• Non ci sono risultati.

Per prima cosa sono stati estrapolati, dal database Access, i dati relativi alla coorte pazienti ex-esposti amianto in sorveglianza sanitaria presso l’U.O. di Medicina Preventiva del Lavoro dell’AOUP che hanno effettuato almeno un accesso fra il gennaio 2002 e il marzo 2017. Sono state quindi analizzate le caratteristiche di tale popolazione nel suo complesso (età, sesso, abitudine tabagica), i comparti lavorativi e la distribuzione delle patologie amianto- correlate. Di tale popolazione, successivamente, è stata selezionata una ca- sistica di 340 pazienti suddivisa in due gruppi sulla base dell’aderenza o me- no al programma di sorveglianza sanitaria. Il primo gruppo, denominato grup- po in follow-up attivo, è costituito da 164 soggetti tornati a visita nel corso del 2016 o nei primi mesi del 2017 (fino ad Aprile): tali pazienti dopo aver iniziato il programma di sorveglianza, hanno continuato a seguirlo regolarmente, ef-

49

fettuando controlli con cadenza annuale, biennale o triennale come racco- mandato. Il secondo gruppo, denominato gruppo non più in sorveglianza, è costituito invece da 176 soggetti i quali, dopo aver iniziato il percorso di sor- veglianza fra il 2002 e il 2008, non hanno proseguito con i controlli racco- mandati. Per il gruppo in follow-up attivo, tutte le informazioni cliniche sono state raccolte direttamente dal database della Medicina Preventiva del Lavo- ro. Per il gruppo non più in sorveglianza, invece, la raccolta delle informazioni cliniche relativa alle loro attuali condizioni è avvenuta mediante intervista tele- fonica effettuata nel Marzo 2017. Il loro stato iniziale di salute è stato invece valutato consultando i dati inseriti nel database all’epoca dell’ultimo controllo.

3.2 INTERVISTA PER I PAZIENTI NON PIU’ IN SORVEGLIANZA

Per quanto riguarda il gruppo di pazienti non più in sorveglianza, la raccolta di informazioni sul loro attuale stato di salute è stata effettuata mediante l’utilizzo di una intervista telefonica creata ad hoc, servendosi dei recapiti tele- fonici che i pazienti avevano fornito nelle loro precedenti visite. L’intervista, dopo una breve presentazione, procede secondo vari step: per prima cosa viene chiesto al paziente il motivo per cui ha interrotto il follow-up, poi prose- gue indagando se il paziente, dopo la data dell’ultimo controllo presso la UO di Medicina Preventiva del Lavoro di Pisa, abbia continuato a fare accerta- menti strumentali e/o funzionali più o meno regolarmente presso altre struttu- re, sempre inerenti l’esposizione ad amianto oppure per altri motivi. Il passo successivo consiste nell’indagare l’attuale stato attuale di salute facendo do- mande mirate circa la presenza di patologie amianto-correlate e non amianto- correlate. Laddove si riscontri l’insorgenza di una malattia professionale, vie- ne chiesto di indicare l’avvenuto riconoscimento da parte dell’INAIL ed il rela- tivo punteggio di invalidità. L’intervista si conclude poi proponendo al paziente

50

di effettuare una nuova visita presso l’AOUP per tornare nel programma di follow-up.

Figura 2.2 Schematizzazione dell’intervista telefonica per i pazienti usciti dal follow up.

3.3 TABULAZIONE DEI DATI

Una volta recuperate tutte le informazioni relative ai due gruppi di pazienti, si è passati all’elaborazione di due tabelle Excel, una per il gruppo in follow-up attivo e una per il gruppo non più in sorveglianza. Ciascuna tabella contiene nella prima parte, per ogni paziente dati generali comprendenti: nome e co- gnome, sesso, numero ID all’interno del database, aderenza al programma di follow-up, data del primo controllo e relativa diagnosi, data dell’ultimo control- lo e relativa diagnosi, numero di anni di esposizione all’amianto, numero di anni di anzianità lavorativa, settore dell’azienda presso cui lavoravano ed abi- tudine al fumo. Nella seconda parte di ciascuna tabella vengono riportate le patologie riscontate rispettivamente nei due gruppi ulteriormente divise in pa-

Motivi per cui il paziente ha interrotto il follow-up Effettuazione o meno di accertamenti specifici per l’esposizione all’amianto presso altre strutture dopo l’uscita dal follow-up sino ad oggi

