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Ed a Milano giunge anche il Bosola, che, non avendo potuto ottenere nulla dal demente Ferdinando, si rivolge

per la

ricompensa

al Cardinale: questi promette,

ma

a patto che uccida Antonio. Nell'appartamento del Cardi-nale il Bosola, irritato per 1' indugio frapposto alla

me-ritata mercede, s' incontra con Giulia, che, capricciosa,

54

in

un

impeto di lascivia, gli propone d'essergli

amante;

egli accunsente purché strappi al suo signore il segreto che lo rende da qualche

tempo

melanconico, ed essa accetta il patto.

Nasconde

il Bosola, e fa che questi oda

il colloquio con cui essa abilmente strappa al Cardinale la confessione dell'assassinio della sorella;

ma

questi,

appena

svelato l'orribile segreto, le fa baciare

un

libro sacro con

giuramento

di silenzio; e la cortigiana cade sull'atto fulminata dal veleno di cui quel libro era co-sparso. Esce allora dal nascondiglio il Bosola, a cui sono fatte

nuove

e più

ampie

promesse, se nel cuor della notte lo aiuterà a sbarazzarsi del cadavere di Giulia, ed intanto

impone

ai cortigiani di rinchiudersi nei loro apparta-menti, e di

non

uscire per nessuna ragione.

A mezza

notte il Bosola attende, e, origliando all'uscio, ode il

Cardinale manifestare propositi di vendetta,

dopo

che si sia valso dell'opera sua. Nelle tenebre sopraggiunge

An-tonio, che si reca dal Cardinale per strappargli, per

amore

o per forza, il perdono;

ma,

scambiato dal Bosola, viene

trafitto.Questi,furibondoperaverucciso Antonio, cheaveva in

animo

di salvare ad ogni modo, entra dal Cardinale e lo ferisce mortalmente. Alle sua grida accorre solo il

delirante Ferdinando, il quale,

menando

colpi all' im-pazzata, colpisce

anche

il Bosola;

ma

è

da

questi a sua volta colpito da

una

pugnalata, e tutti tre muoiono.

So-praggiungono

infine Delio ed il figlio di Antonio, che

non

possono fare altro che piangere su cosi grande sventura.

La

fonte diretta della tragedia è

indubbiamente

la novella del Bandello, ed a questa anzi si attiene più che

non

abbia fatto

Lope

de Vega, sia nel successivo

svol-rimonto

(loll'uzioiic, sia «lol ripnjdurro i perMOiuipjgi, cui [ter lo più

non muta

nop[iure il

nome. Come

nella no-vella, CJiovannu

d'Aragona

è

sempre nominata semplice-mente

col suo titolo "

Duchess

,, ed è,

anche

nel

dramma

inglese, il personaggio più interessante.

Fin

dalle

prime

sceno ci appare nella luce di amabilità e di modestia di cui è adorna: interviene silenziosa alla scena dei

com-miati, si oUVe anzi di accoini)agiiare Silvio,

uno

dei par-tenti, fino al [(rossimo porto in carochea, e nulla oi fa sospettare qual

tumulto

di affetti racchiuda nel cuore.

Non

si tradisce

neppure

(quando i suoi fratelli, nell'atto di accomiatarsi da lei, le

impongono

di

non

passare a seconde nozze; con essi è anzi arguta:

Diamonts are oi' inost vaine,

They say, that have passed through most gevellers'hands.')

Ma,

rimasta sola, rivela

improvvisamente

tutto il suo carattere nobile e fiero: vinta dall'amore per il

Mag-giordomo,

non

saranno certo le oltraggiose

minacce

dei fratelli che ne

spegneranno

la fiamma, esse anzi le sono sprone alla ribellione:

Shall tliis move iiic? If ali

my

royal kiudred

Lay

in luy

way

unto this luarriage.

