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Materiale e metodi

In questo lavoro di tesi è stato eseguito uno studio retrospettivo, dall’anno 2013 fino a luglio 2018, con l’analisi comparativa di Ecografia e Tomografia Computerizzata nella diagnosi di lesioni toraciche con contatto parietale nel cane e nel gatto.

Lo studio comprende 13 pazienti, 11 cani e 2 gatti, 8 femmine e 5 maschi, di età variabile tra 3 e 15 anni, di razze eterogenee, affetti da lesioni polmonari in contatto con la parete toracica.

I pazienti erano tutti riferiti al reparto di Diagnostica per Immagini dell’Ospedale Didattico “M. Modenato” del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa.

3.1 Criteri di inclusione

Tutti i pazienti da noi analizzati dovevano essere inseriti nel sistema di registrazione “Ociroe” dell’Ospedale e sulla cartella clinica di ognuno riportati il segnalamento e l’anamnesi del soggetto fornita dal proprietario. Ognuno di essi doveva essere stato poi sottoposto a visita clinica con esame obiettivo generale e particolare dell’apparato respiratorio, con visita specialista completa e esami di laboratorio, comprendenti esame emocromocitometrico e profilo ematochimico di base, con prelievo effettuato dalla giugulare o dalla cefalica.

Tutti i soggetti dovevano essere stati sottoposti ad esame tomografico ed ecografico dove si riscontrava, una lesione polmonare periferica. Le lesioni poi sono state sottoposte a biopsia ad ago sottile per la diagnostica citologica. Per una corretta comparazione, il periodo di esecuzione tra i due esami di imaging non doveva essere superiore ai 15 giorni.

3.2 Ecografia

Tutti gli esami ecografici sono stati effettuati con apparecchio Toshiba, modello Aplio 400 (figura 12)

Figura 12: Ecografo Aplio 400 [Fonte: Ospedale Didattico “Mario Modenato”, Dipartimento di Scienze Veterinarie]

Le immagini ecografiche sono state ottenute utilizzando sonda microconvex da 7,5 MHz (figura 13) e sonda lineare da 12 MHz (figura 14)

Figura 13: Sonda microconvex da 7,5 MHz. [Fonte: Ospedale Didattico “Mario Modenato”, Dipartimento di Scienze Veterinarie]

Figura 14: Sonda lineare da 12 MHz [Fonte: Ospedale Didattico “Mario Modenato”, Dipartimento di Scienze Veterinarie]

L’ecografia è stata condotta in un locale tranquillo, con scarsa illuminazione ed adeguatamente temperato. L’animale è stato posizionato sveglio o sotto anestesia sul tavolo in decubito, prima destro poi sinistro (per valutare entrambi gli emitoraci) e, se sveglio, contenuto manualmente.

L’esame ecografico è stato eseguito previa tricotomia del torace con tosatrice elettrica, applicazione di soluzione alcolica sulla cute e gel ecografico sulla sonda ecografica.

Sono state utilizzate due tipi di scansioni:

Scansione intercostale (figura 15)

- Longitudinale: la testa della sonda è posta nello spazio intercostale. - Trasversale: la sonda è ruotata di novanta gradi e si ottiene una proiezione trasversale dello spazio intercostale

Figura 15: Scansione intercostale trasversale di lesione polmonare; a=lesione polmonare, b= coste in trasversale. [Fonte: Ospedale Didattico “Mario Modenato”, Dipartimento di Scienze Veterinarie]

a

b b

Scansione retrodiaframmatica (figura16)

- Longitudinale: la sonda è a contatto con l’appendice xifoidea dello sterno - Trasversale: la sonda è ruotata di novanta gradi

Figura 16: Neoplasia polmonare in scansione transdiaframmatica a: lesione polmonare. [Fonte: Ospedale Didattico “Mario Modenato”, Dipartimento di Scienze Veterinarie]

La massa polmonare è stata visualizzata come una lesione che portava ad una interruzione della superficie polmonare, di forma, dimensioni ecogenicità ed ecostruttura variabili.

3.3 TC

Lo studio tomografico è stato eseguito con scanner GE HiSpeed due strati (figura 17), sono state effettuate scansioni elicoidali con slice da 2 a 3 mm pre- contrasto e post-contrasto.

Figura 17: Scanner GE Hi speed 2 slices[Fonte : Ospedale Didattico “Mario Modenato”, Dipartimento di Scienze Veterinarie]

Per lo studio del torace ogni soggetto è stato posizionato in decubito ventrale, con gli arti anteriori estesi.

