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mano insolito a far questi salti sareb-

Nel documento So, A A. Digitized by Google (pagine 33-37)

sareb-bero per

me

opposizioni forti, da farmi arrendere senza resistenza ga-gliarda, cioè da concedere, che il

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3,

|

atro Vico-Aventino

no»

era altrimenti

compreso

nella Colonia di Rimi»! .

Non mi

appiglierei alla seconda Iscrizione, che pure fu obbiettata all’

erudito diligente nostro Storico Dott.

Ferrante Borsetti dal chiariss. Monsig.

Arciprete

Girolamo

Baruffaldi qual

do-cumento

da rilevarvi prove l’ondate dell’ antica nostra origine per esservi indicati sette Vichi, sebbene senza il

nome

particolare d’ alcuno, e intorno

ai quali il lodato Autore delle Os-servazioni dice , che

ne

era

— uno

il Vico-Aventino , e che degli altri sei ...

non

sarebbe difficile riscontrar-ne i

nomi

in alcune Ville del Ferra-rese,

come

sarebbe Voghiera, Vico nuo-vo , Vi

gara

, Vigoscello 3 Vìgaranos e fors’ anche Ficarolo interpretato dal

Sardi Vico Ariolo

( pag. i3. e i

4

>)»

non mi

appiglierei , io dissi , a tale Iscrizione , perchè

non

saprei che

ri-spondermi

poscia al chiariss. Co. Vin-cenzo Machirelli , il quale sino dall*

anno

1771. pubblicò in

una

Disserta-zione stampata in Pesaro, che

l’Iscri-zione a Cajo Valio Policarpo esisteva sicuramente da antico

tempo

in Pesa-ro ; che fino dal principio del secolo

XVI.

era stata colà trascritta da Gi-rolamo

Bono»

io , che la lapida fu

se-| 3

*|

gata in tavola sottile, e portata nella nostra Città probabilmente da Pandol-fo Collenucei; che il celebre

Marche-se Malici

ebbe

sospetto, che fosse fit-tizia questa nostra tavola ,

appunto

perchè sottile, e

non

in grossa base.

Ma

con qual coraggio negar

mi

potrei questi fatti , e queste testimonianze?

Le

congetture

non

bastano certamen-te a rovesciarli:

dunque

con quali

pro-ve

evidenti? lo

non

le ritrovo (a).

(a) Leggausi le parole ili quell’erudito. L’ iscrizio-ne a Cajo Falio Policarpo .... esistè già sicu-ramente in Pesaro, dorèfu veduta, e trascritta fin dal principio del secolo XVI. da Girolamo Bonomo, come costa dal suo ms. Lib. II. pag.

76., che conservasi in TrevigipressoiSigg.

Con-ti Scotti; e se al presente ritrovasi in Ferrara, ella si èprobabilissima cosa, che colà portata fosse dal celeberrimo vostro Pandolfo Collenucei,

il quale avendo molti monumenti d'antichità in sua casa raccolti, come eruditissimo uomo, e di tali cose geniale, eh’egli si era obbligato ad ab-bandonare la Patria per le note cagioni , ed a rifuggirsi in Ferrara

, qui naturalmente traspor-tarfece le raccolte Iscrizioni, e questa tra le altre, cheper maggior comodo di trasporto,

se-gata dalla massiccia base, rimase in tavola,

co-me ora si vede; ed ecco con ciò dileguati que sospetti, che intorno ad essa ebbe già /’

immor-tale Scipione Maffei nella sua Arte critica lapi-daria col. 2i3., ove non dubitando dell' antichi-tà dell’ Iscrizione dal Bononio in Pesaro veduta

,

sospettò , che fittizia, e moderna fosse quella , che in Ferrara ritrovasi,principalmente perche in sottil tavola di marmo, e non in grossa base, che statua sostener potesse, egli trovolla .

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I 33 I

Mi

rivolgerei piuttosto alle quat*

tro lapide ritrovate nel nostro

Agro

Ferrarese , le quali riguardano la fa-miglia de’ Vettj , o

anche

Vezj , im-perciocché ritrovansi scritti ora

con due

t , ed ora con

un

solo, e facen-do riflettere ai diversi congiunti ,

che

vi son nominati , e per sino ad

un Marco

Fidieno figliuolo di

M.Vettio,

al quale viene eretto quel

monumen-to di cordialità da sua moglie Fidicna Primigenia (a) ,

ne

inferirei, che

que-sta famiglia, o per lo

meno un ramo

di essa, erasi stabilita da qualche

tem-po

nel nostro Vico-Aventino ,

Passan-do

poscia a dimostrare su l’ autorità di Cicerone , di Svetonio , di

Dione

,

e di altri antichi i. la differenza ,

che

passava tra i

Duumviri

Coloniali, e i

Duumviri

de’ semplici "Vichi : a.

V

altra differenza , che notasi tra i

Protettori delle Città cavati

immedia-tamente

dalle famiglie dimoranti in

Roma

,

come

sarebbero quelle degli

Antonj

per Bologna, e de’Claudj per

la Sicilia, e gli altri scelti tra i

Cit-ta) Queste lapide trovansi ora con altre molto spettanti ad altri soggetti nell’ atrio della

pub-blica nostra Libreria , e il commendevole

no-stro Storieo Frizzi le ha pubblicate tutte al fino

«lei I.Tomo delle sueMemori*perlanostraStoria

.

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1 3

4

!

tadini più probi e meglio

sperimenta-ti delle proprie Città : 3. l’ultima dif-ferenza ,

che

si assegna tra i Vicani Rurali

ed

i Vicani Urbani all’ osser-varsi,

che

entro le Città

medesime

vi eran de’ Vichi ad

esempio

di

Roma

,

che

si divideva in Regioni , e poscia

si suddivideva in Vichi , e

che uno

ce

ne

mostra S.

Luca

in

Damasco

ri-cordandoci nel

Capo

IX. degli Atti de-gli Appostoli il prodigioso

accecamen-to di Saulo, il quale fu indi avvisato dal Signore di far ricerca del Disce-polo

Anania

in Vico , qui dicitur re-ctus

,

vorrei

con

questi appoggi stu-diarmi di dedurre,

che

il nostro Vico

-Aventino

insieme col

Foro

d’ Alieno e suo territorio

formava

a parte

una

Colonia

Romana; che

i nostri

Duum-viri erano Coloniali; che il detto Vico

-A

ventino era Città fino dai

tempi

di Trajano , cioè tra l’anno 98. dell’

Era

volgare , nel quale quel valoroso

Du-ce fu eletto Imperatore, e l’anno 117., in cui finì di vivere alli io. d’

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