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4.1 Misure obbligatorie

La legge n. 190/2012 all’art. 1 comma 32 ha previsto che per i procedimenti di scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi le stazioni appaltanti sono in ogni caso tenute a pubblicare nei propri siti web istituzionali:

 la struttura proponente;  l'oggetto del bando;

 l'elenco degli operatori invitati a presentare offerte;  l'aggiudicatario;

 l'importo di aggiudicazione;

 i tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura;  l'importo delle somme liquidate.

Le stazioni appaltanti sono tenute altresì a trasmettere le predette informazioni ogni semestre all’ANAC. Entro il 31 gennaio di ogni anno, tali informazioni, relativamente all'anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici. Le amministrazioni trasmettono in formato digitale tali informazioni all'ANAC, che le pubblica nel proprio sito web in una sezione liberamente consultabile da tutti i cittadini, catalogate in base alla tipologia di stazione appaltante e per regione. Entro il 30 aprile di ciascun anno, l'ANAC trasmette alla Corte dei conti l'elenco delle amministrazioni che hanno omesso di trasmettere e pubblicare, in tutto o in parte, le informazioni di cui al presente comma in formato digitale standard aperto.

Il D. Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, come modificato dal D. Lgs. n. 97/2016 all’ art. 37 ha previsto che:

Fermo restando quanto previsto dall'articolo 9-bis e fermi restando gli obblighi di pubblicità legale, le pubbliche amministrazioni e le stazioni appaltanti pubblicano: a) i dati previsti dall'articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012, n. 190; b) gli atti e le informazioni oggetto di pubblicazione ai sensi del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. 2. Ai sensi dell'articolo 9-bis, gli obblighi di pubblicazione di cui alla lettera a) si intendono assolti, attraverso l'invio dei medesimi dati alla banca dati delle amministrazioni pubbliche ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, limitatamente alla parte lavori.

Il D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 ha rafforzato le misure di trasparenza e pubblicità prevedendo inoltre i seguenti obblighi:

art. 21 comma 7: pubblicazione sul profilo del committente della programmazione triennale dei lavori e biennale degli acquisti di beni e servizi

art. 23: progettazione anche per appalti di servizi e forniture

art. 29 comma 1: pubblicazione nella sezione Amministrazione Trasparente e sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e sulla piattaforma digitale istituita presso l'ANAC, anche tramite i sistemi informatizzati regionali, di cui al comma 4, e le piattaforme regionali di e-procurement interconnesse tramite cooperazione applicativa :

 nei successivi due giorni dalla data di adozione, del provvedimento che determina le esclusioni dalla procedura di affidamento e le ammissioni all'esito delle valutazioni dei requisiti soggettivi, economico-finanziari e tecnico-professionali.

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 resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione

art. 70: avviso di pre-informazione su forniture, lavoro o servizi che saranno oggetto di appalti da aggiudicare 4.2 Misure raccomandate

Sono da raccomandare le seguenti ulteriori misure:

 Completa accessibilità online della documentazione di gara (indizione e svolgimento della procedura di selezione del contraente) e delle informazioni connesse, presupposte e complementari rese; in caso di documentazione non accessibile online, predefinizione e pubblicazione delle modalità per acquisire la documentazione e/o le informazioni complementari. Tempestività nella pubblicazione

 Pubblicazione online del calendario delle sedute di gara.

 Pubblicazione in apposita sezione con evidenza separata dei provvedimenti / atti dirigenziali di procedure negoziate / affidamenti diretti.

 Pubblicazione in apposita sezione con evidenza separata degli elenchi degli acquisti effettuati con il fondo economale

 Pubblicazione dei provvedimenti di adozione delle varianti

CONFRONTO TRA LE DIVERSE SOLUZIONI ADOTTATE DALLE AZIENDE SANITARIE

LIGURI

Tutte le aziende liguri si sono adeguate alla normativa nazionale e regionale in materia, puntando in particolar modo sull’informatizzazione delle procedure, sul ricorso sempre maggiore al Mercato Elettronico per La Pubblica Amministrazione, all’adesione alle convenzioni regionali A. Li. Sa. CRA e SUAR.

 ASL 1: L'area di rischio è stata prevista nel PTPC e ne sono stati indicati i rischi specifici e le misure di prevenzione

 ASL 2: L'area di rischio è stata prevista nel PTPC e ne sono stati indicati i rischi specifici e le misure di prevenzione esistenti; prevista massima pubblicità per gli atti per le gare di rilevanza comunitaria

 ASL 3: L’area di rischio stata prevista nel PTPC e ne sono stati indicati i rischi specifici e le misure di prevenzione esistenti e quelle in corso di adozione, con articolazione a livello di singola unità organizzativa.

 ASL 4: L’area di rischio stata prevista nel PTPC e ne sono stati indicati i rischi specifici e le misure di prevenzione, con particolare attenzione dell’evoluzione del quadro normativo per ciò che concerne il processo di centralizzazione.

 ASL 5: L'area di rischio è stata prevista nel PTPC con riserva di miglior definizione in corso d'anno 2016

 IRCSS S. Martino IST: l’area di rischio è stata prevista nel PTPC e sono stati istituiti dei gruppi di lavoro per la definizione di misure specifiche su singole sotto aree di rischio.

 E.O. Ospedali Galliera: L'area di rischio è stata prevista nel PTPC e ne sono stati indicati i rischi specifici e le misure di prevenzione già in essere a livello di dettaglio.

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 Istituto Gaslini: L'area di rischio è stata prevista nel PTPC con riserva in corso d'anno 2016 di precisarne i contenuti per le sotto-aree qualificazione dei fabbisogni e esecuzione del contratto.  Ospedale Evangelico: Applica D.Lgs 231/2001. Sarà tenuto ad applicare il D. Lgs. n. 33/2013, per

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SCHEDA DI APPROFONDIMENTO AREA DI RISCHIO