I'd

make

them

my

low footsteps; and even now, Even in this hate, as

men

in some great battles,

By

apprehendiug danger, have achieved

Almost impossible actions (I haveheard soldiers sayso)

1) Dicono che i diamanti passati per le mani di molti gio-iellieri siano di grandissimo pregio, (a. I.}

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So I through frights and threatenings will assay This dangerous venture.^)

Ma

poi, quasi presaga delle calamità cui va incontro,

mentre

s'avvia all'abboccamento fissato con Antonio, dice

mestamente

a Cariola:

Wish me

good speed:

For I

am

going into a wilderness

Where

I shall find nor patii nor friendly

due

To be

my

guide.")

Sola con Antonio, sul principio si smarriscein

un

pudico turbamento;

ma

rinfrancatasi poi con l'espediente di un'artificiosa galanteria, e trascinata dalla nobile timi-dità dell'amante, vince il femminile riserbo ed esce in

un

potentissimo inno all'amore:

Duch. The misery us that are born great1

We

are forced to woo, because none dare woo us;

And

as a tyrant doubles with his words,

And

fearfully equivocates, so

we

Are forced to express our violent passions In riddles and in dreanis, and leave the path Ofsimple virtue, which was never luade To seeni the thing it is not. Go, go brag

You

baveleft

me

heartless; mineis inyourbosoui:

1) Potrannosmuovermiquesticomandi? Se tutti i miei reali parenti mi si pai-asserodavanti per vietarmi questenozze, iotutti li calpesterei.

Ed

ora appunto, fra qviest'odio e queste paurose minacce, come talora in grandi battaglie i soldatihannocompiute azioni quasi impossibili davanti al pericolo (dalla bocca di loro stessiho udito ciò)voglio tentare questa pericolosa ventura, (a. I.) 2)

Fammi

l'augurio di buona fortuna, poiché ora sto per entrare in un deserto,ove non troverò né un senticre un

ban-dolo amico che mi serva di guida, (a. I.).

I liopti 'twill iiiiiltiply lovo tlu^nj, Voii «lo triMiil)!*;:

Makc

not yoiir hmirt »o dead a piece oi' Hesh,

To foiir iiiorc tliuii to love iiif. Sir, he conHdent:

Wliafc ÌH'tdÌHlract.s you? Thisis IIohIi jukI l»lf»ofl,kìf;

'Tis not tlio figure cut in alaba.ster

Knot'ls at niy husl)and'.s tomi).Awako, awakc,

man

!

I do litin^ put oli' ali vaili (Uìroinony,

Aud

only do appear to you a young widow That clainis you l'or husband, and, liko a widow,

I uso l)ut lialf a blush in't.... ')

E

ritirandosi collo sposo, nel

colmo

della felicità,

esclama:

O

let

me

sbrowd

my

bluslies in your i)osom, Since 'tis the treasury of ali

my

secrets").

Due

quadri ci rappresentano questi sposi segreti nella loro più

grande

felicità.

La

Duchessa, vicina al parto, è fortemente tentata di far scomparire quel riserbo

1) Oh, la miseria di noi nate grandiI siamo costrette a fare la corte, poiché nessuno osa farla a noi, e, come il tiranno parla con parole doppie e terribilmente sibilline, cosi noi dobbiamo esprimere le nostre violenti passioni con enimmi ed in guise indefinite, abbandonando cosi la via semplice della virtù, che non permette finzioni! Su via,siate orgoglioso d'avermi lasciata senza cuore, poiché il mioènelvostro petto; speroche ivi centuplicherà

1'affetto. Voi tremate! non voler fare del vostro cuore un brano morto di carne, die sappia temermi più che amarmi! Abbiate fiducia; che cos'è che vi conturba? Questachevi sta d'innanzi è carne e sangue, e non la statua genuflessa d'alabastro, scolpita sulla tomba di mio marito! Su via, su via, scuotetevi, io qui faccio getto d'ogni mia vana etichetta, e voglio apparire a voi solo come vedova giovane, che brama voi per marito, e, come vedova, non arrossisco che per metà, (a, I.)

