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Studio osservazionale di tipo cross-sectional condotto su una casistica di 32 pazienti afferenti alle U.O di Pneumologia, Reumatologia ed Otorinolaringoiatria, con diagnosi di sindrome di Churg-Strauss. I parametri demografici e clinico-sierologici, raccolti in collaborazione fra le 3 unità, comprendono:

- Dati demografici ed anamnestici:  età, sesso, storia di fumo, atopia;

 anno di inizio dell’asma e manifestazioni cliniche d’esordio, anno di inizio della patologia nasale, anno diagnosi CSS; latenza, asma/vasculite; durata asma, durata malattia ;

 sintomi respiratori e rinitici attuali, terapia pregressa ed attuale. - Dati istologici e manifestazioni cliniche sistemiche sviluppate nel corso della malattia: sintomi costituzionali ed impegno d’organo (cardiaco, neurologico, gastroenterico, cutaneo, renale).

- Manifestazioni cliniche presenti al momento dell’inclusione nello studio (sintomi costituzionali, infiltrati polmonari, impegno cardiaco, renale, nervoso, cutaneo, addominale (in particolare presenza di splenomegalia). - Dati di laboratorio pregressi ed attuali: eosinofilia all’esordio ad al momento dell’osservazione, positività degli ANCA, altre positività anticorpali (p.s. fattore reumatoide), indici di flogosi, di funzionalità

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epatica e renale, LDH, IgE totali, markers solubili di infiammazione (ECP, IL- 4, IL-5, IL-2).

La rivalutazione dell’ attività di malattia, e del danno ad essa correlato, è stata espressa con il calcolo degli indici clinimetrici BVAS, VDI ed è stata supportata da specifiche indagini strumentali quali: Rx torace per la documentazione degli infiltrati polmonari fugaci (TC torace in casi selezionati); ecocardiogramma, elettromiografia e elettroneurografia, densitometria femorale e vertebrale.

La rivalutazione della patologia nasale è stata eseguita mediante visita ORL con endoscopia nasale con fibrolaringoscopio flessibile.

Il grado di poliposi è stato classificato secondo l’ endoscopic score di Lund- Mackay e secondo l’ endoscopic score di Hox .

Valutazioni respiratorie

I pazienti hanno eseguito una valutazione pneumologica, sospendendo l’eventuale terapia inalatoria con cortisteroidi e β2-long-acting almeno 24 ore prima della visita. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a spirometria completa. La misurazione dei volumi statici è stata eseguita con metodo pletismografico, le misurazioni di VEMS (volume espiratorio nel primo secondo), SCV (capacità vitale lenta) e FCV (capacità vitale forzata) con manovra espiratoria lenta e forzata in accordo con le raccomandazioni per

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la standardizzazione della spirometria, stabilite dall’ European Respiratory Society (ERS); tali valori sono stati confrontati con i valori teorici di riferimento basati su età, sesso e altezza, ed ottenuti tramite lo studio di una popolazione con analoghe caratteristiche etniche e range di età. Abbiamo considerato quale limitazione al flusso aereo in espirazione lenta un rapporto VEMS/SVF inferiore all’88% negli uomini e l’89% nelle donne. E’ stata inoltre misurata la diffusione del monossido di carbonio (DLCO) eseguita mediante single breath.

I soggetti con valore di FEV1 maggiore del 50% del predetto sono stati sottoposti a test di provocazione bronchiale con metacolina somministrata tramite un nebulizzatore a getto connesso con un dosimetro ad aria compressa tarato per erogare 10 mcg per 0,8-1 sec. Il valore del FEV1 basale di riferimento è stato ottenuto dopo aver fatto inalare al paziente 3 puff di una soluzione di tampone fosfato. Si è quindi eseguita la somministrazione, per via inalatoria, di dosi crescenti di metacolina (metacolina cloruro liofilizzata in soluzione tampone) ogni due minuti secondo la tecnica delle dosi cumulative. Il FEV1 è stato misurato due minuti dopo la fine di ogni serie di inalazioni di metacolina. Il test è stato interrotto quando si è registrata una caduta del FEV1 maggiore del 20% rispetto al valore ottenuto dopo il tampone . Il risultato è stato espresso in PD20 FEV1, ovvero la dose di metacolina (in mg) che provoca una riduzione del FEV1 del 20% rispetto al valore di riferimento, ottenuto dopo inalazione di tampone . Un valore della PD20 FEV1 inferiore a 1000 mg di

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metacolina è stato considerato come positivo per iperreattività bronchiale aspecifica.