L’esame è stato condotto sotto anestesia generale utilizzando protocolli anestesiologici diversi a seconda delle peculiarità del soggetto.

I pazienti sono stati sottoposti a ventilazione assistita con induzione di un’apnea nella fase di acquisizione delle immagini per ridurre eventuali artefatti da movimento. Sono state eseguite due scansioni per ciascun paziente: la prima

senza mezzo di contrasto, la seconda mediante somministrazione del mezzo di contrasto (m.d.c.) attraverso un catetere venoso periferico.

Abbiamo utilizzato un mezzo di contrasto idrosolubile non ionico; lo “IOPAMIRO 300®”, somministrato alla dose di 600 mg/kg.

Tutti gli esami sono stati valutati con programma OsiriX Dicom viewer con finestra di lettura per il parenchima polmonare (WW 1500-2000, WL – 500), nelle loro tre sezioni (assiale, sagittale e coronale) e con ricostruzione tridimensionale.

In entrambe le metodiche (US e TC) le lesioni polmonari sono state valutate secondo i seguenti parametri:

- Forma: rotondeggiante, ovalare o irregolare

- Dimensioni: in ecografia intesa come la misura del diametro massimo, in TC la misurazione dei parametri di altezza, larghezza e profondità.

- Struttura: in ecografia si valutava un’ecostruttura omogena o disomogenea, ipoecogena, anecogena, ecogena o iperecogena; in TC è stata valutata la presa di contrasto (omogena o disomogena)

- Margini: netti o sfumati

- Lobo Coinvolto: Apicale, medio o caudale, destro e/o sinistro o diffuse. - Invasione parietale: in ecografia è stato stabilito mediante l’assenza di mobilità della lesione durante la respirazione (ovvero assenza di “lung sliding”), o presenza di un angolo ottuso tra una lesione subpleurica e la parietale pleura (figura 18)

- Necrosi Intratumorale: presenza di aree di liquido anecogene o

- Atelectasia polmonare: valutata per ostruzione bronchiale o perché in contatto con la lesione. Per quanto riguarda la TC, questo parametro è stato valutato avvalendosi della tecnica di ricostruzione MPR-curved la quale consente la visualizzazione lungo il piano curvo bronchiale definito dall’operatore come mostrato in figura 19. In questo modo è stato possibile visualizzare più accuratamente il decorso del bronco e le sue eventuali interruzioni.

Figura 19 a) visualizzazione della linea centrale del bronco principale diretto al lobo caudale sinistro in MPR-curved. 19 b) La visualizzazione MRP-curved consente di visualizzare più accuratamente l’ostruzione parziale del bronco [Caso n° 2]

Figura 18: massa ipoecogena, con ecostruttura omogenea ed invasione parietale mostrato dall'angolo ottuso con la pleura parietale [Fonte : Chira R et all, Medical Ultrasonography 2012]

- Versamento pleurico: visualizzato in ecografia come materiale anecogeno attorno alla lesione Visualizzato in TC come area di addensamento di densità simile a quella dell’acqua (Hounsfield Unit prossime allo zero)

- Mineralizzazioni: presenza di spot iperecogeni formanti cono d’ombra posteriore (in US), spot di densità minerale, altamente radiopaco (in TC) - Presenza di metastasi

Con l’esame TC è stato possibile valutare anche il coinvolgimento

3.4 Citologia

Tutti i soggetti inclusi, presentavano uno o più noduli a livello toracico. Per valutare il tipo di lesione è stato effettuato il prelievo di un campione citologico tramite biopsia ad ago sottile (FNA).

Il paziente è stato valutato per i disturbi emostatici in quanto vi è un rischio significativo di sanguinamento. Il profilo di coagulazione di base consiste in conta piastrinica, ematocrito, tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT), e tempo di sanguinamento.

Gli FNA possono essere eseguiti senza restrizioni chimiche o anestesia locale, tranne nei casi di scarsa collaborazione con il paziente.

Gli animali sono stati posizionati in modo da consentire un accesso più semplice alla lesione, è stata eseguita tricotomia nell'area di interesse e applicata soluzione alcolica. Per effettuare la biopsia è stata utilizzata una siringa da 5 ml con ago di calibro 22 G.

3.4.1 FNA-US giudato

In Ecografia la tecnica dell’agoaspirazione viene effettuata in questo modo: - La lesione viene localizzata e mantenuta fissa sotto la sonda,

- Un ago sottile è infisso più volte in modo deciso nella massa e in differenti direzioni.

