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In questo capitolo si esamineranno le imprese, secondo gli di indici (ranking) di innovazioni analizzati precedentemente, che nell’ultimo anno sono state considerate le migliori imprese innovatrici al mondo. Specularmente a quanto fatto nella prima parte di questo lavoro alla semplice classifica si affiancheranno una serie, sintetica, di analisi sia sul contesto settoriale che su quello geografico della classifica stessa. Il fine è di svolgere un’analisi sia, interna al singolo ranking che a livello complessivo cercando delle eventuali, e ci si aspetta anche possibili, congruenze fra i vari ranking al fine di identificare il “podio” delle migliori imprese innovatrici.

Come per il caso degli indici di sostenibilità l’analisi sarà condotta a livello Global/World per avere la panoramica più ampia possibile e non sacrificare nessun tipo d’impresa e di area geografica.

4.1 - Forbes: “World’s Most Innovative Companies”

Per avere a disposizione la più ampia vision possibile, e data la disponibilità dei dati, si è deciso, eccezionalmente, di proporre non solo la classifica 2013 (aggiornata a settembre 2013) ma anche quella del 2012 così da poter graficamente, e velocemente, vedere i salti di classifica tra un’annualità e la successiva.

Forbes – World’s Most Innovative Companies 2012

Società Paese Settore Innovation

Premium (%)

SALEFORCE.COM USA ICT 73,0

ALEXION USA Farmaceutica 72,3

AMAZON.COM USA eCommerce 58,3

RED HAT USA ICT 58,1

BAIDU Cina ICT 57,6

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RAKUTEN Giappone eCommerce 51,5

EDWARDS LIFESCIENCE USA Farmaceutica 46,9

LARSEN & TOUBRO India Costruzioni 46,1

ARM HOLDINGS UK Semiconduttori 45,4

TENCENT HOLDINGS Cina ICT 44,1

HINDUSTAN UNILEVER India Beni di consumo 43,9

FMC TECHNOLOGIES USA Energetico 40,7

CERNER USA Farmaceutico 39,2

PERNOD RICARD Francia Alimentare 39,0

MONSANTO USA Chimico 38,6

PERRIGO USA Farmaceutico 38,3

KWEICHOW MOUTAI Cina Alimentare 37,9

INFOSYS India ICT 37,7

WULIANGYE YIBIN Cina Alimentare 37,6

Forbes – World’s Most Innovative Companies 2013

Società Paese Settore Innovation

Premium (%)

SALEFORCE.COM USA ICT 72,8

ALEXION USA Farmaceutica 72,3

VMware USA Hardware informatica 63,7

REGENOR USA 63,1

ARM HOLDING UK Hardear informatica 61,2

BAIDU Cina ICT 60,6

183

INTUTIVE SURGICAL USA Salute e cura della persona 53,9

RAKUTEN Giappone eCommerce 50,7

NATURA COSMETICOS Brasile Farmaceutica 48,5

HENAN SHUNGHUI Cina Cibo e bevande 48,0

COLOPLAST Danimarca Industru 46,5

CERNER USA Salute e cura della persona 45,9

UNICHARM Giappone Salute e cura della persona 43,5

ESTEE LAUDER COS USA Cura della persona 41,4

JERONIMO MARTINS Portogallo Cibo e bevande 41,3

FMC TECHNOLOGIES USA Energetico 40,8

TENCENT HOLDINGS Cina ICT 40,7

STARBUCKS USA Cibo e bevande 40,6

PERNOD RICARD Francia Cibo e bevande 40,5

Le imprese che vediamo qui riproposte sono quelle che secondo Forbes hanno il più alto

Innovation Premium, cioè sono in grado, tramite la propria capacità di innovarsi nel

tempo, di garantire alti rendimenti a livello azionario nel futuro prossimo.

Si vedranno ora una serie di principali commenti resi possibili dall’analisi delle tabelle sopra riportate.

Il primo aspetto emerso riguarda popolarità e dimensione delle imprese nelle prime posizioni. Le imprese rappresentate sono, nella quasi totalità, veri e propri colossi industriali in cui la propria dimensione economico-finanziaria e quella a livello di dipendenti è molto elevata (lo sbarramento delle imprese al livello di 10 milioni di dollari di capitalizzazione pregiudica la possibilità delle piccole di entrare a far parte della classifica). Inoltre, è emerso con grande chiarezza che i primi posti della classifica, oramai da molti anni a questa parte, è caratterizzata da tutte imprese (specialmente del settore informatico-ICT) molto popolari presenti nel mercato.

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A livello settoriale sottolineiamo una certa preponderanza, che non chiamerei concentrazione settoriale, verso i settori della tecnologia moderna (IT e ICT) e il settore della farmaceutica. Nel 2012 circa la metà della classifica era rappresentata da aziende di questo settore e anche nel 2013 il trend è stato rispettato.

Il dato non stupisce più tanto poiché, come ricordato da Sean Gourley nel proprio lavoro “Vision Statement: Locating your next opportunity”, esistono aree del mercato più propense ad un tasso elevato di innovazione; sono aree in cui i settori compresi risultano molto vivaci, “veloci” nel cambiamento e nell’obsolescenza dei prodotti e servizi. La farmaceutica, il gaming, il settore dei social media, sono le aree più interessate da questa velocità di cambiamento e quindi da tassi di innovazioni più elevati.

