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35mitili e vongole, ha subito un fortissimo incremento

Nel documento aree protette e (pagine 35-39)

Nella Sacca di Goro, costituita per l’83% circa da aree già date in concessione e per la maggior parte dedicate all’allevamento di vongole, nell’arco di pochi anni il pescato di vongole ha registrato aumenti superiori al 50%.

In Provincia di Rovigo si è assistito nell’arco di un solo anno, dal 2006 al 2007, a un incremento del 13% del numero di unità aziendali produttive nel settore. La creazione del “Distretto del settore ittico della provincia di Rovigo” è la prova della capacità organizzativa degli operatori del settore, un'opportunità e un elemento di forza.

La capacità di stabilire una normativa e buone pratiche che impediscano l’indebolimento degli stock della risorsa ittica non è un problema che riguarda solamente i parchi del Delta del Po, ma appartiene alla più ampia problematica dello sviluppo sostenibile della pesca che l’Unione Europea sta affrontando in questi ultimi anni. A livello comunitario, infatti, si è cercato di ridefinire le Linee guida del comparto della pesca, incentivando cambiamenti nella struttura produttiva e nelle buone pratiche.

Il territorio del Delta, pur essendo prevalentemente agricolo, presenta piccole e piccolissime imprese create da imprenditori locali e impegnate prevalentemente nei settori chimico, meccanico e tessile.

Notevole è il peso dell'artigianato, che raggruppa quasi un terzo delle imprese iscritte alla Camera di Commercio, soprattutto nei comparti manifatturieri, delle costruzioni, alimentari, legno e mobili, accanto ai quali sono andati rafforzandosi rami innovativi come la meccanica e

l'elettronica.

Un esempio di eccellenza nel settore manifatturiero è costituito dalla presenza del Cantiere Navale Visentini, situato lungo il Po di Levante a Porto Viro e impiegato nella costruzione di grosse imbarcazioni per il traghettamento di persone e autoveicoli.

Negli ultimi anni il Delta sta subendo pressioni ambientali dovute all’inserimento di infrastrutture di importanza strategica nazionale. Si tratta in particolare del nuovo rigassificatore costruito al largo del Delta del Po, una gigantesca cassa di cemento con capacità di immagazzinare centinaia di migliaia di metri cubi di gas liquefatto portato da speciali navi gasiere, e della probabile riconversione, da olio combustibile a carbone, della Centrale dell’Enel Polesine Camerini nel Comune di Porto Tolle, con una potenza di più di 2 Gigawatt elettrici.

Queste logiche di sviluppo hanno trovato spazio perché portano occupazione ma contrastano spesso con le altre attività economiche più connesse alle risorse del territorio, come la pesca ed il turismo.

Il turismo è l'elemento trainante del settore terziario e ha un peso rilevante nell'economia della fascia costiera del Parco, dove sono presenti località che registrano aumenti esponenziali della popolazione durante alcuni mesi dell'anno. L'afflusso turistico sottopone queste aree a fenomeni di congestione delle infrastrutture logistiche e di servizio. Si tratta in particolare, per la parte veneta, del comune di Rosolina, mentre, per la parte emiliano-romagnola, dei tre comuni costieri del

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Parco, Comacchio, Ravenna e Cervia.

Tuttavia i lidi e le città d'arte, in un contesto di crescente competizione con le zone costiere, hanno subito una contrazione del flusso turistico. I lidi, in particolare, vivono una crisi di immagine avendo peggiorato la loro situazione ambientale negli ultimi 20 anni.

Ne consegue che la valorizzazione del turismo ambientale legato al Parco del Delta del Po è una grande occasione per mantenere un'offerta turistica di qualità e differenziata rispetto ad altre realtà territoriali contigue. Criticità e vulnerabilità del territorio

Le principali vulnerabilità del territorio del Delta sono legate all’inquinamento delle acque (rispetto ad alterazioni chimico-fisiche, eutrofizzazione, composti organici per l’agricoltura, metalli, scarichi civili ed industriali), alle pratiche agricole (pesticidi, fertilizzanti, piantagioni artificiali, tombamento della rete idrografica minore), all’alterazione della struttura dei corsi d’acqua (opere di captazione e regolazione delle acque che possono provocare modifiche del regime delle portate, costruzione di opere di impedimento di passaggio della fauna ittica, cattiva gestione e manutenzione idraulica degli ambienti ripariali, degli alvei e delle sponde, fenomeni di erosione), al fenomeno della subsidenza e conseguente erosione dei sedimenti che rischia di far scomparire gli scanni sabbiosi e di salinizzare tutta la fascia costiera, all’avanzamento del cuneo salino, al possibile impatto dovuto alla riconversione della centrale termoelettrica di Polesine Camerini, allo sfruttamento delle risorse faunistiche a causa di attività ittiche incontrollate ed eccessiva pressione venatoria, all’abbandono della vallicoltura tradizionale, al turismo quale elemento di disturbo e di compromissione dell’ambiente.

