• Non ci sono risultati.

MICROORGANISMI INTRACELLULARI

- Rickettsia-like e Chlamydia-like

Si tratta di organismi procarioti intracellulari appartenenti alla famiglia delle Rickettsiacee.

Distribuzione geografica: ubiquitaria

Specie parassitate: Mytilus trossulus; Mytilus galloprovincialis; Mytilus californianus; Mytilus edulis e altri bivalvi marini inclusi ostriche, vongole e pettinidi.

Impatto sull’ospite: formazione di micro colonie nelle cellule epiteliali delle branchie e della ghiandola digestiva.

Di solito l’infestazione è di bassa intensità, non determina

Tuttavia colonie di grandi dimensioni possono determinare ipertrofia cellulare con spostamento del nucleo alla periferia, verso la membrana basale.

Tecniche diagnostiche : istologicamente si osservano colonie basofile nel citoplasma di cellule epiteliali che possono risultare ipertrofiche.

- Virus-like

Si tratta di particelle virali morfologicamente simili ai Picornaviridae che determinano la formazione di granulocitomi.

Distribuzione geografica: Nuova Zelanda, Islanda, Danimarca e Gran Bretagna.

Specie parassitate : Perna canaliculus; Mytilus galloprovincialis e Myitlus edulis.

Impatto sull’ospite: la malattia sembra avere un decorso lento e progressivo che conduce alla morte dei mitili infestati. Comunque, dalle indagini eseguite la prevalenza dell’ infestazione risulta bassa.

Tecniche diagnostiche :

- istologia: si osserva abbondante infiltrazione emocitaria nel tessuto connettivo della ghiandola digestiva con lesioni necrotiche a focolaio che interessano l’epitelio tubulare. Alcune cellule si distaccano dal tubulo e si ritrovano nel lume: il loro nucleo si presenta picnotico, con corpi granulari rotondeggianti che sono stati

interpretati come accumuli anomali di DNA. Infatti reagiscono negativamente alla reazione di Feulgen.

Inoltre si osservano granulocitomi di varie dimensioni nel tessuto connettivo della ghiandola digestiva e del mantello.

- microscopia elettronica: si evidenzia la presenza di picorna-like virus nel citoplasma delle cellule necrotiche della ghiandola digestiva e nei granulociti costituenti i granulocitomi. Si tratta di particelle virali prive di envelope con capside icosaeidrico del diametro di 27 nm.

2) PROTOZOI

- Coccidi renali

Phylum: Apicomplexa

Nome scientifico: Pseudoklossia semiluna e altre specie di coccidi non identificati.

Distribuzione geografica: Canada, Spagna, Costa Orientale degli Stati Uniti.

Specie parassitate: Mytilus galloprovincialis ; Mytilus edulis; Mytilus trossulus.

Impatto sull’ospite: ipertrofia delle cellule renali ed invasione dei coccidi nei tubuli. Solamente gravi infestazioni possono determinare ingenti danni renali con morte del mollusco.

Tecniche diagnostiche :

- istologia: si possono osservare vari stadi di sviluppo dei coccidi nel citoplasma delle cellule epiteliali renali.

Nell’infestazione da Pseudoklossia semiluna si può osservare la fase di sporogonia e di gametogamia. In questa specie i macrogameti presentano una caratteristica forma di luna crescente da cui ne deriva il nome.

- Gregarine

Phylum: Apicomplexa

Nome scientifico: Nematopsis schneideri; Nematopsis legeri; Porospora galloprovincialis; Porospora giantea e altre specie della famiglia Porosporidae.

Distribuzione geografica: probabilmente ubiquitaria malgrado alcune specie abbiano una distribuzione più circoscritta.

Specie parassitate: Mytilus galloprovincialis ; Mytilus edulis; Mytilus trossulus ed altri bivalvi marini come ostriche, vongole e pettinidi.

Impatto sull’ospite: le gimnospore e le oocisti vengono fagocitate da emolinfociti che si localizzano nel tessuto connettivo di vari organi, in particolare delle branchie.

