioni svolte, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti e/o azioni di presa e/o posture incongrue della mano e delle singole dita). l) Sindrome del tunnel carpale. Altre patologie ( Lavorazioni svolte, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti o prolungati del polso o di prensione della mano, mantenimento di posture incongrue, compressione prolungata o impatti ripetuti sulla regione del carpo).

PRIMA NOTA: Lo storico articolo “ Le affezioni muscolo – scheletriche degli arti superiori e inferiori come patologie professionali: quali e a quali condizioni. Documento di Consenso di un gruppo di lavoro nazionale “ ( D. Colombini, E. Occhipinti, S. Cairoli, N. Battevi, O. Menomi, M.G. Ricci, C.

Sferra, A. Balletta, E. Berlingò, F. Draicchio, S. Palmi, A. Papale, G. Di Loreto, P.G. Barbieri, M.

Martinelli, E. Venturi, G. Molteni, G. De Vito. A. Grieco ), pubblicato su Medicina del Lavoro, 94, 3:

312 – 329, 2003 ) rappresenta tutt’ora un validissimo ausilio per l’individuazione delle lavorazioni dove si ravvisa il rischio lavorativo per le patologie da sovraccarico dell’arto superiore, oggetto di inserimento nella Tabella, e, come vedremo nella Parte Quarta del presente percorso, per lo studio del nesso causale delle patologie non oggetto di tabellazione. Nella Tabella 7 del loro pregevolissimo lavoro, gli Autori forniscono “ L’elenco di lavorazioni a rischio presunto di sovraccarico biomeccanico degli arti ( presenti per almeno 4 ore complessive in un turno di lavoro ) “. E così: Lavorazioni a ritmi prefissati e con obiettivi di produzione ( Montaggio, assemblaggio, microassemblaggio su linea - Preparazioni manuali, confezionamento, imballaggi, ecc su linea – Levigatura e/o sbavatura e/o rifinitura ecc. manuale e/o con strumenti vibranti nella lavorazione del legno, plastica, ceramica, etc.

136 - Approvvigionamento e/o scarico linea o macchina ( torni, frese, presse, macchine da stampa, macchine tessili, filatoi, etc. per il trattamento supeficiale di manufatti ( in metalli, legno, resine, plastica, stoffa, etc. ) - Operazioni di cernita, selezione con uso degli arti superiori ( ad esempio nell’industria ceramica, del bottone, alimentare, etc. ) - Operazioni di taglio manuale o con taglierine elettriche, cucitura manuale o a macchina, orlatura e altre rifiniture, stiratura a mano o con presse nel settore abbigliamento, nelle lavanderie, nell’industria calzaturiera e pelletterie, etc. – Lavorazioni delle carni: macellazione, taglio e confezionamento. Altre lavorazioni a ritmi non vincolati ma eseguiti con continuità e o a ritmi elevati: Operazioni di cassa in supermercato - Decorazione, rifinitura su tornio – Uso di martello o mazza per almeno 1/3 del turno di lavoro – Uso di badile per almeno 1/3 del turno di lavoro – Uso di attrezzi manuali che comportano uso di forza ( leve, pinze, tenaglia, taglierina, raschietti, punteruoli, etc. ) – Scultura, incisione, taglio manuale di marmi, legni, pietre, metalli, etc. – Lavorazioni con operazioni di taglio manuale ( coltelli, forbici, etc.) – Operazioni di posatura ( pavimenti, tegole, etc. ) - Lavoro al videoterminale ( limitatamente per compiti di data- entry, cad – cam, grafica ) – Imbiancatura, verniciatura, stuccatura, raschiatura, etc. nel trattamento di superfici – Lavorazioni con uso di strumenti vibranti quali mole, frese, martelli, scalpelli pneumatici, etc. ( per cui è opportuno fare riferimento alla Voce Tabellare 76 della presente Tabella Industria ) – Alcune lavorazioni agricole e/o di allevamento bestiame quali potatura, raccolta e cernita, tosatura, mungitura, sessatura pollame, etc. ( per cui è opportuno fare riferimento alla Voce 23 della Tabella Agricoltura ). Gli Autori scrivono che: Meritevoli di attenzione risultano essere anche altre attività quali: musicista professionista, massofisioterapista, parrucchiere, addetti a cucine e ristorazione collettiva, addetti alle pulizie quando l’attività sia svolta con continuità per buona parte della giornata lavorativa.

