• Non ci sono risultati.

CAPITOLO 2 Bioattività dei semiochimici di B oleae

2.1 Materiali e metodi

Gli insetti adulti usati in questo studio sono stati ottenuti da pupe raccolte in Toscana in un frantoio della provincia di Pisa nel Dicembre 2013. Le pupe sono state mantenute in laboratorio fino allo sfarfallamento degli adulti in condizioni standard di laboratorio (22° C ± 1,50-60% U.R. e fotoperiodo naturale). La dieta degli adulti di B. oleae è stata fornita in forma secca e consistente in una miscela di estratto di lievito e saccarosio in rapporto di 1:10. L’acqua è stata fornita separatamente per mezzo di trasaliva in cotone assorbente inseriti nei coperchi forati di contenitori in plastica da 330 ml (Canale and Benelli 2012; Canale et al. 2013b). Per ottenere femmine vergini coetanee, entro 24h dallo sfarfallamento le mosche sono state separate in relazione al sesso e poste singolarmente in una fiala di vetro pulita del diametro di 10 mm e lunga 50 mm.

2.1.2 Esperimenti comportamentali

I dieci composti puri identificati nelle ghiandole rettali delle femmine di B. oleae sono stati testati contro l’esano in un biosaggio a due possibilità di scelta condotto in still-air arena col fine di valutare la loro attrattività nei confronti di femmine conspecifiche. I composti risultati attrattivi nei confronti dei maschi (methyl hexadecanoate and methyl tetradecanoate) o delle femmine (ethyl decanoate) sono stati ritestati in esperimenti in Y-tubo per valutare la loro attrattività nei confronti delle femmine di B. oleae. Le molecole sono state testate, in entrambi gli esperimenti, ad una concentrazione di 1 e 5 femmine di 21 giorni equivalenti (Tab. 1).

Composto

Concentrazione (ng)

1 f.e.

5 f.e.

Ethyl decanoate, C10Et 8.45 42.25 Methyl dodecanoate, C12Me 13.64 68.20 Ethyl dodecanoate, C12Et 32.42 162.10 Methyl tetradecanoate, C14Me 56.52 282.60 n-Butyl dodecanoate, C12Bun 8.08 40.40 Ethyl tetradecanoate, C14Et 77.90 389.50 Methyl (Z)-9-hexadecenoate, (9Z) C16Me 21.00 105.00 Methyl hexadecanoate, C16Me 74.55 372.75 Ethyl hexadecanoate, C16Et 87.19 435.95 Ethyl (Z)-9-octadecenoate, (9Z)-C18Et 32.45 162.25

Tab. 1 - Molecole identificate nelle ghiandole rettali delle femmine vergini di B.

oleae. Ogni composto è seguito dalla sua abbreviazione e dalle relative concentrazioni impiegate nei biosaggi: 1 e 5 femmine equivalenti (f. e.)

ESPERIMENTI IN STILL-AIR-ARENA

In questo tipo di esperimenti sono state impiegate unità in Plexiglass (150X150X15 mm) descritte come still-air arena (Carpita et al. 2012). Queste unità presentano in posizione centrale una camera circolare del diametro di 40 mm in cui viene rilasciato l’insetto all’inizio di ogni test. Due corsie lineari (20 mm in lunghezza, 10 mm in larghezza) connettono la camera centrale di rilascio con altre due camere identiche. Le rette congiungenti il centro della camera centrale con i rispettivi centri delle due camere laterali formano un angolo di 90°. La parte superiore dell’arena viene coperta con un pannello di vetro removibile. L’attrattività delle 10 sostanze sintetiche è stata valutata su femmine vergini di B. oleae di 10-16 giorni di età, impiegando una concentrazione di 1 e 5 femmine equivalenti (Tab. 1), su un filtro di carta circolare (diametro: 15 mm) poi posizionato in una camera laterale dell’arena. Un uguale filtro di carta, trattato con la stessa quantità di esano puro con funzione di controllo, è stato posto nell’altra camera laterale. All’inizio di ogni test, un esemplare di sesso femminile è stato trasferito delicatamente dalla provetta di vetro, in cui era contenuto, all’interno della camera di rilascio. La scelta per uno stimolo dato è stata registrata se la mosca si è mossa verso lo stimolo entro 3 minuti dopo essere stata rilasciata e se attratto dallo stimolo scelto per almeno 30 s (Carpita et al. 2012; Canale et al. 2013b). In tutti i biosaggi, ognuno con una nuova mosca, l’arena è stata ruotata in senso orario di 90° per evitare effetti di posizione. Inoltre, la posizione dello stimolo in una delle due camere laterali è stata randomizzata, per evitare che uno stimolo fosse sempre a destra o a sinistra (Benelli and Canale 2013; Benelli et al. 2013a). La procedura di lavaggio, tra ogni biosaggio, è stata la seguente: l’arena di Plexiglass e il coperchio di vetro sono stati prima lavati per circa 30 s con esano, poi con acqua calda a 35-40°C, quindi puliti in un bagno di acqua e sapone inodore per circa 5 min, risciacquati in acqua calda per circa 30 s, e in fine lavati con acqua distillata a temperatura ambiente (Carpita et al. 2012). Le molecole sono state rinnovate periodicamente ogni dieci repliche. Ogni composto è stato testato ad una concentrazione di 1 e 5 femmine di 21 giorni di età equivalenti. Per ogni biosaggio, sono state effettuate 40 repliche scartando le mosche che non hanno manifestato alcuna scelta.