Stato di salute attuale: presenza o meno di patolo- gie correlate o non correlate all’amianto

Quali patologie sono presenti ed eventuale ricono- scimento INAIL con punteggio di invalidità

Proposta di ritorno a visita presso la Medicina Preventiva del Lavoro dell’ AOUP

51

tologie iniziali e patologie insorte successivamente. Per i pazienti in follow-up attivo sono state inserite come patologie iniziali quelle presenti al primo ac- cesso, mentre come patologie insorte quelle presenti all’ultimo controllo. Per i pazienti non più in sorveglianza sono state considerate come patologie iniziali quelle presenti all’ultimo controllo, mentre come insorte quelle riscontrate al momento dell’intervista telefonica. Le patologie sono state classificate in 4 sottogruppi: patologie neoplastiche, patologie benigne correlate all’amianto, patologie benigne non correlate all’amianto ed alterazioni della funzione re- spiratoria. Ai fini di questo lavoro sono state considerate patologie benigne correlate all’amianto l’asbestosi, gli ispessimenti pleurici, le placche pleuriche, l’atelettasia rotonda ed il versamento pleurico. Il carcinoma polmonare ed il mesotelioma, patologie maligne correlate all’amianto, sono state comprese, insieme alle altre tipologie di tumori, nella voce patologie neoplastiche. Come patologie non correlate sono state considerate a livello polmonare la presen- za di noduli polmonari, la BPCO, le bronchiectasie, l’enfisema, gli ispessi- menti della trama bronco-vascolare, la silicosi e gli addensamenti infettivi e, a livello extra-polmonare, tutte le restanti patologie benigne. Per le alterazioni della funzionalità respiratoria esse sono state suddivise in quadro ostruttivo, restrittivo o misto e in base alla presenza o meno di alterazione della diffusio- ne alveolo-capillare. Per la successiva analisi statistica ciascuna informazio- ne è stata tradotta in variabile categorica (no = 0; si = 1). Per ogni paziente è stato inoltre calcolato un ulteriore parametro, denominato mesi-uomo, corri- spondente all’intervallo di tempo tra la prima e l’ultima visita per il gruppo in follow-up attivo ed all’intervallo di tempo tra ultima visita e momento dell’intervista telefonica per il gruppo non più in sorveglianza.

52

3.4 ANALISI STATISTICA

L’analisi statistica è stata condotta avvalendosi del software SPSS 19.0. Le variabili sono state da prima divise in categoriche e continue e queste ultime studiate utilizzando il test di normalità per valutare la loro distribuzione gaus- siana. In seguito a questa analisi, le variabili risultate normali sono state ana- lizzate attraverso metodi parametrici, quali il test t di Student e/o l’Anova Test. I dati gaussiani sono stati riportati come media ± 1 deviazione standard. In caso di variabili non gaussiane sono stati utilizzati test non parametrici quali il Mann-Whitney Test. La differenza statisticamente significativa tra i due gruppi è stata testata usando il test del chi quadrato a due code, per rendere il signi- ficato più forte. Tutti i test sono stati considerati positivi per valori del p value minori di 0,05.

53

4 RISULTATI

4.1 DESCRIZIONE DELLA COORTE IN SORVEGLIANZA

Dall’estrapolazione dei dati informatizzati relativi alla coorte di pazienti ex- esposti amianto in sorveglianza sanitaria presso l’U.O. di Medicina Preventiva del Lavoro dell’AOUP sono risultati complessivamente 1603 soggetti che hanno effettuato almeno un accesso fra il Gennaio 2002 e il Marzo 2017. La popolazione è costituita per il 98,3% da soggetti di sesso maschile e per l’ 1,7% da soggetti di sesso femminile con un’età media di 65,8 anni ± 9,5 anni (epoca dell’ultimo accesso) e con una media degli anni di esposizione di 17,6 anni ± 8,3 anni. I comparti lavorativi maggiormente rappresentati sono quello chimico (16,4%), la cantieristica navale (15,2%), metalmeccanico (13.5%) ed a seguire petrolchimico e ceramiche/vetro. Il 20,3% dei soggetti è risultato af- fetto da patologia polmonare benigna asbesto correlata di cui 86.8% a loca- lizzazione pleurica, 6,6% a localizzazione parenchimale e 6,6% pleuro- parenchimale. Il 19,4% dei soggetti è risultato affetto da patologia polmonare benigna non correlata all’esposizione ad asbesto mentre il 14,7% da un’alterazione della funzionalità respiratoria non associata a patologia pleuro- parenchimale polmonare. Nell'1,9% dei casi è stata diagnosticata una patolo- gia neoplastica correlata o correlabile all'esposizione professionale ad amian- to. Il 42,7% dei soggetti non è risultato affetto da alcuna patologia polmonare e l’1,1% non esposto. I casi di patologia maligna sono rappresentati da 31 casi complessivi di cui 7 mesoteliomi (6 pleurici e 1 peritoneale), 21 tumori del polmone (9 diagnosticati durante il follow-up e 12 già presenti all’inizio del percorso) e 3 carcinomi della laringe (già presenti in anamnesi all’inizio del percorso).