Nella successiva Tabella 8 gli Autori elencano i “ Primi segnalatori di presunta esposizione a movimenti ripetuti degli arti superiori ( ed inferiori: vedi al riguardo Voce successiva 79 che, però, prevede come tabellate solo alcune patologie delle ginocchia )”: 1) Ripetitività: Lavori comportanti la ripetizione degli stessi movimenti degli arti ogni pochi secondi oppure la ripetizione di un ciclo di movimenti per più di 2 volte al minuto per almeno 2 ore complessive nel turno lavorativo. 2) Uso di forza: Lavori con uso ripetuto ( almeno 1 volta ogni 5 minuti ) della forza delle mani per almeno 2 ore complessive nel turno lavorativo. Sono parametri indicativi al proposito: a) afferrare e sollevare, con presa di forza della mano ( grip ), un oggetto che pesa più di 2,7 Kg o usare un’equivalente forza di GRIP; b) afferrare e sollevare, con presa di precisione della mano ( per lo più tra pollice ed indice = pinch ), oggetti che pesano più di 900 grammi o usare un equivalente forza di PINCH; c) sviluppare

137 su attrezzi, leve, pulsanti, etc., forze manuali pressocchè massimali ( stringere bulloni con chiavi, stringere viti con cacciavite manuale, etc. ); 3) Posture incongrue: Lavori che comportano il raggiungimento o il mantenimento di posizioni estreme della spalla o del polso o posture particolari degli arti inferiori per periodi di 1 ora continuativa o di 2 ore complessive, 1 vk nel ritmo di lavoro.

Sono indicativi: a) posizioni delle mani sopra la testa e/o posizioni del braccio sollevato ad altezza delle spalle; b) posizioni in evidente deviazione del polso; c) posizioni con gli arti inferiori accucciati o inginocchiati; 4) Impatti ripetuti: Lavori che comportano l’uso della mano o del ginocchio come un attrezzo ( ad esempio: usare la mano come un martello ) per più di 10 volte all’ora per almeno 2 ore complessive sul turno di lavoro.

Poiché la Tabella 9 ( Elenco delle modalità operative che determinano il rischio e patologie correlate ) e la Tabella 10 ( Elenco delle malattie professionali riguardanti le affezioni periarticolari degli arti provocate da determinati movimenti, a posizioni di lavoro, per distretto interessato ) del medesimo articolo comprendono sia malattie tabellate della Voce 78 che della Voce 79 e malattie non oggetto dell’inserimento tabellare, queste, molto interessanti saranno descritte nella relativa Parte Quarta relativa alle malattie non tabellate.

SECONDA NOTA: Nel D.M. 11.12.2009 nella lista 1 ( ad elevata probabilità di origine professionale ) Gruppo 2 alla Voce 4 relativa a “ Microtraumi e posture incongrue a carico degli arti superiori per attività eseguite con ritmi continui e ripetitivi per almeno la metà del tempo del turno lavorativo” sono previste le patologie: sindrome da sovraccarico biomeccanico della spalla ( tendinite del sovraspinoso o tendinite della cuffia dei rotatori, tendinite del capo lungo del bicipite, tendinite calcifica o morbo di Duplay, borsite ); sindrome da sovraccarico biomeccanico del gomito ( epicondilite, epitrocleite, borsite olecranica ); sindrome da sovraccarico biomeccanico polso – mano ( tendiniti flessori / estensori del polso e delle dita, sindrome di De Quervain, dito a scatto, sindrome del tunnel carpale ). Sempre nel medesimo D.M. nella lista 3 ( di limitata probabilità di origine professionale ) nella lista 2 Gruppo 2 alla Voce 1 “ Microtraumi e posture incongrue a carico degli arti superiori per attività eseguite con ritmi continui e ripetitivi per almeno la metà del tempo del turno lavorativo” sono previste le patologie: sindromi da sovraccarico biomeccanico ( sindrome da intrappolamento del nervo ulnare al gomito, tendinopatia inserzionale distale bicipite, sindrome del canale di Guyon ). E sempre nel D.M. nella lista 3 ( di possibile origine lavorativa ) Gruppo 2 alla Voce 2 “ Microtraumi e posture incongrue degli arti superiori per attività eseguite con ritmi continui e ripetitivi per almeno la metà del tempo del turno lavorativo “ sono previste le patologie: sindromi da

138 sovraccarico biomeccanico ( sindrome dello stretto toracico con esclusione della forma vascolare, morbo di Dupuytren )