ESPERIMENTI NELL’OLFATTOMETRO A Y-TUBO

Le sostanze identificate nelle ghiandole rettali delle femmine che sono risultate attrattive almeno per un sesso di B. oleae (ethyl decanoate, methyl tetradecanoate and methyl hexadecanoate) nella still-air arena descritta precedentemente, sono state valutate nuovamente nei confronti di femmine vergini di B. oleae. Questi composti sintetici puri sono stati testati contro l’esano in un olfattometro a Y-Tubo. Tale sistema consiste in un’unità in Plexiglass (200X190X15mm) munito di tubo centrale (lungo 90 mm e largo15 mm) e due rami laterali (lunghi 75mm e larghe 15 mm). Come nella still-air arena l’unità è coperta superiormente da un pannello di vetro removibile. Nel tubo di vetro è stata fatta passare l’aria purificata e umidificata attraverso una connessione teflon alla velocità di 1mL/min. L’Y-tubo è stato posizionato orizzontalmente, ad un’altezza di 80 cm dal suolo. L’illuminazione è stata fornita da lampade a luce fredda (20W, 250 lux) sospese verticalmente sopra l’unità olfattometrica a circa 60 cm di altezza. All’inizio di ogni test, una mosca è stata delicatamente introdotta individualmente nel braccio centrale dell’Y-tubo usando una fiala di vetro. La scelta per un dato stimolo è stata registrata se la mosca si dirigeva verso lo stimolo entro 3 min dopo essere stata rilasciata e se rimaneva nel ramo del Y-tubo scelto per almeno 30 s (Carpita et al. 2012; Canale et al. 2013b). Ogni composto è stato testato ad una concentrazione di 1 e 5 femmine di 21 giorni di età equivalenti. Il campione è stato posto su di un filtro di carta circolare del diametro di 10 mm e inserito successivamente nel ramo designato dell’olfattometro dopo aver permesso l’evaporazione del solvente per circa 20 s. Un filtro di carta simile trattato con la stessa quantità di esano puro, fungente da controllo, è stato inserito nel secondo ramo dell’olfattometro. Nell’analisi statistica dei dati è stata considerata solo la prima scelta in cui la mosca testata ha risposto muovendosi in uno dei due rami dell’Y-tubo e vi è rimasta per almeno 30 s, mentre gli esemplari che entro 3 min dal loro rilascio non hanno avuto alcuna preferenza, sono stati scartati (Carpita et al. 2012; Canale et al. 2013b). Dopo aver testato 5 individui, le braccia dell’olfattometro sono state ruotate di 180° per minimizzare l’effetto di posizione. Dopo che 10 esemplari sono stati saggiati con lo stesso composto, l’unità olfattometrica è stata lavata secondo la stessa procedura usata per il lavaggio della still-air arena (Carpita et al. 2012); successivamente al lavaggio sono state rinnovate l’aria all’interno dell’Y-tubo e il composto da testare. Per ogni molecola saggiata sono state effettuate 30 repliche.