Nei soggetti con marcata riduzione della funzione polmonare (FEV1 < 50%) è stata misurata la risposta alla somministrazione di broncodilatatore (4 puff di salbutamolo corrispondenti a 400 mcg). Un incremento del FEV 1 del 12% e/o di 200 ml (calcolato mediante manovra di espirazione forzata dopo 10 min dalla somministrazione del farmaco) è stato considerato un indice positivo di reversibilità.

Controllo dell’asma

Il livello di controllo dell’asma è stato definito mediante valutazione oggettiva medica in accordo con quanto stabilito dalle linee guida internazionali Gina (Global Initiative on Asthma). La valutazione soggettiva del controllo di malattia è stata espressa tramite compilazione del questionario ACT (Asthma Control Test).

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Valutazione dei marcatori di infiammazione eosinofila

Misurazione dell’eNO e nNO

Tutti i pazienti sono stati sottoposti a misurazione della concentrazione frazionale dell’ ossido nitrico nell’esalato bronchiale (eNO) e nasale (nNO). L'NO viene misurato nell'aria espirata, usando un analizzatore rapido di NO (NO analyser, NOA) secondo un protocollo standardizzato. Per l’NO bronchiale il paziente effettua una singola manovra di espirazione lenta della durata di 10 secondi, contro una modesta resistenza, e la concentrazione di NO alla bocca viene registrata durante tutta la fase espiratoria. Viene misurato il valore di NO nella fase terminale dell'espirazione. Per l’NO nasale il rivelatore viene posizionato in una delle 2 narici mentre l’altra viene esclusa meccanicamente. Il paziente respira in maniera continua compiendo atti in-ed espiratori contro una resistenza molto bassa alla bocca. La misurazione avviene per l’intera durata della registrazione. Si effettuano almeno tre manovre accettabili (la variazione dell’ NO deve essere inferiore al 10%) e se ne considera il valore più alto.

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Induzione ed analisi dell’espettorato

Induzione dell’espettorato

L’espettorato è stato indotto con l’inalazione di una soluzione salina ipertonica, nebulizzata tramite l’utilizzo di un nebulizzatore ultrasonico (DeVilbiss 646). Dopo la misurazione basale del FEV1, è stata effettuata una premedicazione con Salbutamolo (200 mcg) per aerosol dosato, allo scopo di prevenire una eccessiva broncocostrizione indotta dalla soluzione salina ipertonica. L’areosol, prodotto con portata di 2,8 mL/min, è stato inalato per un periodo variabile da un minimo di 5 minuti ad un massimo di 30. La concentrazione di NaCl è stata incrementata progressivamente, ad intervalli di 10 minuti, dal 3% al 4% al 5%. Ad intervalli di 5 min, a partire dall’inizio dell’inalazione, al paziente è stato chiesto di risciacquare accuratamente bocca e gola e provare ad espettorare in un apposito contenitore. La misurazione del FEV1 è stata eseguita basalmente ed ogni 5 minuti dopo l’inizio dell’inalazione, nonché ogni qualvolta il paziente riferiva sintomi di broncostenosi. Il test è stato interrotto dopo 30 min dall’inizio dell’inalazione ed in ogni caso per una caduta del FEV1 maggiore del 20% rispetto al valore basale.

La risposta funzionale all’inalazione di soluzione salina ipertonica(HS) è stata espressa come massima caduta del FEV1, dopo inalazione di HS, rispetto al FEV1 basale.