Una terza considerazione comprende l’interessante analisi geografica delle imprese classificatesi nei primi posti del ranking. Come ci si aspettava le imprese statunitensi occupano oramai da anni le prime posizioni assolute. Potranno cambiare i soggetti, ma la bandiera nel podio rimane sempre quella a stelle e strisce. Pur con un’economia mondiale pesantemente compromessa e in fase di lieve ripresa e l’emergere a livello mondiale delle imprese asiatiche gli Stati Uniti d’America rimangono una nazione in cui si investe, si punta sull’innovazione e la ricerca viene continuamente alimentata sia a livello corporate che a livello universitario-pubblico. A parere di chi scrive l’investimento in R&S è sicuramente a buon rendere e i risultati statunitensi lo dimostrano; purtroppo la situazione attuale non permette azioni troppo elevate, ma l’incoraggiamento a cambiare direzione dovrebbe essere alimentato a livello mondiale e soprattutto europeo. Il vecchio continente non è molto rappresentato anche se Francia, Gran Bretagna e Germania riescono a piazzare una o due imprese nelle top 20 a riprova comunque di eccezioni molto significative. Bene anche India e Giappone che unite alle imprese cinesi mostrano quella che è la tendenza economica mondiale di questi ultimi anni.

Attraverso il confronto e la sovrapposizione dei dati emersi dalle due classifiche di Forbes emergono una serie (non numerosa) di imprese che da un’annualità all’altra sono rimaste all’interno della top 20. Il dato potrebbe risultare poco interessante, ma non lo è. La difficoltà di rimanere all’interno della classifica e soprattutto nelle prime posizioni è molto complicato. Saleforce.com, Apple, Unilever, Infosys, Intuitive Surgical sono esempi di imprese rimaste nei vertici della classifica e saranno le prime ad essere tenute in considerazione nei successivi confronti.

185 Dall’altro verso si può notare invece come il tasso di turnover rasenti il 50% quindi possiamo dire che la metà delle imprese da un anno all’altro cambia; un bene per quanto riguarda la competizione innovativa tra le imprese, un male se questo riguarda imprese che l’anno precedente permanevano nelle prime posizioni poiché significa che il risultato è stato segno di un risultato estemporaneo e non di una strategia d’innovazione nel lungo periodo.

Attenzione particolare ad aziende come Apple e Google che secondo l’opinione popolare dovrebbero di diritto prendersi la prima e seconda posizione, ma che poi nella realtà dei fatti scivolano, oramai da due anni, sempre più in giù di qualche posizione dimostrando forse qualche problema nella strategia di lungo tanto enfatizzata.

4.2 - Bloomberg-BusinessWeek: “The Most Innovative

Companies”

Bloomberg-BusinessWeek: The Most Innovative Companies 2012

Società Paese Settore Variazione

rispetto 2010

APPLE USA ICT =

GOOGLE USA ICT =

SAMSUNG USA ICT ▲ 8

MICROSOFT USA ICT =

FACEBOOK USA Tecnologia e telecomunicazioni ▲ 43

IBM USA Tecnologia e telecomunicazioni ▼ 2

SONY Giappone Tecnologia e telecomunicazioni ▲ 3

HAIER Consumer e Retail ▲ 20

AMAZON USA Consumer e Retail ▼ 3

HYNDAI Giappone Automotive ▲ 12

TOYOTA Giappone Automotive ▼ 6

186

KIA MOTORS India Automotive New

BMW Germania Automotive ▲ 4

HP USA Tecnologia e Telecomunicazioni ▲ 1

GENERAL ELECTRIC USA Prodotti Industriali ▲ 7

COCA-COLA USA Consumer e Retail ▲ 2

DELL USA Tecnologia e Telecomunicazioni ▲ 17

INTELL USA Tecnologia e Telecomunicazioni ▼ 7

WAL.-MART USA Consumer e Retail ▲ 1

STARBUCKS USA Consumer e Retail Re Entry

NISSAN Giappone Automotive New

BASF Prodotti Industriali New

HTC USA Tecnologia e Telecomunicazioni ▲ 23

AUDI Germania Automotive Re Entry

Come nei casi precedenti si provvederà nelle prossime righe a fornire una sintetica analisi dell’indice sulla base settoriale e geografica al fine di evidenziarne le caratteristiche principali. Si cercherà, avendo a disposizione un buon numero di dati a supporto forniti da Bloomberg, di fornire una spiegazione ampia, ma generalista, al fine di una semplice e completa trattazione dell’analisi.

La prima caratteristica che facilmente emerge agli occhi del lettore è la netta preponderanza nelle prime venticinque posizioni della classifica di imprese statunitensi. Già nel corso dell’analisi del ranking di Forbes si era evidenziato questo fenomeno spiegato come la maggiore propensione all’investimento in R&S rispetto ai paesi europei. A supporto di questa tesi, i dati sopra riportati sembrerebbero affermare la stessa linea di pensiero del ranking precedente tuttavia, leggendo tra le righe e analizzando qualche altro dato fornito nella review 2012, emerge come la propensione dell’investimento in ricerca e sviluppo delle imprese statunitensi sia elevata (il 66% pone l’innovazione tra i primi tre fattori di successo e di azione strategica dell’impresa), ma molto più bassa rispetto ai

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