• Non ci sono risultati.

1° gennaio ▪ Mestre (VE) ▪ A Mestre l’autista di un autobus di linea ha fermato la corsa a causa

della presenza di una cittadina del Bangladesh coperta dal niqab. Il conducente ha chiesto insistentemente alla donna di scoprirsi il viso adducendo motivi di sicurezza, cosa che la donna ha infine fatto. Nel frattempo sono intervenuti agenti di polizia che hanno deciso di accompagnare la donna in questura per verificare il permesso di soggiorno.

4 gennaio ▪ Roma ▪ L’Unar chiede spiegazioni in merito a un titolo comparso sul quotidiano

Corriere della Sera in cui, nell’occhiello, si sottolinea la nazionalità romena dell’autore di un reato. L’Unar precisa che “l’attribuzione di fatti di rilevanza penale in modo indiscriminato a una etnia, sembra senza un adeguato supporto probatorio, susciti forti perplessità non corrispondendo a un modello di informazione equilibrata e non contribuisca a stemperare quel clima di tensione che purtroppo, in alcune realtà locali, caratterizza i rapporti tra la popolazione italiana e le comunità straniere”.

8 gennaio ▪ Agrigento ▪ L’ingresso della mensa della solidarietà è stato imbrattato con scritte di

carattere discriminatorio come “Nero puzza” e “l’Italia agli italiani”. Anche la saracinesca di una macelleria che vende carne halal è stata ricoperta di scritte simili. La Digos di Agrigento ha aperto un’indagine.

9 gennaio ▪ Verona-Bolzano ▪ Durante il controllo dei biglietti sulla linea ferroviaria Verona-

Bolzano, un capotreno ha inveito contro un immigrato marocchino, residente in Spagna e con regolare permesso di soggiorno. L’uomo aveva il biglietto valido ma non lo aveva obliterato prima di salire. Il controllore ha chiesto di regolarizzare il viaggio pagando una penale, ma l’immigrato non aveva con sé denaro sufficiente. Un’altra passeggera si è offerta di pagare la somma, ma il capotreno si è opposto, causando un’accesa discussione. Anche altri passeggeri sono intervenuti a favore dell’immigrato.

10 gennaio ▪ San Colombaro al Lambro (MI) ▪ Tre persone hanno aggredito un ragazzo invalido

al 100% e di origine straniera e i suoi tre compagni.

11 gennaio ▪ Agrigento ▪ Davanti alla mensa della solidarietà della Caritas sono comparse scritte

offensive nei confronti delle persone straniere.

12 gennaio ▪ Verona ▪ Il giudice sportivo di Lega Pro ha inflitto un’ammenda di 10 mila euro al

Verona, perché i propri sostenitori durante la gara intonavano cori offensivi e inneggianti alla discriminazione razziale verso un calciatore.

15 gennaio ▪ Isola della Scala (VR) ▪ A parere dell’Arci, di Legambiente e del Partito

democratico, “il contributo stanziato dal Comune per le spese scolastiche crea una discriminazione tra famiglie italiane e immigrate”. Nel mese di novembre è stato approvato un provvedimento che garantirebbe un contributo economico per le spese scolastiche alle famiglie

residenti nel territorio comunale da almeno tre anni. È stata però fatta una differenziazione tra residenti con cittadinanza italiana e residenti con cittadinanza di altro paese. Per i primi la quota prevista per il sostegno in bilancio è di 19mila euro e per gli altri è di 10mila.

19 gennaio ▪ Como ▪ Quattro ragazzi minorenni hanno aggredito un ragazzo, cittadino italiano

di origine marocchina, dopo che questo li aveva rimproverati per aver assunto atteggiamenti incivili in pubblico. Sono stati poi denunciati per danneggiamento aggravato, minacce e ingiurie aggravate, con l’aggravante di aver agito con finalità di discriminazione razziale.