~ 76 ~ Analisi dell’espettorato

Dopo avere esaminato le caratteristiche macroscopiche dei campioni di espettorato dei 32 pazienti, vengono isolati i “plugs” cellulari liberi da contaminazione salivare, quindi diluiti con un uguale volume di tampone fosfato contenente ditiotreitolo allo 0,1% (Sputasol, Unipath, Ltd, Basingstoke, UK) + . I campioni sono stati incubati a 37 0C per 15 minuti, quindi pipettati per dissolvere ulteriormente gli aggregati di muco. Alla fine dell’incubazione i campioni sono stati filtrati attraverso una garza di nylon da 53 mcm (Giuliani Filtrazioni, Torino, Italia) per eliminare i detriti. Un’aliquota di campione di espettorato è stata citocentrifugata per 5 minuti a 1300 rpm. (Cytospin; Shandon Scientific, Sewickley, PA) e colorata con Diff-Quik (Baxter Scientific Products, Miami, FL). Due ricercatori senza accesso al codice del paziente, hanno, indipendentemente, contato un minimo di 500 cellule non squamose in ogni vetrino con un campione di espettorato. Il conteggio di macrofagi, linfociti, neutrofili ed eosinofili è stato quindi espresso come valore percentuale di 500 cellule infiammatorie. La concordanza fra le due osservazioni è espressa come coefficiente di correlazione fra classi diverse, ed i valori definitivi sono stati ottenuti dalla media dei dati acquisiti nelle due osservazioni. Il campione di espettorato restante è stato centrifugato a 450 g per dieci minuti. Il supernatante è stato raccolto e conservato a - 80 0C per essere successivamente utilizzato per ulteriori analisi (quali la ricerca dei mediatori dell’infiammazione come l’IL-5 ed ECP).

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Il sedimento cellulare è stato risospeso in una soluzione salina normale per effettuare il conteggio totale delle cellule, con la colorazione di Turk, e per la valutazione della vitalità cellulare, mediante Trypan blu, tramite un emocitometro. Sono stati scartati i campioni in cui è stata riscontrata una vitalità cellulare inferiore al 70%.

Citologia nasale

Per chiarire l’entità dell’infiammazione nasale i pazienti sono stati sottoposti ad un prelievo per studio della cellularità nasale attraverso una procedura di “scraping” della mucosa del turbinato inferiore con una curette in plastica tipo Rhinoprobe. La processazione e l’ osservazione microscopica è stata eseguita secondo la metodologia di Gelardi.

Valutazione della Qualità di vita (QoL)

In ultimo sono stati somministrati questionari per una definizione più precisa della qualità di vita dei pazienti:

- l’ SF-36 Health Survey (131), questionario generico per la valutazione della QoL.

- L’ AQLQs (132) e lo SNOT-22, questionari specifici per valutare l’ impatto dell’asma e dei sintomi naso-sinusali sulla QoL.

l’ SF-36 health survey: comprende trentasei domande che concorrono a formare otto scale che misurano differenti concetti legati allo stato di salute, sia fisica che mentale: attività fisica, limitazioni di ruolo dovute a

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problemi fisici, dolore fisico, salute in generale, vitalità, limitazioni di ruolo dovute a problemi emotivi, attività sociali, salute mentale.

I concetti legati allo stato di salute vengono “quantificati” mediante scala numerica, con punteggio da 0 a 100, dove a punteggi più alti corrisponde una migliore QoL.

E’ inoltre possibile calcolare due indici sintetici, uno per la salute fisica, l’ altro per la salute mentale, denominati rispettivamente indice complessivo di salute fisica (ISF) ed indice complessivo di salute mentale (ISM), standardizzati rispetto a un valore normale di 50 ± 10.

L'Asthma Quality of Life Questionnaire (AQLQ), è fra i questionari più

importanti utilizzati nello studio dell’asma. E’ composto da 32 domande che indagano 4 potenziali problematiche legate alla patologia asmatica: sintomi, limitazioni funzionali, funzioni emotive, stimoli ambientali.

Il risultato, ottenuto dividendo il punteggio totale per il numero delle domande, può assumere un valore crescente da 1 a 7 dove il punteggio massimo corrisponde ad una migliore qualità di vita.

I dati possono essere interpretati in una singola osservazione , assumendo che quattro rappresenta il valore intermedio: i risultati superiori esprimono una qualità di vita progressivamente migliore, quelli inferiori una compromissione crescente della QoL.

