IL GIORNALE DELLA MUSICA gennaio 2 0 0 7
Un convegno del “Sole 24 O re” ha messo a confronto manager, econom isti, politici
La moneta cultura
S a i M in
G
al M in istro R utelli l’im pegno governativo a trovare più soldi, sop rattu tto p e r investirli in crescita
ibrido e multidisciplinare delle nuove ge-
i tempi di una sola legislatura. Infine, bi-
nerazioni e alla crescente considerazione
sognerebbe puntare sui giovani ripartendo
degli effetti benefici non solo dell’eco-
,dalle scuole, valorizzare gli spazi culturali
-nomia sulla cultura (quel mecenatismo
nel territorio e, in generale, uscire dàltrash,
i ome faccio a far capire a mia
y / ■
moglie che m entre guardo
' '
fuori dalla finestra sto lavo
rando?» si chiedeva Joseph Conrad; e co
me fare a far capire che la cultura non è
una perdita di tempo, ma un qualcosa che
può portare produttività, legandosi stret
tamente all’economia? Questo il tema su
cui si è discusso durante il convegno or
ganizzato a Milano dal “Sole 24 ore”, una
kermesse con relatori d’eccezione - Fran
cesco Rutelli, Vittorio Sgarbi, Ferruccio
De Bortoli, Francesco Micheli, Claudio
Strinati - che si sono chiesti se sia possi
bile o meno un’intesa tra cultura e svilup
po, arte e mercato, cuore
è
denari.
Capitalismo culturale
Fino a poco tempo fa economia e cul
tura venivano considerati poli antitetici:
l’una innalzata ad elemento razionale e
fondante, l’altra investita di quell’accezio
ne romantica condensata nel motto ‘genio
e sregolatezza’. Se dunque per l’imprendi
tore la cultura era un lusso, una finestra di
evasione, un modo per esorcizzare i sensi
di colpa speculativi, per l’operatore cultu
rale l’economia era qualcosa da osservare
con distanza, sinonimo di fruizione di
massa e appiattimento. Sembra, almeno a
giudicare dagli interventi dei relatori, che
le cose stiano cambiando e che l’intesa
auspicata tra le due parti sia possibile. Il
divario si sta progressivamente colman
do, grazie anche al background educativo
“ r
che da iniziali sponsorizzazioni è passato
a condivisione di progetti culturali), ma
anche della cultura sull’economia stessa.
«Se pensiamo che solo le armi raziona
li e cartesiane possano risolvere i problemi
economici, allora faticheremo a cogliere le
'mezze verità tipiche della post-moderni
tà
.»:è Severino Salvemini, docente- del
l’università Bocconi, ad intervenire con
maggior acume nel dibattito, proseguen
do:
«Oggi il valore di un prodotto non è più
costituito dal valore in sé dell'oggetto, ma
anche dal suo valore simbolico
,Le imprese
vendono in primis il significato ricoperto dai
loro prodotti, evidenziando un'esigenza di
potenziamento della creatività e dell’origi
nalità non più trascurabili. Si sta attuando
la sostituzione del capitalismo industriale
con il capitalismo culturale, in cui ciò che
conta non è solo la manifattura, ma anche
da una tv spazzatura che propone solo talpe,
isole, carabinieri e casalinghe p iù o meno
disperate!».
I numeri delTAuditorium di Roma
1
Concorda anche Carlo Fuortes, am m i
nistratore delegato dell’Auditorium Par
co di Roma, secondo cui il connubio tra
attività imprenditoriale e cultura porta
alla crescita economica, come si è visto
recentemente a Róma che vanta un +4%,
connesso anche al crescente successo
dell’Auditorium e più in generale ad una
politica am m inistrativa della città che
punta strategicamente proprio sulla cul
tura e sull’arte come fattori di sviluppo:
«Il successo crescente dell'Auditorium è sta-
e soprattutto l ’estetica».
Ñ on più, dunque, to raggiunto grazie ad un mix di elementi:
cultura a traino dell’economia, ma cultura gli spazi adeguati (90.000 mq) e le grandi
strutture, indispensabili per raggiungere
risultati significativi, e una programma
zione che comprende non solo tutti i generi
musicali, ma anche il teatro, la letteratura,
la danza. Volevamo allargare l ’idea di spet
tacolo a tutta la cultura - compresa quel
la scientifica - , cercando di abolire quella
autoreferenzialità spesso attuata dalle isti
tuzioni culturali per ottenere un rapporto
diretto col pubblico. Comunicazione con il
promotrice dell’economia, elemento ne
cessario e indispensabile per concorrere
in un mercato globalizzato, competitivo
e spesso deregolamentato.
«È un dato di fatto che la cultura abbia
un costo ma è ancora più costosa e pericolo
sa una politica della non cultura. Chi non
investe in elementi di competitività è de
stinato a soccombere. Va anche abbandonata
una concezione residualistica della politica
culturale ed elaborato un piano a lungo ter- fruitore e offerta diversificata: questi i due
mine bipartisan, dato che potrebbe superare ^ingredienti fondamentali che ci hanno
con-sentito di raggiungere e superare gli obiettivi
come £ avvenuto nello scorso festival
|prefissati».
Anche Francesco M icheli, Presiden
te del C onservatorio G iuseppe Verdi
di Milano, spera di raggiungere ottim i j
risultati con il prossimo festival interna
zionale consorziato tra M ilano e Torino, '
di cui dà un’anteprima: «Ilgemellaggio con
Torino rende possibile un progetto che mi è
molto caro, un festival internazionale che
si pone da subito come il terzo in Europa,
dopo Salisburgo e Lucerna. I l connubio tra
le due città non è solo legato a questioni eco
nomiche, ma anche alla comune attenzione
per ilfare e all'approccio mitteleuropeo che
distingue le due città dalle altre italiane. I l
festiva l sarà uno tsunami musicale con più
manifestazioni al giorno per la durata di
tre settimane.- Si coinvolgeranno più generi
e più luoghi, tra cui alcuni inusuali come i
cortili milanesi, certi che non saranno cal
cati solo dall’usuale pubblico di affezionati,
ma anche da un nutrito numero di citta
torinese che ha visto ben 10.000persone as
sistere all'esecuzione della
N ona di Beetho
ven diretta da Chung».
N um eri degni di
un concerto rock, a dimostrazione che
quando le idee circolano e s’investe in
qualità non può che esserci un riscontro
più che positivo.
M a come rispondono le autorità poli
tiche a tale incoraggiante segnalazione?
Vittorio Sgarbi, assessore alla cultura di
M ilano, afferma che non è l’intesa tra
economia e cultura che va perseguita, ma
l’identità: dove c’è egemonia economica
c’è cultura. E Francesco Rutelli, Ministro
per i beni e le attività culturali, conclude
puntando il dito sul precedente governo:
«Nel2001 il bilancio della cultura valeva lo
0,48% di quello dello Stato. Nel corso degli ul
timi anni si è scesi allo 0,26%. M a la cosa che
lascia ancora più stupefatti è constatare che
dei già scarsi finanziam enti solo una parte
ne viene spesa. Il nostro obiettivo sarà quello
j: ... ... . ;>
con una crescita graduale e costante per tutta
la legislatura. Verrannofatte proposte concre
te, incentivi, defiscalizzazioni, sponsorizza
zioni, cercando di puntare non solo sul singolo
evento, ma sulla creazione di un tessuto che si
mantenga nel tempo e sullo sviluppo di atti-
' vità e settori connessi alla vocazione del ter
ritorio e all ospitalità che contraddistinguono
la nostra nazione».
24 MINUTI 30-01 -07
Mjcheli: «Il 4 settembre alla Scala
Mito debutta cori Zubin Mehta»
8 Francesco Micheli, finanziere di lun
go corso, presidente di Mito, il nuovo
festival internazionale di Milano, quali
sinergie vede con Lucerna?
Il festival di Lucerna può essere uh in
terlocutore prezioso per noi. Fisionomia
artistica simile, niente opera, stessa cul
tura per la musica strumentale del 900,
specializzazione per la; musica moderna
e contemporanea.
Quali possibili scambi?
Culturali, di orchestre, di artisti; un
coordinahiento tra direttori artistici
permette di avere artisti a volte non
disponibili per la coincidenza delle da
te, oltre che costi inferiori.
Le diversità?
Loro, sono più antichi e potenti di noi.
Poi il pùbblico. A Lucerna va una élite
che unisce vacanza e musica. Mito sarà
.un immensa.platea metropolitana.