- L’ago è estratto e connesso ad una siringa, riempita di aria, per espellere il contenuto dell’ago su un vetrino portaoggetti pulito.

perpendicolarmente al primo; i due vetrini sono fatti scorrere uno sull’altro.

a

b

Figura 20: Ago aspirato lesione polmonare Eco-guidato. a) ago; b) lesione polmonare [Fonte: Ospedale Didattico “Mario Modenato”, Dipartimento di Scienze Veterinarie]

3.4.2 FNA-TC guidato

Per quanto riguarda la TC la metodica è più complessa:

- Prima di tutto viene eseguito un esame TC pre- e post-contrasto per confermare la presenza della lesione, valutarne l'estensione e la vascolarizzazione.

- Viene scelto un piano target in una posizione che mostra cambiamenti significativi in modo che il tessuto sia probabilmente diagnostico. Le aree e le regioni necrotiche contenenti grandi vasi sanguigni dovrebbero essere evitate.

- Dalla scansione TC diagnostica, l'area e il punto di accesso anticipato vengono identificati e preparati previa tricotomia e disinfezione.

- Viene dunque misurata la distanza tra il punto di ingresso della superficie e un punto di riferimento della lesione, nonché l'angolo e la profondità del percorso dell’ago ottimale.

- La profondità viene quindi contrassegnata con un marker permanente sull'ago da citologia.

- Il punto di ingresso è misurato dal punto di riferimento e segnato sul paziente.

- L'ago viene inserito nel punto di ingresso appena oltre la superficie della pelle e fissato nell'angolo di traiettoria previsto.

- La posizione della biopsia deve essere nella posizione della luce laser e la luce laser deve essere completamente sovrapposta all’andamento dell'ago.

- La posizione dell'ingresso dell'ago, l’angolo della traiettoria e la profondità vengono controllate mediante una scansione TC.

- Se si verificano errori, la posizione dell'ago viene corretta, altrimenti l'ago viene avanzato e in entrambi i casi viene eseguita un'altra scansione TC. Le scansioni vengono ripetute fino a quando l'ago ai trova nella giusta posizione. - L'ago viene inserito nella profondità del bersaglio marcata e viene eseguita la procedura di FNA. (figura 21)

Figura 21: Fna TC-guidato di lesione polmonare in contatto con la parete [Fonte:Vignoli M, Elsevier 2011]

CAPITOLO 4

Risultati

I pazienti inclusi nello studio sono stati 13: 11 cani e 2 gatti. I due gatti sono entrambi di razza Comune Europeo, mentre i cani appartengono a diverse razze, 2 sono meticci. Sono presenti nello studio 8 femmine e 5 maschi e l’età media dei soggetti in esame è di 11 anni, con range variabile da 3 a 15 anni (Tabella 3).

Soggetto Razza Sesso Età

1 Gatto Europeo Maschio 11 anni

2 Meticcio Femmina 15 anni

3 Shar Pei Femmina 11 anni

4 Bovaro del Bernese Maschio 7 anni

5 West Highland White Terrier Femmina 11 anni

6 Whippet Maschio 12 anni

7 Gatto europeo Femmina 12 anni

8 Labrador Retriever Maschio 13 anni

9 Dobermann Femmina 8 anni

10 Meticcio Femmina 15 anni

11 Jack Russel Terrier Femmina 15 anni

12 Boxer Femmina 7 anni

13 Lagotto Maschio 3 anni

In tre pazienti (n.11, 12 e 13) non è stata visualizzata una lesione principale, bensì un processo metastatico polmonare secondario ad una neoplasia primaria di altra sede.

4.1 Studio Ecografico

In base ai parametri considerati nell’esame ecografico abbiamo ottenuto i risultati visibili nella Tabella 4

- Forma: 7/13 pazienti mostravano una lesione di forma rotondeggiante, 3/13 una forma ovalare ed infine 3/12 una forma irregolare.

- Dimensioni: il valore medio delle lesioni in ecografia è stato di 3,6 cm, con un intervallo tra 0,3 cm e 7,3 cm.

- Ecostruttura: in 9 su 13 la lesione si presentava disomogenea

(prevalentemente ipoecogena)nelle restanti era omogenea ipoecogena o anecogena (figura 22).