Tutti i biosaggi sono stati eseguiti in un periodo di diverse settimane per giustificare alcune variabilità giornaliere. Sono stati testati esemplari di sesso femminile. Alla fine di ogni replica, la mosca è stata sostituita da una nuova della stessa età. Gli esperimenti sono stati effettuati tra le 15.30 e le 19.30 e condotti in una stanza uniformemente illuminata con lampade fluorescenti (Philips 30 W/33). L’intensità della luce è stata approssimativamente di 1000 lux (stimata su una gamma di lunghezza d’onda di 300-1100 nm usando un LI-1800 spettroradiometro LI COR Inc., Lincoln, NE, USA equipaggiato con un recettore di coseno remoto). La temperatura è stata impostata a 22°C ± 1, mentre l’umidità relativa è stata tenuta al 45% ± 5.

Sia per gli esperimenti in still-air arena che in Y-tubo, per ogni test di scelta, è stato impiegato il test χ2

per la verifica di probabilità con correzione di Yates per comparare il numero di mosche che hanno scelto il composto testato rispetto al controllo. Il livello di probabilità utilizzato per effettuare il test di significatività statistica è stato inferiore allo 0.05 (P<0.05).

2.2 Risultati

Negli esperimenti in still-air arena, le femmine hanno mostrato attrattività nei confronti dell’ ethyl decanoate alla concentrazione di 1 femmina equivalente (χ2 = 4.225, d.f. = 1, P = 0.039).

L’ethyl decanoate è risultato attrattivo per le femmine, anche alla concentrazioni di 5 femmine equivalenti χ2 = 4.225, d.f. = 1, P = 0.039) (Fig. 10 A).

Gli esperimenti in Y-tubo hanno confermato l’attrattività dell’ ethyl decanoate nei confronti delle femmine per entrambe le concentrazioni ( 1 e 5 femmine equivalenti: χ2 = 4.030, d.f. =

Fig. 10_A - Numero di scelte fatte da femmine vergini di B. oleae nei confronti dei

componenti del feromone sessuale femminile (eccetto 1,7-dioxaspiro[5.5]undecane) verso esano in biosaggi a due possibilità di scelta effettuati in still-air arena. Ogni composto è stato testato alle concentrazioni di 1 e 5 femmine equivalenti (f. e.). Nei biosaggi condotti in still- air arena, sono state testate 40 mosche. L’asterisco (*) indica le molecole che sono risultate significativamente attrattive

30 20 10 0 10 20 30 ♀: C10Et 1 f.e. vs. Hexane

♀: C10Et 5 f.e. vs. Hexane ♀: C12Me 1 f.e. vs. Hexane ♀: C12Me 5 f.e. vs. Hexane ♀: C12Et 1 f.e. vs. Hexane ♀: C12Et 5 f.e. vs. Hexane ♀: C14Me 1 f.e. vs. Hexane ♀: C14Me 5 f.e. vs. Hexane ♀: C12Bun 1 f.e. vs. Hexane ♀: C12Bun 5 f.e. vs. Hexane ♀: C14Et 1 f.e. vs. Hexane ♀: C14Et 5 f.e. vs. Hexane ♀: (9Z)-C16Me 1 f.e. vs. Hexane ♀: (9Z)-C16Me 5 f.e. vs. Hexane ♀: C16Me 1 f.e. vs. Hexane ♀: C16Me 5 f.e. vs. Hexane ♀: C16Et 1 f.e. vs. Hexane ♀: C16Et 5 f.e. vs. Hexane ♀: (9Z)-C18Et 1 f.e. vs. Hexane ♀: (9Z)-C18Et 5 f.e. vs. Hexane

Number of Bactrocera oleae females *

Fig. 10_B - Numero di scelte fatte da femmine vergini di B. oleae in Y-tubo nei confronti delle

molecole che si sono rivelate attrattive per i maschi e per le femmine nei test in still-air arena. Ogni composto è stato testato alle concentrazioni di 1 e 5 femmine equivalenti (f. e.). Nei biosaggi condotti in Y-tubo sono state testate 30 mosche. L’asterisco (*) indica le molecole che sono risultate significativamente attrattive