A che punto è la programmazione? »
Molto avanti, di solito ci vogliono due-
tre anni per contattare gli artisti, ma
siamo molto agevolati dalle sinergie con
Torino.-Presenteremo Mito a maggio.
Posso anticipare che l’apertura, è 4 set
tembre alla Scala: Zubin Mehta con la
Filarmonica di Israele che suona Malher
REPUBBLICA MILANO 01-04-07
OLO BERIZZi
P
RENDO atto...», e s o rd i s c e p o l e m i c a m e n t e ligi C orbani, m a n a g e r del- Irc h o stra V erdi. «E vidente- 2n te q u a n d o si d ic e c h e la p e r ta è corta, c h e i so ld i n o n sono, vale solo p e r le istitu - m i cu ltu rali e m u sic a li m i- ìesi, c h e la v o ra n o 365 g ior- a ll'a n n o . La s c e lta d e l C o m e è le g ittim a, p e r carità, p re n d ia m o a tto , m a p re n - rem o le n o s tre decisioni». Ju a li?Se il tr a tta m e n to è q u e sto , u d e re m d , o c i tra sfe rire m o
. H H M m n n
■ • ■ ■
LA PO LEM ICA
A n oi danno 2 0 0 m ila
ìÈ ÌM m Sà
euro in tutto, p e r 365
giorni di lavoro, dicono
che la coperta è corta..:'
m .
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•■ A A -|
Il manager Luigi Çorbani
altrove».-Lei lo h a d e tto c h ia r a m e n te: l’O rc h e s tra V erdi n o n p a r te c ip e rà a l festiv al M i-To o r g a n iz z a to d a M icheli e f in a n z ia to d a l C o m u n e . Ci sp ie g h i le ra g io n i d e llo stra p p o .
« Ilp u n to n o n èil giudizio su l M i-To. A m e n o n fa schifo il M i-To. Io, s e m p lic e m e n te
n o n ac c e tto c h e p e r la n o s tra o rc h e stra n o n si tro v an o i so l d i,e in v e c e p e rils in g o lo e v e n - to sì. Se vu o le p o ssia m o fare d u e conti». P rego.
«Il C o m u n e d à alla V erdi. 200m ila eu ro a ll’a n n o . T ra- ~ d o tto in soldoni, so n o 1000
eu ro a co n c e rto . P e r 365
gior-n i d ì lavoro, so gior-n o 550 e u ro al giorno. U n a cifra ridicola, t e n u to co n to d i q uello c h e fac ciam o, e d e i 250 s tip e n d i al m e se d a p ag a re:i7 attiv ità c u l tu ra le è ;u n servizio p u b b lic o , è co m e il gas o la luce. E in v e ce, p e n s i c h e la V erdi riceve p iù co n trib u ti d ai so c i-c itta d in i (un m ilio n e all’a n n o , a
fo n d o p e rd u to ) ch e dagli e n ti pubblici».
11 M i-To ric e v e rà 3 m ilio n i d i e u ro . - f
: «È ù n . ev e n to ch e d u ra. 23 •• g iorni.''S ono 80 co n certi. Si gnifica I30m ila e u ro a lg io m o , 37.500 a co n c erto . È q u é s ta la c o p e rta c o rta d el Com une?».
Lieve c h ie d e rlo al s in d a c o
M o ra tti.
«Se d e s se ro 3 m ilio n i ài M i- To e in s ie m e riccM oscessero alla V erdi c o n trib u ti p iù d i gnitosi, n o n a v r e in ie n te d a d i- re. Il p r o b le m a è c h e n o n è c o sì».
N e h a p a r la to c o n q u a lc h e a m m in is tra to r e ?
«Con S garbi. L’u n ic o , fin o ra, c h e h a m o s tra to se n sib i lità. S p ero c h e si tr a d u c a in u n im p e g n o ¿ o n c re to d a p a r t e d i P alazzo M a rin o . C he riv e d a n o la p o litic a degli- in v e sti m e n ti c u ltu ra li. A ltrim enti, o c h iu d ia m o , o c e n e a n d ia m o in u n ’a ltra città».
la Repubblica
ed. MilanoLALEGGE
DEI POTERI
FORTI
A N N A B A N D E T T IN ID
i c o s a si parla qu and o d icia m o “Festival M i to ”? Sarebbe in teres sa n te sap erlo, m a la m a n ife sta zio n e m u sic a le privata più fin an ziata d al denaro p u b b li c o degli u ltim i anni, n o n h a ancora ufficializzato un vero program m a. Q uesto v u o l dire d u e co se, en tra m b e n o n b e l le. Prim o, c h e la g iu n ta c o m u nale, per esp licita richiesta d el sin d a co M oratti, h a m e s s o in b ila n cio tre m ilio n i di euro al b u io . S econ d o, c h e su u n program m a di m a ssim a il C om u n e h a sottoscritto u n a c o n v e n z io n e d i tre a n n i c o n l’a sso cia z io n e ch e gestisce il festival, n a ta so lo quattro m e si fa. U n a p roced u ra trop p o singolare.M ito è il ram o m ila n ese di u n o storico festival m u sicale d a anni realizzato a Torino, c o n la d irezio n e artistica di E nzo R estagno, ch e fa ca p o al Regio. A M ilan o lo organizza in vece l’A sso cia zio n e per il festival d e lla m u sica voluta dal m anager e ap p assion ato di m usica F ran cesco M icheli, ex p resid en te e ex azion ista di e.B iscom , la w eb co m p a n y c h e ha fatto affari co n il C o m u n e per 11 cablaggio d ella città e ex-p resid en te d el C on servatorio d a cu i è and ato via n o n sen za p o lem ich e.
M icheli, a m ico e so sten ito re d el sin d a co M oratti m a con legam i sia a destra sia a sin i stra, è a n c h e n el c on siglio di am m in istrazion e d ella Scala. M icheli h a ch iam ato n ell’a s so cia zio n e m olti esp o n en ti d ella cu ltu ra e d ellab orgh esia m ilan ese e per sé h a ten u to il ruolo di p resid en te d el festi val, affidand o la resp on sab i lità organizzativa a Francesca C olom bo, g ià responsabile “digitai a ss e t m anagem ent" d ella Scala, già coordinatrice artistica d ella Filarm onica * d el Conservatorio, qu and o M icheli n e era il presidente.
S E G U E A P A G IN A II
C
o n u n a tale task force (a cca n to a M ich eli ci so n o B ru n o Erm olli e il p resid en te d ella T rienn ale D avid e R am p ello, m en tre n e l c o m ita to direttivo trovia m o i n o m i d i M arco B assetti d i E n d em ol, prod u ttore tv, e Patrizia Garrasi u n o d e i più p o te n ti a g en ti di m u sica) è fa cile so sp e tta re c h e p er l’a s s o c ia z io n e n o n sia sta to diffi c ile farsi a prire le p orte d ella p o litica e c o n v in c er e l ’a m m in is tr a z io n e di P a la zzo M arino a d acco g liere c o np articolare favore la m a n ife sta z io n e p ro p o sta da M ich e li.
N o n s i e sc lu d e n ep p u re
c h e la s e d e d e ll’a sso cia zio n e, s e si d im o strera n n o vere le in d iscrezio n i c h e trapelan o d a p ia zza d ella Scala, troverà p o sto in a lcu n i sp a zi c o m u n ali in via R ovello, d o v e p re s to si trasferirà a n c h e l’a sses- sorato d i V ittorio Sgarbi.
A d esso il C o m u n e dovrà fron teggiare lo s c o n te n to d elle altre realtà m u sicali di M ilano. A loro d ev e dare d e l le risp o ste e alla p u b b lica o p in io n e dovrà sp iegare il p iù p resto p o ssib ile - prim a d i q u a n to a n n u n cia oggi su
à
u este p a g in e lo ste ss o M i-aeli - qu ali s o n o i m otivi c h e lo h a n n o sp in to a “co m p ra r e ” qu asi a sca to la c h iu sa u n a m a n ife sta zio n e c h e in tem p i d i c la m o ro si e o ffen sivi tagli alla cu ltu ra gli c o ster à tre m i lio n i di eu ro. A N N A B A N D E TTIN I
Date
02-04-2007
Pagina 1
Foglio .. 1
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Sgarbi: MìTod la,polemiche inutili
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Lega, riparte l’offaisiva anti nomadi
CORRIERE DELLA SERA
Dai,
02-04-2007
Pagina 4
Foglio * 1
Il «padre» della rassegna: nessuna discriminazione sui fondi. M a la Verdi e i Pomeriggi: ci sentiamo trascurati
«Orchestre, il festival della musica va difeso»
Micheli: basta polemiche, è un’occasione per la città. Le jonkiìonì: appello alla Moratti
«Per una città che ha ambizio ni internazionali come Milano con l’Expo, un Festival di questo genere è u n ’opportunità unica. Non bisogna perderla». France sco Micheli, padre m ilanese di MiTo, il Festival della Musica or ganizzato insiema a Torino, non vuole e n tra re nelle polem iche che stanno scuotendo il mondo musicale milanese.
