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Malinconia, saudade, nostalgia e tempo

3 Malinconia, arte e letteratura: tra bisogno e rappresentazione

3.1 Malinconia, saudade, nostalgia e tempo

Il tempo è un elemento del reale che ha un’importante influenza sull’esistenza dell’individuo: è la scansione di ogni atto umano, il corso lungo il quale scorrono scelte, conoscenze, ricordi, idee e tutto ciò che concerne la realtà. Inoltre è un fattore esistenziale che va oltre il potere gestionale dell’uomo: nell’esser caratterizzato da moto continuo e da irreversibilità, è un elemento che esercita un notevole potere sull’agire e il pensare umano. Che la malinconia, e i sentimenti ad essa affini, siano originati anche da un complesso rapporto tra individuo e tempo è una certezza. L’individuo malinconico, nostalgico, saudoso è colui il quale sente maggiormente il peso di questo potere del tempo, percependo soprattutto la propria impotenza e inadeguatezza in relazione ad esso.

Il critico letterario Antonio Prete dedica un libro ad un’analisi della nostalgia,

Nostalgia: storia di un sentimento, nel quale gran parte della trattazione verterà

proprio sul rapporto nostalgia-tempo. In particolare Prete si soffermerà a lungo sul concetto di “irreversibilità” di questo elemento, riprendendo anche la trattazione del già qui citato filosofo francese Vladimir Jankélévitch.

“[…] il tempo, prendendo campo, mostra il suo volto vero, cioè l’irreversibilità. È su questo margine opaco, non dominabile, che la nostalgia incontra il movimento della rimembranza, e con essa la vanità del rimpianto. La nostalgia è un colloquio – silenzioso, dolente – con le parvenze di quel che è già stato.”81

Il malinconico percepirà più di ogni altro individuo il lavorio che il tempo pratica sull’esistenza. Ovviamente quello che più influenza questo sentire umano è l’agire del tempo interiore, che differentemente da quello esteriore può variare il suo moto, non è perfettamente costante come il tempo esteriore, cronologicamente misurabile. Il tempo interiore accelera e decelera il suo movimento, rallentato ad esempio nel momento pensoso della mente nostalgica. Il tempo interiore del malinconico, del

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nostalgico si fluidifica: il confine tra passato presente e futuro sarà mobile, il pensiero percorrerà temporalmente tutti i tempi e soffrirà dell’impotenza che gli si presenterà di fronte appunto all’irreversibilità.

“Nella malinconia, ma anche nella noia, il tempo si trasforma; ma si ha a che fare con la trasformazione del tempo soggettivo (del tempo psicologico e del tempo vissuto) e non con quella del tempo obiettivo (del tempo misurabile delle lancette dell’orologio e del tempo matematico) che procede normalmente e implacabilmente. […] Nella malinconia cambia l’Erleben (il vissuto) del tempo; e si disarticolano le dimensioni soggettive (il passato, il presente e il futuro) che lo costituiscono nella sua ultima fondazione fenomenologica.”82

Nella mente dell’individuo nostalgico, malinconico, il tempo è percepito in modi differenti. Talvolta il suo scorrere appare frenetico, sfuggevole, accelerato; l’uomo si sente inadeguato a viverlo e ad afferrarne i frammenti. Altresì può giungere anche a creare insofferenza per una sorta di lentezza e inerzia, che arreca all’individuo apatia e indolenza.

La dimensione soggettiva dell’inquietudine malinconica scardina ogni pensiero da un preciso contesto temporale: il vissuto e il pensiero perderanno così ogni preciso ancoramento temporale. Il futuro pare perder di attrattiva, la mente si focalizza sull’accaduto e l’accadente, nel desiderio di fermare e afferrare l’istante, nel bisogno di soffermarsi sulla ricerca di senso. Nell’impossibilità di rinnovamento dell’esperienza, l’uomo nostalgico dunque non può far altro che rifugiarsi nella rimembranza. Immerso nello stato pensoso, il malinconico può vincere il tempo soltanto riportando alla memoria il ricordo (non potendo gestire il tempo del reale, esterno). Per un esempio chiaro, importante è qui affidarsi ad un’analisi proprio di Antonio Tabucchi che ha come oggetto Leopardi e Il sabato del villaggio, tratta dal suo saggio L’automobile, la

nostalgia e l’infinito:

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Eugenio Borgna, L’esperienza del tempo nella malinconia in Malinconia, malattia malinconica e

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“Con Leopardi, inizia a esistere la discordanza tra il reale e il concetto del reale, tra il desiderio e l’oggetto del desiderio. In Leopardi, il corso del tempo non si accorda più in maniera sincronica al tempo mentale. E infatti in cosa consiste per il poeta la qualità positiva del sabato? Consiste nel fatto che è un giorno virtuale, un giorno che non è vissuto in quanto tale, ma attraverso il pensiero del giorno seguente, del giorno che verrà.”83

Il significato che sarà dato al sabato non è appunto quello del giorno in sé, ciò che sta accadendo, ma di come esso esista in funzione del futuro, del dì seguente. L’attesa del dì di festa è maggiormente goduta rispetto al dì di festa stesso. Lo stato dell’emozione per l’atto in potenza diventa più gradevole, intensa e goduta rispetto a quella durante l’atto in azione. È questa una forma di nostalgia del presente, di

saudade: in un atteggiamento malinconico infatti è sì realizzata la gioia del momento

ma anche la sua caducità, il suo non-esistere più all’indomani.

Alla scrittura dunque è affidato un ruolo plurimo: quello di rappresentare, manifestare, descrivere il sentimento malinconico, nostalgico; quello di combattere l’irreversibile nel poter contenere in sé il passato, il presente e un futuro ipotizzato.

È inoltre da prendere in considerazione che lo scrittore può rappresentare la malinconia, ma non esserne affetto; può comprenderla e con abilità artigianale costruire personaggi, situazioni, contesti spazio-temporali tali da dare al lettore assaggi di un sentimento così complesso e stimolante.

Antonio Tabucchi nella sua produzione ha saputo raccogliere analisi chirurgiche delle peculiarità di questo temperamento umano, riflettendo come critico letterario, in quanto osservatore della realtà riflessivo, attento, e analizzando la produzione di altri scrittori. Ha inoltre saputo catturare dal reale situazioni e personalità che portassero con sé tracce di questo sentimento. Si riscontrano nella sua produzione, nei più vari generi letterari affrontati, personaggi, quadri di scenari altamente espressivi, situazi oni e circostante ad alto contenuto malinconico, nostalgico, saudoso. Frequenti e densi dialoghi, monologhi, flashback, lettere che recano in sé un atteggiamento del soggetto narrato caratterizzato da questo temperamento. Inoltre non è azzardoso ipotizzare

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come erompa dalla produzione Antonio Tabucchi la personalità di uno scrittore altamente pensoso e attento al reale, che si pone domande sui contesti in cui è situato e che possiede in sé tracce di quell’atteggiamento malinconico, saudoso che viene incanalato nella sua produzione scrittoria.