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Manufatti lungo viabilità principale

Nel documento PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE (pagine 181-191)

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SCENARIO DI RISCHIO Rete delle infrastrutture di trasporto Nell’ambito del Comune sono presenti le seguenti arterie principali di comunicazione:

• Tangenziale SUD;

• Raccordo autostradale A16 (Benevento-Telese-Caianello);

• Raccordo autostradale A16 (Benevento-Castel del Lago);

• Strada Statale S.S. 90 bis;

• Strada Statale S.S. 88 dei due principati (Benevento-Avellino);

• Strada Statale S.S. 7;

• Strada Statale S.S. 88;

• Linea Ferroviaria Caserta-Foggia;

• Linea Ferroviaria Benevento-Campobasso;

• Linea Ferroviaria Benevento Napoli (via Valle Caudina);

• Linea Ferroviaria Benevento-Avellino;

In relazione al verificarsi di eventi a rischio viene di seguito riportata la schedatura dei manufatti presenti su ogni infrastruttura principale soggetta ad elevata vulnerabilità con danno potenziale sul territorio connesso sia alla perdita di funzionalità della rete stessa, sia alla potenziale perdita di sicurezza per le persone.

4) Manufatti lungo viabilità principale

MANUFATTI

N.r

o Nome Dell’opera Tipo Di

Opera Strada Interessata

Coordinate Caratteristiche Latitud. Longitud. Largh. Lungh. altezza Car.

max 12 Santa Clementina ponte Nuova viabilità S. Clementina 4.553.582 2.499.918 18 m 80 m 13 Leproso ponte Via San Cosma e Damiano 4.553.377 2.500.316 8 m 95 m 14 S. M. degl’angeli ponte Via Napoli 4.552.705 2.501.180 16 m 95 m

15 ponte S.S. 90 bis 4.554.556 2.506.242 10 m 350 m

16 viadotto S.S. 90 bis 4.554.768 2.507.026 10 m 210 m

Al fine di consentire un rapido arrivo dei soccorsi e dei materiali di prima necessità nell’area colpita vengono individuati i seguenti itinerari da riservare ai mezzi di soccorso (vedi cartografia di riferimento Tavola 6.2). Saranno altresì attivati tutti o perte dei cancelli indicati nella cartografia citata, per impedire l’accesso alla città e/o quartieri.

Le transenne per i cancelli saranno messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale; la persona da contattare per la predisposizione delle transenne è il responsabile di turno in reperibilità H 24.

Il trasporto delle transenne è a cura del servizio Manutenzione del Comune di Benevento che provvederà a far confluire le transenne nei luoghi indicati dal Piano.

I Vigili Urbani, coadiuvati dalle Forze dell’Ordine e del Volontariato, dovranno presidiare i cancelli anche prima dell’arrivo delle transenne. In base alle informazioni che arriveranno dalla sala operativa del COC dovranno impedire gli accessi ai quartieri anche prima dell’inizio di eventuali eventi alluvionali.

SCENARIO DI RISCHIO: ALLUVIONE 01

Località: Centro abitato

Tipologia del rischio Alluvione

Zona di rischio Principali itinerari di soccorso

1 Rione Ferrovia Viale Principe di Napoli-via dei Longobardi- rotonda dei Pentri 2 Rione Libertà Via Napoli-via Santa Colomba

3 Centro Storico Corso Garibaldi-via San Pasquale-via vittime di Nassirija-viale Atlantici 4 Ponticelli Via San Pasquale-via vittime di Nassirija

5 Rione Capodimonte Via dei dauni-S.S. 90 bis 6 Rione Cretarossa Via Palella

7 Mellusi-Atlantici Viale Mellusi-viale Atlantici-via Paolella-via Meomartini-via Calandra 8 Rione Pacevecchia Via A. Moro-Via Pacevecchia

9 Pantano Via Vitulanese

CANCELLI

Cancello n. Ubicazione

1 CANCELLO BENEVENTO NORD - direzione Fortorina/ Pietrelcina 2 CANCELLO BENEVENTO CENTRO - direzione SS. 90 bis/Foggia 3 CANCELLO BENEVENTO EST - direzione SS. 7 via Appia/A16