Tra questi elementi di fragilità del territorio è particolarmente preoccupante il fenomeno dell’ingressione del cuneo salino (la risalita dell’acqua salata) che è arrivato a circa 20 km dal mare (nel ‘60 era di 2 km) e, nei periodi di maggiore siccità, si è spinto fino a 25-30 km dalla costa, impedendo l’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione in un’area che ha superato i 20 mila ettari. Le conseguenze, anche per quel che riguarda i sistemi agrari, sono facilmente immaginabili. In questa prospettiva negli strumenti di pianificazione si dovrà tenere necessariamente conto dei nuovi scenari di riferimento ambientali di medio e lungo periodo. Anche il fenomeno della subsidenza (ora rientrato entro valori quasi fisiologici di 7-8 millimetri/anno, mentre negli anni ‘50 era di 15-20 centimetri all’anno a causa dell’estrazione di acque metanifere) e la riduzione della

risorsa idrica sotterranea sono importanti cause di degrado ambientale del Delta.

La subsidenza potrebbe aggravarsi a causa degli elevati emungimenti di fluidi dal sottosuolo (acque e idrocarburi) e, seppur in minor misura ma altrettanto importante, di carichi e pressioni urbane, turistico-balneari ed agricole (impianti di wellpoint, modificazioni delle falde, smantellamento cordoni dunosi, ecc…).

Al problema della subsidenza si sommano altri due fenomeni che vanno a incidere in particolare sulla stabilità della linea di costa: da un lato il manifestarsi, sempre più rilevante, delle mareggiate, eventi temporanei di grande intensità che erodono le spiagge e gli scanni, con conseguente necessità di ripascimento degli stessi; dall’altro l’aumento del livello medio dell’Adriatico, come conseguenza del cambiamento climatico in corso, un innalzamento che le stime più caute prevedono di quindici centimetri entro il 2100.

Environmental and socio-economic context

The Po Delta, the only real delta in Italy, it is an area of extraordinary naturalistic interest, not only for our country but for the whole Europe, that offers, together with a few other delta environments almost intact (as e.g. the Danube, the Camargue, the Guadalquivir), a wide diversity of flora and a rich faunal heritage.

Many of the natural environments of the Po Delta, thanks to their value, have been included in the Natura 2000 network, with the Sites of Community Importance (SICs) and Special Protection Areas (SPAs) in accordance with the Birds Directive (79/4096/CEE - 09/147/CE for SPAs) and Habitat Directive (92/43/EEC for the SICs).

The Delta covers an area of about 700 sq km, between Veneto and Emilia-Romagna, and it consists in seven main river branches. The man has influenced in the development of the territory, changing the landscape and the hydraulic characteristics, although the main impacts have been caused by alluvial and climatic factors. An Important milestone in this evolution was the “Rotta di Ficarolo” that in 1152 diverted the course of the Po into the north-east direction moving the Delta from Ravenna's to Rovigo’s area. Human activity has been decisive only in the last centuries, because the current configuration of the delta is due to an anthropic transformation named "Taglio di Porto Viro”, which represents the most important artificial hydraulic action in its history for the effects produced on the delta evolution.

Currently the conformation of the Delta region, in its broadest outline, can be described by distinguishing a "historic Delta", which falls mainly in Emilia-Romagna (province of Ferrara and Ravenna) and is placed

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between the ancient delta branches of the river Po, and a "modern Delta", which falls mainly in Veneto (province of Rovigo) and represents the youngest portion of territory in Italy.

The delta is located downstream of the whole basin of the river Po and lies below the sea level, therefore it requires a continuous action of land reclamation in order to maintain an hydrological stable condition.

The economy of the Delta has historically developed in the traditional sectors of agriculture and handicrafts, but also activities such as tourism, fishing and aquaculture have increased due to the territory characteristics of the delta environment.

A major productive sector and peculiarity of the economy of the Po Delta is the fishing farming, particularly developed in the shellfish farming practiced in lagoons and fish farms.

The tourism sector has great potential in the whole area of the Po Delta and has an important role in the economy of the coastal area of the park, with resorts subjected to an exponential increase of population during an few months in the summer. However, the beaches and the art cities, in increasing competition with other coastal areas, have experienced a decline in the tourism; it follows that the enhancement of an environmental tourism linked to the Po Delta Park is a great opportunity to give a better and diversified tourism compare to other nearby areas. In the last years the Po Delta has been subjected to environmental pressures due to the implementation of strategic national infrastructures, as the new LNG

terminal or the Enel power plant. These development policies have, determined also by employment reasons, are often in contrast with the most of other economic activities related to the land resources, such as fishing and tourism.

The most critical issues identified in the delicate balance and in the geomorphological characteristics of the Delta are the subsidence and the salt wedge incursion. Long times of low water levels reduce the availability of irrigation and drinkable water and cause an incursion of salt water than can be toxic to cultures such as rice and modify the ecosystem dynamics especially in what concerns the flora system.

In addition to the problem of subsidence, there are two other phenomena having particular impact on the stability of the coastline: first the increasing manifestation of the sea storms, temporary events of great intensity that erode beaches and sandbars and determine the need of beach nourishments; than the rise of the average level of the Adriatic Sea, as a result of a climate change in progress, which the most conservative studies estimates to be fifteen centimetres within the 2100.

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