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SCHEDA DI APPROFONDIMENTO AREA DI RISCHIO ATTIVITÀ CONSEGUENTI AL DECESSO IN AMBITO

INTRAOSPEDALIERO

(a cura dott. Francesco De Nicola)

Si tratta di un ambito per il quale non esistono Linee Guida specifiche ed in cui la gestione delle attività conseguenti i decessi può essere affidata sia a strutture interne alle aziende sanitarie che, nella maggior parte dei casi, esternalizzata a Imprese private.

Prescindendo dalle considerazioni di ordine etico, gli interessi economici correlati a questa area di rischio sono rilevanti, a volte sottovalutati, e i controlli finalizzati a prevenire comportamenti illeciti sono, in parallelo, particolarmente importanti.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

- Delibera ANAC n. 831 del 3/8/2016: PNA 2016; - D.lgs. N. 97 del 25/5/2016

Come anticipato, non esistono Linee Guida specifiche che disciplinano questo ambito delicato e pur auspicando un necessario approfondimento normativo è necessario nel frattempo assicurare le modalità di gestione più appropriate a livello aziendale per la gestione delle problematiche correlate al decesso intraospedaliero e, comunque, alla gestione delle camere mortuarie.

LE PRINCIPALI CRITICITA’ APPLICATIVE RISCONTRATE

1. comunicazione in anticipo di un decesso ad una determinata impresa di onoranze funebri in cambio di una quota sugli utili;

2. segnalazione ai parenti, da parte degli addetti alle camere mortuarie e/o dei reparti, di una specifica impresa di onoranze funebri, sempre in cambio di una quota sugli utili;

3. richiesta e/o accettazione impropria di regali, compensi o altre utilità in relazione all'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti previsti (es. per la vestizione della salma da parte di un operatore sanitario).

CONFRONTO TRA LE DIVERSE SOLUZIONI ADOTTATE DALLE AZIENDE SANITARIE

LIGURI

Stato di fatto in ambito regionale secondo i Piani triennali di prevenzione della corruzione 2016-2018 adottati da Asl e Aziende ospedaliere:

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ASL 1 L'area di rischio è stata prevista nel PTPC e ne sono stati indicati i

rischi specifici e le misure di prevenzione esistenti con riserva in corso d'anno 2016 di prevedere misure aggiuntive o il potenziamento di quelle esistenti.

Servizio gestito direttamente da Asl 1

ASL 2 L'area di rischio è stata prevista nel PTPC e ne sono stati indicati i

rischi specifici e le misure di prevenzione con riserva di integrazione e miglior definizione in corso d'anno 2016.

Servizio parzialmente esternalizzato.

ASL 3 Al momento l'area di rischio relativa ai decessi non risulta trattata

in quanto Asl 3 si è posta come obiettivo del nuovo PTPC la mappatura di tutti i processi/procedimenti.

ASL4 L'area di rischio è stata prevista nel PTPC e come misura di

contenimento del rischio è stata adottata una “ lista aperta” da consegnare ai parenti del defunto recante le indicazioni delle ditte disponibili con i relativi contatti.

Servizio esternalizzato attualmente in proroga in attesa di aggiudicazione gara regionale

ASL 5 L'area di rischio è stata prevista nel PTPC e ne sono stati indicati i

rischi specifici e le misure di prevenzione già in essere

San Martino - IST Al momento l'area di rischio relativa ai decessi non risulta trattata

nel PTPC il quale prevede l'impegno in corso d'anno 2016 di costituire gruppi di lavoro differenziati per area di rischio.

E.O. Ospedali Galliera L'area di rischio è stata prevista nel PTPC e ne sono stati indicati i

rischi specifici e le misure di prevenzione.

Servizio esternalizzato attualmente in proroga in attesa di aggiudicazione gara regionale

Ospedale Evangelico

Internazionale Applica D. Lgs 231/2001

La Centrale Regionale di Acquisto ha aggiudicato in via definitiva l'appalto relativo all'affidamento del servizio di gestione delle camere mortuarie dei presidi ospedalieri e delle R.S.A. Delle AA.SS.LL., EE.OO. E IRCCS della regione Liguria per un periodo di 96 mesi.

Per quanto qui rileva il capitolato tecnico dell'appalto prevede alcune condizioni contrattuali (es. art.9, comma 10, articoli 12, 16, 17 e 19) che, se integrate con un buon sistema di vigilanza e controllo nella fase esecutiva dell'appalto, può contribuire a rendere più efficaci le misure di prevenzione adottate per neutralizzare il rischio, in particolare per quei comportamenti che possono interferire sulla scelta dell'impresa di pompe funebri, agli obblighi di riservatezza, al rispetto della par condicio e alle responsabilità.

PROPOSTA DI APPLICAZIONE UNIFORME E COERENTE A LIVELLO REGIONALE

Misure di prevenzione:

Strumenti di controllo nei confronti degli operatori coinvolti (interni ed esterni) in ordine alla correttezza, legalità ed eticità nella gestione del servizio.

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1. rotazione del personale direttamente operante nelle attività

2. inserimento di specifiche regole di condotta nei codici di comportamento come ad esempio gli obblighi di riservatezza relativi all'evento del decesso cui devono attenersi gli operatori addetti al servizio

Esterni:

1. strumenti di controllo in ordine alla correttezza, legalità ed eticità nella gestione del servizio 2. monitoraggio dei costi e tempi di assegnazione

A tal fine rispetto ai rischi specifici previsti nell'aggiornamento 2015 al PNA si possono ipotizzare le seguenti misure di prevenzione:

 Previsione di una adeguata motivazione circa l’esternalizzazione o l’internalizzazione del servizio da parte del management dell’ente (nel nostro caso questa ipotesi potrebbe essere superata per l'obbligatorietà di adesione alla gara regionale da parte delle aziende ed enti del SSR).

 Affissione presso le camere mortuarie dell'elenco e dei contatti delle imprese autorizzate ad effettuare il trasporto e le onoranze funebri.

 Consentire gli accessi presso le camere mortuarie alle sole imprese munite di formale incarico da parte dei parenti del defunto

 informativa alle strutture ospedaliere al fine di consentire al personale di reparto di poter fornire le corrette informazioni ai parenti dei defunti anche mediante consegna dell'elenco delle ditte di cui sopra.

 Direttiva interna al personale di reparto volta a richiamare gli obblighi di riservatezza e le conseguenti responsabilità in caso di violazione delle stesse, precisando in particolare le disposizioni del Codice di comportamento per quanto attiene i divieti di cui all'art.4 (regali, compensi e altre utilità), art. 12 (rapporti con il pubblico), art.16 (responsabilità conseguente alla violazione dei doveri del codice). Nulla vieta che i codici di comportamento aziendali possano essere integrati con clausole specifiche)

QUESTIONI APERTE

Potrebbe essere utile Implementare un sistema condiviso di verifica e controllo con eventuali sanzioni in caso di violazione per la fase di esecuzione del contratto a seguito dell'aggiudicazione della gara regionale. Nel sistema potrebbero confluire le misure di prevenzione della corruzione

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SCHEDA DI APPROFONDIMENTO AREA DI RISCHIO