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MILANO MAGAZINE Data 10-2007

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Faglio ANDREA CENNI Q u a n d o si d ic e jp lJ S y T o rin o + M ila n o in s ie m e p er il fu tu ro tra m ille p ro g e tti p e r a u s p ic a b ili s u c c e s s i, un le g a m e c h e n a ­ s c e d a ll'e s s e re a ffin i, o m o g e ­ nea e c o m p le m e n ta r i. M e t r o ­ p o li e in s ie m e .

U n ite d a c o m u n i d e n o m in a to ­ ti, d a s p e ra n z e e tim o r i, a s p i­ ra z io n i e p re o c c u p a z io n i; a d e s e m p io il te m a d e lla s ic u r e z ­ z a , c o s ì g iu s ta m e n t e c a r a a tu tti n o i, c o s ì c o m u n e a t u t ta l’italFà e c o s ì fo r te m e n te a lla r ib a lt a c o n t u t te le a n g o s c e n a s c e n ti, s o p ra ttu tto a i N o rd . A h im è , t r a gli im m ig ra ti c la n ­ d e s tin i e i g a le o tti rim e s s i in lib e rta d a lla in s ip ie n za d ei n o ­ s tri g o v e rn a n ti, è o rm a i re s o e v id e n t e d a i r e c e n t i f a t t i d i c ro n a c a c h e nel n o s tro p a e s e ci s o n o in c irc o la z io n e c r im i­ nali d i o g n i tip o .

Spacciatori, stupratori, guidatori ubriachi che stirano i passanti e inanellano frontali, s cip p a to ri, sfruttatori e terroristi in erba ai corsi di formazione finanziati dal­ lo Stato. Credevate. Dico, crede­ vate fossero questi i criminali di cui i nostri amministratori avesse­ ro deciso di occuparsi, contro cui avrebbero scatenato le forze del­ l’ordine in difesa dei propri con­ cittadini. Ingenui. Ingenui, presun­ tuosi e distratti. Voi non sapete dove sta di casa il male, non ca ­ pite qual è l’ordine di priorità nel combattere il nemico delle vostre giornate, l ’incubo delle vostre notti. Dove concentrare le risorse intellettuali più nobili e creative della nostra città, dove spendere bene le tasse che ogni giorno pa­ gate sempre di più. Dibattiti, fo ­

rum, riunioni operative, planning, ed ecco spuntare al crocevia dei media e dell’Interesse nazionale I mali da combattere per riportare la serenità nei nostri cuori e spen­ dere bene I soldi sfilati dalle vo­ stre tasche: lavavetri e posteggia­ tori abusivi. Vi prego di non farvi trascinare dalla facile ironia che le due categorie potrebbero indurre in gente semplice e poco avvezza ai grandi temi dell’amministrazio- ne pubblica. Il fatto è serio, il te­ ma di quelli che stimolano ‘il di­ battito dentro e fuori la sinistra’ , come si dice. I lavavetri ormai da tempo seminano il terrore nelle città; alcuni parlano di un racket milionario con cui si finanzia, for­ se, il traffico di droga del Ma- ghreb. Altri ipotizzano che dietro questa struttura criminale - dal fatturato, pare, vertiginoso - ci siano patronati capitalisti ameri­ cani. Per questo ed altro in diver­ se città come Firenze il sindaco li vuole sbattere in galera superan­ do per ardire i sogni erotici del più estremo dei sindaci leghisti. Pugno di ferro contro i minaccio­ si lavavetri che, secondo segnala­ zioni, ancora tutte da verificare, hanno rigato e continueranno im­ puniti a farlo, numerosi parabrez­ za utilizzando spazzole con la spugna usurata. La vicenda lava­ vetri è assurta a questione nazio­ nale. Il ministro Amato è in con­ tatto giornaliero con i sindaci del­ le città assalite. Altri, come quello di Torino, propone la linea morbi­ da, cerca l’appeasement, come l’ Europa con i nazisti. Molla la morsa repressiva e propone di assumerli, p iu tto sto che averli contro. Una volta assunti i primi,