Preferisce ricordare che il festi val settem brino «è un’occasione per tutti». Per la città, m a anche per le stesse fondazioni musicali che in questi giorni hanno pole mizzato contro la decisione del Comune di finanziare p e r 3 milio ni di euro un festival che dura 23 giorni «dimenticandosi» di chi fa cultura ogni giorno in c ittà «Vor rei solo ricordare — attac ca Mi cheli — che al Pala-Isozaki di To rino c ’erano 10 mila persone en tusiaste ad ascoltare la Nona di Beethoven con l’orchestra e il co ro della S cala—continua Miche li —. E solo 1000 erano pubblico abituale dei concerti. Oli altri 9000 erano pubblico nuovo. Fare
mo un evento della stessa quali tà a Milano al PalaSharp». Come dire: di MiTo si gioveranno tutti.
C’è poi il capitolo finanziamen ti. Il Comune m etterà 3 milioni di euro. A ltrettanto farà Micheli con l'aiuto di banche e partner privati. Fondi potrebbero arriva re anche d a Aem e Cam era di Commercio. Troppi, secondo le fondazioni musicali milanesi. O per meglio dire, mal distribuiti. Che non te n g o n o con to degli sforzi di chi si trova con bilanci strim in ziti e deve lo tta re p er non chiudere baracca e b uratti ni. Vedi orchestra Verdi. «Se non ci fosse stato il Festival — conti n u a Micheli — non ci sarebbero s ta ti neanche questi 3 milioni di euro. E mi sorprende u n po’, che in un momento difficile per la cul tura, tr a tagli e scarsa attenzio ne, chi trae comunque beneficio d iretto o indiretto dal Festival, si lamenti». E aggiunge che se non si fosse saliti in corsa sul tre no di Torino i costi sarebbe stati m olto più alti e di Festival non se ne parlava per altri due anni.
«Vuol dire che ci posizioneremo subito come il terzo festival euro peo dopo Salisburgo e Lucerna. Non credo che le istituzioni musi cali di quelle città si lamentino».
M a c’è anche u n altro aspetto m esso in risalto dalle fondazioni musicali: lo scarso coinvolgimen to all’interno del Festival. La Ver di h a rifiutato di diventare l’or chestra stabile di MiTo. «Offerta risibile» h a d etto Luigi Corbani. Lam entele sono arrivate anche dai PQmeriggi musicali e Società del Q uartetto. «Si fa confusione — conclude Micheli — un festi val intem azionale non è la festa della m usica stra c ltta d in a con chi opera nella città, m a u n im m enso palcoscenico, in questo caso d a Torino a Milano, dove si invitano i prandi ospiti in tem a zionali. Noi però abbiam o invita to p raticam en te tu tti. E quelli che non ci saranno è perche non vorranno esserci».
Dall’altra parte le fondazioni non demordono. Stanno lavoran do a u n docum ento congiunto d a presentare al sindaco Letizia Moratti.
M aurizio G ia n n a tta sio
I FONDI ALIA CULTURA
M i sorprende che, in un momento
dijficile per la cultura, si lamenti
chi trae beneficio dal Festival
Francesco Micheli, presidente del comitato di gestione del M iTo
A tu tto al fortino «Mia droga di Milano
=*£££ *-*.— -w,-~ - ~
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la Repubblica
Data ed. Milano Pagina Foglio03-04-2007
5
1
IL CASOAncorapolemiche sul festival dellam usica, l’assessore provinciale: aiutiamo i talenti di Milano
Benelli: non contesto il MiTo
ma la cultura non si fa così
LUIGI BOLOGNINI
N
ON è parte In causa n e l l’organizzazione, m a D a n iela Benelli, assessore alla Cultura della Provincia, n o n n a sco n d e com u n q u e i propri d u bb i sul MiTo e su c o m e lo si sta realizzando. La p olem ica sul festival ch e verrebbe orga nizzato tra M ilano e T orino e su ll’im p ieg o d ei tre m ilion i di euro di fon d i pu bb lici per fi n an ziarlo (che h a fatto arrab biare m o lte realtà m usicali esisten ti sul territorio, c o m e l’orchestra Verdi) sem bra b en al di là dal finire. C he c o sa n o n la co n v in c e, a ssessore? «Anzitutto, e soprattutto, u n a certa im p rovvisazion e c o n cui si interviene su u n t e m a d elicato c o m e la cultura. La prim a cosa di cui b isogn a tenere co n to è c h e a M ilano ab b iam o la Scala, abbiam o tan te altre realtà valid issim e c o m e l’orchestra Verdi o q u el la d ei P om eriggi M usicali. In sem in a , m i pare m eglio unire le nostre forze c h e importare u n festival dall’esterno. Con tu tto il rispetto per Torino, sia b en ch iaro, perché q u esta n o n è u n a p o lem ica conT orin o».È u n a p o s iz io n e m o lto s i m ile a q u ella d i add etti ai la v o ri c o m e il c o m p o sito r e M arco T utino.
«N on p u ò ch e essere la b a se di partenza dì u n ’iniziativa del genere: la collaborazion e tra le grandi realtà m ilan esi tra sform erebbe subito un fe sti val del genere in un even to di livello internazionale. P o id
el-CHIÈ Daniela Benelli, assessore alla cultura della provincia di Milano
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P A T R IZ IA V A L D U G A COMMENTI d i pas santi milanesi a De Pi- sischedipingeall’aper- to: Scusate, fate questo dal vero?-Adesso pare uno scarabocchio, m a bisogna vederlo finito (m a n c a n d o p o c h e pennellate). - Interes sante, bene bene, m use permettete vorrei farvi una osservazione: voi m i pare siate troppo in fluenzato da De Pisis. SCETTICANon mi convince
l’improvvisazione
con cui si
interviene su temi
così delicati
I DUBBILe nostre realtà
garantirebbero
iniziative
di maggiore
respiro
le iniziative a corollario si p o trebbe d iscu tere sen za pro blem i, perch é contro l’orga n izza zio n e di grandi m anife stazioni n o n ho proprio nulla, anzi».
Ma scu si, c h e p rob lem a è se si a d o tta u n ’altra form ula? N on è u n se g n o di pluralism o? Si fan n o le c o se e poi si lascia d ecid ere al p u b b lico su chi abb ia d a to l ’offerta m u sica le
e artistica p iù c o n v in c en te. «Guardi, io il calen d ario di MiTo n on lo c o n o sc o , quindi n o n p osso e n o n v o g lio d iscu terlo. Anzi, d o proprio per scon tato ch e sarà u n a p r o p o sta di grande qualità. Ma il p u n to è qu ello d ei sold i. In teoria è vero, sareb b e b ello ch e ognu no fa cesse c o m e m e glio crede. In pratica, però, i so ld i so n o quelli ch e so n o , e le
p o c h e risorse pu b b lich e e q u elle private ch e si riescon o a racim olare ven g o n o sottratte ad altre p ossib ili destinazioni. P en so a ll’orchestra Verdi, le cui difficoltà e co n o m ic h e s o n o note».
E s e c o n d o lei Invece fin a n z ia re q u esta e altre realtà vor reb b e d ire a n c h e stim o la re la p rod u zion e?
« N e so n o convinta. Q u estaè la filosofia per cui ci siam o m o ss i per otten ere a M ilano il festival n a zio n a le del teatro, ad ese m p io . M aap p u n to b is o gn a partire d alle realtà locali per un'offerta di qualità, n on im portarle da fuori. E natural m e n te n o n c ’è so lo la m usica, c o si c o m e n o n c ’è so lo il te a tro: q u esto d iscorso si app lica an ch e al cin em a , o all’arte. È proprio un p rincip io di p oliti ca culturale, in b a se al quale ci stia m o m u o v en d o eco n tin u e- rem o afarlo».
M a le i d i tu tto q u esto h a parlato m a i c o n il su o co lleg a d e l C o m u n e di M ilano, V itto rio Sgarbi?
