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Modalità di prelievo di controllo e misure di mitigazione degli impatti Il controllo verrà attuato mediante le seguenti modalità:

Nel documento PROVINCIA DI SONDRIO (pagine 45-49)

• catture mediante gabbie e/o chiusini;

• abbattimento in forma individuale: cerca e/o aspetto;

• mediante carabina a canna rigata con ottica di precisione;

• utilizzo del silenziatore (Polizia Provinciale) nelle Aree della Riserva più sensibili al disturbo acustico;

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• esclusivo utilizzo di munizionamento lead-free al fine di evitare problematiche relative all’inquinamento da piombo e al saturnismo;

• riguardo gli orari è preferibile agire nelle ore crepuscolari e notturne, al fine di avere la massima contattabilità della specie, tutti i giorni della settimana esclusi i giorni festivi;

• date le caratteristiche altimetriche dell’area il prelievo avverrà esclusivamente da punti fissi sopraelevati (altane).

Gli interventi di prelievo hanno come finalità prioritaria quanto previsto dal comma 6, art. 22 della Legge 6 dicembre 1991 n. 394, ovvero “Nei parchi naturali regionali e nelle riserve naturali regionali l'attività venatoria è vietata, salvo eventuali prelievi faunistici ed abbattimenti selettivi necessari per ricomporre squilibri ecologici. Detti prelievi ed abbattimenti devono avvenire in conformità al regolamento del parco o, qualora non esista, alle direttive regionali per iniziativa e sotto la diretta responsabilità e sorveglianza dell'organismo di gestione del parco e devono essere attuati dal personale da esso dipendente o da persone da esso autorizzate”.

10.2.2 Tempistica

In riferimento al Piano di Gestione dei Siti Rete Natura 2000 si prevede che le azioni di cattura e abbattimento del cinghiale possano svolgersi lungo tutto l’arco dell’anno, con una riserva per il periodo di nidificazione dell’avifauna, posto tra la primavera e l’estate, valutando comunque possibilità di intervenire anche in questo periodo in casi di urgenza ed estrema necessità operativa, ma solo a seguito di specifica valutazione dei possibili impatti da parte dell’Ente gestore e di conseguente esplicito assenso.

L’attuazione delle catture e degli abbattimenti di controllo dovrà essere fatta in modo da minimizzare eventuali impatti sugli habitat e sulle altre specie faunistiche di interesse naturalistico e di preferenza contemporaneamente con i periodi di attività venatoria degli Istituti di Gestione Faunistico-Venatoria confinanti (CAC Alpi Comasche, CAC Alpi Lecchesi, CAC Val Chiavenna e CAC Morbegno), al fine di realizzare un’attiva azione di disturbo in quelle porzioni di territorio che fungono da “rifugio” durante il periodo di caccia e da “serbatoio” per l’irradiamento all’esterno, una volta terminata la stagione di caccia.

45 10.2.3 Soggetti autorizzati

Gli interventi potranno essere effettuati dal Corpo di Polizia Provinciale di Como e Sondrio, dai Carabinieri Forestali, anche coadiuvati da operatori espressamente abilitati ai sensi dell’art.41 L.R.26/1993 individuati direttamente dall’Ente gestore, previa frequentazione di opportuni corsi di formazione a cura dello stesso Ente.

Il coordinamento degli operatori, in regola secondo quanto sopra stabilito, spetta per competenza, dal punto di vista organizzativo per le operazioni di controllo che necessitino il loro impiego, alla Polizia Provinciale di Como e di Sondrio, che ne verifica i requisiti.

L’organizzazione degli interventi di controllo, compresa l’attività di cattura con gabbie trappola o sistemi simili, spetta alla Polizia Provinciale che comunica all’Ente gestore, nelle forme e nei modi da loro stabiliti, le fasi di intervento mediante specifico ordine di servizio che contenga tutte le indicazioni specifiche, compresi i luoghi, gli orari e la durata delle operazioni.

Il ruolo degli operatori volontari, espressamente abilitati ai sensi dell’art. 41 L.R.

26/1993, è di supporto e ausilio alla Polizia Provinciale che ne dispone il loro impiego secondo quanto necessario ad effettuare le operazioni di controllo nel rispetto delle regole eventualmente previste da disposizioni regolamentari emanate dal Comando dal quale dipendono funzionalmente.