4 CANCELLO BENEVENTO STADIO - direzione strada provinciale maccabei 5 CANCELLO BENEVENTO LIBERTA' - direzione SS. 7 via Appia da Caserta 6 CANCELLO BENEVENTO - Santa Clementina

7 CANCELLO BENEVENTO STAZIONE - direzione Telese-Caianello/ A1 8 CANCELLO BENEVENTO Via Vitulanese (c. da Pantano)

con la collaborazione della:

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In relazione al verificarsi dell’evento di riferimento, possono determinarsi danni ad una serie di infrastrutture di servizio. In particolare:

SCENARIO DI RISCHIO: ALLUVIONE

01

Località: Centro abitato

Tipologia del rischio Alluvione

indicazione dei tratti di linea con possibili perdite di funzionalità prolungate:

1. in caso di esondazione del fiume Calore presso Cellarulo, risulta non praticabile la viabilità in entrata ed uscita dalla città in corrispondenza dei sottopassi ferroviari di via Ponte a Cavallo.

2. in caso di esondazione del fiume Sabato presso santa Clementina, in corrispondenza della confluenza col fiume Calore, non risulta

praticabile la via latina.

Indicazione di problematiche di rischio indotto in relazione alla possibile rottura di infrastrutture (oleodotto, metanodotto, ecc.):

7) Popolazione ed attività produttive, con individuazione degli edifici strategici, abitati, infrastrutture ecc. a rischio (Tav. 9.3)

SCENARIO DI RISCHIO: ALLUVIONE

01

località

Superficie alluvionabile

(kmq)

Popolazione a rischio

Popolazione

> 70 anni Residenti al PT Residenti disabili

Pantano (Confluenza fiume Sabato –

Calore)

3.00 200 36 203 16

Pezzapiana 0.80 50 - 5 -

Ponte

Valentino 0,70 50 - 50 -

N.B. Per la località Pantano rif. Allegato A e tav. 9.4

FUNZIONE: Assistenza alla Popolazione 01 TIPOLOGIA: Area di ammassamento soccorritori, mezzi e ricovero popolazione Denominazione area di ammassamento: Area Perimetrale Stadio S.Colomba Coodinate: latitudine: 41° 06’ 56’’ longitudine: 2° 19’ 43’’

Provincia: Benevento

Comune: Benevento

Località: Stadio S. Colomba

Indirizzo:

Caratteristiche dell’area

Area sottoposta a convenzione: ___(*) Area istituita con atto formale: ___(*) Area inserita nel PUC: ___(*) Altitudine:126.00

Superficie (mq): 54.000 Tipologia del suolo: urbanizzato Possibilità di espansione: ___(*) se SI in percentuale: %

Attuale destinazione d’uso: Elisuperficie: SI (*) Strutture a servizio dell’area

Tipo di struttura:

Superficie coperta (mq): Servizi igienici: ___(*) Forniture e sottoservizi

Energia elettrica Allaccio alla rete: ___(*) Distanza di allaccio (m):

Ente gestore:

Acqua potabile Allaccio alla rete: ___(*) Distanza di allaccio (m):

Ente gestore:

Gas Allaccio alla rete: ___(*) Distanza di allaccio (m):

Ente gestore:

Acque reflue Allaccio alla rete: ___(*) Distanza di allaccio (m):

Ente gestore:

Responsabile o detentore

recapito telefono: frequenza radio:

e-mail:

indirizzo postale:

___(*): rispondere Si o No.

con la collaborazione della:

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SCHEDA RIASSUNTIVA SCENARI DI RISCHIO 01

TIPO DI RISCHIO: RISCHIO (ALLUVIONE)

Zona: Pantano – Confluenza fiume Sabato / Calore Descrizione dell’area: Terrazzo alluvionale

Tipo di area: Morfologia pianeggiante

Superficie indicativa (mq): 3,00

Fenomeno verificatosi:

Ultimi eventi verificati: 1949 / 2003 Cartografia di riferimento: Tav. 9.2-9.3-9.4

Abitazioni e insediamenti: si

Infrastrutture e servizi: no

Previsioni d’interventi agli ultimi eventi:

Azione di monitoraggio continuo in fase di preallarme ed allarme

Situazione di rischio:

Grado di rischio: R

Modello di preannuncio del rischio:

Per comunicazione dell’avvenuto superamento della soglia idrometrica critica

(Vedi paragrafo 12a PROCEDURA GESTIONE EMERGENZE)

SCHEDA RIASSUNTIVA SCENARI DI RISCHIO 01

TIPO DI RISCHIO: RISCHIO (IDROGEOLOGICO)

Zona: Torre San Giovanni – Bacino T. Redenta

Descrizione dell’area: Area interessata da movimenti franosi (tipo colamenti)

Tipo di area: versante acclive

Superficie indicativa (mq): 0,138171

Fenomeno verificatosi:

Ultimi eventi verificati:

Cartografia di riferimento: Tav. 10.1

Abitazioni e insediamenti: si

Infrastrutture e servizi: Strada Provinciale ex SS n°88 Previsioni d’interventi

migliorativi:

Accessibilità: Strada Provinciale ex SS n°88 Interventi eseguiti

(definitivi/mitigazione) eseguiti successivamente agli ultimi eventi:

Situazione di rischio:

Grado di rischio: R

Modello di preannuncio del rischio:

Per comunicazione dell’avvenuto superamento della soglia pluviometrica crica

(vedi paragrafo 12b PROCEDURA GESTIONE EMERGENZA)

TIPO DI RISCHIO: RISCHIO (INCENDIO)

Zona: Casiniello – Imperatore

Descrizione dell’area: Area boschiva

Tipo di area: versante acclive

Superficie indicativa (mq): 0,157009

Fenomeno verificatosi:

Ultimi eventi verificati:

Cartografia di riferimento: Tav. 11.9

Abitazioni e insediamenti: no

Infrastrutture e servizi:

Previsioni d’interventi

migliorativi: sistema di avvistamento

Accessibilità:

Interventi eseguiti (definitivi/mitigazione) eseguiti successivamente agli ultimi eventi:

Situazione di rischio:

Grado di rischio: R

Modello di preannuncio del rischio:

(vedi paragrafo 12d PROCEDURA GESTIONE EMERGENZA)

SCHEDA RIASSUNTIVA SCENARI DI RISCHIO 01

TIPO DI RISCHIO: RISCHIO (IMPIANTI)

Zona: C/da San Chirico – SS n°212 per Pietrelcina Descrizione dell’area: Area con Deposito e Distribuzione Gas

Società ERREGAS s.r.l.

Tipo di area: pianeggiante

Superficie indicativa (mq):

Fenomeno verificatosi:

Ultimi eventi verificati:

Cartografia di riferimento:

Abitazioni e insediamenti: si

Infrastrutture e servizi:

l’impianto è costituito da due serbatoi di deposito di GPL da 150.000 litri – 5.000 Kg di gas in bombole – Serbatoio di gasolio da 9.000 litri – Un gruppo elettrogeno da 132 Kw – Una vasca da 500 mc. di acqua che alimenta due impianti di

raffreddamento Previsioni d’interventi

migliorativi: sistema di avvistamento

Accessibilità: SS n°212 per Pietrelcina

Interventi eseguiti (definitivi/mitigazione) eseguiti successivamente agli ultimi eventi:

E’ stato predisposto Piano di emergenza esterno in data gennaio 2003

Situazione di rischio:

Grado di rischio: R

Modello di preannuncio del rischio:

sirene

con la collaborazione della:

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a) Responsabile della Protezione Civile d Coordinatore del Centro Operativo Comunale

Nelle situazioni di “non emergenza”:

1 - Predispone e redige il Piano Comunale di Protezione Civile, collabora con gli uffici tecnici preposti alla raccolta dei dati necessari per la stesura del medesimo, organizza corsi di formazione in collaborazione con i funzionari delegati per migliorare l’efficienza specifica d’ogni singolo operatore.