«No. O m eg lio si, m a so lo in cid en ta lm en te. Con Sgarbi ci sen tia m o p resso ch éq u o tid ia - n a m en te, m a di so lito parlia m o d elle c o se da realizzare in siem e, n o n di altro».
M a è a n co ra p o ssib ile in ter v e n ir e n e ll’o r g a n iz z a z io n e d el festiv a l M iTo, cam biare qu alcosa?
la Repubblica
ed. Milano LA POLEMICAIlFestivalMiTo
non penalizza
lanostramusica
LETIZIA M O R A TTIC
aro direttore, rispondo al l’intervento di Luigi Cor- banipubblicatoieridalsuo giornale. Il dibattito che si èaper- to in questi giorni sul Festival Mi To, mi sembra segno di un’atten zione e una vivacità di posizioni per lequaliritengo necessario fa re chiarezza. Innanzi tutto mi sembra importante e non scon tato sottolineare la dimensione internazionale di questo festival. Un contesto, quello dell’offerta musicale internazionale, che ve de primeggiare alcuni importan ti eventi come Salisburgo, Lucer na e Aix en Provence.Con il Festival MiTo Milano si inserisce a buon diritto in questo
S
anorama, “riaccendendo" i ri-ettori dell'opinione pubblica di tutto ilmondosulpatrimonioar- tistico della nostra città. Si tratta di una proposta unica, nel conte sto italiano, in grado di valorizza re i giovani e nuove fasce di pub blico grazie alla varietà di un car tellone che in 3 settimane propo ne 180appuntamentimusicaliin decine di spazi diversi delle due città.
In secondo luogo un festival come quello che stiamo co struendo ci permette di portare a Milano e ai milanesi un’offerta culturale di grande qualità in modo diffuso sul territorio. MiTo ci p ermette, cioè, di rendere dav vero “popolare” la proposta di una stagione musicale di livello, attraverso appuntamenti che trasformeranno Milano e Torino in un palcoscenico aperto a tutti quanti vogliono godere di quella straordinaria dimensione arti stica che è la musica.
Si tratta, quindi di un evento che consentirà di promuovere ulteriormente il sistema musica le milanese nel suo complesso, e di valorizzare l'offerta perma nente di iniziative e di cartellone che i diversi soggetti attivi in città presentano durante l’anno. C’è poi un altro aspetto che vale la pena mettere bene in evidenza: la dimensione economica. Attra verso questo festival abbiamo at tivato una partnership molto im portante con i privati che cerca no progetti significativi sui quali investire.
Un festival come MiTo non può, dunque, essere misurato sulle cifre con le quali si valutano i normali appuntamenti del car tellone cittadino. L’offerta di Mi To mette in risalto l’originalità di una proposta che unendo ideal mente Milano e Torino presenta al p ubblico europeo il festival che per la musica rappresenta l'Italia nel mondo.
S E G U E A P A G IN A IX
T
ra le n ostre città si avvia co si una reale sinergia ch e co m in cia proprio dalla cultura, u n en d o patri m on i culturali m olto diversi che si integrano a vicend a se n za entrare in concorren za m a collaborando positivam ente. Attraverso q u esto even to uni tario rilanciam o u n ’offerta culturale che n o n ha pari in Europa, la cui alternativa sa rebbe stata l’inevitabile “can- n ib alizzazion e” di un’iniziati va su ll’altra in u n clim a di reci proco isolam en to che p o co o niente giova alla cultura. È q u estastessaform a di collabo- razione che ispira l’approccio nei confronti degli Arcimbol- di. Siam o di fronte ad un luogo che, in siem e alla Scala, ai P o meriggi M usicali, alla Verdi e alle iniziative d el P iccolo Tea tro e del Pierlom bardo, si è consolidato co m e un punto di riferimento per la m usica a M i- lano. Il pu bb lico ch e negli ulti m i anni sta riem p ien d o uno dei teatri più grandi e più ca pienti d ’Europa (oltre 113mila spettatori da ottobre ad oggi) ci dice ch e qu ello degli Arctm- boldi è un o sp azio utile e n e cessario, che serve a sod disfa re un a forte richiesta di u n ’a rea che oltrepassa ¡confini del la città di Milano.A ssum e perciò una rilevan za strategica il prezioso lavoro in corso per definire, in siem e a Regione Lom bardiaepossibil- m en te alla provincia di Milano ea d a ltriso ci.u n ’attentaform a di g estion ep u b b licad el teatro, chiam ando a raccolta n on più in m odo transitorio m a stabile le fondazioni m ilan esi che fino ad oggi hanno, co si significati vam ente, sosten u to l’attività degli Arcimboldi. MiTo co sti tuisce dunque un a nu ova o c casion e per valorizzare il c o n tributo, l’esperienza e l ’en tu siasm o di tutti i soggetti che collaborano all’offerta m u si cale e di spettacoli nella nostra città, co n un o spirito positivo di con tin u o rilancio d elle e c cellen ze che M ilano ha e può offrire all’Italia e al m ondo.
LETIZIA MORATTI Sindaco di Milano
ILFESTIVALMITO
NON PENALIZZERÀ
LANOSTRAMUSICA
Data
05-04-2007
Pagina 1 Foglio 1M
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REPUBBLICA MILANO 10-04-07
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MARTEDÌ 10
APRILE2007
M S I - «lMervento
M iTo
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U n festival
che crea
veleni
ANTONIO MORMONEC
ONSIDERO super- v fluo sottolin eare il. favore verso o g n i atti- vità culturale, s i tratti di ■ m usica o di altro. In ri ferim en to all'orm ai fa- ..." m o so MiTo e pu r aven do preferito finora ri m anere distan te dai fatti, è un dovere per m e esporre q u an to se gue su invito d el Cda ■ della nostra F ondazione, portavoce d ei n o stri circa quattrom ila a b b o n a t i. N a s c o n o perplessità per la an o mala procedura circa il finanziam ento (a sca tola chiusa) d el C o m u -. ne pari a 3 m ilio n i di Euro al Mi- T o. U n 'i s titu z io n e c o n c e r t i s tic a . ch e opera tutto l'anno, d e ve, per re g o la m e n to, p resen tare al Co m u n e b i lancio pre- v e n t i v o , p r e s e n z e a rtistic h e , programmi e quant'al- tro si effettuerà nel cor so dell’anno. Soltanto a stagione conclusa ci si può augurare d i riceve re u n aso w en zio n ech e com unque fe sem pre di gran lunga inferiore al le aspettative e alie ne cessità. Q uesta è la prassi.
Un'orchestra milanese
N o n è con d ivisib ile la d ich iarazion e d el C om u n e seco n d o c u i lo stan ziam en to di b e n 3 m ilioni d i Euro p er il M iTo n o n rientra n ei fon d i destinati alle a tti vità culturali. Gli orga nizzatori d el festival, ch e h an no trascurato qualsiasi form a di c o l laborazione attiva c o n le istituzion i m ilanesi, h a n n o dichiarato ch e altri 3 m ilioni di euro si sarebbero aggiunti a q u anto già stan ziato . dal C om u ne in largo anticipo e contro la norm ale procedura. E evid en te a qu esto p u n to u n ad isp on ib ilitàd i6 m ilion i di Euro, cifra enorm e per u n festival di circa 20 giorni. D u n qu e ogn i giorno il MiTo avrà a d isp osizion e tra 250 e 300m ila Euro. Al tre realtà del panoram a m ilan ese ricevono m e n o di un' quinto di q u e sta cifra per un ann o concertistico.