54

Grafico 4.1

55

4.2 DESCRIZIONE DELLA CASISTICA IN ESAME

Sul totale dei 340 pazienti selezionati per il presente studio, l’1,5% sono risul- tati di sesso femminile (F) ed il 98,5% di sesso maschile (M); considerando i due gruppi separatamente, invece, per il gruppo non follow-up le percentuali sono 2,3% F e 97,7% M e per il gruppo follow-up 0,6% F e 99,4% M. In en- trambi i gruppi si ha quindi una netta prevalenza del sesso maschile.

Grafico 4.3

Per quanto riguarda l’abitudine al fumo di sigaretta

,

sul totale dei 340 pazien- ti, il 30,9% è rappresentato da non fumatori, il 13,8% da fumatori ed il 55,3% da ex fumatori; all’interno dei due gruppi, non fumatori, fumatori ed ex fuma- tori sono ripartiti in 31,8%, 19,3% e 48,9% nel gruppo non follow-up e in 29,9%, 7,9% e 62,2% nel gruppo follow-up.

56

Grafico 4.4

57

Sul totale della casistica in esame i settori lavorativi maggiormente rappre- sentati sono risultati il settore metalmeccanico (22,4%), quello chimico (18,5%), quello petrolchimico (17,4%) e quello portuale/marittimo (10,9%). Nel gruppo non follow-up prevalgono i settori metalmeccanico (26,7%), pe- trolchimico (26,7%) e chimico (14,3%); in quello follow-up prevale quello chi- mico (22,6%), seguito dai settori metalmeccanico (17,7%) e portua- le/marittimo (16,5%).

Grafico 4.6

Anni di esposizione Anzianità lavorativa

Gruppo non follow up

Media 18,96 34,01 Deviazione standard 6,327 5,559 Minimo 5 6 Massimo 36 50 Gruppo follow up Media 20,56 36,52 Deviazione 8,866 5,203 Minimo 9 2 Massimo 250 42 Tabella 4.1

58

Per quanto riguarda la media degli anni di esposizione lavorativa ad amianto essa è risultata 18,96 anni per il gruppo non più in sorveglianza e di 20,56 anni nel gruppo follow-up attivo.

4.3 PATOLOGIE INIZIALI

Neoplasie

Nella casistica in esame non è stata riscontrata nessuna patologia maligna amianto correlata e/o correlabile. Nel gruppo non follow-up, l’1,2% dei pazien- ti presenta una neoplasia (1 caso di carcinoma della prostata e 1 caso di tu- more gastrico), mentre nel gruppo follow-up attivo è presente una neoplasia- nell’1,9% dei pazienti (2 casi di neoplasia della prostata ed 1 caso di neopla- sia del colon).

Patologie benigne amianto correlate

Nel gruppo non più in sorveglianza il 22,2% dei pazienti presenta una patolo- gia benigna amianto correlata; nel gruppo in follow-up attivo tale frazione è del 60,4%. Nei 39 pazienti affetti da patologie nel gruppo non più in sorve- glianza si registrano: 16 casi di ispessimenti pleurici (41,1%), 23 di placche pleuriche (58,9%), 6 di asbestosi (15,4%). Nei 99 pazienti affetti da patologie nel gruppo in follow-up attivo si hanno: 54 casi di ispessimenti pleurici (54%), 50 casi di placche pleuriche (51%), 11 di asbestosi (11%), 4 di atelettasia ro- tonda (4%), 1 di versamento pleurico (1%).