N° Forma Dimensioni

(cm) Ecostruttura Margini Lobo coinvolto

Invasione Parietale Necrosi Atelectasia Polmonare Versamento pleurico Mineralizzazioni MT

1. R 3,5 Disomogenea ipoecogena Netti Caudale sn NO SI SI NO SI SI

2. R 6,5 Disomogena ipoecogena Netti Caudale sn NO NO NO NO NO NO

3. O 7,3 Ipoecogena Netti Apicale sn NO SI NO NO NO NO

4. I 3,5 Ipoecogena Netti Sn NO NO SI NO NO NO

5. R 2 Anecogena Netti Apicale sn NO NO NO NO NO NO

6. I 3,5 Disomogena ipocogena Sfumati Caudale sn NO SI NO NO NO SI

7. O 2,6 Disomogena ipoecogena Netti Caudale sn NO SI NO SI SI NO

8. R 5,7 Disomogenea ipoecogena Netti Medio dx NO SI NO NO SI NO

9. R 0,5 Disomogenea ipoecogena Sfumati Caudale sn NO SI SI NO NO SI

10. O 5 Disomogenea ipoecogena Netti Apicale sinistro NO SI SI SI SI SI

11.. R 0,5 Disomogenea ipoecogena Netti Diffuse NO NO NO NO NO SI

12. R 0,3 Ipoecogena Netti Diffuse NO NO NO NO NO SI

13. I 2,5 Disomogena ipoecogena Netti Diffuse NO NO NO NO NO SI

Tabella 4: Studio ecografico di lesioni polmonari periferiche in cui si prendono in esame 11 differenti parametri.

- Margini: in 11 pazienti le lesioni presentavano margini netti, nei restanti 2 i margini erano sfumati (figura 23).

Figura 23: Lesione polmonare a margini netti ed ipoecogena (Caso n°4)

-

Lobo coinvolto: la localizzazione delle lesioni si trovava prevalentemente a livello del lobo caudale sinistro (5 su 13), mentre in 3 pazienti la lesione era localizzata a livello apicale sinistro, in 1 occupava tutto il lobo di sinistra , un’altra il lobo medio di destra, mentre 3 pazienti mostravano lesioni diffuse a tutto il parenchima.

-

Invasione parietale: nessun paziente presentava invasione parietale. - Necrosi intra tumorale: 7 lesioni su 13 erano suscettibili di necrosi, mentre le restanti 5 non è stata riscontrata. (figura 24)

Figura 24 Lesione polmonare con aree lacunari anecogene suscettibili di necrosi intratumorale (caso n° 8)

-

Atelectasia polmonare: 9 su 13 pazienti non mostravano lesioni che portavano a consolidamento polmonare limitrofo, ciò invece è stato visualizzato nelle lesioni dei restanti 4 pazienti (figura 25)

-

Versamento pleurico: in 10/12 pazienti non è stato visualizzato, mentre era presente in 2/12 (figura 26)

Figura 26: Presenza di falda di versamento in prossimità della lesione polmonare (caso n°1)

-

Mineralizzazioni: in 4 su 13 pazienti sono state visualizzate lesioni spot iperecogeni formanti cono d’ombra posteriore (mineralizzazioni interne alla lesione).

-

Metastasi: 4 pazienti su 13 presentavano una metastasi polmonare oltre alla neoplasia polmonare primaria; in 3 pazienti, invece, è stato riscontrato solo un processo metastatico secondario a lesioni primarie di altra sede.

Lesione polmonare

4.2 Studio tomografico

In base ai parametri considerati nell’esame tomografico abbiamo ottenuto i risultati visibili nella Tabella 5.

- Forma: 7/13 pazienti mostravano una lesione di forma rotondeggiante, 4/13 una forma ovalare ed infine 2/13 una forma irregolare.

- Dimensioni: le varie lesioni mostravano dimensioni variabili, da millimetriche a centimetriche, con un range da 0,3x0,4x0,6 cm a

7,5x6,5x5,5 cm in cui sono state misurate rispettivamente altezza coronale, larghezza sagittale e lunghezza assiale.

