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I luoghi di Die Vermessung der Welt Introduzione

3.1 Metodologia di analisi

L’analisi è stata svolta seguendo la metodologia utilizzata da Varotto e Luchetta (Varotto e Luchetta, 2014) ed è stata strutturata in più fasi8. In un primo momento, dopo un’attenta lettura del romanzo, si è cercato di individuare tutti i toponimi presenti nel romanzo riportandoli in un foglio di calcolo elettronico. Accanto ad essi sono state annotate le occorrenze di ciascun toponimo, suddivise per capitoli del romanzo e per personaggio collegato a ciascun toponimo. È importante precisare che, in alcune circostanze, determinati toponimi sono stati introdotti nel conteggio nonostante questi venissero citati non attraverso il proprio nome, ma attraverso un sinonimo, o tramite la propria categoria geografica di riferimento. Spesso, per esempio, ricorrono nel romanzo espressioni come “la città” attraverso le quali si riesce chiaramente a comprendere che il toponimo di riferimento è “Berlino”. Lo stesso si è verificato per l’espressione “il fiume”, facente riferimento al toponimo “Orinoco.”

Ogni toponimo è stato, quindi, analizzato secondo cinque categorie: ! Categoria geografica

! Personaggio di riferimento ! Connotazione emotiva ! Tempo cronologico ! Tempo del personaggio

8 L’elaborazione delle cartografie letterarie presenti in questa tesi è stata realizzata grazie al supporto del laboratorio GIS di palazzo Wollenborg dell’Università di Padova e con l’assistenza del Dott. Francesco Ferrarese.

Successivamente, per ciascuna categoria è stata individuata e assegnata una serie di valori, grazie ai quali è stato possibile analizzare e confrontare i toponimi. Nello specifico, per quanto riguarda la categoria geografica sono stati individuati undici valori di riferimento:

o Città

o Luoghi d’acqua (comprende fiumi, canali, rapide, mari e oceani) o Montagne (comprende montagne, vulcani, grotte e miniere) o Luoghi privati (si tratta per lo più di abitazioni, castelli e palazzi)

o Luoghi pubblici (comprende università, teatri, osservatori astronomici ecc..) o Foreste (comprende foreste, boschi)

o Isole o Colonie o Nazioni o Continenti

o Aree geografiche estese e generiche (es. Tropici)

Per quanto riguarda la categoria personaggi, sono stati presi in considerazione principalmente i due protagonisti. Un certo grado d’interesse è stato manifestato anche nei riguardi dei due rispettivi compagni di ricerca: Aimé Bonpland e il figlio primogenito di Gauss, Eugen. In totale, i valori di riferimento per questa categoria sono cinque:

o Alexander Von Humboldt o Aimé Bonpland o Carl Friedrich Gauss

o Eugen

o Personaggi minoritari

Per quanto concerne la categoria connotazione emotiva, si è scelto di tenere in considerazione le emozioni che i diversi personaggi associavano ai luoghi menzionati, o gli stati d’animo che emergevano dalla percezione che essi avevano di questi ultimi. In aggiunta, sono state considerate anche le ripercussioni fisiche e/o psicologiche che l’esplorazione di tali luoghi ha comportato nei personaggi stessi. È opportuno precisare che l’assegnazione di questi valori non è stata un’operazione semplice, dal momento

che i toponimi nel romanzo sono tanti e, per ciascuno di questi, i protagonisti hanno manifestato emozioni e stati d’animo ogni volta diversi tra loro. Pertanto, dovendo operare una semplificazione che permettesse di conferire chiarezza al lavoro di analisi, i valori assegnati a questa categoria sono i seguenti:

o Entusiasmo o Gioia o Interesse o Coraggio o Meraviglia o Orgoglio o Disprezzo o Stanchezza o Disagio o Rimpianto o Paura o Dispiacere o Mal di montagna o Adattamento

Come affermato sopra, questa categoria si è rivelata essere la più complessa da analizzare, in quanto ogni scelta effettuata è chiaramente il risultato di una sola delle possibili interpretazioni conferibili al romanzo. Inoltre, non sempre l’autore ha reso esplicite le emozioni e i sentimenti provati dai personaggi; al contrario, spesso il lettore è chiamato a leggere molto attentamente il romanzo per evitare di cadere in un’interpretazione troppo azzardata. In altre parole, non sempre queste emozioni sono state ben definibili e facilmente etichettabili, bensì presentavano molte sfumature ed erano cariche di significati talvolta positivi, talvolta negativi, come nel caso di “stanchezza”. Alexander von Humboldt ha, infatti, vissuto momenti di ‘stanchezza positiva’, per esempio durante l’ascesa di vulcani o l’immersione in profonde cavità terrene. Seppur stanco e provato, si sentiva tuttavia felice, soddisfatto e realizzato. Allo stesso tempo, però, ha sperimentato anche momenti di ‘stanchezza negativa’, soprattutto in età avanzata, quando la stanchezza fisica non gli permetteva più di essere agile e veloce come un tempo, generando sentimenti di nostalgia e tristezza. Di conseguenza,