59

Pazienti con patologie benigne amianto correlate inizialmente presenti nei due gruppi Frequenza % Non follow- up Assente 137 77,8 Presente 39 22,2 Totale 176 100 Follow up Assente 65 39,6 Presente 99 60,4 Totale 164 100 Tabella 4.2 Grafico 4.7

Patologie benigne non amianto correlate

Nel gruppo non follow-up il 35,2% dei pazienti ha una patologia benigna non correlata all’amianto; nel gruppo follow-up tale frazione è del 51,2%. Nel gruppo non più in sorveglianza, i 62 pazienti con patologie amianto non corre- late presentano: 38 noduli polmonari (61,3%), 9 bronchiectasie (14,5%), 20 quadri radiologici di ispessimento della trama bronco-vascolare (32,3%), 10 enfisema (16,1%), 3 BPCO (4,8%), 2 silicosi (3,2%); negli 84 pazienti con pa-

60

tologie benigne non amianto correlate nel gruppo in follow-up attivo invece si riscontrano: 55 noduli polmonari (61,9%), 14 bronchiectasie (16,7%), 21 qua- dri radiologici di ispessimento della trama bronco-vascolare (25%), 10 enfi- sema (11,9%), 6 BPCO (7,1%), 6 silicosi (7,1%), 3 quadri infettivi polmonari (3,6%).

Pazienti con patologie benignenon amianto correlate inizialmente presenti nei gruppi Frequenza % Non follow- up Assente 114 64,8 Presente 62 35,2 Totale 176 100 Follow up Assente 80 48,8 Presente 84 51,2 Totale 164 100 Tabella 4.2 Grafico 4.8

61 Alterazioni della funzione respiratoria

Nel gruppo non follow-up le alterazioni della funzione respiratoria si registra- no nel 36,6% dei soggetti mentre nel gruppo follow-up sono presenti nel 44,5%. Nei 65 pazienti del gruppo non più in sorveglianza che presentano un’alterazione iniziale della funzione respiratoria si registrano: 28 quadri re- strittivi (43,1%), 11 quadri ostruttivi (16,9%), 40 casi di alterazione della DLCO (61,5%). Nei 73 pazienti positivi nel gruppo in follow-up attivo invece si riscontrano le seguenti alterazioni: 35 quadri restrittivi (47,9%), 7 quadri misti (9,6%), 5 quadri ostruttivi (6,8%), 52 casi di alterazione della DLCO (71,2%).

Pazienti con alterazioni della funzione resp. presenti inizialmente nei due gruppi

Frequenza % Non follow- up Assente 111 63,1 Presente 65 36,9 Totale 176 100 Follow up Assente 91 55,5 Presente 73 44,5 Totale 164 100 Tabella 4.3

62

Grafico 4.9

4.4 PATOLOGIE INSORTE

Neoplasie

Nel gruppo non più in sorveglianza si sono registrati 21 casi su 176 di neo- plasia insorta corrispondenti all’11,9%, mentre nel gruppo in follow-up attivo si sono registrati 8 casi di patologia neoplastica insorta su 164 pari al 4,9%. In particolare, nei 21 casi registrati nel gruppo non più in sorveglianza è osser- vata la seguente distribuzione: 4 neoplasie della prostata, 4 neoplasie della vescica, 3 neoplasie del colon, 2 neoplasie del polmone, 2 neoplasie epati- che, 1 neoplasia laringea, 1 neoplasia renale, 1 neoplasia pancreatica, 1 lin- foma di Hodgkin, 1 neoplasia della cute ed 1 neoplasia dello stomaco; da se- gnalare inoltre che la neoplasia pancreatica, quella renale e quella laringea hanno causato il decesso del paziente. Nel gruppo in follow-up attivo: 1 neo- plasia della prostata, 1 neoplasia renale, 2 neoplasie del colon (ceco e retto), 3 neoplasie cutanee (melanoma, basocellulare e spinocellulare), 1 neoplasia linfatica (LLC).

Patologie benigne amianto correlate

Nel gruppo non follow-up si sono registrati 8 casi di patologie benigne amian- to correlate insorte su 176 pari al 4,5% mentre nel gruppo follow-up 32 casi su 164 pari al 19,5%. In particolare, nel gruppo non follow-up negli 8 pazienti con nuova patologia si sono riscontrati 3 casi di placche pleuriche (38%) e 5 casi di asbestosi (62%); nel gruppo follow-up invece, nei 32 pazienti identifi- cati si riscontrano 35 patologie così ripartite: 14 ispessimenti pleurici (43,8%), 9 placche pleuriche (28%), 8 asbestosi (25%), 3 atelettasie rotonde (10%), 1 versamento pleurico (3,2%).