Per quanto riguarda gli ulteriori 3 m ilioni annunciati dagli orga nizzatori è stato dichia rato che tale im porto sarà coperto da im por tan ti entipub blici, nor m alm en te insensibili alle attività culturali d elle istituzioni tradi zion ali ch e operano costan tem en te crean d o cultura a M ilano. Va detto che tali istituzio
ni presen tan o eccel len ti concerti per qu a
lità di interpreti e va rietà di generi e pro
gram m i, per centinaia di migliaia di spettato
ri. Con l'iniziativa Mi To, il Com une trascura di fatto le istituzioni m ilanesi e m an ca di q u alsiasi c o n sid e ra zione. N on vorrei che il festival MiTo, che di p er sé poteva essere u n a iniziativa lodevole se form alizzata su basi diverse, abbia invece iniettato veleno. Sono p e rs o n a lm e n te co n vinto, dasem pre, chela m usica vadaservitapiù che servire, qualunque S sia la finalità. •
« 'presidente Società dei
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la Repubblica
Data Pagina ed. Milano Foglio11-04-2007
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1
l’intervento
H sindaco parli in Consiglio del M iTo
M A R IL E N A A D A M O
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GREGIO sindaco, sulla vicenda del Festi val della Musica "MiTo” le segnalo la n e cessità e l'urgenza diparlam e in consiglio c o munale, prima dell’approvazione delbilan- cio. Il presidente Mardegan si è impegnato a convocare una riunione della commissione culturaentro aprile: alla luce, però, della deli bera approvata il 23 marzo scorso dalla giun ta e soprattutto del suo articolo su Repubbli ca, questa convocazione già tardiva rischia di diventare inutile se, com e sembra, tutto fos se stato già deciso. Noi ci apprestiamo con il bilancio 2007 a destinare 3 milioni per un evento di cui nessuno nega l’importanza per le ricadute positive che potrà avere per Mila no — come Lei ci ha ricordato — ma tale p o sitività dipende molto dal “com e” verrà rea lizzato, e da un’analisi dei costi/benefìci. Lei dichiara, infatti, che l ’evento permetterà di“promuovere ulteriormente il sistema mila nese nel suo com plesso”. Perché allora affi darla ad un’associazione privata mentre To rino si affida alTeatro Regio?Quanto dei3 m i lioni previsti (che diventeranno 9 nel trien nio) sarà gestito direttamente dall’Associa zione per U Festival, per la quale sono già sta te deliberate le concessioni di spazi ed attrezzature gratuite, nonché ulteriori agevo lazioni senza peraltro una convenzione? Per ché non affidarsi quindi alle realtà che già operano a Milano e che hanno saputo — co m e anche Lei ricorda— ben collaborare, sen za “cannibalizzarsi” nella gestione di 2 sta gioni agli Arcimboldi? La delibera è stata inol tre dichiarata immediatamente eseguibile per motivi d’urgenza: capirà quindi perché chiediamodidiscuterlaconanaloga urgenza. consigliere comunale Ds erché H ;enza. H aleDs H
1
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario
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Mirabelli:“Lapolitica non coinvolgepiù Eccopavhé serve un progetto nuovo" [$& Jfi** fevfJe
REPUBBLICA MILANO 25-04-07
éSSiiìiSi,
- ;*C '^ L , ^ v > V # ? £ & ,£ S j i m i f r ' j f ;* m une ne m ette 3. Soldi ch e yen- ; , nesi, aggiunge Micheli, «e le ab- - raccolti a Milano da'Micheli, eh gono dal capitolo; di spese del | biartio contattate tutte: 29 parte- sul terreno dei contributi priva
sindaco, . i W mm&fcià:si scaldi làcom petizioné: «Però <
®WP®5“ h 4 |th ^^^iòiféi& tfri-.^Ì3puòJ:s^éìfe unèffeUórnòitiplicà
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. v ie n e so ttra tto
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finanziam enti , 'd e anche Gallera,pur favorevole , m une gioca berteli su o fu o lo n i ^ i c a U . S p n o 3 3 q u ^ t ^ e a l t à f n i l ^ ^ d o ^ ^ ^ ^ é a M « ^ Ì ^ f e f é ^ n ^ Ì ^ B M l f e , i ■ ^ ,itan-<a(li.apì)iiiuaiiu-uti.>.ìm o ffim M r a s
H ... Sif -s«E :-ii»^5Ì ,. ■ v r a H
STEFANO ROSSI ^
li. MITO scoprele carte in coni- -• missione Cultura, con l'assesso-, ; re .Vittorio Sgòrbi, il finanzière r ■ Francesco, Micheli e il direttore artistico Enzo. Restagno a illii- - ' • |tra ré calendario è finalità delfe- iV
stivili che unirà dal 4 se tte m b re ,.. per tré sèttim anè, Milano e Ton-.Sjj
* ?>“ • Ó p p o d u e’ore d i S p iegazion i, J
dtitnandL- e ^sp o ste^ila capoè.^ gmppo-,;de'U’.fJl!vo?^
Adamo, dichiara v lln so d d isfa-'^ zione dell ’opposizione: ori ‘si p c6n ^ j ^ : j6LgTOw lO TE B T O ^ ^ un piano economico»; Il p u n to è 5 sem pre il solito," aggum gèPier- francesco Majorino,-consigliere ul ¡vista: <<Le isfitiiaM J musicali i§\ milanesi si Sonb seiìtitè ésclusé,';® il C om une le deve coinvolgere." 1! V. garantire risórse aggiuntive per e" una cifra pari a quella stanziata \ perii Milo». Vale a dire 3 m ilioni,:; a patto che il festival si faccia an-;^ che nei prossimi tre anni; cqrn’è | | intenzione degli organizzatori. '
Iti com missione, m entre Mi chèli rispónde, ci sono cinque-y . consiglieri di m inoranza è, per la
maggioranza, il solo Giulio Gal- lera, capógruppofii Fi, più il p re sidente Mardegan, SU27 com po nenti. Sgarbi insìste su un punto: «11 festival costa 10 milioni, fi Co- •
REPUBBLICA MILANO 28-04-07
,vittorip-5gai;bi^aS5essQre!iComa-
nale^apult^àrrlspondeaUçcri*. - ]
tichepiovptésulfestìvaltfeUàmu- .• sIcaMiTo. o.rganlzzàtq coriFrad- « cescoM iCh,eh dal-^feetfembre,: rò? 1 ' vesciàndo Sul tavolQ'le-Bubnè’fn- -f •' t e azioni! f)«S tò ÇJici lù & C V f > j-y ! r , ;, Iavorarido-al ri-- - X
'■■¿¿tèi-stivai— dica— i . | H H t ■ ,Wtrflot^a?anoa^dÉrb\'\-: -cfltnmwDxai òfebnW|tfd,-- :£ ;y è r t W M s j j » * • dJj\GarlQ,jP<iaçia) à Badln[0c|iowpp-A. ËÊÊÊtf99ÊÊÊk .irebbe; essen^iT-?,;
Di eludili' -di, .un diHfiUbìiDi2»' '
• *2. ••'‘v if /w .s jtiiij- .'f -.‘il/-1 * 3 Ut; Mi diri ; n 'hi;
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6T^Qotì^fcÌÌé,^ s * tic,! qo | ‘prelu di#] iV?'Z>;r>i ì (jkf r»Ì(J H^v-yf--'A^ôjiÆ n ' i M liiotudif*. eli-.un ■ suo': l i tu i n,(),allai, - ■ ■ ■ ■ P p T g J I : ""•■l.-J ■!>' '".S-;v fe M M B y i .s<:aligcro/;;mÌ,Ua{ • : '( W y tche. si p.p;I. ■ . ' ‘ i r e b b e a c c a d e ^ . b e n ^ p r i m a ^ d s l M jtC 9 W B sv p t-tf^ u t l , f^ i i ; i, - n ' ’ . ir.?“ B p r ^ s s n e r i;§, ìtì@Apó&<'*fi)-'-« r.Vv y - q h ^ ^ p r ^ s e ^ e ^ d L I y ^ U ^ B j E u r è n r
::/w ^j-.B.env.^enganp!*^cj:^sp|^^àUauV . c u l t u r a ; P e r ò , p e rc h é .itu ttj, £ ; M i4’
« liclt chiiftuu tiuun/lere, non un ,.,... . l ; < - :
o p e ra to re n m iiiu le - temili* h a V~ ^ • t
• vihtu Cuil.U-onlaim, t-alla mki *V 'Jm M | ' mataassorta*loiift? . • ,'.r:si-.:;lu«ri:!i,i. Miri-.<-ii m i 1 • • -■ ■- i.u :>; » :«» u n ¡.-d iv a ! u : ’ • -'-u’kìim - , i!:•■'.■'ir<• ::i ,a ,m u' ( l u e 'g t o .s s e ' ' ' ’ : ! n i : .! rii: •■• s e m b r a t a vii! - .