Solitamente l’infestazione determina una reazione infiammatoria circoscritta che non ha effetti significativi.

Nel Mytilus edulis alcune infestazioni sembrano responsabili della produzione di perle o di escrescenze

calcaree localizzate sulla superficie interna delle valve.

Nei bivalvi che rappresentano l’ospite intermedio si realizza un ciclo sporogonico. L’ospite definitivo è rappresentato da un crostaceo decapode marino nel cui intestino si verifica la moltiplicazione sessuale e asessuale.

Il crostaceo si infetta ingerendo le oocisti contenute negli emociti presenti nei tessuti del mollusco.

Tecniche diagnostiche :

- istologia: si osservano nel tessuto connettivo di vari organi ma prevalentemente nelle branchie oocisti basofile circondate da una spessa parete ialina.

- Marteiliosi

Phylum: Ascetospora

Nome scientifico: Marteilia refrigens; Marteilia maurini.

Distribuzione geografica: Costa Occidentale dell’Europa, Mar Mediterraneo, Mare Adriatico, Golfo Persico e Nord della Grecia.

Specie parassitate: Mytilus galloprovincialis ; Mytilus edulis ed altri bivalvi marini come ostriche e pettinidi.

Impatto sull’ospite: questo parassita è considerato un patogeno potenzialmente letale. Nelle infestazioni gravi infatti esso provoca un’infiltrazione emocitaria ed un’estesa distruzione della ghiandola digestiva.

Ciò comporta una riduzione dell’assorbimento dei nutrienti con conseguente alterazione dell’attività gonadica.

Tecniche diagnostiche :

istologia: si possono osservare nelle cellule epiteliali dei tubuli della ghiandola digestiva i seguenti stadi di sviluppo del parassita: stadi basofili caratterizzati principalmente da plasmodi ovoidali e stadi acidofili in cui si distinguano sia plasmodi che sporangi.

- Aplosporidiosi

Phylum: Ascetospora

Nome scientifico: Haplosporidium tumefacentis;

Haplosporidium sp.; Minchinia sp..

Distribuzione geografica: Coste della California, Coste del Maine, Mar Mediterraneo.

Specie parassitate: Mytilus californianus; Mytilus galloprovincialis ; Mytilus edulis .

Impatto sull’ospite: causa lesioni nodulari localizzate nella ghiandola digestiva e nei reni. L’infestazione ha una bassa prevalenza.

Tecniche diagnostiche :

- osservazione macroscopica: in Mytilus californianus la ghiandola digestiva presenta un’insolita colorazione

marrone chiara. Alcuni mitili infestati, appartenenti alla specie galloprovincialis, presentano una colorazione biancastra anomala.

- istologia: in Mytilus galloprovincialis non si evidenziano plasmodi. Nel connettivo che circonda i tubuli della ghiandola digestiva si osservano sporocisti in maturazione e detriti cellulari.

- Ancistro dei mitili

Phylum: Ciliophora

Nome scientifico: Ancistrum mytili.

Distribuzione geografica: ubiquitaria

Specie parassitate: Mytilus sp..

Impatto sull’ospite: I ciliati si localizzano nell’epitelio delle branchie senza determinare gravi lesioni. In alcuni casi essi possono essere infestati da Chamydia o Rickettsia-like. Gravi infestazioni sembrano determinare effetti negativi sulla crescita del mollusco.

Tecniche diagnostiche :

- istologia: ciliati liberi o attaccati alle lamelle branchiali.

Presentano un macronucleo intensamente basofilo ed un micronucleo localizzato posteriormente. Il corpo è piriforme con l’estremità anteriore appuntita. I ciliati infestati da Rickettsia-like presentano nel loro citoplasma corpi inclusi basofili. E’ stata osservata la presenza di ciliati anche nell’intestino.

- Ciliati Sphenophyria-like

Phylum: Ciliophora

Nome scientifico: Gargarius gargarius ed altri ciliati Sphenophyria-like non identificati.

Distribuzione geografica: Stati Uniti, Canada, Europa e Penisola Scandinava. Questi ciliati sembrano avere una distribuzione ubiquitaria malgrado alcune specie abbiano una distribuzione più circoscritta.

