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Modalità della ricerca e analisi dei dati

CAPITOLO 4. L’INTEGRATED REPORT IN ITALIA: ASPETTATIVE ED

4.2 Modalità della ricerca e analisi dei dati

La raccolta delle informazioni necessarie alla ricerca è avvenuta attraverso la somministrazione di un questionario ad ogni partecipante. In particolare sono stati predisposti tre diversi tipi di questionario, uno per ogni categoria coinvolta. A tutte le categorie sono però state poste alcune domande uguali, le più generali sull’argomento, al fine di rilevare il diverso o uguale sentimento rispetto all’oggetto della domanda.

Per la natura qualitativa dell’indagine, si è scelto di creare e sottoporre i questionari in formato Excel per la maggiore duttilità e flessibilità che tale strumento permette, lasciando ampio spazio ai commenti e alle osservazioni degli intervistati, i quali nella maggior parte dei casi hanno contribuito a rendere più completa la ricerca proprio grazie alle ampie considerazioni rilasciate a fianco ad ogni domanda.

Ogni azienda e società individuata è stata dapprima contattata telefonicamente al fine di identificare la o le persone competenti sul tema, si è poi proceduto con un primo colloquio telefonico con la persona indicata a cui è stata data una breve descrizione della ricerca e dello scopo e, una volta accertata la disponibilità a partecipare, il questionario è stato inviato per posta elettronica assieme ad una più precisa spiegazione del lavoro e della modalità di compilazione dello stesso.

Le domande poste alle aziende vertono sulle motivazioni che le hanno spinte all’adozione dell’IR e sul processo di reporting implementato, cercando di capire quali siano state le difficoltà sia rispetto l’organizzazione interna sia nei confronti del Framework, oltre ad evidenziare quali fossero le aspettative e cosa si sia rilevato in realtà dopo la pubblicazione. Si è evitato di porre domande che lasciassero alle aziende l’opportunità di dare risposte poco obiettive che inficiassero quindi la credibilità dell’indagine stessa, essendo queste prerogative delle altre due categorie coinvolte.

Alle società di revisione sono state poste domande inerenti la qualità dei Report Integrati predisposti dalle aziende, intesa come aderenza al Framework, e relative a

comprendere quale si la difficoltà nel rendere affidabile tale tipo di rendicontazione aziendale.

I fondi di investimento sono stati chiamati a rispondere a domande inerenti lo stato di interesse in Italia verso gli Investimenti Sostenibili e Responsabili e ai sistemi di rendicontazione ESG. Si è quindi chiesto quale sia stato l’effettivo risultato sul mercato a seguito della pubblicazione dell’Integrated Report da parte delle aziende.

Per aumentare il tasso di risposta si è deciso di porre domande chiuse che prevedono risposte multiple non mutualmente esclusive (tranne in un paio di casi in cui il tenore della domanda richiede un solo tipo di risposta) a cui assegnare un punteggio sulla base di una scala Likert di accordo/disaccordo, in particolare 1 = per niente d’accordo; 2 = poco d’accordo; 3 = mediamente d’accordo; 4 = abbastanza d’accordo; 5 = pienamente d’accordo. Tale sistema permette di affrontare un’analisi più completa ottenendo dalle risposte delle sfumature che si sarebbero completamente perse se le domande avessero previsto la scelta di una sola risposta che escludesse completamente tutte le altre. Le opzioni di risposta sono state create a seguito di un primo studio effettuato sul fenomeno dell’Integrated Reporting basato su ricerche internazionali effettuate sia dall’IIRC che da altre società e attraverso la consultazione delle risposte pervenute all’IIRC a seguito della pubblicazione dell’<IR> Consultation Draft97

. Si è cercato di individuare i punti deboli e le criticità dell’IR, interpretandole e adattandole al contesto italiano. Ad ogni domanda è stata data la possibilità al rispondente di aggiungere un’ulteriore risposta se assente tra quelle proposte.

L’analisi dei questionari ottenuti è stata effettuata in modo integrato sia all’interno della stessa categoria sia tra le categorie, trattando le risposte in modo anonimo: ciò che interessa ai fini della ricerca è ottenere una visione globale e non particolare. Per ogni domanda è stato creato un istogramma a una o più serie: nel secondo caso ogni serie rappresenta la valutazione data alla singola risposta da ogni rispondente. Per ogni risposta è stato inoltre calcolato il valore medio ponderato.

97

IIRC (2013), Consultation draft of the International <IR> Framework.

http://integratedreporting.org/wp-content/uploads/2013/03/Consultation-Draft-of-the- InternationalIRFramework.pdf

Risulta però necessario adottare una visione non quantitativa ma qualitativa nell’analisi ponendo attenzione al valore dato da ognuno e se necessario giustificandolo o analizzandolo con le risposte date dallo stesso rispondente ad altre domande. L’interpretazione e l’eventuale chiarificazione dei dati è stata inoltre realizzata non solo attraverso le annotazioni inserite dai rispondenti nel questionario ma anche grazie alle chiarificazioni ottenute telefonicamente o attraverso lo scambio di e-mail con i rispondenti.

In appendice è possibile visualizzare interamente i questionari realizzati (Appendici 1, 2, 3), di seguito, per una visualizzazione più rapida, vengono elencate le domande in comune a tutte e tre le categorie o a due categorie:

Quanto siete d'accordo con l'affermazione: "relativamente al Report Integrato, le aziende hanno un ritmo di adozione lento e poco diffuso "?

Quanto siete d'accordo nel ritenere i seguenti motivi causa della lenta diffusione e adozione del Report Integrato?

- Fattore culturale (scetticismo nei confronti della veridicità delle informazioni riportate dalle aziende e scarsa attenzione all'investimento responsabile);

- Mancanza di legislazione a riguardo; - Elevati costi di predisposizione;

- Effettivo inefficace impatto sul mercato; - Scarsa o inesistente conoscenza del modello; - Altro (indicare cosa).

Che cosa ritenete sia necessario al fine di rendere il Report Integrato uno strumento a più larga diffusione? Indicare il grado di accordo/disaccordo con le affermazioni seguenti:

- Rendere obbligatoria a livello nazionale la sua predisposizione;

- Fornire degli standard di verifica condivisi per far sì che le società di revisione riescano ad attestare la veridicità delle informazioni contenute;

- Creare un documento generale che dia precise indicazioni in merito ai KPI da utilizzare a livello di materialità e in genere fornisca standard di reporting che creino omogeneità e comparabilità;

- Diffonderne la conoscenza; - Altro (indicare cosa).

Indicare il grado di accordo/disaccordo con la seguente frase: "è auspicabile una diffusione maggiore del Report Integrato tra le aziende italiane”.

Indicare il grado di accordo/disaccordo con la seguente frase: "il Report Integrato rappresenta il futuro della disclosure aziendale esterna".

Ad investitori e società di revisione è stata posta la seguente domanda, ma non alle aziende che avrebbero potuto dare una risposta non obiettiva:

Indicare il grado di accordo/disaccordo relativamente all’affermazione “il Report Integrato riesce a evitare o a mitigare l’effetto greenwashing che invece è maggiormente presente con i Report di Sostenibilità".

Nei prossimi paragrafi si procederà con l’analisi delle evidenze generali risultate per ogni categoria e nel capitolo cinque si affronterà l’analisi integrata delle evidenze generali risultate tra tutte le categorie.