25 20 15 10 5 0 5 10 15 20 ♀: C10Et 1 f.e. vs. Hexane

♀: C10Et 5 f.e. vs. Hexane ♀: C14Me 1 f.e. vs. Hexane ♀: C14Me 5 f.e. vs. Hexane ♀: C16Me 1 f.e. vs. Hexane ♀: C16Me 5 f.e. vs. Hexane

Number of Bactrocera oleae females *

2.3 Discussione

La ricerca ha confermato le registrazioni fatte in studi precedenti di methyl dodecanoate, ethyl dodecanoate, methyl tetradecanoate, ethyl tetradecanoate, methyl (Z)-9-hexadecenoate, methyl hexadecanoate and ethyl hexadecanoate (Mazomenos and Haniotakis 1981, 1985; Gariboldi et al. 1983). Inoltre, si riportano tre nuove molecole presenti nelle ghiandole rettali delle femmine della mosca delle olive: ethyl decanoate, n-butyl dodecanoate and ethyl (Z)-9- octadecenoate. Complessivamente, i risultati hanno evidenziato la presenza di nove composti sessualmente specifici prodotti nelle ghiandole rettali delle femmine della mosca delle olive più un ulteriore componente [ethyl (Z)-9-octadecenoate], prodotto in quantità più bassa dalle femmine rispetto ai maschi. I tre nuovi composti trovati nelle ghiandole rettali delle femmine di B. oleae rappresentano semiochimici inediti nella famiglia dei tefritidi (Benelli et al. 2014b; El-Sayed 2014). Tuttavia non è stata confermata la presenza di alcuni composti nelle ghiandole rettali delle femmine di B. oleae tra cui: n-butyl hexanoate, ethyl hexadecenoate, n- butyl tetradecenoate, n-butyl hexadecanoate, n-butyl hexadecenoate, ethyl octadecanoate, methyl (Z)-9-octadecenoate and n-butyl octadecenoate (Gariboldi et al. 1983). La loro identificazione nelle ghiandole rettali delle femmine di B. oleae, in studi precedenti, potrebbe essere dovuta a errate interpretazioni degli spettri di massa o alla contaminazione dei campioni con sostanze chimiche estranee. La produzione di tutti i composti identificati cresce nel tempo raggiungendo, nelle femmine di 21 giorni di età, quantità comprese tra un minimo di 8.08 ng/mosca (n-butyl dodecanoate) e un massimo di 87.19 ng/mosca (ethyl hexadecanoate). La produzione di olean nelle femmine di B. oleae della stessa età è ben più alta rispetto a tali quantità che invece sono più vicine alla quantità media prodotta del componente principale del feromone sessuale dei maschi, (Z)-9-tricosene (muscalure). Infatti, un maschio maturo produce una quantità di muscalure pari a circa 50 ng (Canale et al. 2012- 2013b). I maschi però utilizzano questo composto nella comunicazione sessuale, trasferendolo sulle ghiandole urotergali attraverso l’estremità tarsale del terzo paio di zampe (Canale et al. 2013b; Webb et al. 1976, Shelly and Kaneshiro 1991, Briceño et al. 1996). Questo comportamento non è stato riscontrato però nelle femmine, pur essendo, le ghiandole urotergali, presenti in entrambi i sessi di B. oleae. Il ruolo e la caratterizzazione chimica di queste aree ghiandolari nelle femmine di B. oleae è meritevole di ulteriori attenzioni (Raspi et al. 1997; Canale et al. 2013b). Tutti i composti identificati sono stati testati per mezzo di elettro-antennogrammi (EAG), risultando tutti elettrofisiologicamente attivi e quindi