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Il questionario permette inoltre un confronto qualitativo in due osservazioni consecutive assumendo come significativa una differenza nei punteggi totalizzati pario a 0,5.

Infine, per valutare con maggior precisione la patologia nasale nei pazienti con CSS dello SNOT-22 è stata proposta anche la versione modificata per le vasculiti, con l’aggiunta di 3 domande su episodi di epistassi, formazione di crostosità e deformità nasali.

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Analisi statistica

Per indagare la stabilità del quadro di malattia sistemica sono stati utilizzati il test del Chi-quadro e McNemar test e T-Test per campioni appaiati. Il coefficiente di correlazione di Spearman ed il Welch-ANOVA sono stati impiegati per valutare le correlazioni fra i markers di infiammazione sistemica e bronchiale, la relazione fra funzione polmonare, infiammazione e controllo dell’asma e della patologia nasale.

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Risultati

Nello studio sono stati arruolati 32 pazienti di cui 13 donne e 19 uomini.

In tabella (Tab. 5) sono riportati i dati demografici e clinici dei pazienti, la terapia

sistemica cumulativa per l’induzione ed il mantenimento di stabilità di malattia, la terapia sistemica ed inalatoria al momento dell’osservazione.

Età (M±DS) 56,53±13,38

Età diagnosi asma (M±DS) 42,38±15,63

Età diagnosi patologia nasale (M±DS) 25±14,82

Età diagnosi vasculite (M±DS) 50,13±13,62

Criteri ACR rispettati 32/32

Latenza asma/vasculite (M±DS) 7,75± 9,72

Durata malattia (M±DS) 6,41±4,99

ANCA cumulativi si/no 12/20

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Atopia si/no/nn 14/16/2

Fumo si/no/ex (%) 2/19/11 (6,2%; 59,4%-34,4%)

BMI (mediana, range) 23 (19-28)

Terapia induzione remissione

Boli di GCS 40,6% CFX 40,6% Os: 20% Ev: 66,6% Os+ev;13,3% AZA 6,3% MTX 21,9% GCS da soli 31,3%

Terapia mantenimento remissione

GCS 100%

MTX 68,8%

AZA 12,5%

MMF 3,1%

Terapia sistemica al momento dell’osservazione GCS os 96,8% MTX 40,6% Xolair 6,25% MMF 3,1% Corticosteroidi inalatori No Si DOSE 46,9% Alta 31,2% Media 21,9% Bassa 0%

~ 83 ~

La diagnosi di vasculite è stata effettuata per tutti i soggetti nel rispetto dei criteri stabiliti dall’American College of Rheumatology e supportata da un reperto bioptico in poco più della metà dei casi.

Una positività per gli anticorpi anti citoplasma dei neutrofili (ANCA) è stata registrata nel 37% dei pazienti, dato in linea con quanto riportato in letteratura secondo cui la CSS si discosta dalle altre vasculiti ANCA associate (Micropoliarterite e granulomatosi di Wegener) proprio per la minor incidenza della positività degli ANCA (descritta nel 38% dei casi). Come più comunemente accade nella popolazione di pazienti con asma bronchiale, anche nel nostro gruppo, la maggior parte dei pazienti non ha mai fumato o è astinente da più di un anno.

Per l’induzione della remissione ed il mantenimento della stabilità di malattia sono stati utilizzati farmaci corticosteroidi ed immunosoppressori per via sistemica (endovenosa o per os) in accordo con gli schemi di trattamento ad oggi approvati.

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Tutti i pazienti hanno eseguito visita reumatologica per una rivalutazione della malattia sistemica.

Nella tabella(Tab.6) sono riportate le manifestazioni clinico-sierologiche

riscontrate nei pazienti all’esordio della vasculite e al momento dell’inclusione nello studio, nonché gli indici clinimetrici di attività di malattia (BVAS) e danno da malattia e iatrogeno (VDI) e gli anticorpi anticitoplasma dei neutrofili (ANCA) registrati durante periodo di malattia attiva verso il giorno dell’osservazione (che è stato per tutti i casi un momento del follow-up, a diverso intervallo di tempo dalla diagnosi).

