• Non ci sono risultati.

3.   FORMULAZIONE DEI GIUDIZI VALUTATIVI PER AMBITO TEMATICO

3.3  T EMATICHE SOCIALI

3.3.3 Il miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la

Nel complesso, alla luce delle considerevoli dinamiche strutturali che hanno coinvolto l’agricoltura ligure nell’ultimo decennio (si pensi al calo del 36% delle persone coinvolte nelle attività agricole dal 2000 al 2010139, alla riduzione del 46% delle aziende e del 40% della SAU) il PSR è sicuramente riuscito a rallentare un processo di riduzione del peso dell’agricoltura sull’intera economia regionale140 e sta progressivamente contribuendo ad invertire la tendenza.

A livello complessivo, quindi, le Misure considerate evidenziano delle ricadute positive degli investimenti sul versante dell’occupazione, soprattutto in termini di mantenimento della componente occupazionale. Tuttavia, per quanto riguarda gli effetti diretti degli interventi finanziati sull’occupazione delle aree rurali, pur valutando in positivo le ricadute attuali e potenziali della Misura 3.1.1 – anche nel raffronto con le performance realizzate nel precedente periodo di programmazione141 – soltanto il dispiegarsi dei risultati delle restanti Misure dell’Asse 3 potrà permettere di fornire un giudizio completo sui risultati ottenuti.

3.3.3 Il miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione

Logica di intervento

L’Obiettivo Prioritario del PSN “Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione” trova nel PSR Liguria una sua declinazione nelle Azioni Chiave “Miglioramento dei servizi per le imprese e la popolazione “ e “Tutela del patrimonio storico, architettonico e naturalistico”. Si collegano alle due Azioni Chiave le Misure 3.2.1 “Servizi essenziali per l’economia e la popolazione” e 3.2.2 “Sviluppo e miglioramento dei villaggi”, che finanziano la realizzazione di reti di servizi essenziali alle popolazioni rurali in grado di migliorare la qualità della vita delle persone che vivono nei territori scarsamente dotati di servizi collettivi, e la Misura 3.2.3, per la tutela e riqualificazione del patrimonio rurale. Con riferimento alla nuova sfida “diffusione della banda larga”, la strategia regionale ha previsto l’istituzione di due nuove Azioni (C e D), nell’ambito della Misura 3.2.1, finalizzate a soddisfare sia i fabbisogni di realizzazione/potenziamento delle infrastrutture di accesso alla banda larga nelle zone rurali C e D, sia a sostenere l’acquisto di decoder e parabole per il collegamento alla tecnologia satellitare nelle aree rurali più remote e quindi particolarmente marginali, dove è scarsamente sostenibile, dal punto di vista economico, l’accesso a internet in banda larga attraverso le infrastrutture terrestri.

Le due Azioni Chiave del PSR Liguria, collegate all’obiettivo prioritario in oggetto, appaiono in grado di soddisfare i bisogni rilevati dall’analisi di contesto (in sede di valutazione ex ante), facendo leva sul riconoscimento di iniziative bottom-up intraprese congiuntamente da istituzioni pubbliche, economiche ed associative, volte a trovare le soluzioni migliori per rendere maggiormente attrattivi e fruibili i territori su cui insistono. L’assegnazione finanziaria per gli interventi previsti dalle tre Misure è complessivamente di 5,9 Meuro (oltre il 78% a valere sulla sola Misura 3.2.1), cifra equivalente al 32,4% circa della dotazione finanziaria totale dell’Asse 3. Tuttavia, al momento della redazione del presente approfondimento, le Misure considerate non hanno ancora compiutamente esplicato i loro effetti sul territorio regionale.

L’analisi sull’attrattività dei territori rurali viene pertanto desunta, in maniera induttiva, dagli esiti dell’indagine diretta sui beneficiari della Misura 3.1.1 e dalle principali risultanze del video report e del brainstorming valutativo.

      

139Secondo il raffronto tra il Censimento dell’Agricoltura del 2000 e del 2010, come riportato nella RAE 2011.

140 Si pensi, a tal proposito, che dal 2009 al 2011 il calo delle imprese attive in agricoltura, registrate presso le Camere di Commercio, è stato del -5,8% (in valore assoluto si è passati da 13.131 unità a 12.363). 

141Quesito I.5 Valutazione ex post 2000-2006. 

 

Fig. 42. Logica di intervento - Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione

 

Note: l’analisi di dettaglio svolta per la formulazione del giudizio valutativo non considera le Misure contenute negli ovali di colore bianco.

Sono stati, tuttavia, considerati i collegamenti indiretti con le Misure oggetto delle indagini dirette.

Fonte: Elaborazioni Ecosfera VIC - Consel

Giudizio valutativo complessivo

L’indagine diretta sugli interventi finanziati nell’ambito della Misura 3.1.1 è stata, per i beneficiari coinvolti, l’occasione per prendere coscienza sulle prime ricadute, dirette e indirette, degli interventi realizzati sulla qualità della vita nelle aree rurali. Da tale indagine è emersa un’elevata percezione delle esternalità positive determinate dalle scelte individuali dei singoli beneficiari; si pensi, infatti, che ben il 44% dei soggetti intervistati ritiene che l’investimento abbia favorito l’attrattività dei territori rurali, mentre il 31% lo considera una forma di integrazione al reddito familiare e il 24% vi ravvisa effetti positivi in termini di mantenimento/creazione di occupazione.

Mediante le scelte imprenditoriali approntate, si producono, a livello locale, effetti moltiplicativi sulla popolazione e sulle imprese presenti nelle aree rurali.