percepibili da parte del tefritide. Tuttavia, i saggi comportamentali hanno evidenziato che solo una molecola prodotta nelle ghiandole rettali delle femmine di B. oleae ha determinato attrazione nei confronti di femmine vergini conspecifiche. Tale molecola è rappresentata dall’ethyl decanoate che è risultata attrattiva nei confronti delle femmine di B. oleae a entrambe le concentrazioni di 1 e 5 femmine equivalenti. Spesso, però, nei tefritidi l’attrazione per un dato stimolo dipende dalla concentrazione di quest’ultimo (Benelli et al. 2014b). Ad esempio, le ghiandole urotergali dei maschi di B. oleae contenenti muscalure, risultano attrattive per le femmine solo quando testate a gruppi di dieci (Canale et al. 2013b); stessa cosa è stata osservata per il muscalure sintetico, che si è rivelato attrattivo per le femmine vergini di B. oleae solo se testato a concentrazioni di 1.5 o 3 ghiandole rettali maschili equivalenti (Carpita et al. 2012). È sorprendente il fatto che l’ ethyl decanoate eserciti una certa attrazione nei confronti di femmine vergini. Fino ad ora infatti, non esistevano evidenze che dimostrassero come un composto prodotto dalle femmine in B. oleae potesse risultare attrattivo nei confronti di femmine conspecifiche (El-Sayed 2014). Il ruolo chimico ecologico di questa molecola è poco chiaro anche perché in B. oleae è il sesso maschile che tende a formare delle aggregazioni in cui ogni maschio difende un piccolo territorio, mettendo in atto rituali di corteggiamento nei confronti della femmina prima di accoppiarsi (Benelli 2014). Quindi, il particolare aspetto riscontrato in questo studio merita sicuramente attenzioni approfondite. Questa ricerca, attraverso lo studio riguardante la bioattività di alcune molecole prodotte nelle ghiandole rettali delle femmine chiarisce diversi aspetti sulla complessa chimica ecologica di B. oleae, aggiungendo preziose informazioni per comprendere il sistema di accoppiamento di questo insetto. I risultati ottenuti in questo studio, infatti, hanno una potenzialità applicativa importantissima nelle strategie di controllo di B.

oleae. L’attrazione esercitata dall’ ethyl decanoate nei confronti delle femmine della mosca

delle olive può essere sfruttata per costituire un blend del feromone sessuale impiegabile in dispensers per l’erogazione a lunga durata (Gil-Ortiz 2012). Ciò porterebbe a incrementare le potenzialità di strumenti per il monitoraggio, mass-trapping e “lure and kill” contro la mosca delle olive, offrendo maggiori successi ai programmi di lotta integrata nei confronti di questo fitofago.

BIBLIOGRAFIA

- Anagnou-Veroniki M, Kontodimas DC, Adamopoulos AD, Tsimboukis ND, Voulgaropoulou A (2005) Effects of two fungal based biopesticides on Bactrocera (Dacus) oleae (Gmelin) (Diptera: Tephritidae). IOBC Bull 28 (9):49-51.

- Baker R, Herbert RH, Howse PE, Jones OT, Francke W, Reith W (1980) Identification and synthesis of the major sex pheromone of the olive fly, Dacus oleae. J Chem Soc 1:52- 54.

- Benelli G (2014) Aggressive behavior and territoriality in the olive fruit fly, Bactrocera

oleae (Rossi) (Diptera: Tephritidae): role of residence and time of day. J Ins Behav

doi: 10.1007/s10905-013-9411-7.

- Benelli G, Canale A (2012) Learning of visual cues in the fruit fly parasitoid Psyttalia

concolor (Szépligeti) (Hymenoptera: Braconidae). BioControl, 57:767-777.

- Benelli G, Canale A (2013) Do tephritid-induced fruit volatiles attract males of the fruit flies parasitoid Psyttalia concolor (Szépligeti) (Hymenoptera: Braconidae)? Chemoecology 23:191-199.

- Benelli G, Canale A, Bonsignori G, Ragni G, Stefanini C, Raspi A (2012a) Male wing vibration in the mating behavior of the olive fruit fly Bactrocera oleae (Rossi) (Diptera: Tephritidae). J Ins Behav 25:590-603.

- Benelli G, Gennari G, Canale A (2012b) Host discrimination ability in the tephritid parasitoid Psyttalia concolor (Hymenoptera: Braconidae). J Pest Sci doi 10.1007/s10340-012-0471-9.

- Benelli G, Revadi S, Carpita A, Giunti G, Raspi A, Anfora G, Canale A (2012c) Behavioral and electrophysiological responses of the parasitic wasp Psyttalia concolor (Szépligeti) (Hymenoptera: Braconidae) to Ceratitis capitata-induced fruit volatiles. Biological Control 64:116–124.