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Esordio Follow-up p-value

Eosinofilia ematica 4881±4434 598±592 P<0,0001 ANCA % 37,5 3,1 P < 0,01 Sintomi costituzionali 93,8 21,9 P<0,0001 Infiltrati polmonari 53,1 3,1 P<0,0001 Interessamento cutaneo 53,1 9,4 P<0,001 Addome (gastroenterite, vasculite addominale, dolore addominale aspecifico) 31,3 6,3 P<0,008 Impegno cardiaco 21,9 6,3 P<0,063 SNP 28,1 25 N.S Rene 6,3 3,1 N.S

Danno iatrogeno si/no 10/22

Diabete 0%

Cataratta 12,5% (4pz) Osteoporosi 31,3% (10pz)

BVAS (M ±DS) 15,71±7 2,65±2 P<0,001

VDI(M ±DS) 0 2,13±1 P<0,001

Tab. 6 Dati clinico-sierologici all’esordio ed attuali, BVAS, e danno da malattia e iatrogeno (VDI) , ANCA

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Di seguito riportiamo i valori di altri marcatori di infiammazione bioumorali registrati alla visita di follow-up (Tab.7):

E’ evidente come i livelli di eosinofili e le principali manifestazioni di impegno sistemico siano regredite in maniera statisticamente significativa rispetto all’esordio di malattia, come anche evidenziato dal calcolo dell’indice clinimetrico del BVAS.

La presenza in alcuni pazienti di alterazioni a carico del sistema nervoso periferico, rene e cuore è da registrarsi come “danno” imputabile a malattia sistemica e contribuisce, assieme al danno iatrogeno, a definire l’indice clinimetrico del VDI (Fig.5-6).

Mediana e range % Alterati

ECP (vn 2,3-16) 80,4 (17,9-200) 100% di 27 campioni attendibili

IL2 (nf) 0,00 (0,0-12,4) 22% lieve movimento in 27 campioni attendibili

IL4 (<5,8) 0,4 (0,2-44,3) 11% lieve movimento in 27 campioni attendibili

IL5 (<25,8) 1,9 (0,4-12,4) 0% valori nei limiti in 27 campioni attendibili

IgE (vn <120) 66,15 (14-923) 36,6% in 30 campioni attendibili

LDH(vn 100-240) 197 (140-668) 12,9% in 31 campioni attendibili

Alterata Normale

VES % 9,4% (3 pazienti) 90,6% (29pazienti)

Tab.7 Marcatori di infiammazione bioumorali con percentuali dei pazienti con valori alterati

~ 87 ~ 4881,31 598,75

Eosinofilia ematica

Esordio Follow up

P<0,001

Fig.5 CORRELAZIONE FRA INDICI CLINIMETRICI DI MALATTIA SISTEMICA (BVAS E VDI)ALL’ESORDIO E AL FOLLOW-UP.

~ 88 ~

Risultati ORL

Venticinque pazienti hanno eseguito visita ORL.

Al momento della valutazione il 32% (8/25) dei pazienti non riferiva sintomi nasali; il restante 68% (17/25) dei pazienti lamentava disturbi quali: ostruzione nasale, ipo/anosmia, rinorrea anteriore e post-nasal drip.

L’esame endoscopico nasale eseguito nei 25 pazienti è risultato nei limiti della norma in un unico caso. In tutti gli altri casi è stato palesato un quadro clinico di tipo rinitico o rinosinusitico con o senza poliposi nasale (Fig.7).

Nei pazienti con poliposi nasale il quadro endoscopico è stato quantificato mediante score di HOX, evidenziando un impegno severo nel 16 % dei pazienti (4/25 pazienti).

All’ analisi del rinocitogramma, la presenza di eosinofili nell’ infiltrato cellulare infiammatorio è stata riscontrata nel 60,9 % (14/23 campioni attendibili) dei pazienti vedi tabella (Tab.8).