Inoltre, permane come fattore determinante e positivo l’elevato senso di appartenenza dei beneficiari al territorio, capace di determinare ricadute positive sul miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali. Le maggiori evidenze riguardano l’importanza che il Programma assume in merito alla valorizzazione del territorio in termini di: offerta di servizi, tutela dell’ambiente, incentivazione al turismo, mantenimento delle attività agricole e presidio del territorio. In tale direzione sono esemplificative le affermazioni tratte dalle interviste raccolte durante le registrazioni per il progetto pilota

“Voce alle aziende”, dalle quali, sebbene per grosse linee, è possibile desumere alcune delle ricadute positive del Fig. 43. Contributo degli investimenti al

miglioramento della qualità della vita - Misura 3.1.1

Fonte: Elaborazioni Ecosfera VIC - Consel su dati da indagine diretta

44%

31%

24%

1%

Miglioramento dell’attrattività del territorio Integrazione del reddito familiare

Creazione/mantenimento occupazionale Non risponde

 

Programma sulla popolazione residente rispetto al tema della qualità della vita.

I beneficiari intervistati riconoscono negli interventi finanziati una fonte di sviluppo, sia per il turismo che per l’ambiente: in assenza di tali finanziamenti, infatti, il rischio maggiore sarebbe quello di abbandono del territorio e dell’attività agricola, con ricadute negative sia sull’ambiente che sul territorio stesso. «La pulizia dei pascoli e dei terreni, il mantenimento dei prati, la coltivazione degli orti», infatti, «sono tutte attività fondamentali per evitare i fenomeni alluvionali142», che, in mancanza degli aiuti PSR, non potrebbero essere portate avanti. Il contributo positivo del Programma emerge anche in merito alle nuove attività che i beneficiari possono offrire alla popolazione residente: si tratta, spesso, di nuova linfa vitale che si traduce non solo nell’offerta di nuovi servizi («Se possiamo diamo dei servizi, nel senso che portiamo quello di cui la gente ci chiede, anche una semplice richiesta: il vecchietto che chiede due pacchetti di sigarette gliele portiamo con piacere143»), ma anche in uno stimolo all’aggregazione, allo scambio e, in generale, al miglioramento della qualità della vita: è il caso della festa della spannocchiatura raccontata da uno dei beneficiari intervistati: «anche per la gente del paese, non c’era più niente erano quattro persone, erano sole, adesso la domenica vediamo finalmente un po’ di bambini, un po’ di gente, un po’ di confusione [ …] Facciamo la festa della spannocchiatura con la gente anziana e loro son contenti, passiamo una serata assieme144».

Le motivazioni che spingono le aziende ad andare avanti, nonostante le molteplici difficoltà, traggono origine da valori ed idee, ben definite, che non riguardano solo la sfera personale, ma ambiscono a generare un benessere collettivo («Creare una fonte di sviluppo, qualche cosa di nuovo in questi territori dovrebbe essere positivo per tutti quanti, per quello che può essere il turismo e l’ambiente. Noi salvaguardiamo l’ambiente lo tuteliamo, perché ci dobbiamo vivere con questo145»,) ma anche la voglia di cambiare trova delle limitazioni, («cerchiamo di andare avanti con quelle che sono le nostre potenzialità, sia economiche che fisiche146»,). Riuscire a coniugare le ambizioni e le aspettative di sviluppo del territorio, manifestate dai singoli, con degli idonei strumenti finanziari, potrebbe sicuramente favorire l’incremento della qualità della vita permettendo alle popolazioni di continuare a vivere nelle aree più periferiche della regione «L’agricoltura è un settore che deve essere incentivato perché è la nostra vita…..Se non ci fossero i finanziamenti noi non ci saremmo potuti permettere gli investimenti che abbiamo effettuato e sarebbe un peccato perché le nostre zone andrebbero completamente disabitate se non ci fosse qualcuno che continua queste attività147».

Nel complesso l’incremento dell’attrattività dei territori rurali, favorito dalle scelte di singole aziende, dovrebbe trovare nell’attuazione delle Misure 3.2.1, 3.2.2 e 3.2.3 degli interventi complementari, a regia pubblica, apportatori dei servizi necessari per favorire un idoneo sviluppo delle comunità locali. Pur consapevoli che la sostenibilità dello sviluppo delle aree rurali appare un tema piuttosto complesso, che necessita di strumenti di governance adeguati, i progetti da implementare, al fine di poter migliorare l’attrattività dei territori più marginali e innescare una trasformazione economica, produttiva e sociale delle aree rurali, dovrebbero essere dotati di un giusto equilibrio tra le diverse componenti (infrastrutture, conoscenze e informazioni) e la loro azione sui sistemi aziendali e locali. Inoltre, sarebbe auspicabile l’attivazione di strumenti integrati di sviluppo, attuati sempre nell’ottica della sostenibilità, in grado di far convergere le imprese e i sistemi locali verso una traiettoria comune di sviluppo competitivo e sostenibile.

Ciò premesso, considerato l’attuale livello di avanzamento delle Misure coinvolte nel perseguimento dell’Obiettivo Prioritario del PSN “Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione”, si rimanda la formulazione del giudizio complessivo ad una fase più evoluta del processo di valutazione.

      

142Cristina Adelmi, Scurtabò, Varese Ligure, 2012

143Luigino Tassistro, Porciorasco, Varese Ligure 2012

144Orietta Cassol, Comuneglia, Varese Ligure 2012

145Luigino Tassistro, Porciorasco, Varese Ligure 2012

146Luigino Tassistro, Porciorasco, Varese Ligure 2012

147Cristina Adelmi, Scurtabò, Varese Ligure, 2012