2)

Oh

! che io possa nascondere il mio rossore nel vostro petto, poiché esso è 1'arca d'ogni mio segreto! (a. I.)

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che

Antonio

in pubblico s'era imposto verso di lei e dice al marito, alla presenza del Bosola o d'altri :

Duch. I have heard you say that the French courtiers

Wear

their hats on 'fore the king.

Ant. I have seen it.

Duch. In te presence?

Ant. Yes.

Duch.

Why

should not

we

bring up that fashion?

'Tis ceremony more than duty that consists In the removing of a piece of felt:

Be you the example to the rest o' the court;

Put on your hat first. ')

Il rifiuto rispettoso di Antonio, previene le ciarle che certamente sarebbero sorte

da

quest'atto di eccessiva confidenza.

Una

sera la Duchessa, in

compagnia

del marito e di Cariola, s'abbiglia nella sua

camera

da letto per cori-carsi; dai ragionamenti e dai lazzi intrecciati

da

queste persone, irradia

una

felicità

somma

ed un'insolita gaiezza.

I' 11 stop your mouth.

dice la

Duchessa

troncando la conversazione:

Nay, that' s but one: Venus had two soft doves To draw her chariot; I most have another.

le risponde il marito,

mentre

riceve

un

secondo bacio.

La

felicità è al colmo, lo confessa

anche

la Duchessa:

1) Duch. V'houdito dire cheicortigiani in Francia tengono

il cappello in testa davanti al Re. Ant.

E

vero, fanno cosi.

Duch. Proprio alla sua presenza? Ant. Si. Duch.

E

perchè non introduciamo anchenoi una simile usanza? Il rimuovereunpezzo di feltro dalcapo non è forse etichetta più che azione rispettosa?

Date voi l'esempio agli altri cortigiani, ponetevi per primo il

vostro cappello in testa, (a. II. scena I.)

Wlicn wcni wc ho iiirrry? ')

Ma

(|ii08Ui s'accorge ad

un

tratto ulie i suoi cajiolli

sono aggrovigliati; ò

un

triste pronostico che la colpisce dolorosamente.

La

scena, cosi

bruscamente

mutata, cresce in potenza, (juando i

duo compagni

la lasciano sola furtivamente, ad essa parla credendo di essere da essi udita. Acconciandosi le

chiome

prova

una nuova

stretta al cuore, poiché s'accorge per la

prima

volta che inco-mincia ad incanutire;

ma

la sua naturale vanità

femminile

trova tosto

un

rimedio ingenuo e felice: tutti in corte porterannoicapelli incipriati.

Due

pensieri però

spuntano

a turbarle 1'

animo

ancora perplesso:

E

se

Antonio non

l'amasse

più?

e se i fratelli scoprissero il

matrimonio?

Ma

tosto li scaccia dicendo ad Antonio,

mentre non

sospetta d' essere sola :

You

have cause to love me. I entered you into

my

heart Before you would wouchsafe to cali for the keys.

1' 11 assure you,

You

shall get no more children till

my

brotliers

Consent to bc your gossips.

Have

you lost your tongue? 'Tis welcome:

For know, whether I

am

doomed to live or die, I can do both like a prince ^).

1) Diich. Vi voglio chiudere la bocca. (Lo bacia). Ani. No, questo è uno solo; Venere ha due morbide colombe, che le

trasci-nano il carro; ne voglio un secondo Duch. Dimmi, quando noi

fummo

cosi allegri? (a. III. scena II.)

2) Duch. Avete ben ragione d'amarmi, poiché io vi ho posto nel mio cuore assai prima che voi osaste chiederne le chiavi ....

ma

iovi assicuro chevoi non avrete più tìgli da

me

tìn chei miei (fratellinonacconsentiranno a far lorodapadrini.Avete perdutola favella?

E

ciò sta bene, poiché sia io destinata a vivere od a morire, mi comporterò sempre da principessa (a. III. scena II.)