assumerà quelli che verranno do­ po ad occupare gli incroci rimasti liberi; assunti questi assumerà quelli che arriveranno dopo anco­ ra e così per anni, fin quando sa­ ranno assunti tutti i lavavetri della terra, giunti come sempre a Tori­ no non per turismo ma dopo la diffusione della notizia oltre confi­ ni. Quando si dice politica occu­ pazionale. Ma nulla, nulla sono I lavavetri al c o n fro n to del loro doppio malefico, del loro spec­ chio distorto, di quei soldati fero­ ci e invincibili che compongono l’esercito più criminale che le no­ stre città abbiano conosciuto dal­ l'antichità: i posteggiatori abusi­ vi. Contro di loro le nostre ammi­ nistrazioni hanno scatenato un’of­ fensiva cruenta e subdola: li ri­ prendiam o con le telecam ere. Dopo I primi tiepidi saluti con la manina, cadranno nella orrenda trappola. GII daremo presto quel­ la notorietà, che come tutti sap­ piamo da alla testa e porta alla rovina se non addirittura a Buo­ na Domenica. Eccoli i posteggia­ tori abusivi, ognuno con la pro­ pria bella videocam dedicata, che li riprende tutto il giorno trasmet­ tendo poi il reaiity sui canali Sky. E ogni volta che incasseranno cinquanta centesim i sappiano che Visco li guarda. Tremate cri­ minali: il partito dell’ordine non fa sconti a nessuno. E da un cittadi­ no, umile, che vive l’area metro­ politana con tutti i suoi inevitabili annessi e connessi, un modesto e spero utile pensiero per la no­ stra comunità offesa: rha a quei temibili piazzisti di rose nei risto­ ranti, la pena di morte, gliela vo­ gliamo dare? ■ ■

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di Chiara Pozzou

A n a t o m i a lunare

SEI QUADRI D I DANZA. MUSICA E VIDEO ISPIRATI A L FRAMMENTO DI ROCCIA LUNARE CUSTODITO D AL M USEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA 'LEONARDO DA VINCI' DI MILANO ED ESPOSTO ECCEZIONALMENTE PER LO SPETTACOLO. CON 'LUMINARE MINUS', IL MUSEO PROSEGUE NEL NOBILE INTENTO DI DIVULGARE LA SCIENZA ATTRAVERSO LA COMMISTIONE DELLE ARTI.

K Fiorenzo Galli, direttore

GENERALE MUSEO Nazionale della Scienza

edelia Tecnologia

'Leonardoda Vinci'

Divulgare i conten u ti scientifico-tecnologici in chiave artistica, coinvolgendo un pubblico etero g en eo e c rean d o com m istione tra musica, immagini e d a n za . Con questa formula, collaudata con lo sp ettaco lo 'C inquecentosei' Intorno al sottom arino Enrico Totl (27 settem bre 2006), il M u se o N a z io n a le d e lla Scienza e d ella

T e c n o lo g ia "L e o n a rd o d a Vinci' ha reso om aggio al fram m ento di roccia lunare conservato dal 1972, an n o in cui il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon lo d o n ò all'Italia in segno di pace. 'Luminare M inus', q u e sto il nom e dell'evento, si è svolto il 10 settem bre p re sso la Sala delle Colonne del M useo e ha visto l’esibizione degli allievi della Scuola di Ballo dell'A ccadem ia Teatro alia Scala e la partecipazione straordinaria dell’Etoile Luciana S av ig n an o , m usa del coreografo Béjart. Il balletto era inserito nel calendario di 'M ito S e tte m b re M u sic a ', Festival Internazionale della Musica, dal 3 a! 27 settem bre scorso a M ilano e Torino.

Mit o e Ve r it à

Con la regia dì M au ro B onazzoli, responsabile ufficio eventi del Museo, una quarantina di giovani ballerini h a n n o com posto sei quadri di danza contem poranea, guidati dalla musica di Giam paolo Testoni, che, p er l'occasione, ha studiato una com posizione che fondeva sonorità classiche e