- Benelli G, Bonsignori G, Stefanini C, Raspi A, Canale A (2013a) The production of female sex pheromone in Bactrocera oleae (Rossi) young males does not influence their mating chances. Entomol Sci 16:47-53.

- Benelli G, Canale A, Flamini G, Cioni Pl, Demi F, Ceccarini L, Macchia M, Conti B (2013b) Biotoxicity of Melaleuca alternifolia (Myrtaceae) essential oil against the Mediterranean fruit fly, Ceratitis capitata (Diptera: Tephritidae), and its parassitoid

- Benelli G, Caruso G, Canale A, Gucci R (2014a) Il controllo eco-compatibile della mosca delle olive. Frutticoltura 3:2-4.

- Benelli G, Daane KM, Canale A, Niu CY, Messing RH, Vargas RI (2014b) Sexual communication and related behaviours in Tephritidae: current knowledge and potential applications for Integrated Pest Management. J Pest Sci doi 10.1007/s10340-014-0577- 3.

- Benuzzi M, Albonetti E, Fiorentini F, Ladurner E (2005) A Beauveria bassiana-based bioinsecticide for the microbial biocontrol of the olive fly (Bactrocera oleae). 2nd European Meeting of the IOBC/WPRS Study Group “Integrated Protection of Olive Crops”. Abstract book:27.

- Beris EI, Papachristos DP, Fytrou A, Antonatos SA, Kontodimas DC (2013) Pathogenicity of three entomopathogenic fungi on pupae and adults of the Mediterranean fruit fly,

Ceratitis capitata (Diptera: Tephritidae). J Pest Sci 86:275-284.

- Briceño D, Ramos D, Eberhard W (1996) Courtship behaviour of male Ceratitis capitata (Diptera: Tephritidae) in captivity. Fla Entomol 79:130-143.

- Briganti V (1822) Descrizione della struttura, mutazioni, vitto, e costumi della Mosca, che fora le Ulive, illustrata da figure a tal’uopo diligentemente espresse. Atti del Real Ist d’Incoraggiamento alle Scienze Naturali. Napoli 1822: 33-335.

- Canale A, Benelli G (2012) Impact of mass-rearing on the host-seeking behavior and parasitism by the fruit fly parassitoid Psyttalia concolor (Szépligeti) (Hymenoptera: Braconidae). J Pest Sci 85:65-74.

- Canale A, Raspi A (2000) Host location and oviposition behaviour in Opius concolor (Hymenoptera: Braconidae). Entomol Probl 31: 25-32.

- Canale A, Raspi A (2009) Guerra alla mosca delle olive. Ulivo, olio e qualità 4:78-84.

- Canale A, Carpita A, Conti B, Canovai R, Raspi A (2012) Effect of age on 1,7-dioxaspiro- [5.5]-undecane production in both sexes of olive fruit fly, Bactrocera oleae (Rossi) (Diptera Tephritidae). IOBC Bull 72:219-225.

- Canale A, Benelli G, Conti B, Lenzi G, Flamini G, Francini A, Cioni PL (2013a) Ingestion toxicity of three Lamiaceae essential oils incorporated in protein baits against the olive fruit fly, Bactrocera oleae (Rossi) (Diptera Tephritidae). Nat Prod Res 27:2091-2099. - Canale A, Germinara SG, Carpita A, Benelli G, Bonsignori G, Stefanini et al. (2013b)

(Rossi) (Diptera: Tephritidae), to male-and female-borne sex attractants. Chemoecology. doi: 10.1007/s00049-013-0131-4.

- Carpita A, Canale A, Benelli G, Conti B, Raspi A (2011) Componenti secondari presenti nelle ghiandole associate all’ampolla rettale delle femmine di Bactrocera oleae (Rossi). XXIII Congresso Nazionale Italiano di Entomologia. Genova, Italy, 13–16 Giugno 2011, Atti p 169.

- Carpita A, Canale A, Raffaelli A, Saba A, Benelli G, Raspi A (2012) (z)-9-tricosene identified in rectal gland extracts of Bactrocera oleae males: first evidence of a male- produced femal attractant in olive fruit fly. Naturwissenschaften 99:77-81.

- Cavalloro R, Delrio G (1970) Rilievi sul comportamento sessuale di Dacus oleae (Gmelin) (Diptera, Tripetidae) in laboratorio. Redia 52: 201-230.