22 gennaio ▪ Napoli ▪ Un gruppo di ragazzi ha aggredito fisicamente due persone di origine

straniera. Il tutto avviene in pieno giorno.

31 gennaio ▪ Sesto San Giovanni (MI) ▪ Il consiglio comunale di Sesto San Giovanni ha

approvato, con un solo voto contrario, una mozione contro l’utilizzo del burqa nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Il testo iniziale era stato proposto da una consigliera della Lega Nord, ma successivamente emendato. La mozione, condivisa dal sindaco Giorgio Oldrini, eletto con una lista civica di centrosinistra, impegna l’amministrazione «ad adottare urgentemente i provvedimenti necessari al fine di far rispettare, a qualsiasi persona presente sul territorio comunale che circoli in luoghi pubblici o aperti al pubblico a viso coperto, le nostre leggi vigenti in tema di sicurezza e dignità della donna». Il testo del documento specifica che «il burqa e altre forme simili di vestiario, che coprono integralmente il viso delle persone costituiscono, secondo la nostra cultura, una forma di integralismo oppressivo della figura femminile e di costrizione della libertà individuale».

8 febbraio ▪ Roma ▪ Il proprietario di uno stabile ha minacciato l’affittuario, un uomo

marocchino, di fargli perdere il possesso del permesso di soggiorno a causa di una controversia tra i due. Il motivo ha a che vedere con dei pagamenti sostenuti dall’inquilino che in realtà sarebbero spettati agli affittuari dell’altra porzione dell’appartamento.

9 febbraio ▪ Fossalta Di Piave (VE) ▪ Sul quotidiano “la Repubblica” il sindaco di Fossalta di

Piave, Massimo Sensini, risponde alle critiche ricevute nei giorni precedenti a causa di una sua reprimenda verso alcune maestre che avevano cercato di aiutare, donandole i propri buoni pasto, una bambina di origine africana che non aveva i soldi per la refezione scolastica dell’asilo. Secondo il sindaco, della Lega Nord, il regalo dei buoni pasti si configurerebbe come danno erariale. Di fronte alla presa di posizione di Sensini, ignoti benefattori hanno provveduto a pagare la mensa per la piccola di quattro anni, consentendole così di tornare in classe dopo qualche giorno di assenza. Ma nel frattempo le polemiche sono cresciute, anche all’interno della Giunta comunale da parte degli alleati del PDL. Sensini ora tenta di replicare lamentando di essere stato frainteso e negando motivazioni razziste.

10 febbraio ▪ Friuli-Venezia Giulia ▪ Chiamata a pronunciarsi sulla legge regionale del Friuli-

Venezia Giulia, la Corte costituzionale ha bocciato la legge 6 del 2006, modificata con la legge regionale 24 del 2009. La Corte ha giudicato illegittimi i requisiti d’accesso ai servizi sociali fissati dalla normativa, che, all’articolo 4, ammetteva solo i cittadini comunitari residenti nel territorio regionale da almeno 36 mesi. Secondo la Corte, «tali disposizioni creano discriminazioni», introducendo «inequivocabilmente una preclusione destinata a discriminare tra i fruitori del sistema integrato dei servizi concernenti provvidenze sociali fornite dalla

regione i cittadini extracomunitari in quanto tali, nonché i cittadini europei non residenti da almeno trentasei mesi».

13 febbraio ▪ Arzano (NA) ▪ Una coppia di origine pakistana ha denunciato una clinica privata

per non aver aiutato la donna nel momento del parto, facendola così partorire in macchina. La struttura si difende dicendo di non essere attrezzata per le emergenze e aver indirizzato i due all’ospedale. Ma la scelta della clinica era dovuta al fatto che lì lavorava la ginecologa che aveva seguito la gravidanza della signora, programmando con lei il parto cesareo.

14 febbraio ▪ Pordenone ▪ Il capogruppo della Lega Nord locale interviene sui possibili esuberi

alla Electrolux, sostenendo che a perdere il lavoro e a tornare a casa propria dovrebbero essere i lavoratori stranieri.