- Struttura: La maggior parte delle lesioni studiate presentavano una Struttura disomogenea (11 pazienti su 13), nei restanti pazienti : 1/13 le lesioni erano omogenee, mentre in 1 paziente presentava una lesione con Ring Enhancement (figura 27)

N° Forma Dimensioni (cm) Struttura Margini Lobo coinvolto Invasione Parietale Necrosi Atelectasia Polmonare Versamento pleurico Mineralizzazioni MT LNF 1. R 3,5x2,5x2,9 Disomogenea Netti Caudale sn NO SI Bronco ostruito NO SI SI NO 2. R 7,5x6,5x 5,5 Disomogenea Sfumati Caudale sn NO SI Bronco ostruito NO NO NO SI 3. O 7,8x4x4 Ipodensa Netti Apicale sn NO SI Bronco compresso NO NO NO SI 4. O 3,5x2x4 Disomogenea Netti Sn NO NO NO NO NO SI SI 5. R 2X1,6X2 Ring Enhancement* Sfumati Apicale sn NO NO NO NO NO SI SI 6. R 3,7x3x3,8 Disomogena Netti Caudale sn NO Bronco ostruito NO NO SI SI 7. O 3x2x2,5 Disomogena Netti Caudale sn NO NO Bronco compresso SI SI NO NO 8. R 5x4,4x4,5 Disomog non captante Sfumati Medio dx NO SI Bronco compresso NO SI SI NO 9. R 0,5x0,7x0,8 Disomogenea Netti Caudale sn NO SI Bronco compresso NO NO SI NO 10. O 6x2x6 Disomogenea Netti Apicale sn NO SI Bronco ostruito SI SI SI NO 11. I 0,5x0,6x0,2 Disomogenea Sfumati Diffuse NO NO NO NO NO SI SI 12. R 0,3-1,7 Disomogenea Netti Diffuse NO NO NO NO NO SI SI 13. I 2,4x1,5x2 Disomogena Sfumati Diffuse NO NO NO NO NO SI SI

*Ring Enhancemnet: Presa di contrasto solo ai margini della lesione circolare. L’aspetto è quello di un anello radiodenso che circonda un nucleo a densità minore. Tabella 5: Studio tomografico di lesioni polmonari periferiche in cui si prendono in esame i seguenti parametri:

- Margini: 8 lesioni presentavano margini netti, nelle restanti 5 i margini erano sfumati

-

Lobo coinvolto: la localizzazione delle lesioni si trovava prevalentemente a livello del lobo caudale sinistro (5/13), in 3 pazienti su 13 a livello del lobo apicale (destro e sinistro), in 1 occupava tutto il lobo di sinistra, in un

ulteriore paziente la lesione era localizzata a livello del lobo medio di destra mentre 3 pazienti mostravano lesioni diffuse a tutto il parenchima. (figura 28)

Figura 28: Localizzazione diffusa a tutto il parenchima di lesioni polmonari (caso n°12)

-

Invasione parietale: nessun paziente presentava lesioni con invasione parietale.

- Necrosi intra tumorale: 6 pazienti su 13 mostravano lesioni riferibili a necrosi, mentre nei restanti pazienti non è stata riscontrata. (figura 29 e 30)

- Atelectasia polmonare: in oltre la metà dei pazienti (7/13) era evidente un’atelectasia polmonare in concomitanza della lesione in cui tramite la tecnica MPR-curved è stato possibile stabilire che la causa in 4 pazienti era dovuta all’ostruzione del bronco, nei restanti l’atelectasia era causata da compressione della lesione sul bronco. L’altra metà dei pazienti non presentava atelectasia polmonare. (figura 31)

Figura 29: Necrosi intra tumorale (caso n°8) Figura 30: Necrosi intra tumorale (caso n°3)

-

Versamento pleurico: in 11/13 pazienti non è stato visualizzato, mentre era presente in 2 pazienti su 13 (figura 32)

-

Mineralizzazioni: in 4 su 13 pazienti sono state visualizzate lesioni iperdense millimetriche (mineralizzazioni interne alla lesione) (figura 33)

Figura 33: Mineralizzazioni interne alla lesione (caso n° 10)

L

L V

Figura 32: (caso n°7): L: lesione polmonare periferica, V: versamento pleurico in prossimità della lesione polmonare

-

Metastasi: 7 pazienti su 13 presentavano una metastasi polmonare oltre alla neoplasia polmonare primaria, in 3 pazienti, invece, è stato riscontrato solo un processo metastatico secondario a lesioni primarie di altra sede.

- Coinvolgimento linfonodale: 8 pazienti su 13 mostravano un quadro di linfoadenopatia con aumento delle dimensioni variabili dei linfonodi

sternale, mediastinico craniale, tracheobronchiali destro sinistro e mediano e presa di contrasto variabile: da omogenea a disomogenea (figura 34)

Figura 34: Linfoadenopatia dei linfonodi tracheobronchiale sinistro (Trb sn) e tracheobronchiale mediano (Trb med) (caso n°6)

Trb sn

4.3 Citologia

La citologia è stata effettuata in tutti i pazienti mediante la tecnica di fine needle aspiration (FNA), in 11 pazienti su 13 la metodica è stata guidata mediante ecografia (FNA-US), mentre nei restanti 2 pazienti mediante tomografia computerizzata (FNA-TC).