- Cirio U (1971) Reperti sul meccanismo stimolo-risposta nell’ovideposizione del Dacus

oleae Gmelin (Diptera, Trypetidae). Redia 52: 577-600.

- Cirio U, Gherardini P (1984) Egg dispersion and intraspecific larval competition in Dacus

oleae Gmelin. Atti IV Simp Din Pop. Parma 153-65.

- Coiutti C (1993) Condizioni fisiologiche e risposta ai semiochimici in Dacus oleae (Gmelin). Atti Convegno su “Tecniche, norme e qualità in Olivicoltura”. Potenza 15-17 dicembre 1993: 791-798.

- Daane KM, Johnson MW (2010) Olive fruit fly: managing an ancient pest in modern times. Annu Rev Entomol 55:151-169.

- Delrio G, Prota R (1976) Osservazioni ecoetologiche sul Dacus oleae Gmelin nella Sardegna nord-occidentale. Boll Zool Agr Bach Univ. Milano 13: 49-118.

- Delrio G, Prota R (1990) Determinants of abundance in a population of the olive fruit-fly. Frustula Entomol 11: 47-55.

- Delrio G, Lentini A, Pantaleoni R (1994) Lotta integrata alla mosca delle olive. MiRAAF – Convegno “Innovazioni e prospettive nella difesa fitosanitaria”. Ferrara 1994 Ed Ist Sper Pat Veg. Roma 185-188.

- Delrio G, Lentini A, Satta A (2002) Protezione integrate e impiego di Bacillus thuringiensis in olivicoltura. La difesa dai fitofagi in condizioni di olivicoltura biologica. Spoleto 29- 30 Ottobre 2002:5-22.

- Delucchi V (1989) Il paradigma ecologico nella protezione integrata delle colture. Phytophaga 3:1-20.

- De Marzo L, Nuzzaci L, Solinas M (1978) Studio anatomico, istologico, ultrastrutturale e fisiologico del retto ed osservazioni etologiche in relazione alla possibile produzione di feromoni sessuali nel maschio di Dacus oleae (Gmelin). Entomologica 14:203–266. - De Nipoti A (1990) I costituenti della superficie dell’oliva biologicamente attivi in Dacus

oleae (Gmelin) e la qualità dell’olio: messa a punto dei test di comportamento.

Università di Padova, Tesi di laurea.

- Drew RAI (1989) Taxonomic Characters used in Identifying Tephritidae. In: Robinson A.S. e G. Hooper “Fruit Flies their Biology, Natural Enemies and Control” 3A: 3-7.

- Ekesi S, Mohamed SA (2011) Mass rearing and quality control parameters for thepritid fruit flies of economic importance in Africa. In: Akyar I (ed) Wide spectra of quality control. InTech, Rijeka.

- El-Sayed AM (2014) The pherobase: database of insect pheromones and semiochemicals, http://pherobase.com.

- Estes AM, Nestel D, Belcari A, Jessup A, Rempoulakis P, Economopoulos AP (2012) A basis for the renewal of sterile insect technique for the olive fly, Bactrocera oleae (Rossi). J Appl Entomol 136:1-16.

- Fischer M (1958) Uber die Variabilitat von taxonomisch wichtigen Merkmalen bei Opius

concolor Szépl. (Hym. Braconidae). Entomophaga 3: 55-66.

- Fletcher MT, Kitching W (1995) Chemistry of Fruit Flies. Chem Rev 95:789- 928.

- Gariboldi P, Jommi G, Rossi R, Vita G (1982) Studies on the chemical constitution and sex pheromone activity of volatile substances emitted by Dacus oleae. Experientia 38:441- 444.

- Gariboldi P, Verotta L, Fanelli R (1983) Studies on the sex pheromone of Dacus oleae. Analysis of the substances contained in the rectal glands. Experientia 39:502-505. - Gerofotis CD, Ioannou CS, Papadopoulos NT (2013) Aromatized to find mates: α-pinene

aroma boosts the mating success of adult olive fruit flies. PLoS ONE 8:e81336.

- Gil-Ortiz R (2012) Development of new ecological long-lasting dispensers of semiochemicals for the control of Bactrocera oleae (Rossi). Pest Manag Sci doi:

Documenti correlati