-, •\:u !ut m v h é in e oe. v.-dn;
-[svantaggi per Milano, semmài lo: v',Y
'.vedo pertoririO: fagocitiamo l'or.-; / injilanesi per un festival intei ria ; .•' gamzz azione'idebsuo -festival;• ci-,
,'prendiam o un direttprecorqe Km >v‘ «Tutmo.fa.considerazioni s u b -ri ‘ .'-'z0 Restagno e;.facr,ìamo U-f^stival. V.-dole/.piir- contro -Tonno' dove-ha* v,subito, senza aspettare - il 2Q08. ' ¿ ‘.avuto problemi al Regip, che per
'|Uriàscdmme.ssàpòSSibilesólp'sa:-7^s.ctiticareM ilano'.Quatitoalfesti--' ^ e n d 0 su u n a macchina in-corsa»>i.. ;:;ya]; avevo tre ipotesi; ómori fare • -l ' Secondo 11 ‘parere7cU^inolti. - niènte,ofàreiÌfestivalconTorino.Vs -.espertiquellodiTorm òèunfésti-,. ;, o.farèun festival cpn le realtàini- • ;.)valdecotto; unhappenm g.<abaii/‘-; ' danesi!* - ’ . , ." /- • . Vi
¡do lo h a Ilq u id a to ifin u s ic lsta lii^ ■’ .Appunto.- - ■ '• V ' ,tiff*0- Quotilo rrMU^Oi ÌÌrla^città - ^ '.; «Dà Milano ho ricevi tto'offeite/.
ipIum usfcaJcd.lialjajperc^npn.i )l più che mimmaliste, direi m ode- ; '[tar fru tta rc i appòrto delle realtà steiNessunadaGorbanidellaVer* ‘ ' i , v : J j f f i t e v i t a s o A r t K * . • ^ ' r • ' ■ »:*»*• artisti : th.mra ,anim nciafi;dir : I r . • . -'.Hv; : u " - ; '• MiToA-yengortb'regolarmente a
h. -V ,s . :. Milano invitati proprio d a qnelie-w ' 7 - • ’ ■ •• . ' - V ¡ .associazioni.;Dove sta. la.diffe- ’
L ’O nO H E S T R A V e rd ich ie d e a g lia p p a s s io n à tid i m u sica cJi‘ firm are u rla p p o jlo riv o lto al m in tstro d e i B eni d u ltu rà li.E ra n V ■cesqó.RuteNf, p e r salvare ris tifu z ip n e 7 ‘«La'cqstitiJzÌpr1e:e.
l’attività d e lla V erdi han no una valenza à rtis tic a ,c liltu ra le e -' sdcialo.della m assim a im portanza, n o rrso lo p e r M ila n o ^ s i le gge nella petiz.io ne.> L'orchestm ha te n ta to d i creare un V: e q u ilib rio .tra risorse p ro p rie e 'co ritrib u ti pubblici,' riva q ù e - '- sti'Ultirrii so n o stati.di unà cro n ica inadeguatezza. tale' dav- .-condurre, all ’a ttiia fè fa se critica*».' :<7 1 > - w ¡i!lèb' ‘ «îBxsiitïîtKCÎuc. a:i
■ > ."irio ip 'h À Uni*!». i,;.»:)pîc;
n jj il I( }• s^inoRZ-vCf •!«! l : 7
'-ru ,iHn^p>q io-vtn-nOtirx.'
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. olfìS iid ■¿?o1nn'!q fti p tf¡.‘¿q ^
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’ o j d r r r i o beesmi «ftq .
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, ANNA’BANDETTINl3uAiti onpiS ; !ì Sb «note! i!r»v*i>.inelPii,iA ifo*?b
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^ / ^ m R B I ^ m m é d i a t i c a - fhajim p,arato0c ^ à bisogna es- ;,7 . s e r ^ t o ^ e r a ^ . 'è --^ ^L ’assessore alla Cultura interviene
suM iTo, festival-delie poieimphe
“G li ho detto: tu sei u n finanziere
e devim oltiplicarm i quei soldi”
Cc v l %if*r }-i :jvr»Kv!ìsrt> ;>n,»w»#v t
.-• LA VERDI
-FlAUrfdebitodi21
milioni,' Corbani mi ha
chiesto aiuto. Lo farò
'■ anche col ministero
Francesco
Micheli
renza col progettò Michèli? «Gonluisipagano meno perché -ìli condividiamo con Torino». V M orm one dèlia Società dei
Concerti h a fatto il calcolo che . ogni giorno Micheli può contare .. su ;250mila.eui;o... Se-le sem bra ^ pòco?
1 • «Ispidi non vanno a Micheli mai 7 ± oltre 90 appuntam enti. F^o in-
coiitratorirnpresariodiPogoreli- : r >Ph e dii ha.detto che.cori 3 milioni . |7vè miracoloso»/. -,
l( -R vero che MiTo avrà dal Co- ] m iinè anche uffici gratis in via
Rovello?*^ ^ ‘ : - • .17 «SI,dove andrà anche il mio as-[?-' sessprafo.se finiranno i lavori».
I Echealcuni dipendenti com u nali sono a contratto con MiTo?
¿Questo n o n lo so»
Se Micheli porta gli stessi arti sti che porterebbero Quartetto o la Verdi o altri, perché Un finan ziam ento cosi Ingenteper Milano va proprio a lui?
«Perché come uom o d i finanza di lui m i fido. Gli ho dato il m an dato di tornare alla fine del festival con il doppio dei milioni che gli h ^ dato. Impresa che n on potréF chiedere a u n Qorbani o a u n Bor-
relli.Aloroàvrei dovuto dare io i 7 soldi».. Ma come? Se U dà a Micheli? «Li d o a C h ia m p a r in o con cui siamo soci. Micheli è l'am m inistrato re cheli deve ge stire bene». Con 3 milioni d a i - C o m u n e , p iù 3 m ilioni d a sponsor semi- pubblici còme Aem, C am era di c o m m e r c i o ecc...,piùlespe- se d'ufficio p a gate, riori sarà /. unaim presa. «JDLquella cifra beneficeranno anche le 31 istituzioni milanes-- chiamate acóllaborare»». ^
P are p iù u n a ricom pensa per" fàré; d à com parse. Compresa la S caiache affitterà perfino sotto costo, il teatro a M iTo/secondo quando h a dichiarato Micheli.
‘ «Lissnérha benedetto MiTo. So che ahchèTorino intende togliere • la direzione al Regio p er dare Tamministrazione ad u n a asso ciazione più snella».
Ilsuoassessoratononhasoldi. Aquesto p u n to se3 milioni di eu ro sono saltati fuorLper MiTo, aspettiam o che ne troverà altri’ . .per salvare laVerdi, p er esempio,
e per,altre realtà.
' «Là Verdi h a 21 milióni di debi- ti.Nonpossiam o salvarla solo noi. Corbani m i h a chiesto di interce- . dere su Rutelli p er avere un con- tributo di 3 milioni di euro. Lo farò.IerihochiestoallaM orattiun '• milione di euro p e r la Festa del - teatro che faremo con Provincia e ..^Regione, dopo la scelta dèi Minir ' stero;- di finanziare Napoli. S r ^
REPUBBLICA MILANO 01-05-07
Étto! JsH&tì&f.s e m t-m H ***-#-« * , ___ _____ ">, • -¿‘'“„t i -- -Ä **- - ' ;.' - ’■V— .
-r i;. ‘j CARO Blue Nepn, qualcosa sclel M iTó.sta ¿Spaio d i allestim enti operistici. Per n 6 n ï i r ^ ^ trapelando. I l p r o g r a n ^ appare c ò n f ^ f ^
: - so: P ollini insiem e ad Arbore? M a h ... Pois! r siiccessn! r i «in n n rii io vn i ìh ì ccì
rÆ r ii;ra,d eUa quale s ifruisceanchediregia,sçe- ,p o s te nôn ôçsèryatp con scetüc \ j p i ' ne e c o s tu m i:q u e l che stupisce, è là rìnuh- ventivd. Dèpomamo le arm i dei 1
eia a p ro fittare dell'alta d ensità di teatri ¿ a tte n d ia m o fiduciosi... -mtmwssrbs
' con p ÿ co sce n ico p e r proporre alm eno ù n ¿ c r iv e te a b lu e p o sia ^k ä tiitia itit*
f a d f ! ! p f a s n u s i c a ì g ;
L u c io A b b à ^ [ ¿k v&töÜKSMilano < ■ ,
. v /m t S î a i ç f k \ y S 3 c ì .