~ 89 ~ Diagnosi rinologica CRS(rinosinusite cronica) 12 % (3/25) CRS(CRS con poliposi nasale) 64% (16/25)

NAR(rinite non allergica) 16 % (4/25);

RA(rinite allergica) 4% (1/25)

N(normale) 4% (1/25)

Citologia cellulare positiva per eosinofili 60,9% dei pazienti(14 pazienti)

Citologia cellulare % (mediana, range) 0,7% (0-38.5)

HOX score M±DS 4.63±3.9 (range 0-14)

~ 90 ~

Il 60% dei pazienti non assumeva terapia topica nasale; in particolare i pazienti affetti da RSC ,RA e da NAR non seguivano alcuna trattamento topico ad eccezione di 1 paziente con rinite non allergica trattato con lavaggi nasali. Nei 16 pazienti affetti da RSC con poliposi nasale si rilevava il seguente schema trattamento:

- nessun trattamento topico nel 37,5% (6/16);

- corticosteroidi topici + lavaggi nasali nel 25% (4/16); - solo corticosteroidi topici 25% (4/16);

-solo lavaggi nasali 12,5% (2/16).

~ 91 ~

Il punteggio medio relativo alla valutazione della qualità di vita mediante questionari generici e specifici per malattia rinologica

è riportato in tabella (Tab 9):

Questionari generici QoL ISF-36 M±DS D-ISF M±DS 43,52 ± 9,3 -5.57 ISM-36 M±DS D-ISM M±DS 49,94 ± 8,99 +0.95

Questionari specifici per ORL

SNOT-22 M±DS 28,04 ± 17,44

SNOT-22 ISF-36 Rho -0.706 (P<0.001)

ISM-36 Rho -0.538 (P<0.007) Tab. 9 Questionari generici su QoL e specifici ORL

Una correlazione fortemente significativa emerge fra lo SNOT-22 e i questionari generici sulla qualità di vita, a rimarcare il disagio che la problematica nasale determina nel vissuto quotidiano di questi pazienti. Dalle differenze dell’ ISF e dell’ ISM del campione in studio rispetto alla popolazione generale si evidenzia una miglior percezione del proprio stato di salute mentale rispetto alla media della popolazione generale, al contrario a riguardo della salute fisica (Fig. 8-9).

~ 92 ~ 0 10 20 30 40 50 60 70 0 5 10 15 20 25 30 IS M -36 SNOT

Rho -0.538 (P<0.007)

Fig. 8

CORRELAZIONE QUESTIONARI QoL ISM36 e SINO-NASAL-OUTCOME TEST Fig.9

~ 93 ~

Indici di rilevanza pneumologica

Nella tabella sono di seguito riportati i risultati relativi alle principali variabili respiratorie: parametri funzionali , marcatori di infiammazione bronchiale, controllo dell’asma.

FEV1/SVC % predetto (media±SD)

78.28± 12,74

(25 pazienti [78%] <88/89%)

FEV1% predetto (media±SD

80.00± 19,66 (18 pazienti [56%] <80%)

SAT% (mediana, range) 98 (94-99)

Controllo ASMA secodo ACT

Buono% 37,9

Parziale% 31

Scarso% 31

Controllo asma secondo line guida GINA Buono% 18,8

Parziale % 53,1

Scarso % 18,8

Metacolina mcg (media geometrica)

0, 329

~ 94 ~

Da quanto rilevato emerge come la maggior parte dei pazienti presenti un’asma in parziale o scarso controllo, con significativa riduzione della funzione polmonare e marcata iper-reattività bronchiale sebbene solo la metà dei pazienti riceva trattamento specifico e regolare con corticosteroidi inalatori.

In 2 pazienti con riduzione severa del flusso polmonare (FEV1 < 50%pred) è stato eseguito test di broncodilatazione in vece del test di provocazione bronchiale con metacolina; il test è risultato francamente positivo in entrambi i casi.

Si rimarca inoltre la persistenza di una marcata infiammazione a livello bronchiale sostenuta da granulociti eosinofili.