20 febbraio ▪ Imperia ▪ Alcuni insegnanti di una scuola elementare e altri della scuola media

inferiore sono stati accusati di rimproverare più frequentemente, e di trattare con scarsa attenzione, gli alunni stranieri in difficoltà con la lingua. La denuncia proviene dall’associazione Casa Africa. I problemi si sono risolti con l’intervento di mediazione da parte dell’associazione.

22 febbraio ▪ Palermo ▪ Noureddine Adnane, venditore ambulante originario del Marocco e

risiedente in Italia con regolare permesso di soggiorno si è dato fuoco, ed è morto, per aver ricevuto il quarto verbale in dieci giorni. Il motivo dell’ultimo provvedimento riguardava la sosta di oltre un’ora nello stesso posto per la vendita degli oggetti per cui possedeva la licenza.

23 febbraio ▪ Treviso ▪ L’assessore leghista ai flussi migratori Daniele Stival, ha affermato che un

sistema per arginare gli arrivi via mare potrebbe essere quello di usare il mitra. I giovani del Partito Democratico di Padova e l’associazione Razzismo Stop hanno presentato un esposto ipotizzando il reato di istigazione a delinquere aggravata da motivi razziali.

23 febbraio ▪ Montesilvano (PE) ▪ Sui muri di una delle vie in cui vivono molte persone straniere

sono comparse delle scritte di carattere discriminatorio e delle svastiche.

24 febbraio ▪ Pordenone ▪ La Corte di Cassazione ha stabilito che proferire l’epiteto «sporco

negro» costituisce reato. La vicenda su cui la Corte ha sentenziato risale a tre anni addietro, allorché un cittadino italiano, P.S. di 35 anni, a Pordenone insultò senza motivo un giovane senegalese con la frase «sporco negro... tornatene al tuo paese». Dell’accaduto si occupò originariamente il giudice di pace, che condannò l’imputato per ingiuria. Gli avvocati Lorenzo Amore, Anna Orecchioni e Giacinto Canzona, difensori del ragazzo africano si rivolsero però alla Cassazione, che ora ha non solo confermato la rilevanza penale dell’espressione «sporco negro» ma ha anche configurato l’aggravante, per la quale è prevista la competenza per materia del tribunale e non del giudice di pace.

1° marzo ▪ Lampedusa (AG) ▪ Il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, è stato

nuovamente indagato dalla Procura di Agrigento per istigazione all’odio razziale e abuso di autorità. Alla base del provvedimento c’è l’ordinanza emessa dal sindaco che punisce «l’accattonaggio e comportamenti non decorosi» e impone il divieto di utilizzare i luoghi pubblici «come siti di bivacco e deiezione», indirizzata verso i migranti presenti sull’isola. Nel 2009 De Rubeis fu già processato per diffusione di idee che incitano alla superiorità razziale: in un’intervista rilasciata a un quotidiano era riportata questa sua affermazione: «Non voglio

essere razzista, ma la carne dei negri puzza anche quando è lavata». Il sindaco fu poi assolto con la formula «il fatto non sussiste», in quanto non venne dimostrato che pronunciò in effetti quella frase.

4 marzo ▪ Frosinone ▪ Un calciatore della categoria Giovanissimi è stato punito con cinque turni

di squalifica per aver apostrofato un avversario straniero con frasi discriminatorie.

5 marzo ▪ Trieste ▪ Il capogruppo della Lega Nord al consiglio regionale in Friuli Venezia Giulia,

ha inaugurato uno “sportello anti-immigrati”. L’attività è solo telefonica e allo sportello si sono rivolte persone che pensano di aver subito danni da parte di persone straniere.