Organiz-la Repubblica
ed. MilanoData Pagina Foglio
L ’assessore: “N el2008 cambieremo metodo”. M icheli: “Unerrore”
MiTo, Sgarbi ci ripensa
“Un milione ai milanesi”
29-05-2007
11
1
PAOLAZONCA
VITTORIO Sgarbi corregge il tiro sul festival MiTo, il patron Fran cesco Micheli non ci sta. L’asses sore alla Cultura approfitta della conferenza stampa della rasse gna " Milano Musica” (in calenda rio dal 28 settembre) per annun ciare che il prossimo anno il Co mune si regolerà diver samente: «Dei tre mi lioni di euro stanziati, nel 2008 due andranno a MiTo, uno a tutte le istituzioni milanesi che vorran no produrre spettacoli per il festi val». E ancora: «Si potrà creare una consulta per programmare in sie me». Ma il finanziere replica: «QuelladiSgar- bi è una uscita estem- oranea per captare la e n e v o le n z a d e lle realtà musicali della città, mala via che indi ca non è tecnicamente percorribile. Una ma- nifestazionedeveavere un’unica testa, le deci sioni spettano soltanto alla direzione artisti ca». Giro di telefonate trai due, ealiafineSgar- bi rettifica ancora: «Non c’è alcuna inten zione di parcellizzare i poteri, m asolodi dialo gare congli altri sogget ti. Il milione di euro lo spendiamo su Milano, ma come vogliamo noi.
Possiamo coinvolgere le diverse associazioni, ma poi saranno ilfe- stival e il Comune a scegliere. La mia proposta serve solo ad au mentare la felicità di tutti».
La decisione di organizzare per tutto il mese di settembre un fe stival internazionale con una no vantina di concerti disseminati perla
cittàhasuscitatonellescor-se cittàhasuscitatonellescor-settimane accecittàhasuscitatonellescor-se polemiche: c’è chi ha detto che Milano meri terebbe unamanifestazione tutta sua e non mutuata da Torino, chi invece (come il direttore generale dell’Orchestra Verdi, Luigi Cor- bani) ha criticato la scelta del Co mune di finanziare con 3 milioni di euro un nuovo evento, trascu rando le realtàgiàpresentisti ter ritorio. Ora Sgarbi apre le porte agli scontenti: «Q uest’anno, visti i tempi ristretti, non si è potuto fare altrimenti:
E
rima si è organizzatat manifestazione, poi sono state coinvolte le istituzioni. Per il 2008, potrà accadere il con trario: chi è interessato a partecipare, può fare delle proposte. Una de cisione che permette di condividere il progetto con le associazioni m u sicali, in modo che quello che è sembrato calare dall’alto sia ela borato dalla realtà arti stica milanese».
Micheli, però, è con trario, «non per sfidu cia nelle istituzioni, ma perché questo metodo farebbe crescere i costi in modo inaccettabile». Al contrario, il finanzie re, ex presidente del Conservatorio e consi gliere di amministra zione della Scala e del l'Orchestra Filarmoni ca, sostiene chel'obiet- tivo perilprossimo anno «è trova re più fondi privati, hi modo da pesare di meno sul Comune». A non piacergli è soprattutto l'idea della consulta: «Non può funzio nare — spiega Micheli — anzi, creerebbe confusione e blocche rebbe tutto, come è successo con gli Arcimboldi quando si sono moltiplicati i direttori artistici».
LEGGO MILANO 15-06-07
A settembre ¿ Festival musicale
E P olis Milano
Data15-06-2007
Pagina
26
Foglio1
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PRESID EN TIdella Camera e laeSersioMzzoJsistaassiaen
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I- diventare I» niù • scan° u n a consulta di saggi o *e prom esse. Annunci. Confe-d l
commentare la scelta
delle risDoste In „ n e ^ ? S0SlCa u n a commissione parlam enta- renze stam pa ecc. Ma diconcre-della collega milanese
Si sm arca anche dalla M oratti problem Te f Z t i a Ì t n t o T f to p o c o o llu Ila - Taglie a destra e n u n S ? a % o l S n t T AVeVr n_ * * SUlle indennità di com inciato la volontà di autori- loro che hanno delle c a ric h e durs! lo stipendio. E chiarisce: pubbliche elettive». E poi: «lo «li tem a delie m tìenm iàperce- sono pronto - afferma Chiam
M ario D 'A ngelo
m ilano@ epolis.sm
---—; “ *^ «ui wpc i c e - sullo pronto - atterm a Chiam-
aam Una provocazione?
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sem- pitedag l elettl e P,ù
ln generale parino - ad accettare qualunque plicemente u n modo assai di- quelI° sul costo della politica, proposta uscirà da quel comi- retto p er rispondere alle do- raPE>resentano l'argomento su tato. Quello che non può con- m ande dei giornalisti che lo In- CU1 è ,più facile fare polemiche, tin u are è invece questo conti- terrogano sui costi della politi- m cui °&nuno dice di tagliare i nuo rilancio che rischia di es- c a ? C h i c o n o s c e S e r g i o ™stl della politica dell’altro», sere solo demagogico senza che Chiamparino, il sindaco di Tb- . non sol°- rischio - ag- —„.v: TTrino, ieri alle p re se con u n a Sum se - è quello di un continuo sa rttp ' a linea preci- giom ata tutta m ilanese dedica- rilancio demagogico e p er que- ra invece a ^
ta alla presentazione del
E5HS
f ° Ia n c ,io questa Proposta». Si scia de) b e s t s e l l e ^ u f p SUt » (il festival della m usica che uni- tr a tta del pream bolo. Perché (unanrofrmria ri a sce Milano e Torino), non h a p0Ì 11 prim o <***&«> diessinodubbi. Lui é serissim o. Anzi. = d i r . « « ai r , « con- S S S S n t S S s S
m anca, insom nia, per adesso, però , solo v irtu a li. L 'idea di Chiamparino e invece di m et te re ordine affinché qualcosa alla fine cambi.
M U R I E R E D I R O L O B N A
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’I
n t e r v i s t a
Data
21-06-2007
Pagina
15
Foglio 1 le. Non è così. C om unque u n a b u o n a p re parazione classica è la s tra d a migliore».Migliore, m a faticosa.
«P otrei rib attere: fatico sa m a gratifi cante».
P a o la G ab rie lli Piazza Maggiore, ore 21.30. Stasera prove aperte, domani spettacolo. Info: 051.4211888
«Ballo coi miei ragazzi
la malinconia della luna»
Lo scorso anno L uciana Savignano era o sp ite deUa m a ra to n a di d a n z a «Amo- res». Q u est’anno to m a p ro tag o n ista n el l’am bito deUa ste ssa rasseg n a con la gio vane Scuola deU’A ccadem ia del T eatro al la S cala di Milano. Il te m a della s e ra ta ru o ta intorno all’elem ento lunare. Il suo predUetto. P er più ragioni.
Innegabile pen sare alla lu n a e non ri co rd are «La Luna» che il M aestro M auri ce B éjart creò p e r lei.
«Il te m a della lu n a è ric o rre n te n ella m ia vita. B èjart quando pensò a «La lu na» p er m e colse nel segno. Amo la luna, perché scava dentro. Io ste ssa mi sento lu nare, p er me è u n a dim ensione di piacevo lissim a m alinconia. Ci è ap p a rso quindi n a tu ra le ragionare su q u e s to elem en to con i giovani della Scala e lavorare a un o sp ettacolo che verrà p re se n ta to come a n te p rim a a Bologna. D e b u tte rà il Festival Mi.To. di Milano a settem bre».
S tessa piazza, un anno dopo. Cosa ri corda?
«Piazza M aggiore è u n a p iazz a che rim a n e ad d o sso . H o b a lla to in m o lti b e i luoghi, m a q u a n d o so n o q u i s c a t t a q u a l c o s a d i m a g i c o . N on c a p ita sp e s so . P o i p e r la v o s tr a reg io n e h o u n ’a ffe z io n e s p e c ia le : m ia m a d re n a c q u e a Li- gonchio. Il p a e s e d i Iv a Zanicchi».
B ejart, Domi, P etit, A inodio, Cullberg, Russillo, Falco: sono solo alcuni grandi nom i della danza con i quali h a collabora to. Ciò che em erge è la su a versatilità.
«Sono d isp o n ib ile a q u a ls ia si e s p e r ie n z a p ro fessio n ale. D alla d a n z a c la s s ic a a q u e lla c o n te m p o ra n e a , d a lla m o d e r n a al tan g o . O ra il p re s e n te e il fu tu ro m i d ic o n o di lav o rare c o n i giovani d ella S c u o la d e lla S cala, c o sa ch e m i re n d e felice».
Non è facile p e r un giovane d an z ato re districarsi nel variegato m ondo della d a n za. Lei che consiglio darebbe?