Specie parassitate: Mytilus sp. ed altri bivalvi marini inclusi ostriche e vongole.

Impatto sull’ospite: questi ciliati si attaccano alla superficie delle lamelle branchiali ed in alcuni casi possono determinare la formazione di corpi estranei.

La prevalenza dell’infestazione è bassa e non sono stati riportati casi di mortalità.

Tecniche diagnostiche :

- istologia: si osservano ciliati fusiformi con nuclei intensamente basofili attaccati alla lamelle branchiali ed alla superficie dei palpi labiali.

- Ciliati intracellulari

Phylum: Ciliophora

Nome scientifico: ciliati Phyllopharyngea Rhynchodid-like.

Distribuzione geografica: ubiquitaria.

Specie parassitate: Mytilus trossulus; Mytilus galloprovincialis ; Mytilus edulis .

Impatto sull’ospite: infestazioni gravi non determinano una risposta dell’ospite ma alterano la funzionalità della ghiandola digestiva. La prevalenza dell’infestazione è bassa e non sono stati riportati casi di mortalità.

Tecniche diagnostiche :

- istologia: si osservano ciliati fusiformi nell’epitelio dei tubuli della ghiandola digestiva. Meno comunemente si rinvengono nel lume dei tubuli. Il macronucleo è caratterizzato da polimorfismo (di forma ovale o globosa) e da intensa basofilia. Il micronucleo è sferico ed ha una bassa affinità tintoriale. I ciliati conservano le cilia all’interno della cellula ospite diversamente da quanto accade per certi ciliati sphenophyriidi.

- Steinhausia mytilovum

Phylum: Microspora

Nome scientifico: Steinhausia sp.

Distribuzione geografica: Costa Orientale degli stati Uniti, Eurpa e Costa Occidentale dell’Australia.

Specie parassitate: Mytilus galloprovincialis ; Mytilus edulis..

Impatto sull’ospite: questo microsporidio parassita il citoplasma di ovociti maturi e determina un’intensa infiltrazione emocitaria. Si ritiene che la fertilità dei mitili sia inversamente correlata al grado di infestazione e si sospetta anche una trasmissione verticale.

Tecniche diagnostiche :

- istologia: infiltrazione emocitaria nei follicoli infestati e nel tessuto connettivo circostante, presenza di corpi inclusi sferici (sporocisti, uninucleate o multinucleate) nel citoplasma degli ovociti. In Mytilus galloprovincialis sono state osservate, in una sezione istologica, fino a tre sporocisti all’interno di un ovocita.

3) TREMATODI

- Metacercarie di trematodi

Phylum: Platyhelminthes

Nome scientifico: Proctoeces maculatus e trematodi della famiglia Bucephalidae.

Distribuzione geografica: ubiquitaria.

Specie parassitate: Mytilus sp., ostriche e vongole.

Impatto sull’ospite: l’incistamento delle metacercarie può determinare compressione e quindi atrofia dei tessuti colpiti. In alcuni casi viene compromessa la ghiandola del bisso con conseguente riduzione della produzione dello stesso.

Tecniche diagnostiche :

- osservazione macroscopica: in alcuni casi le cisti sono visibili nei tessuti del mollusco ed hanno l’aspetto di un granello di pepe. Le metacercarie possono anche indurre nelle valve la formazione di perle.

- istologia: presenza di metacercarie in vari tessuti.

- Proctoeces maculatus

Phylum: Platyhelminthes

Nome scientifico: Proctoeces maculatus.

Distribuzione geografica: acque marine temperate e tropicali.

Specie parassitate: Mytilus galloprovincis ; Mytilus edulis.

Impatto sull’ospite: nelle infestazioni gravi lo sviluppo delle sporocisti può seriamente ridurre il contenuto di glicogeno dei tessuti e compromettere l’efficienza del sistema circolatorio alterando in modo irreversibile la gametogenesi. Di solito l’infestazione ha una bassa prevalenza.