Tabella 4: tecnica di FNA (FNA-US: Ago aspirato mediante ecografia; FNA-CT: Ago aspirato mediante tomografia computerizzata) e risultati degli strisci citologici ottenuti.

N° Tipo di Citologia Diagnosi 1. FNA-US Neoplasia epiteliale 2. FNA-US Flogosi neutrofilica 3. FNA-US Neoplasia epiteliale 4. FNA-US Neoplasia rotondo cellulare 5. FNA-US Neoplasia epiteliale 6. FNA-TC Neoplasia epiteliale 7. FNA-US Neoplasia epiteliale 8. FNA-US Neoplasia epiteliale

9. FNA-US Neoplasia epiteliale e flogosi concomitante 10. FNA-US Neoplasia epiteliale e flogosi concomitante 11. FNA-TC Neoplasia epiteliale

12. FNA-US Neoplasia epiteliale 13. FNA-US Neoplasia rotondo cellulare

Mediante la diagnostica di laboratorio citologica effettuata sulle lesioni polmonari, è risultato che 12 pazienti erano affetti da una neoplasia maligna, di cui 10 mostravano un quadro di neoplasia epiteliale, grave o moderata (77%) e 2 una neoplasia mesenchimale rotondo-cellulare (15%); 1 solo paziente (8%) presentava una lesione flogistica. (Grafico 1)

Grafico 1: Percentuale dei risultati della diagnostica citologica

77% 15% 8%

Pazienti

Neoplasia epiteliale Neoplasia Rotondo cellulare Flogosi

CAPITOLO 5

Discussione

Nell’analisi semeiologica delle lesioni riscontrate in questo studio non sono emerse sostanziali differenze tra metodica ecografica e TC.

In particolare, confrontando l’ubicazione della lesione, la struttura, la forma, la presenza di mineralizzazioni interne e versamento peri lesionale, i risultati ottenuti in ecografia si sono rivelati sovrapponibili con quelli dello studio tomografico. Per quanto riguarda la visualizzazione di aree necrotiche, invece, l’ecografia è apparsa lievemente più sensibile (7 casi visualizzati in ecografia contro 6 in TC).

Nell’analizzare le dimensioni della massa, la TC è risultata più accurata; mentre l’ecografia ci ha permesso di valutare la dimensione della lesione attraverso il solo diametro massimo, con la TC, sono state prese in considerazione le tre dimensioni dello spazio: altezza coronale, larghezza sagittale e lunghezza assiale. Lo studio TC inoltre, ha permesso di riconoscere la causa determinante l’atelettasia polmonare secondaria. Tramite la tecnica MPR-Curved, è stato possibile discriminare se l’atelettasia era conseguente ad un’invasione interna del bronco o a semplice compressione dovuta alla lesione in analisi.

Per quanto riguarda la disseminazione metastatica, in alcuni pazienti è stata possibile diagnosticarla solo mediante TC. Nei casi in cui, invece, sono state riscontrate metastasi con entrambe le metodiche, la TC ha permesso la visualizzazione di un numero maggiore, grazie alla capacità di esplorare anche le sezioni più profonde del torace.

È stato possibile individuare il coinvolgimento linfonodale solo tramite TC. La TC ci ha permesso di valutare i linfonodi sternali, mediastinico, tracheo- bronchiale di destra, di sinistra e mediano, valutarne forma, dimensioni, margini e captazione del mezzo di contrasto (omogenea o disomogenea).

In un caso del nostro studio (n°2) la TC ha permesso di riconoscere una lesione flogistica escludendo la presenza di una neoplasia, grazie alla definizione dei margini netti che risultavano simil-parietali, e la struttura interna che suggeriva la presenza di necrosi. Tale distinzione non è stata possibile tramite ecografia, in cui non si riscontrava una vera e propria parete, ma esclusivamente una lesione rotondeggiante ipoecogena (figura 35)

Il principale limite di questo studio è stato la difficoltà nel reperire i casi da analizzare: per essere incluso nella nostra analisi il paziente doveva essere stato sottoposto ad esame ecografico, tomografico e citologico della lesione. I due esami di imaging inoltre, per poter essere comparati correttamente, dovevano essere stati eseguiti in un intervallo di tempo congruo (non superiore a 15 giorni).

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