63

Pazienti con patologie benigne amianto correlate insorte nei due gruppi

Frequenza %

Non follow-up Assente 168 95,5 Presente 8 (8 patologie) 4,5 Totale 176 100 Follow-up Assente 132 80,5 Presente 32 (35 patologie) 19,5 Totale 164 100 Tabella 4.4 4,5% 19,5% 0 10 20 30 40

% Pazienti in cui è insorta una patologia amianto correlata

Insorgenza % di patologie benigne amianto correlate: confronto tra i due

gruppi

Gruppo non follow up

64

Grafico 4.11

Patologie benigne non amianto correlate

Nel gruppo non follow-up si sono registrati 79 casi su 176 di patologie beni- gne non amianto correlate insorte pari al 44,9%, mentre nel gruppo follow-up 63 casi su 164 pari al 38,4%. Va precisato che le patologie non amianto cor- relate indagate nei due gruppi sono diverse per ragioni intrinseche alla stra- tegia con cui è stato condotto lo studio: i pazienti in follow-up infatti vengono seguiti con particolare attenzione dal punto di vista respiratorio per cui al momento dell’ultimo controllo considerato per questo studio si avranno infor- mazioni complete sullo stato del loro apparato respiratorio; nei pazienti non in follow-up, la raccolta di informazioni comprenderà soltanto quelle di cui il pa- ziente è a conoscenza al momento della visita e sarà pertanto più generale e varia. Nel gruppo non più in sorveglianza si sono osservate: 30 patologie cardiovascolari (38%), 18 patologie osteo-articolari (22,8%),15 patologie re- spiratorie (19%), 9 patologie degli organi di senso (11,4%), 7 patologie ga- strointestinali (8,9%), 6 patologie neurologiche (7,6%), 3 patologie reumato- logiche (3,8%), 3 patologie urologiche (3,8%) e 2 patologie renali (3,8%) delle quali una ha causato il decesso del paziente; nel gruppo follow-up sono de- scritte le seguenti insorgenze: 36 noduli polmonari (57,1%), 16 bronchiectasie (25,4%), 8 quadri radiologici di ispessimenti della trama bronco-vascolare (12,7%), 7 enfisemi (11,1%), 2 broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO) (3,2%), 2 quadri infettivi polmonari (3,2%).

Pazienti con patologie benigne non amianto correlate insorte nei due gruppi

Frequenza % Non follow-up Assente 97 55,1 Presente 79 44,9 Totale 176 100 Follow-up Assente 101 61,6 Presente 63 38,4 Totale 164 100

65 Tabella 4.5 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Distribuzione % di patologie benigne NON

amianto correlate insorte nel gruppo non più

in sorveglianza

Grafico 4.12

66 Alterazioni della funzione respiratoria

Nel gruppo non follow-up non è stato registrato alcun caso di nuova insor- genza di alterazione della funzionalità respiratoria, mentre nel gruppo follow- up si sono registrati 41 casi su 164, pari al 25%. Nei 41 pazienti identificati si registrano: 14 quadri restrittivi (34,1%), 10 ostruttivi (24,4%), 9 misti (22%) e 19 alterazioni della DLCO (46,3%).

Pazienti con alterazioni della funzione resp. insorte nei due gruppi

Frequenza %

Non follow-up Assente 176 100

Presente 0 0 Totale 176 100 Follow-up Assente 123 75 Presente 41 25 Totale 164 100 Tabella 4.6 Grafico 4.14

67

4.5 MOTIVO RIFERITO DELL’USCITA DAL FOLLOW-UP

Nella maggior parte dei casi i pazienti sottoposti ad intervista riferiscono di aver interrotto il follow-up a seguito della prima visita in conseguenza dell’esito negativo degli accertamenti (50% dei casi circa); talvolta invece i pazienti riferiscono di aver interrotto il follow-up dopo aver ottenuto il pensio- namento anticipato per l’avvenuta esposizione all’amianto (20% dei soggetti circa) o dopo aver provato ad ottenere il riconoscimento di patologia profes- sionale da parte dell’INAIL senza riuscirvi (20%). Nei casi restanti, i pazienti hanno interrotto il follow-up presso la AOUP per effettuare accertamenti pres- so altre strutture più facilmente raggiungibili, oppure per cause di forza mag- giore come il sopraggiungere di invalidità o morte. La quasi totalità dei pa- zienti intervistati, su esplicita proposta, si pronuncia comunque favorevole a tornare a visita presso la UO di Medicina Preventiva del Lavoro dell’AOUP.