; Luciana Savignano, ospite d'eccezione a 'Luminare Minus', durante l’interpretazione della dea Ecate

contributi elettronici. Le creazioni video, di Davide M ontagna è Giuseppe De Angelis, p ro iettate sul grande scherm o, riproducevano lo spazio, gli astri e la luna, amplificando la suggestione della

perform ance. Semplicissimo l’allestim ento: un grande palco tra le colónne della Sala e, ai lati, altri d u e più piccoli. La coreografia, ideata da Em anuela Tagliavia, era dom inata da movim enti sospesi, rarefatti, circolari, che rim andavano all'assenza di gravità, al senso di mistero suscitato dalla luna e all'eterna ispirazione dell'uom o di conoscere e toccare il satellite terrestre. Ogni passo di danza era valorizzato

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da un gioco di ilici che m etteva in risalto l’anatom ia del corpo um ano e, quindi, la com pletezza e armonia dei gesti. C ontem poraneam ente, le immagini della superficie lunare, con le sue irregolarità e i suoi crateri, trasm ettevano l’impressione di una radiografia che scopre una verità a lungo celata. è proprio il quinto e penultim o q uadro, infatti, a parlare di verità. C on ’Galileo’ si passa rapidam ente dalla suggestione della mitologia alle certezze della scienza. Le voci della condanna pronunciata contro Galileo Galilei nel 1633 irrompono nella Sala e si sovrappongono alla dichiarazione di abiura da parte dello scienziato. Una citazione d o tta, che ha ricordato il genio di Galileo e il suo contributo alla scienza. Sui due palchi laterali, d u e gruppi di ballerini rappresentavano l’autorità da una p a rte e il progresso della sperim entazione dall’altra. Il primo, vestito di rosso. Innalzava ¡1 libro delie Sacre Scritture, alle quali la Chiesa si appellava per la difesa della teoria aristotelica, m entre il secondo, con abiti neri, puntava il telescopio, strum ento che Galileo utilizzò per

osservare la superficie lunare e confutare la teoria della perfezione sferica del satellite. Luciana Saylgnano, invece, ha m agistralm ente interpretato Selene, nella mitologia greca dea della luna, con un a b ito di seta color p anna e, nell’ultimo quadro, Ecate, vestita di nero, dea in grado di viaggiare tra il m ondo degli uomini, delle divinità e dei morti.

L'idea creativa di 'Luminare Minus’ nasce dallo stesso regista, M auro Bonazzoli, che, per i contenuti scientifici, si è co n fro n tato con Luca Reduzzi, curatore della sezione di Astronomia del Museo. "Dopo Cinquecentosei - dichiara Mauro - ho pensato che il fram m ento lunare potesse essere un altro o g g etto di fo rte richiamo p er il pubblico, ma anche di intensa suggestione. La p arte poetica, con Selene ed Ecate, è stata integrata dalla parte didattico-scientifica, rappresentata dal quadro di Galileo, al quale ho lavorato intensam ente. 'Galileo' aveva lo scopo di trasm ettere i contenuti di cui il M useo è portavoce attraverso la custodia di reperti dal valore

inestim abile". ■*»

K'Luminare Minus' ha giocata sulla suggestione e sulla simbologia della luna, attraverso il ballo degli allievi

dell’Accademia del Teatro alla Scala

rt Luciana Savignano con Mauro Bonazzoli, RESPONSABILE UFFICIO EVEtm Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ’Leonardo da Vinci' e ideatore e regista di 'Luminare Minus’

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Società organizzatrice: MiTo SettembreMusìca ih coproduzione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia 'Leonardo da Vinci' (www.museosdenza.org) e Accademia Teatro alla Scala.

Tipologia: Evento pubblico.

Obiettivo: Realizzare una performance di musica, video e danza rivolta al pubblico e Ispi­ rata al (rammento lunare custodito dal Museo.

Data: 10 settèmbre 2007.

Location: Sala delle Colonne del Museo Nazionale della Sdenta e della Tecnologia 'Leo­ nardo da Vinci’ (Milano).

Target: Stampa e pubblico.

Partner: Camera di Commerdo di Mllano.Tdk, Federico Sangalli (abiti). Freddy (abiti), Sar­ toria Brancata (abiti storici). Camera Italiana dell'Accondatura (acconciature e trucco), SG Lightìng (allestimenti luci e audio), OltrellGiardìno (elementi illuminanti-sezlone Astronomia). Ospite d’eccezione: Luciana Savignano.

Numeri: 1.000 spettatori circa. f i S S

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