Tecniche diagnostiche :

- osservazione macroscopica: presenza di sporocisti nel mantello, nell’intestino e nelle gonadi. Di solito le sporicisti hanno una colorazione arancio-scura e sono più evidenti nel mantello di mitili con stato nutritivo scadente.

- istologia: le sporocisti si osservano nella ghiandola digestiva, nel piede, nei reni, nelle gonadi e nelle branchie. Il parassita adulto può determinare una risposta emocitaria intensa con formazione di granulocitomi che lo incapsulano e frequentemente lo distruggono.

- Bucefalidi

Phylum: Platyhelminthes

Nome scientifico: Prosorhyncus squamatus ; Rudophinus crucibulum.

Distribuzione geografica: Europa nord-occidentale, Bretagna, Canada.

Specie parassitate: sporocisti e cercarie in Mytilus galloprovincialis, Mytilus edulis ed in altri bivalvi marini .

Impatto sull’ospite: i mitili infestano diventano immancabilmente sterili e presentano uno stato nutritivo scadente.

Tecniche diagnostiche :

- osservazione macroscopica: insolita colorazione giallo-biancastra del mantello. Questa colorazione patologica si osserva solo in presenza di gravi infestazioni.

- istologia: le sporocisti si osservano soprattutto nelle gonadi.

4) TURBELLARI

- Turbellari delle branchie

Phylum: Platyhelminthes

Nome scientifico: Urastoma cyprinae e altre specie di Turbellari , alcuni dei quali sono riportati come simbionti nel lume dell’intestino di Mytilus galloprovincialis (Villalba et al. 1997).

Distribuzione geografica: Mare Mediterraneo , Mare Adriatico , Mar Nero, Oceano Atlantico.

Specie parassitate: Mytilus galloprovincialis , Mytilus edulis ed altri bivalvi marini come ostriche, vongole e pettinidi.

Impatto sull’ospite: in Europa, Urastoma cyprinae è un patogeno opportunista delle branchie di molluschi bivalvi o conduce vita libera nei fondali fangosi. Sebbene l’infestazione non sia stata ancora associata a mortalità di mitili Urastoma cyprinae , può determinare alterazioni delle lamelle branchiali quali riduzione dello spazio fra lamelle e dilatazione dei seni emolinfatici all’interno delle lamelle. Robledo et al. (1994) ritengono che gravi infestazioni possono seriamente compromettere la capacità di filtrazione dei mitili.

Tecniche diagnostiche :

- osservazione macroscopica: fra le lamelle branchiali si possono osservare fino a cinque esemplari di turbellari, che si presentano con una forma ovale o piriforme e dall’aspetto biancastro o variamente pigmentato in funzione della specie in esame. Nel maggior parte dei casi si localizzano nella parte centrale delle emibranchie, ma a volte sono stati trovati anche liberi nella cavità palliale.

- isolamento: per l’identificazione della specie, colorare con acido acetico allume carminio e montare su vetrino.

Campioni di grande dimensione possono essere inclusi in paraffina e opportunamente sezionati.

- istologia: i preparati istologici vengono allestiti eseguendo delle sezioni trasversali attraverso le branchie. Nelle gravi infestazioni si può osservare infiltrazione emocitaria e necrosi di lamelle branchiali.

5) CROSTACEI

- Copepodi

Phylum: Arhtropoda

Nome scientifico: Mytilicola intestinalis.

Distribuzione geografica: Europa.

Specie parassitate: Mytilus galloprovincialis , Mytilus edulis ed altri bivalvi marini come ostriche, vongole e pettinidi.

Impatto sull’ospite: molto raramente sono infestati mitili giovani con dimensioni delle valve che non superano i 10 mm di lunghezza. Pertanto è stato osservato che la gravità dell’infestazione è direttamente correlata alla taglia del mollusco. La prevalenza può raggiungere anche il 100% e sono stati trovati fino a 30 esemplari in un solo mitile.

Dalla maggior parte degli studi effettuati è emerso che questo parassita si comporti come un semplice commensale. Tuttavia Villalba et al (1997) hanno scoperto che le estremità appendicolari del copepode possono causare erosioni e metaplasia dell’epitelio intestinale.

