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La manutenzione degli estintori avviene in accordo con la norma UNI 9994.

La sorveglianza degli estintori a polvere o a CO2 si effettua mediante le seguenti procedure: • sia presente, segnalato con apposito cartello e numerato;

• sia chiaramente visibile, accessibile ed utilizzabile; • non sia manomesso;

• abbia il dispositivo di sicurezza inserito;

• abbia i contrassegni distintivi esposti a vista e ben leggibili;

• abbia l’indicatore di pressione con ago posizionato all’interno del campo verde esclusi gli estintori a CO2;

• non presenti l’ugello ostruito esclusi gli estintori a CO2; • non presenti perdite e tracce di corrosione;

• non presenti incrinature e o sconnessioni del tubo flessibile; • non presenti danni alla struttura di supporto;

• abbia il cartellino di manutenzione correttamente compilato.

Il controllo consiste in una serie di procedure da effettuarsi sul posto e in laboratorio con cadenza semestrale. Le procedure da effettuare sul posto sono essenzialmente quelle della sorveglianza sopracitate.

Le operazioni da effettuarsi in laboratorio nel caso di estintori a polvere sono:

• sia verificata la tenuta della carica mediante la misurazione della pressione interna nelle modalità previste dalla UNI EN 3-7;

• abbia il tipo di gas ausiliario e la pressione indicati dal produttore; • risponda a tutte le indicazioni fornite dal produttore.

Per gli estintori a CO2 le procedure sono:

• sia verificata la tenuta della carica mediamente pesata; • non presenti perdite di pressione;

• risponda a tutti le indicazione fornite dal produttore.

La revisione deve essere effettuata con una frequenza che varia in funzione del tipo di agente estinguente ed è riassunta nella tabella 7.1 riportata nella pagina seguente.

85 Tabella 7.1 – Revisioni degli estintori in base al tipo di agente estinguente

Tipo di estintore Tempo massimo di revisione con sostituzione della carica (mesi)

a polvere 36

ad acqua o a schiuma 18

a CO2 60

ad idrocarburi alogenati 72

In particolare la revisione triennale degli estintori a polvere si effettua nel modo seguente:

• verificare la conformità dell’estintore al prototipo omologato per quanto attiene alle iscrizioni e all’idoneità degli eventuali ricambi;

• verificare che nella scheda della sorveglianza l’ultimo controllo visivo abbia avuto esito positivo;

• verificare la tenuta della carica mediante misurazione della pressione interna nelle modalità previste dalle norme UNI EN 3-7;

• verificare che l’estintore abbia il tipo di gas ausiliario e la pressione indicati dal produttore; • risponda a tutte le indicazioni fornite dal produttore;

• esaminare l’interno dell’apparecchio per la verifica del buono stato di conservazione; • esaminare e controllare il funzionamento di tutte le parti;

• controllare tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario e dell’agente estinguente, in particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i raccordi e gi ugelli, per verificare che siano liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni;

• tarare e/o sostituire i dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni; • ricaricare e/o sostituire l’agente estinguente;

• montare l’estintore in perfetto stato di efficienza.

Il cartellino di manutenzione può essere strutturato in modo da poter essere utilizzato per più interventi e per più anni. Sul cartellino deve essere obbligatoriamente riportato:

• numero di matricola o identificazione dell’estintore; • identificazione del manutentore;

• massa lorda dell’estintore; • carica effettiva;

• tipo di fase effettuata;

• data dell’ultimo intervento (mese/anno); • firma o punzone del manutentore.

7.2 – La manutenzione di un estintore a polvere – Un esempio pratico

La manutenzione di un estintore deve avvenire, come detto, con cadenza semestrale. Essa é relativamente semplice e in generale può essere effettuata in situ, ovvero nello medesimo locale protetto dall’estintore. Solitamente, per eseguire i controlli necessari, si preferisce prelevare più di un estintore e operare in un’area diversa dalla posizione dell’estintore, per facilitare il compito

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L’azienda sottoposta al controllo presenta una dotazione di dieci estintori a polvere distribuiti

nell’area di lavorazione e nel magazzino delle merci. Questi sono stati radunati per verificarne lo stato e il corretto funzionamento.