9 marzo ▪ Rimini ▪ Una ragazza di origine straniera si è vista rifiutare la possibilità di svolgere

uno stage alla reception di un albergo perché indossa il velo. L’amministrazione dell’hotel ha risposto che “il razzismo non c’entra, qualsiasi ragazzo è ben accetto per periodi di stage. L’unica richiesta che facciamo alle scuole è di adeguarsi alle semplici regole di comportamento, che riguardano anche l’aspetto e l’immagine”.

10 marzo ▪ Napoli ▪ Due sedicenni napoletani sono stati denunciati dai carabinieri per

aggressione a sfondo razziale nei confronti di una donna italiana di origini somale. La donna, una quarantacinquenne, la notte del 7 marzo scorso era stata notata da una pattuglia di carabinieri della stazione di Pianura in stato di shock. Portata al pronto soccorso, le era stato riscontrato un trauma contusivo alla regione lombare. Le successive indagini dei carabinieri hanno ricostruito il fatto accaduto: la donna si trovava in attesa di un bus a una fermata quando era stata avvicinata dai due giovani, che l’avevano insultata, picchiata e umiliata; uno dei due aggressori le aveva anche urinato addosso. Nei giorni successivi, i due minorenni avevano fatto contattare la donna offrendole 50 euro se non avesse sporto denuncia.

11 marzo ▪ Cernusco sul Naviglio (MB) ▪ Uno studente congolese laureando e impiegato presso

una ditta, quando a fine turno torna nello spogliatoio macchia il pavimento che era stato appena lavato. Questo fatto provoca la reazione dell’addetto alle pulizie che risponde “negro, torna al tuo paese, puzzi come tutti quelli della tua razza”.

16 marzo ▪ Dolo (VE) ▪ Al ritorno da una partita di calcio tra il Treviso e il San Paolo Padova

un gruppo di tifosi del Treviso si è fermato in autogrill e dopo aver saccheggiato e danneggiato il locale, alcuni di loro hanno aggredito un giovane lavoratore albanese addetto alla pulizia dei bagni. I tifosi hanno insultato il ragazzo con le frasi “bastardi stranieri” e “fuori gli stranieri dall'Italia” e dopo averlo spintonato e buttato per terra gli hanno rotto una bottiglia sulla testa, procurandogli una ferita che è stata curata con dei punti di sutura. I tifosi identificati dovranno rispondere di furto e aggressione a sfondo razzista.

18 marzo ▪ Roma ▪ L’associazione 21 luglio e l’Antenna territoriale anti-discriminazione di

Roma avevano segnalato all’UNAR che all’interno dei Piani dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2009/2010 e 2010/2011 del 299° Circolo didattico “Papa Wojtyla” erano contenuti elementi discriminanti. In particolare, in alcune tabelle presenti nei due documenti veniva fatta distinzione tra alunni italiani, con disabilità (definiti nella tabella alunni H), alunni “nomadi” e quelli stranieri. Ora Franca Giovanni Merlina, dirigente scolastico dell’istituto, ha ammesso l’errore, dovuto al fatto che non essendo identificabili gli studenti con nome e cognome

l’elemento discriminante non era stato considerato.

19 marzo ▪ Treviso ▪ Durante una partita di calcio per esordienti tra le squadre CasierDosson-

Silea, un giocatore dodicenne di origine extracomunitaria della CasierDosson è stato subissato di insulti a sfondo razziale da parte dei genitori della squadra avversaria presenti sugli spalti. La squadra è stata multata per 600 euro in base al referto arbitrale che parla di «insulti discriminatori di origine razziale».

23 marzo ▪ Roma ▪ Francesco Bianco, già appartenente negli anni Settanta al gruppo armato di

destra NAR, dipendente dell’ATAC coinvolto nello scandalo Parentopoli, è stato reintegrato nel servizio. Era stato sospeso dall’azienda del trasporto pubblico di Roma a dicembre del 2010 poiché erano comparse sul suo profilo di Facebook frasi antisemite rivolte contro il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici.