2 - Aggiorna il Piano secondo i cambiamenti territoriali, demografici e fisici del territorio, avvalendosi della collaborazione del Dirigente o Funzionario della Tecnica e Pianificazione.

3 - E’ detentore del materiale concernente il Piano di Protezione Civile.

In emergenza:

1 - E’ il punto di riferimento della struttura comunale, mantiene i contatti con i C.O.C.

dei Comuni afferenti, con l’Ufficio di Protezione Civile della Provincia di Benevento, con la Regione Campania, con il Centro Operativo Misto (C.O.M.) di Benevento ed il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.) di Benevento, ecc.

2 - Assicura che le altre funzioni operative che costituiscono l’organizzazione del C.O.C., e che operano sotto il suo coordinamento mantengano aggiornati i dati e le procedure da utilizzare e da attivare.

3 - Il Coordinatore del C.O.C. è in continuo contatto con il Sindaco e con il Responsabile della funzione tecnica e pianificazione per valutare di concerto l’evolversi dell’emergenza e le procedure da attuare.

4 - Garantirà il funzionamento degli uffici fondamentali come anagrafe, U.R.P., ufficio tecnico, ecc. e, dopo ordine di apertura dei medesimi da parte del Sindaco, li affiderà in gestione e controllo in prima istanza alle funzioni di supporto preposte (es. URP mass media informazione, Ufficio tecnico tecnica e pianificazione), collegandoli con la Regione, Provincia, Prefettura, ecc. .

5 - Mantiene i rapporti con gli uffici interni amministrativi/contabili per garantire la regolare e continua attività burocratica collegata all'evolversi dell'evento.

b) Tecnica e Pianificazione

Nelle situazioni di “non emergenza”:

1 - Raccoglie i dati delle varie funzioni, aggiorna il Piano a seconda dei cambiamenti territoriali, demografici e fisici del territorio assieme al Coordinatore.

2 - E’ detentore del materiale relativo al Piano di Protezione Civile.

3 - Tiene i contatti con gli Enti territoriali o di servizio, Regione, Provincia, Bonifica, ENEL, ecc…, per la predisposizione e aggiornamento del Piano.

4 - Raccoglie materiale di studio al fine della redazione dei piani di intervento.

5 - Mantiene altresì i rapporti con i servizi tecnici nazionali (difesa del suolo, servizio sismico nazionale, ecc.).

6 - Determina le priorità d’intervento secondo l’evento, studia le situazioni di ripristino e pianifica le fasi degli interventi.

7 - Suddivide il territorio in settori di controllo accordandosi con tecnici locali esterni e attribuendo loro una specifica zona di sopralluoghi. Organizza squadre di tecnici per la tutela dei beni culturali e predispone zone per il loro ricovero. Studia preventivamente le opere di ripristino delle zone critiche per tipologia d’emergenza

In emergenza:

1 - Consiglia il Sindaco e il Coordinatore sulle priorità.

2 - Fa eseguire sopralluoghi da tecnici locali ed esterni, per ripristinare la situazione di normalità (quali l’agibilità od inagibilità degli edifici).

3 - Gestirà anche la ripresa, nel più breve tempo possibile, delle attività produttive locali.

4 - Gestirà il censimento danni dei beni culturali provvedendo, ove possibile, al loro ricovero in zone sicure preventivamente individuate.

5 - Registra tutte le movimentazioni in successivo sviluppo, prima manualmente e poi con procedure informatiche e potrà avvalersi perciò di una segreteria operativa che gestirà il succedersi degli eventi come sopra descritto. Mantiene i contatti operativi con il Servizio Tecnico del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

c) Sanità / Veterinario

Nelle situazioni di “non emergenza”:

1 - Collabora, fornendo informazioni riguardanti le risorse disponibili come uomini, mezzi, e strutture ricettive locali da utilizzarsi in caso d’emergenza.