60

A

queste parolerispondelavocemiii acciosadiFerdinaudo:

Die, then, quickly! {giviny her a jìoninrd) •)

ma

queir ingenuità che nasce dalla coscienza

profonda-mente

onesta, le fa credere

da

principio che quell'appa-rizione del fratello sia

uno

scherzo:

come

infatti esli avrebbe potuto penetrare nella sua stanza per 1'accesso segreto, senza la complicità di

Antonio?

Confessa perfino eh'essa è sposa, e che 1' onor suo fu

sempre

puro:

ma

tosto le cade il velo dagli occhi, e solo l'ira del furioso fratello le fa tacere il

nome

del marito.

E

se venisse scoperto? ogni sua cura è, in questo frangente, diretta a salvarlo, e per metterlo al sicuro d'ogni pericolo trova subito

un

ottimo consiglio.

È

il Tasso che glie lo sug-gerisce ; è 1'

amore

di Olindo e Sofronia!

short syllables

Must stand for periods. I must

now

accuse you Ofsuch a feigned crime as Tasso calls

«

Magnanima

menzogna » a noble lie,

'Cause it must sliield our honours ^).

Delicatissima nota psicologica questa, che dimostra

quanto

grande sia

anche

nei

minimi

particolari

l'accorgi-mento drammatico

del Webster.

Le

parole italiane nulla

hanno

di prezioso, di affettato;

ma

per esse la

mente

dello spettatore o lettore si trasporta tosto alla terra molle e dilettosa, dove l'amore regna sovranoe regna con la poesia,

dove

l'esuberanza del cuore eccita

una

rapida inventiva

1)Muori dunque,e tosto!(dandoleunpugnale)(a.III.scenaII).

2) Duch.... Brevi sillabe terranno il posto di interi periodi.

Io oravi debbo accusare di un falso delitto, die il Tasso chiame-rebbe "m^au.nanima menzogna" poiché esso deve proteggere il

nostro onore, (a. III. scena II.)

fenuiniiil»', scii/ii olm Mt-piiiiic possa so-spettaro» in ns.sii unii non sini|iiiticu disposizione all'astu/ia.

Al Ncndictativo Konliiuindo potrebbe aduiu|iio rima-nere celata la condizione di

Antonio; ma

l'ingenua confidenza tradisce ancora la Duch«3ssa, e (juesta volta irroparahihnonte.

Lontana

dal marito, che si è ritirato ad

Ancona,

nell'incertezza e nello

smarrimento

della sua

nuova

situazione, a chi si rivolge essa per consiglio?

Proprio al Bosola, che le fu

messo

al fianco

come

spia dai fratelli ; così 1'

abbagliamento

del sogno d'un

amore

duraturo e tranquillo, la purezza dell'anima immaculata, che

non

sa sospettare tradimento, la spingono,

come

colomba, nelle fauci del serpente.

Abbandonata

dai cortigiani, bandita da

Ancona,

nella solitudine di

una

landa, la raggiunge il Bosola con

una

lettera di Ferdinando, nella quale essa legge la

condanna

del marito.

La

speranza, simile ad

una

rosea nube, che

accompagna

il sole,

tramonta

anch' essa col disparire della sua felicità.

Come

è stata lei, la donna, che

ha

voluto tentare la pericolosa impresa di quel matrimonio, così lei sola, se il cielo lo consente, ne sarà la vittima, e scongiura il marito alla fuga . . .

.... \>y ali

my

love I do con jure you Te take your eldest son, and fly towards Milan.

Let US net venture ali this poor remainder In one unlucky bottoni >).

1) Ducli.... Vi scongiuro per tutto 1'amor mio, prendete il

nostro figlio maggioree fuggiteaMilano.

Non

vogliate permettere che noi tutti, infelici, periamo travolti dal tragico fato. (a. III.

scena V.)

62

Quando

vede

Antonio

col

maggior

figlio ormai in