un così vasto panorama emotivo è difficilmente schematizzabile in un foglio di calcolo elettronico, il quale richiede per sua natura un linguaggio sintetico, a maggior ragione se lo scopo del foglio è anche quello di essere letto ed analizzato dal sistema GIS. Per questa ragione è stato necessario procedere ad una semplificazione delle emozioni inizialmente individuate e ad un raggruppamento che spesso ha comportato l’identificazione di una macro-etichetta che contenesse anche tipologie di sentimento tra loro affini e collegate: l’etichetta “stanchezza” racchiude pertanto sensazioni quali: affaticamento, sonno, spossatezza ecc.., così come l’etichetta “interesse” comprende anche determinazione, tenacia ecc.

Per quanto riguarda la categoria tempo cronologico, si intende il tempo della narrazione, ovvero la successione cronologica secondo la quale il narratore ha riportato le varie vicende dei personaggi, in relazione ai luoghi attraversati, raggiuti o esplorati. Essa combacia per lo più con il susseguirsi degli eventi storici realmente verificatisi. Tuttavia, la dimensione temporale nell’opera è trattata da Kehlmann in modo assai più vago rispetto a quella spaziale. I riferimenti temporali sono molto sporadici e per lo più imprecisi: es. “il giorno seguente”, “tre giorni dopo”, “presto”, “una volta” ecc. Non vi sono, infatti, riferimenti a date, se non quella del congresso scientifico tenutosi a Berlino, evento la cui attendibilità storica, per altro, non è documentata. Inoltre, il narratore si serve di numerosi flash-back and flash-forward che rendono più difficile, al lettore, la comprensione del susseguirsi delle vicende dal punto di vista temporale. Per analizzare questa categoria è stato, pertanto, necessario consultare fonti storiche esterne al romanzo che permettessero di tracciare una linea temporale secondo la quale organizzare le varie tappe dei viaggi di Humboldt e le azioni di Gauss. Sulla base di queste integrazioni è stato possibile individuare tre fasce temporali principali:

o Presente (indica i fatti narrati a partire dal congresso di Berlino.

La narrazione si apre, infatti, con l’incontro dei due protagonisti, ormai anziani, avvenuto presso il congresso internazionale di scienziati a Berlino, precisamente nel settembre 1828).

o Passato (tutti i luoghi visitati prima del congresso di Berlino e che vengono introdotti nella narrazione attraverso flashback temporali).

o Futuro (luoghi che, nel momento in cui vengono menzionati, non sono ancora stati visitati dai personaggi ma che vengono tuttavia citati come possibili

destinazioni future, o che il narratore introduce attraverso la tecnica del flashforward, portando perciò il lettore avanti nel tempo).

Per quanto concerne la categoria tempo del personaggio, si fa riferimento alle diverse fasi di vita dei singoli personaggi e pertanto si è ritenuto opportuno suddividerla in:

o Infanzia o Gioventù o Maturità o Vecchiaia

Per “infanzia” si intende per lo più l’età scolastica dei due protagonisti, che va dalla nascita fino al compimento del quattordicesimo anno d’età. Per “gioventù” ci si riferisce, invece, al completamento degli studi liceali ed universitari e alle prime esperienze a contatto con il mondo della Scienza e degli scienziati, ovvero i primi incontri con i più illustri personaggi della loro epoca, tra i quali Goethe, Schiller, Weber, Pilâtre de Rozier e molti altri. La voce “maturità” vede, invece, come protagoniste le esperienze più significative della vita di questi protagonisti a partire dal compimento del trentesimo anno di età. Essa comprende, quindi, i percorsi di affermazione professionale e personale: la pubblicazione di opere di rilevanza internazionale, lunghe imprese di esplorazione e ricerca, il matrimonio ecc. Infine, la voce “vecchiaia” ha a che vedere con gli anni successivi al sessantesimo compleanno: un periodo durante il quale le forze fisiche e mentali dei personaggi cominciano a venir meno ed essi sono costretti a scontrarsi con la necessità di dover mettere dei freni al loro entusiasmo e alla loro sete di conoscenza. In altre parole, è la fase in cui sono costretti a fare i conti con gli effetti dello scorrere del tempo sul corpo e sulla mente.

Per concludere, dopo aver assegnato a ciascuna categoria le etichette soprariportate, ad ognuna di queste è stato assegnato un valore numerico di riferimento, grazie al quale è stato possibile elaborare un foglio di calcolo contenente soltanto celle in formato numerico, in grado di essere lette, analizzate e confrontate. Dall’analisi di questi valori sono emersi i risultati che seguono.

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