«A v o lte i giovani scelgono la d a n z a c o n te m p o ra n e a p e rc h é c re d o n o sia p iù
faci-Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Data
28-06-2007
i l G io r n a leMILANO
PaginaFoglio55
1
C O N C E R T I
Serate Musicali
Nem m eno a N e w York una stagione tanto ricca
Miracolo a Milano, capitale della musica nel m ondo
• Caro Hans Fazzari, p ri m a di d arla la pagella, qualche dom anda. Anzitutto: è in crisi la M usica Classica?
«Pare che sia in crisi la m usica leggiera»
Tra M ITO m ani e m e lo m a n i, le i co lla b ora o polem izza? «Collaboro»
R isultato?
«Un prim o ris u lta to è che ci s i accorga che non c 'è solo il pri m a to lirico e n e m m e n o s o lo il p rim a to sinfonico».
E il trio n fo dello sgarbism o? «Anche».
Come lo vede lo Sgarbl milanese? «Coi ca p e lli d ’argento e il cuore d ’ oro. Ma l'Im p o rta n te è co m e lu i vede noi».
N o vità d a l fro n te d e lle S e ra te M usicali?
«Il rito rn o di VLADIMIR ASHKE- NAZY, del quale ricordiam o ta n ti s to ric i c o n c e rti p er S e ra te M usicati (anche alla Scala)». Ne ricordi uno.
«Q uello, s to ric o e irrip e tib ile , ve ro p rim a to pe r M ila n o ASH- KENAZY-RICHTER; ii g rande R ich te r lo p re se per m ano, c o m e un bim bo, verso l'a p plau so d ’ una fo lla im mensa».
Sem pre s p e c ia lis ti del Gotha de gli Archi?
«E ccolo. UGHI ACCARDO, ISSER- L IS , G UTM AN, BASHMET, GR1N- GOLTS, KAVAKOS, HILARY HAHN, JULIA FISCHER, M INTZ, BRUNEL LO, ZNAIDER, VENGEROV, PIOVA NO, NORDIO, QUARTA, RACHLIN, MAISKY, VON ARX, etc.».
Com plessi, Orchestre?
«I SOLISTI DI MOSCA (con BASH- M ED, I VIRTUOSI DI MOSCA(con PA- VEL BERMAN), ¡1 QUARTETTO YSA- YE (con BACCHETTI), la KREMERATA BALTICA (con ANDERSZEW SKI), l’ORCHESTRA DI PADOVA E D a VE NETO (con ANDERSZEW SKI), il
QUARTETTO BORODiN (con la O R MAN), il QUARTETTO DI TOKYO, la CAMERATA SALZBURG (con KAVA KOS), la grande EUROPEAN YOUTH ORCHESTRA (con ASHKENAZY), una miracolosa orchestra, giovanile e super-professionale al tempo stesso, la FILARMONICA DI PRAGA (con VENGEROV)».
La in te rro m p o . Ha c ita to ben dieci com plessi o orchestre, vo le te d iv e n ta re una S tagione d'orchestre?
•Per c e rto vogliam o continuare la co llaborazione con le orche s tre ICO ita lia n e (O rchestra di Padova e Veneto, Orchestra de 1 Pomeriggi M usicali) vera spina d o rs a le d e ll'Ita lia m u s ic a le , m ai abbastanza utilizzata». Insom m a una fo rm u la vincente. «Esattamente. L'abbiamo utilizza ta per invitare RICHTER, la MUT- TER, ROSTROPOVICH, etc. Oggi per invitare ANDERSZEWSKI». i Già Anderszew skl. Chi è esatta m en te ?
«Un A rtis ta p er una Nuova Età d e ll'O ro . Tra poco la vita m usi c a le ita lia n a n o n p o trà fa re a m en o d i lu i. Al te m p o s te s s o polacco e ungherese, un segno de| destino».
GCTTHAdel pianofòrte?
«ARGERICH, SCHIFF, KEMPF, AN DERSZEWSKI, LONQUICH, VIRSA- LADZE, MUSTONEN, ANTONIO PAPPANO, LESCHENKO, SUDBIN, LORTIE, BACCHETTI, PROSSE- DA, POMPILI, HEWiTT, GEL- BER, HAMELIN, LU- G A N S K Y , SWANN.ecc.». Avrà la b e n e d i zione della AR- S E R I C H ? L 'u ltim a s u a a p p a r iz io n e p e r S e ra te M u sica li è
s ta ta un «Tutto E saurito d ’a ltri tempi».
«Cosi s 'è scritto. S periam o d 'a ve re a n ch e la b e n e d izio n e di PAPPANO, celeberrim o diretto re d ’o rc h e s tra che o s p itia m o (NOVITÀ) co m e p ia n is ta schu- m anniano e brahm siano». Dom anda di rito: Indichi un altro personaggio «controcorrente» a Milano, a parte lei.
«Sgarbi potrebb'esserlo. Lo sarà? Dipende da Milano. Saprà Milano fartesoro di Sgarbi (più di Roma)?». Luci e om bre. P ubblicità corret ta , m e n o c o rre tta ecc. Lei vor rebbe la pubblicità PRO VERITA- TE. La sua Utopia.
«Se non c 'è Realtà, a lm e n o ci sia l’ Utopia».
La m u s ic a si d ic h ia ra povera. M a la vo stra è u n ’o ffe rta da Cresi. Paradosso.
«Un p a ra d o sso a fa v o re di Milano».
Che fa re b b e M ila n o senza le «Serate Musicali»?
«Cosi si è scritto. Lo scriva an cora. R e p e rita ...».
Il pianista PIOTR ANDERSZEWSKI
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
Data
22-08-2007
N
o r dO
v e s t Pagina Foglio15
1
In calendario
! Beethoven. Sàrà, invece, solo to- ! rinese l’appuntamento con Mu- ! ti, cui spetta il gran finale il 26
; con la Chicago Symphony, al | Lingotto. Sempre solo subalpi- j na sarà la tappa del 17 settembre ; della Staatskappelle di Dresda I con la pianista Hélène Grimaud, ! autrice del successo editoriale i Variazioni selvagge. Milano, il i 17, invece, ospiterà il concerto di- ; retto da Kent Nagano con la
Bayerisches Staatorchester. Doppio cartellone anche per le proposte “integrate” di musi ca sacra, etnica, jazz, pop e rock, che si fondono con i generi “col ti”. Al Palalsozaki di Torino ci sa ranno gli Avion Travel insieme con Samuele Bersani, mentre al la Fiera di Milano il tributo della London Sinfonietta a Sgt.Pep- per’S per festeggiare i qua rantanni della pubblicazione dell’album dei Beatles. Non man- j citeranno i suoni dal mondo: il fa- ! do. e poi le contaminazioni fra ; musica elettronica e barocca. La
j chiusura milanese d ilf lllim l sarà
j il 27, nel Castello Sforzesco, con ! fuochi d’artificio e musiche di ; Handel.
L. Car. ; Q www.mitDSetteinbremiuica.it
Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile
Zubin M etha dirige
al Lingotto e alla Scala
O
ttanta concerti e cinque spettacoli di danza in Pie monte, 87 concerti in Lombardia. Poi, fraTorino e Mi lano altri 22 eventi fra incontri, proiezioni, eventi e mostre e, in fine, tre appuntamenti previsti fra ottobre e dicembre. Un’of ferta "diffusa" che si articolerà per tutto settembre in 28 sedi su balpine e in 50 lombarde: le ci fre rendono bene l’idea di quale sia la portata dell'operazione culturale di ESSE! Musica, rea lizzata con la collaborazione di60 istituzioni.
Saranno uguali solo i concerti di musica contemporanea, con una monografia postuma del co reano Isang Yun. Per il resto, nei due capoluoghi, i programmi sa ranno diversi e senza repliche. L’inaugurazione è con la Israel Philarmonic orchestra diretta da Zubin Metha il 3 settembre al Lingotto di Torino (Schubert e Dvorak) e il 4 alla Scala di Mila no (la Settima sinfonia di
Mah-ler). Il progetto musicale chf mette a confronto Stravinski) < Cajkovskij prevede, invece, l’esi bizione del direttore Termirka nov e della Filarmonica di Sai Pietroburgo l’u e il 12 al Conser vatorio del capoluogo lombarde e il 13 e il 14 al Lingotto. In calen dario c’è poi Martha Argheric con la Philarmonia orchestra e Charles Dutoit che suoneranne Beethoven il 6 settembre sotte la Mole e ÌI7 Ravel agli Arcimbol- di di Milano. Sul podio ci sari Gatti, al Palaolimpico, che dirige rà la Filarmonica della Scala (l’f settembre) e a Milano il 9 al Pa lasharp: il programma prevede la terza, la quinta e la settima d