4.6 CORRELAZIONI STATISTICHE

Per quanto riguarda le patologie amianto correlate, è risultata una differenza statisticamente significativa fra le patologie insorte nel gruppo in follow-up at- tivo e nel gruppo non più in sorveglianza.

Gruppo Totale

Non follow up Follow up

Patologie benigne amianto correlate p-value<0,0001 Assente 168 132 300 Presente 8 32 40 Totale 176 164 340 Tabella 4.7

68 Casi senza insorgenza di patologia 88% Casi diagnosticati in follow up 80% Casi diagnosticati fuori dal follow

up 20% Casi con

insorgenza di patologia 12%

Ripartizione dei pazienti con patologia

benigna amianto correlata insorta nei due

gruppi

Grafico 4.15

Sul totale di 340 pazienti studiati per questa casistica, 40 di essi (12%) hanno avuto diagnosi di una nuova patologia legata all’amianto: di questi, 32 fanno parte del gruppo in follow-up attivo (80%) mentre solo 8 fanno parte di quello non più in sorveglianza (20%). Nel campo delle patologie non correlate all’amianto, non è risultata invece alcuna differenza statisticamente significa- tiva tra i pazienti appartenenti ai due gruppi.

Gruppo Totale

Non follow up Follow up

Patologie benigne NON amianto correlate p-value<0,0001 Assente 97 101 198 Presente 79 63 142 Totale 176 164 340 Tabella 4.8

69 Casi senza insorgenza di patologie 58% Casi diagnosticati in follow up 44% Casi diagnosticati fuori dal follow

up 56% Casi con

insorgenza dipatologie

42%

Ripartizione dei pazienti con patologia

benigna NON amianto correlata insorta

nei due gruppi

Grafico 4.16

Sul totale dei 340 pazienti analizzati, 142 hanno avuto nuova diagnosi di una patologia non correlata all’amianto (42%): 79 di essi (56%) appartengono al gruppo non più sorveglianza mentre 63 (44%) appartengono a quello in fol- low-up attivo.

Per quanto riguarda le alterazioni della funzione respiratoria, è stato osserva- to che sul totale dei 164 pazienti in follow-up, 41 hanno avuto diagnosi di una nuova insorgenza (12%).

70

Gruppo Mesi/uomo

Non follow-up Media 126,55

Dev. Std. 26,101 Minimo 59 Massimo 179 Follow-up Media 82,34 Dev. Std. 45,524 Minimo 9 Massimo 250 Tabella 4.9

Infine è stato osservato che nel gruppo di pazienti in follow-up attivo, la me- dia dei mesi-uomo, ovvero dell’intervallo temporale trascorso tra il primo e l’ultimo controllo effettuati, è pari a 82,34 mesi; per i pazienti non più in sor- veglianza invece tale valore, corrispondente al tempo trascorso tra l’ultima vi- sita prima di uscire dal follow-up ed il momento dell’intervista telefonica, è pa- ri a 126,55 mesi.

71

5 DISCUSSIONE E CONCLUSIONI

L’analisi statistica condotta sulla coorte di 1603 pazienti ha evidenziato che la quota maggiore di patologie è rappresentata da quelle respiratorie benigne correlate all’amianto, tra le quali le più frequenti sono quelle pleuriche; se- guono le patologie respiratorie benigne non correlate all’amianto e le altera- zioni della funzione respiratoria. Nel compartimento delle patologie maligne correlate o correlabili ad esposizione all’amianto la neoplasia riscontrata con più frequenza è il carcinoma polmonare, seguito dal mesotelioma pleurico e dal carcinoma della laringe. Per quanto riguarda la casistica di 340 pazienti selezionata da questa coorte, i risultati ottenuti sembrano indicare che un programma di sorveglianza sanitaria adeguatamente seguito fornisca una maggior probabilità di porre nuove diagnosi di insorgenza di patologie corre- late all’esposizione all’amianto. La grande maggioranza dei pazienti che han- no ricevuto diagnosi di una nuova patologia amianto correlata ricadono infatti nel gruppo in follow-up attivo mentre solo in una minoranza dei casi essi pro- vengono dal gruppo non più in sorveglianza. Tale differenza è ancora più marcata se si considerano le alterazioni della funzione respiratoria in assenza di alterazioni pleuroparenchimali concomitanti, infatti solo nel gruppo di pa- zienti in follow-up attivo sono state riscontrate nuove diagnosi di questo tipo mentre nel gruppo non più in sorveglianza nessun paziente ha riferito tale

Documenti correlati