DLCO (ml/min/mmHg) (M ±SD)

89 ± 15,28 (13 pazienti [38%] <80)

eNO ppb (median, range) 33(8-177)

(23 pazienti [67%] >25%)

Eosinofilia sputum % (mediana, range) 38,19 (0-91)

(28 pazienti [87%] >2%) eNOn ppb (mediana, range)

1555,5 (2500-249)

IL5 espettorato ng/ml(mediana, range) 72.65

(5-150)

~ 95 ~

Di seguito riportiamo le principali correlazioni statisticamente significative riscontate fra le variabili funzionali respiratorie e variabili relative all’infiammazione sistemica, bronchiale e nasale (Tab.11):

Eosinofilia ematica follow-up

(rho; sign. a 2 code)

ECP 0,459; p<0,016

Eosinofilia espettorato 0,487; p<0,007

Score di HOX -0,438; p<0,037

ECP

(rho; sign. a 2 code)

Eosinofilia ematica 0,459; p<0,016

Eosinofilia nasale 0,531; p<0,024

IL5 0,465; p<0,014

Metacolina -0,417; p<0,049

Score di Hox -0,414; p<0,062 ( al limite)

Eosinofilia espettorato

(rho; sign. a 2 code)

Eosinofilia ematica 0,487; p<0,007

Fev1 -0,404; p<0,03

Tiffenau -0,519; p<0,004

BMI -0,369;p<0,049

FEV1

(rho; sign. a 2 code)

Tiffenau 0,735; p<0,000

Eosinofili espettorato -0,404; p<0,03

Tiffenau

(rho; sign. a 2 code)

Fev1 0,735; p<0,000

Eosinofili espettorato -0,519; p<0,004

Score di Hox

(rho; sign. a 2 code)

Eosinofilia ematica -0,438; p<0,037

ECP -0,414; p<0,062 ( al limite)

Eosinofilia nasale -0,52; p<0,022

BMI

(rho; sign. a 2 code)

Eosinofilia espettorato -0,369;p<0,049

IL5 0,465; p<0,014

Metacolina 0,575; p<0,001

AQLQs ISF-36 0.462; p<0.035

Tab.11: Correlazioni fra markers di infiammazione locali e sistemici, funzione polmonare, grado di poliposi nasale e questionari su QoL.

E’ da sottolineare la correlazione esistente fra l’infiammazione bronchiale intesa come eosinofilia nell’espettorato e la funzione polmonare (Tiffenau e

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FEV1), oltre che con il principale marcatore di infiammazione sistemica (eosinofi su sangue) (Fig 10-11). E’ inoltre interessante notare come i pazienti con

poliposi nasale più severa e quindi trattata anche con terapia topica, presentino minor grado di infiammazione sia a livello nasale che su sangue periferico(Fig 12). Dall’analisi dei questionari AQLQs, relativi alla percezione

soggettiva della compromissione della qualità di vita a causa dell’asma, è emerso come i pazienti (mediamente) ritengano che l’asma influenzi moderatamente la qualità del proprio vissuto quotidiano (M±DS 5±1 con range conpreso fra 3 e 7); valori inferiori ad un punteggio pari a 4 sono stati registrati nel 14.81% (4 pazienti). Non vi sono differenze significative in termini di percezione della qualità di vita rispetto al controllo dell’asma, né in relazione all’assunzione di farmaci per via inalatoria. Una correlazione significativa (rho 0.462, p 0.035) è invece emersa con l’indice di salute fisica determinato mediante l’ISF36.

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~ 98 ~

Una correlazione statisticamente significativa è inoltre emersa fra FEV1 e controllo dell’asma secondo ACT (significatività 0,07) e secondo linee guida Gina (significatività 0,09) (Fig 13). Mediante comparazioni multiple è inoltre

emerso come il livello di significatività statistica si raggiunga nel confronto della funzione polmonare dei pazienti in buon controllo verso quelli in scarso controllo sia secondo ACT, che secondo linee guida Gina (Tab12).

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 0 300 600 900 1200 1500 EO SI N O FI LI A ES PET TO R A TO EOSINOFILIA EMATICA RHO 0,487; P<0,007

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Il BMI correla in maniera diretta con i risultati del test alla metacolina ed in modo inverso con l’eosinofilia bronchiale ad indicare come i soggetti più infiammati e reattivi abbiano minor indice di massa corporea (Fig.14-15).

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