2 - Programma l’eventuale allestimento di un posto medico avanzato od ospedale da campo.

3 - Organizza opportune squadre sanitarie con le quali poter far fronte alle situazioni d’emergenza. Compila schede specifiche in materia e mantiene contatti con altre strutture sovracomunali sanitarie.

4 - Oltre alle competenze sopra riportate, mantiene l’elenco degli allevamenti presenti sul territorio, individuandoli cartograficamente. Individua altresì stalle di ricovero o di sosta da utilizzare in caso d’emergenza.

In emergenza:

1 - Questa funzione svolgerà attività, in sintonia con le altre, per il soccorso alla popolazione e agli animali, cercando di riportare al più presto le condizioni di normalità, secondo i loro Piani Sanitari d’emergenza.

d) Assistenza Sociale

Nelle situazioni di “non emergenza”:

1 - Aggiorna l’elenco nominativo di persone anziane, sole, in situazioni di disagio e portatori di handicap, predisponendo anche un programma di intervento in base alla vulnerabilità dei soggetti sopra citati.

2 - Per fronteggiare le esigenze della popolazione sottoposta a stati d’emergenza, la funzione assistenza ha anche il compito fornire sostegno psicologico alle persone in carico.

3 - Avrà a disposizione anche un elenco delle abitazioni di proprietà dell’Amministrazione Comunale e di altri Enti locali da destinare in caso di emergenza alle fasce più sensibili della popolazione con ordine di priorità.

In emergenza:

1 - Porterà assistenza alle persone più bisognose.

2 - Gestirà l’accesso alle abitazioni sopra citate, con criteri di priorità.

con la collaborazione della:

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4 - Sarà garante del funzionamento degli uffici comunali di sua pertinenza nel più breve tempo possibile.

e) Attività Scolastica

Nelle situazioni di “non emergenza”:

1 - Con il Coordinatore predispone calendari per la formazione del personale scolastico sulle varie fonti di rischio e norme comportamentali conseguenti.

2 - Fa eseguire prove simulate d’evacuazione.

In emergenza:

1 - Sarà garante che il personale scolastico provveda al controllo dell’avvenuta evacuazione degli edifici.

2 - Questi edifici, qualora dovessero servire come aree d’attesa per il ricovero della popolazione, il personale a sua disposizione coadiuverà il volontariato nell’allestimento all’uso previsto.

3 - Il referente comunicherà alle famiglie degli studenti l’evolversi della situazione e le decisioni adottate dall’Amministrazione in merito all’emergenza.

f) Materiali e Mezzi

Nelle situazioni di “non emergenza”:

1 - Compila le schede riguardanti i mezzi, attrezzature e risorse umane utili all’emergenza, in disponibilità dell’Amministrazione Comunale, del Volontariato e delle Aziende che detengono mezzi particolarmente idonei alla gestione della crisi (movimento terra, escavatori, espurgo, gru, camion trasporto animali, autobus, ecc…).

2 - Stipula convenzioni con ditte ed imprese al fine di poter garantire la disponibilità del materiale richiesto.

In emergenza: 1 - Coordina la movimentazione di persone, mezzi e materiali, secondo necessità.

g) Censimento danni a persone e cose Nelle situazioni di “non emergenza”:

1 - Predispone la formazione del personale sulle norme della comunicazione, in modo da poter dialogare in emergenza e sulla compilazione dei moduli d’indennizzo.

2 - Definirà l’organizzazione preventiva per la gestione delle richieste d’indennizzo e predisporrà una metodologia operativa da tenere in caso d’emergenza.

In emergenza:

1 - Gestisce le pratiche burocratiche relative alla denuncia di persone, cose, animali, ecc… danneggiate a seguito all’evento.

2 - Raccoglie le perizie di danni agli edifici e ai beni storici e culturali.

3 - Per emergenza di carattere non rilevante potrà affiancare con squadre i tecnici delle perizie, della funzione tecnica e pianificazione, per poter monitorare con più solerzia il territorio.