27 marzo ▪ Monza ▪ Durante una partita di calcio tra il Monza e la Paganese, alcuni sostenitori

del Monza hanno intonato cori inneggianti alla discriminazione razziale nei confronti di un giocatore di origine straniera della propria squadra. Il giudice sportivo ha poi comminato una multa di 6mila euro alla società Monza (I Divisione girone A).

29 marzo ▪ Manduria (TA) ▪ Gruppi di cittadini presidiano la zona limitrofa a quella del Cai

(Centro accoglienza e identificazione), in cui si trovano alcuni dei migranti sbarcati sulle coste di Lampedusa, e chiedono l’ “autorizzazione a sparare”.

29 marzo ▪ Roma ▪ in riferimento alla possibilità che i profughi recentemente sbarcati a

Lampedusa possano essere ospitati in alcune strutture del Nord Italia, il leader della Lega Nord Umberto Bossi ha dichiarato che gli immigrati devono andare “fora da i ball”.

29 marzo ▪ San Benedetto del Tronto (AP) ▪ In una campagna della Lega Nord è stato esposto

un manifesto in cui vengono rappresentate delle persone straniere in fila alla fine della quale si trova una persona italiana. L’immagine riporta una scritta “indovina chi è sempre l’ultimo”.

29 marzo ▪ Roma ▪ Nel corso della trasmissione televisiva La Zanzara, il senatore Stiffoni ha

dichiarato che “questi tunisini che vengono in Italia solo per transitarvi e che magari sbarcano con le scarpe Adidas e le magliette griffate non sono richiedenti asilo, oltretutto in Tunisia non ci sono le condizioni per richiedere asilo. Stiamo parlando di gente in salute, gente in carne, non emaciata come i rifugiati veri che vengono da Sudan, Etipia, Somalia, Kurdistan e Iraq”.

30 marzo ▪ Roma ▪ Un membro del gruppo parlamentare dei Responsabili ha affermato che “per

limitare l’afflusso degli africani, quasi tutti giovani e baldi maschi, serve il deterrente psicologico. Basterebbe diramare il seguente comunicato: al fine di prevenire squilibri demografici e prevedibili reati sessuali, le autorità italiane, nei luoghi degli sbarchi, hanno allestito presidi sanitari, per l’immediata castrazione chimica dei migranti. Certo che non lo faremo, tuttavia non sarebbe male agitare lo spauracchio della penisola come regione degli Evirati Arabi.”

30 marzo ▪ Milano ▪ Il giudice sportivo della Lega Pro ha multato la società Monza perché alcuni

suoi sostenitori hanno intonato cori di discriminazione razziale nei confronti di un giocatore di origine straniera del club.

2 aprile ▪ Senigallia (AN) ▪ Un gruppo di ragazzi ha aggredito alcune persone che si erano già

sedute sulla panchina da loro scelta. L’aggressione si è caratterizzata per gli insulti di discriminatori rivolti a un ragazzo di origini africane.

5 aprile ▪ Partinico (PA) ▪ Un ragazzo sikh assunto come operaio in una fattoria si è ritrovato

presto a essere prigioniero nella stessa azienda agricola. Veniva picchiato dal suo titolare che tra l’altro gli aveva ritirato i documenti al momento dell’arrivo.

5 aprile ▪ Pisa ▪ .È stato distrutto da ignoti il centro di accoglienza umanitaria allestito presso

l’ospedale ortopedico dismesso di Calambrone che nei giorni successivi avrebbe dovuto ospitare persone immigrate provenienti dalla Tunisia.