La manutenzione inizia con un controllo visivo generale per verificare che l’estintore non presenti evidenti danni al serbatoio in pressione o alla valvola di erogazione e che non presenti manomissioni; si verificano anche se ci siano o meno punti di ruggine che possono pregiudicarne la corretta tenuta e quindi il funzionamento. Si procede poi allo smontaggio del tubo flessibile per controllare che non sia ostruito e non presenti rotture o tagli. Uno degli estintori presenta una fessurazione alla tubazione flessibile e quindi è stato ritenuto non idoneo, fino alla sostituzione del tubo stesso; il difetto è mostrato nella foto sottostante.

Figura 7.1 – Danno al tubo flessibile di un estintore a polvere

Dopo aver verificato il flessibile si procede al controllo della pressione interna tramite il manometro predisposto sull’estintore. Si controlla che l’indicazione della lancetta del manometro sia all’interno della zona verde e quindi la pressione interna sia compresa tra 11 bar e 15 bar (questi valori

dipendono dal tipo di estintore). Il manometro fornisce l’informazione sull’operatività dell’estintore. Per verificare la pressione effettiva e quindi anche la funzionalità del manometro stesso è stato usato un manometro di misura. Tutti gli estintori esaminati avevano l’indicazione corretta della pressione con lancetta posizionata nella zona verde, come riportato in figura.

Figura 7.2 – Manometro di un estintore a polvere con indicazione nella zona verde

Prima di rimontare il manometro si deve controllare che l’O-ring cioè l’anello di elastomero a sezione circolare usato come guarnizione meccanica. Un’ulteriore operazione da effettuare è quella di far fuoriuscire un piccolissima quantità di gas propellente per controllare il funzionamento della valvola visibile nella figura 7.3.

87 Valvola relativa al manometro

Figura 7.3 – Valvola relativa al manometro

Durante questa procedura su un esemplare è stato notato un funzionamento discontinuo e quindi una fuoriuscita non costante del gas inerte usato come propellente. È stato messo fuori servizio ma si è voluto indagare sul difetto presentato; l’estintore è stato lentamente svuotato del gas e

successivamente smontato. All’apertura è stato immediatamente constatato che il tubo pescante era rotto e chiedendo ai responsabili dell’azienda è stato riportato che l’estintore è stato urtato da un carrello elevatore in manovra, ma che, non presentando danni evidenti l’incidente non è stato segnalato.

Dopo aver rimontato il manometro, con un liquido cercafughe si verificata l’assenza di perdite dall’attacco del manometro.

Con un martello in gomma si colpisce il serbatoio dell’estintore per evitare il cosidetto impaccamento della polvere. Le polveri contenute nell’estintore, a causa dell’umidità, tendono a depositarsi sul fondo e a impaccarsi. Colpendo l’estintore si creano delle vibrazioni che “smuovono” le polveri e rendono l’estintore efficiente e pronto all’uso.

Successivamente si deve compilare, per ogni estintore, il cartellino di manutenzione, riportando il mese e l’anno in cui si è eseguita la verifica ed eventualmente data di scadenza, cioè la data entro cui si dovrà eseguire il controllo successivo e infine la firma dell’operatore che ha eseguito la

manutenzione.

Effettuata la manutenzione, gli estintori si ricollocano sul luogo originario e si verifica che sia presente il cartello di segnalazione e che l’estintore sia visibile e facilmente accessibile.

Cartello di segnalazione

Figura 7.4 – Riposizionamento dell’estintore e verifica presenza cartello di segnalazione Riassumendo, sono stati controllati dieci estintori a polvere; otto sono risultati perfettamente efficienti e funzionanti, in due invece sono stati riscontrati dei problemi riguardanti rispettivamente il tubo flessibile e al tubo pescante. Il primo ha richiesto la sostituzione del flessibile mentre per il secondo è

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stata avviata la procedura di sostituzione.

I problemi che sono stati riscontrati sono tra le cause più comuni di malfunzionamento degli estintori portatili cioè la rottura o danneggiamento del tubo flessibile, gli urti accidentali che possono far cadere gli estintori dagli appositi supporti e infine l’errata pressione all’interno dell’estintore che permette di facilmente di verificare che l’estintore non si sia scaricato col tempo.