1 - Programma l’eventuale dislocazione d’uomini e mezzi secondo le varie tipologie d’emergenza, formando ed esercitando il personale in previsione dell’evento, assegnando compiti chiari e semplici.

2 - Analizza il territorio e la rete viaria, predisponendo eventuali vie d’accesso e fuga alternative dal territorio interessato alla crisi.

In emergenza:

1 - Il responsabile della funzione dovrà coordinare le varie componenti locali istituzionalmente preposte alla viabilità.

2 - n particolare dovrà disciplinare localmente i trasporti e la circolazione, vietando il traffico nelle aree a rischio ed indirizzando e regolando gli afflussi dei soccorsi.

3 - Per fronteggiare l’emergenza sarà in continuo contatto con il Coordinatore e la funzione tecnica e pianificazione.

4 - Sarà anche il gestore delle attività di sgombero delle abitazioni o degli edifici a rischio nelle varie emergenze.

i) Mass media ed informazione alla popolazione Nelle situazioni di “non emergenza”:

1 - Forma il personale sulle norme della comunicazione in modo da poter dialogare in emergenza con persone certamente preoccupate (psicologia delle catastrofi).

2 - Di concerto con il Responsabile della Protezione Civile organizza conferenze, corsi e attività didattiche per l’informazione alla popolazione residente nelle zone di rischio.

In emergenza:

1 - Dovrà garantire alla popolazione l’informazione sull’evolversi della situazione mediante mass-media locali.

2 - In collaborazione con le funzioni attività sociali e volontariato comunicherà l’eventuale destinazione temporanea d’alloggio, in caso d’inagibilità delle abitazioni, alla popolazione sfollata.

3 - Sarà il referente dei mass-media locali e nazionali, ai quali descriverà l’evolversi della situazione.

l) Servizi Essenziali

Nelle situazioni di “non emergenza”:

1 - Tiene contatti con gli Enti preposti (ENEL, AGAC, TELECOM, ecc..) al fine di monitorare costantemente il territorio ed aggiornare gli eventuali scenari di rischio.

In emergenza:

1 - Mantiene i rapporti con i rappresentanti dei servizi essenziali, quali fornitura di gas, acqua, luce, telefoni, ecc…, al fine di programmare gli interventi urgenti per il ripristino delle reti, allo scopo di assicurare la riattivazione delle forniture.

con la collaborazione della:

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1 - Studia possibili canali di telecomunicazione alternativi a quelli ordinari attraverso esercitazioni mirate.

2 - Predispone piani di ripristino delle reti di telecomunicazione, ipotizzando anche l’utilizzazione delle organizzazioni di volontariato e radioamatori.

3 - Predispone, ove possibile, anche una rete di telecomunicazioni alternativa, al fine di garantire l’affluenza ed il transito delle comunicazioni d’emergenza dalla/alla Sala Operativa Comunale.

In emergenza:

1 - Il responsabile di questa funzione, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom e dell’Azienda Poste e con il rappresentante dei Radioamatori e del Volontariato, organizza e rende operativa, nel più breve tempo possibile, una eventuale rete di telecomunicazioni non vulnerabile.

n) Volontariato

Nelle situazioni di “non emergenza”:

1 - Partecipa alla stesura del Piano di Protezione Civile;

2 - opera costantemente sul territorio, approfondendo la conoscenza dell’ambiente e di conseguenza le zone di rischio o criticità.

3 - Con corsi di formazione interna alla struttura di protezione civile forma gli Operatori nei vari settori d’intervento.

4 - Organizza esercitazioni mirate ad affrontare le emergenze previste nel piano.

5 - Studia la funzionalità delle aree di attesa, di ricovero della popolazione e di ammassamento soccorsi al fine di garantirne l’efficienza nei momenti di bisogno.

In emergenza:

1 - Coadiuva tutte le funzioni sopradescritte secondo il personale disponibile e della tipologia d’intervento.

2 - Fornisce ausilio alle Istituzioni nella gestione delle aree d’attesa e di ricovero della popolazione, e delle aree di ammassamento soccorsi.

Nel documento PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE (pagine 181-191)

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