6 aprile ▪ Como ▪ Nel corso di un incontro della femminile di basket tra la Comense e la Geas di

Sesto San Giovanni un gruppo di tifosi della Comense ha coperto ripetutamente di insulti a sfondo razzista l’atleta della Geas e cestista della nazionale italiana Abiola Wabara, di genitori nigeriani, arrivando anche a colpirla con sputi. Nei giorni successivi sono cresciute le polemiche, anche perché arbitro e giudice sportivo non hanno preso provvedimenti né sospeso la partita, mentre la DIGOS di Como ha aperto un’indagine. Numerose le dichiarazioni e manifestazioni di solidarietà verso l’atleta, tra cui una Campagna promossa dalla Federbasket con lo slogan “Vorrei la pelle nera”. La vicenda ha assunto anche rilevanza politica, con una risoluzione, sottoscritta da tutti i capigruppo, presentata alla Commissione Sport della Camera per chiedere di «effettuare le verifiche del caso e garantire il rispetto delle misure di sicurezza che prevedono la sospensione della gara e l’adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti dei soggetti fautori di violenze».

6 aprile ▪ Roma ▪ La direzione di “Il Giornale” ha cancellato dal proprio sito i commenti di

carattere discriminatorio scritti a seguito del naufragio di un’imbarcazione che trasportava migranti.

7 aprile ▪ Roma ▪ Abdul Bouja, 45 anni, di origine marocchina ma da anni residente in Italia con

regolare permesso di soggiorno e di lavoro, ha visto sulla vetrina di un bar tabacchi del quartiere Montesacro a Roma un cartello recante la scritta: «Vietato l’ingresso agli animali e agli immigrati. La direzione». L’uomo, dopo aver chiesto spiegazioni al barista, ha fotografato il cartello e ha dato incarico al proprio legale, l’avvocato Giacinto Canzona, di valutare un’eventuale azione legale contro il titolare dell’esercizio commerciale.

8 aprile ▪ Mornico al Serio (BG) ▪ È tornata di attualità la storia di Aziz Amiri, diciottenne di

origine marocchina, che la sera del 6 febbraio 2010 fu ucciso da una pattuglia di carabinieri a Mornico al Serio . Era a bordo di un’auto guidata da un connazionale che, di fronte a un controllo dei carabinieri, aveva tentato la fuga perché in macchina vi sono alcune dosi di cocaina. I militari avevano sparato, uccidendo Aziz. Ora quella morte, sulla quale la procura di Bergamo aveva aperto un’inchiesta per omicidio colposo, è stata definita un «omicidio controverso» e viene ipotizzato «uso sproporzionato della forza» dal Rapporto sui diritti umani che il Dipartimento di Stato degli USA pubblica annualmente. Il Rapporto cita anche i casi di Federico Aldrovandi, per la cui morte nel luglio 2009 sono stati condannati dal tribunale di Ferrara quattro agenti di polizia a 42 mesi di carcere per omicidio colposo, e di Gabriele Sandri, ucciso ad Arezzo nel 2007 dopo una rissa tra tifosi dall’ufficiale di polizia Luigi Spaccarotella,

condannato il 1° dicembre 2010 dalla Corte di appello di Firenze a nove anni e quattro mesi reclusione per omicidio.

10 aprile ▪ Cagliari ▪ Nel corso di una partita tra Cagliari e Brescia un gruppo di sostenitori del

Cagliari ha indirizzato al calciatore avversario Jonathan Zebina insulti razzisti. La squadra del Cagliari è stata multata per 10mila euro.

11 aprile ▪ Milano ▪ Sulle pagine di “La Padania” sono comparsi diversi commenti xenofobi tra

cui “non riesco ad addolorarmi troppo per le continue perdite di vite umane” o “quando sento l’insistente sproloquio sull’integrazione dell’invasione nordafricana mi vengono disfunzioni ormonali di giramenti di zebedei”.

11 aprile ▪ Grosseto ▪ Nel corso di una partita di terza categoria tra Civitella e Nuova Grosseto,

un giocatore del Civitella ha rivolto gravi offese di stampo razzista all'arbitro dell'incontro, una ventenne di origine romena.

12 aprile ▪ Genova ▪ Nel capoluogo ligure è stato effettuato un attentato incendiario contro un

Documenti correlati