10.2.4 Piano di controllo

Nel quinquennio 2021-2025 le attività di controllo del cinghiale sono finalizzate alla tempestiva rimozione dei nuclei di neoformazione di cinghiale presenti nel territorio della Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, in modo da attuare gli strumenti necessari e mirati al raggiungimento degli obiettivi di conservazione dei Siti Natura 2000 presenti nella Riserva Naturale (ZPS IT2040022 e ZSC IT2040042), dei loro habitat e delle specie faunistiche prioritarie.

Inoltre, attraverso l’esecuzione delle attività di controllo, si intende: a) minimizzare i danni economici che la specie può arrecare alle imprese agricole locali, che si adoperano in primis, attraverso il lavoro e le attività tradizionali, favorendo il mantenimento degli habitat e delle specie faunistiche prioritarie presenti; b) mitigare i conseguenti contrasti sociali che derivano a causa della presenza della specie e dei danni procurati; c) testare con la supervisione di I.S.P.RA sulla scorta dei risultati monitorati l’efficacia del vigente piano di controllo.

46 10.2.5 Destinazione dei capi prelevati e abbattuti

Ai sensi della DGR 1019 del 17/12/2018 della DGR 2600 del 9/12/2019, i capi abbattuti in controllo devono essere gestiti in conformità alle disposizioni contenute ai punti:

• 4.5.3 DESTINAZIONE DEI CAPI ABBATTUTI IN CONTROLLO

• 4.6. COME TRATTARE LE CARCASSE DEI CINGHIALI ABBATTUTI: CENTRI DI SOSTA - CENTRI DI LAVORAZIONE DELLA SELVAGGINA – CASE DI CACCIA

• 4.7. MONITORAGGIO SANITARIO

Su ciascun capo abbattuto dovrà essere applicata una fascetta o sigillo inamovibile fornito da chi organizza le operazioni di controllo. I capi abbattuti in regime di controllo saranno destinati ai CLS presenti sul territorio provinciale in conformità al punto 4.5.3 DESTINAZIONE DEI CAPI ABBATTUTI IN CONTROLLO dell’Allegato 1 DGR 1019 del 17/12/2018.

“ogni Ente gestore delle Aree Protette Regionali effettua una procedura a evidenza pubblica per la cessione dei capi prelevati in controllo. In caso l’aggiudicazione vada deserta, i capi sono destinati a scopo benefico e, in subordine, allo smaltimento”.

I dati biometrici vengono registrati sulla apposita scheda di abbattimento.

Rilievi utili: data e luogo dell’abbattimento; sesso; peso dell’animale completamente eviscerato; classe di età stimata a partire dall’esame dell’eruzione dentaria, età superiore ai tre anni (usura progressiva dei molari); stato riproduttivo delle femmine e rilievi biometrici sui feti nelle femmine gravide, presenza enumero corpi lutei (tasso di fertilità, accrescimento potenziale della popolazione, tasso di sopravvivenza embrionale).

47 11. MONITORAGGIO DEGLI INTERVENTI

Il raggiungimento degli obiettivi attraverso le misure adottate è condizionato dalla disponibilità delle risorse umane in grado di operare in regime di controllo, dagli strumenti e mezzi disponibili per ciascun operatore e dal numero di interventi necessari in proporzione ai danni causati, agli eventi imprevedibili e alle variabili locali.

Unicamente sulla base annuale dei risultati ottenuti, riferiti alle richieste di intervento pervenute, sarà possibile modulare gli obiettivi realmente raggiungibili.

L’analisi annuale dei risultati e dei dati ottenuti avviene mediante la consultazione del database abbattimenti che viene aggiornato ogni volta che si ricevono comunicazioni inerenti i prelievi in tutte le forme previste. I dati sono suddivisi per sesso, classe di età, metodo di prelievo, metodo di cattura e forma di controllo.

Saranno confrontati i risultati ottenuti per ciascuna annualità con il valore economico dei danni periziati.

Sulla base di confronto di eventuali dati pregressi sarà possibile stabilire nuove strategie o intensificazioni delle azioni di controllo necessarie a raggiungere gli obiettivi prefissati. Un costante confronto tra l’Ente Riserva Naturale e i soggetti incaricati del controllo, a cui spetta il compito di coordinare queste fasi, permetterà di migliorare e progredire verso gli obiettivi previsti.

Nel documento PROVINCIA DI SONDRIO (pagine 45-49)

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