Tecniche diagnostiche :

- osservazione macroscopica: per evidenziare la presenza di copepodi occorre sezionare lo stomaco e l’intestino dei mitili dopo l’apertura delle valve.

- istologia: si osserva il copepode nel lume intestinale. Di

talvolta le estremità appendicolari del copepode possono determinare erosioni e/o metaplasia dell’epitelio intestinale.

- digestione dei tessuti: serve per quantificare la presenza di copepodi nell’intestino del mollusco. Questo procedimento è particolarmente indicato per condurre studi su larga scala mentre è sconsigliato nella diagnostica.

6.3 Prevalenza di endoparassiti in Italia

Da molti anni il Dr. Giuseppe Ceschia studia le patologie dei molluschi bivalvi marini nelle acque del territorio italiano.

Dalle ricerche condotte sui mitili è emerso che gli endoparassiti più frequenti sono rappresentati da:

- Gregarine del genere nematopsis;

- Metacercarie di trematodi;

- Mytilicola intestinalis;

- Urastoma cyprinae.

Il genere Marteilia pur causando gravi morie di mitili ha in Italia, diversamente dalla Francia, una bassa prevalenza.

Il Dr.Giuseppe Ceschia inoltre ha ribadito, in occasione di un convegno tenutosi a Monterado in provincia di Ancona (Luglio, 2004), come le malattie parassitarie dei molluschi bivalvi marini siano condizionate in maniera determinante da fattori ambientali, quali la temperatura e la salinità ma anche, dalla presenza di contaminanti ambientali che predispongono il mollusco stesso ad una situazione di stress (//194.177.100.51/acquacoltura/atti99/conf_04.htm).

6.4 Neoplasia emocitaria

Non si conoscono le cause che determinano la comparsa di questa neoplasia, in alcuni casi è stata ipotizzata un’infezione da retrovirus. La prima segnalazione risale al 1969 ad opera di Farley negli Stati Uniti. In Italia è stata segnalata per la prima volta da Tiscar nel 1991 in allevamenti di mitili della costa pugliese. Attualmente Giuseppe Ceschia, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, riferisce che vi è un’alta prevalenza di questa neoplasia nei mitili allevati nel Mare Adriatico. Le specie interessate sono il Mytilus edulis, il Mytilus trossulus ed il Mytilus galloprovincialis. Gli emociti neoplastici appaiono in circolo e progressivamente sostituiscono gli emociti normali. E’ stato osservato che i mitili adulti sono più colpiti dei giovani. Il quadro istologico è caratterizzato da un’intensa infiltrazione di emociti alterati che presentano polimorfismo nucleare, figure mitotiche e rapporto nucleo/citoplasma a favore del nucleo. In studi recenti è stata valutata l’espressione della proteina p53 nella neoplasia emocitaria (Aldo Viarengo et al, 2005) ed è stata dimostrata una riduzione della sua espressione. Anche nella maggior parte delle neoplasie umane si riscontra una riduzione dell’espressione di questo oncosoppressore che normalmente interviene nell’ apoptosi cellulare. Dalle branchie di mitili è stata isolata la p53 e nell’ambito di questa sono stati identificati isomeri conformazionali della proteina p73, in particolare la Delta Np73. E’ stato visto che questa proteina inibisce la funzione oncosoppressiva della p53, pertanto la sua espressione genica può essere utilizzata come marker molecolare nei processi di trasformazione neoplastica dei mitili (Muttray A.; Cox R., 2005).

6.5 Neoplasia gonadica

Questo tipo di neoplasia è più frequente nelle ostriche ma comunque è stata riscontrata anche nei mitili. Istologicamente è caratterizzata da cellule germinali alterate che invadono i follicoli germinativi e successivamente infiltrano i tessuti circostanti. Nei mitili colpisce solo i maschi e compare nei mesi di Aprile, Maggio e Giugno (Alonso A.; Suàrez P., 2001). Pertanto si ritiene sia una neoplasia di natura endocrina.

CAPITOLO 7

INDEBOLIMENTO DEL BISSO

Documenti correlati