A partire dal 2014, il Gruppo PRIMA INDUSTRIE ha adottato un modello di Enterprise Risk Management (ERM) per offrire maggiore trasparenza e informazione sui rischi del business, nonché in risposta ai provvedimenti di regolamentazione che richiedono alle aziende di dotarsi di adeguati modelli di Corporate Governance.
Il progetto ERM è stato avviato presso PRIMA INDUSTRIE SpA a marzo 2014 con l'obiettivo principale di rafforzare la comprensione e la consapevolezza dei rischi a cui è esposta l’azienda e la relazione tra obiettivi aziendali (sia strategici che operativi) ed i potenziali rischi del loro mancato raggiungimento. Il Progetto ERM è stato progressivamente esteso alle principali società controllate: attualmente il modello ERM è implementato e periodicamente eseguito nelle principali società produttive del Gruppo e nella filiale commerciale americana PRIMA POWER NORTH AMERICA Inc2. (inclusa nel perimetro ERM in quanto per dimensioni e volumi di affari è rappresentativa delle filiali commerciali estere).
Il processo ERM di PRIMA INDUSTRIE negli ultimi anni si è evoluto in tal senso, sviluppando le seguenti fasi:
▪ analizzare il Piano strategico / linee-guida di Budget e comprendere lo scenario di riferimento e i segnali di cambiamento che caratterizzano il mercato;
▪ identificare e valutare i rischi aziendali rispetto agli obiettivi strategici e al contesto (“risk assessment”);
▪ identificare le azioni di trattamento a fronte dei principali rischi (“risk treatment”);
▪ monitorare in modo continuativo i principali rischi e l’implementazione delle azioni correttive (“monitoring & reporting”).
L'approccio adottato è basato su valutazione periodica dei rischi, con successiva attività di follow-up dei principali rischi e monitoraggio periodico delle azioni di contenimento identificate e/o implementate; l'analisi dei rischi viene svolta in modo
"interfunzionale", ossia coinvolgendo i responsabili delle aree di business. I risultati delle attività ERM vengono quindi presentati e discussi nei Consigli di Amministrazione delle rispettive società e della Capogruppo (oltreché in sede di Comitato Controllo e Rischi) e sono presi in considerazione anche in sede di definizione del Piano di Internal Audit Integrato.
Nel dettaglio, il processo ERM di individuazione e valutazione dei rischi si sviluppa nelle seguenti attività:
▪ identificazione dei principali rischi a cui è esposta l’azienda;
▪ definizione delle metriche per la valutazione quali/quantitativa dei rischi:
impatto, probabilità;
2 Si ricorda che il 31/12/2019 è avvenuta la fusione per incorporazione della CONVERGENT PHOTONICS nella PRIMA POWER NORTH AMERICA Inc, che è stata nel frattempo rinominata PRIMA INDUSTRIE NORTH AMERICA Inc.
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▪ individuazione, per ogni rischio, dei risk owners e valutazione applicando le metriche definite nel modello;
▪ definizione, con gli owners di processo, delle azioni (organizzative e/o di processo) per mitigare i rischi più critici e relative due date;
▪ definizione delle modalità, dei flussi e dei format di reporting relativi alla gestione dei rischi.
I risultati delle attività citate sono:
▪ Goal Model (obiettivi strategici, operativi, finanziari e compliance);
▪ Risk Catalogue (individuazione dei rischi strategici e operativi della società/divisione in esame, per ogni processo aziendale e a livello complessivo);
▪ Risk Assessment Results & Statistics (matrici di rischio con posizionamento di ogni singolo rischio in base all' Impatto e Probabilità). La matrice di impatto e probabilità adottata dal Gruppo è suddivisa in tre aree di rilevanza (alta, media e bassa) per rappresentare la posizione di ciascun rischio in base alla sua importanza;
▪ Action Plans per i Top Risks individuati (con identificazione delle date di scadenza e responsabile);
Operativamente i rischi identificati sono valutati in base ai parametri di probabilità e impatto (relativi alla qualità e alla quantità):
▪ probabilità: scala di classificazione composta da 5 clusters (da rara a quasi certa). La valutazione della probabilità è espressa su base principalmente soggettiva del(i) responsabile(i) di ogni singolo rischio (risk owners), in considerazione del verificarsi della situazione in questione (in base a dati storici, se disponibili) o riferendosi alle future previsioni di occorrenza.
▪ impatto: scala di classificazione d'impatto composta da 5 clusters (da insignificante a estremo). La valutazione dell'impatto tiene conto di aspetti legati a fattori quantitativi (reporting finanziario, valori di budget/forecast, quote di mercato) e fattori qualitativi (obiettivi di Business Plan, Immagine, Reputazione e soddisfazione del cliente, compliance a legislazione locale), che garantiscono una prospettiva di rischio integrata.
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Pertanto, secondo la metodologia sviluppata dal Gruppo PRIMA INDUSTRIE, ogni risk owner valuta rischi in termini di impatto e probabilità, considerando ogni rischio in termini di:
▪ rischio lordo (valutazione del rischio senza tenere conto dell'esistenza e dell'efficacia di tutte le azioni di trattamento in vigore);
▪ rischio residuo (valutazione del rischio considerando le azioni e misure mitiganti il rischio già operative/implementate dall'azienda);
▪ rischio target (relativamente ai rischi residui con elevato impatto e probabilità (top risks), viene richiesta valutazione del rischio dopo che le azioni correttive individuate dai Responsabili di funzione saranno implementate).
Il modello ERM di gestione dei rischi implementato in PRIMA INDUSTRIE tiene conto in sede di valutazione dei rischi dei vari aspetti di business, finanziari e di compliance.
Sono pertanto prese in considerazione anche le tematiche afferenti la salute &
sicurezza dei lavoratori, l’ambiente (risorse energetiche ed emissioni), aspetti sociali e relativi alla gestione delle risorse umane nonché le tematiche relative alla corruzione.
L’emergenza sanitaria COVID-19, scoppiata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso, rappresenta una discontinuità senza precedenti in termini sociali ed economici. La priorità assoluta è la tutela della salute delle persone, ma anche l’impatto economico è durissimo. PRIMA INDUSTRIE è intervenuta immediatamente e con determinazione nella definizione di misure finalizzate a garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e la continuità di business. Sin dai primi segnali di epidemia in Cina, infatti, il Gruppo ha iniziato a definire regole specifiche per limitare il rischio di contagio, implementando nelle varie filiali dove opera azioni specifiche, quali ad esempio:
▪ istituzione di un tavolo di crisi COVID-19 a livello di Gruppo e di singola società (composto dagli amministratori delegati e dai responsabili delle funzioni di business e di staff), con l'obiettivo di fornire tempestivamente procedure / regole interne a tutti i dipendenti della Società, in conformità con le decisioni del governo in materia di viaggi, lavoro, salute e sicurezza nelle attività quotidiane ed iniziative relative alle risorse umane;
▪ attivazione di una casella di posta elettronica per un’efficace comunicazione con i dipendenti del Gruppo
▪ adozione di restrizioni di viaggio e di altre misure governative decise dai singoli Paesi;
▪ attivazione dello Smart Working, ove possibile e in base al carico di lavoro dei dipendenti, e delle procedure di Cassa Integrazione (e misure analoghe nei vari Paesi);
▪ adozione di regole rigorose per normare l'accesso di visitatori / personale esterno nei locali delle Società (i.e. consulenti, fornitori, clienti);
▪ rafforzamento delle misure igieniche e di sicurezza, in conformità alle indicazioni fornite dalle autorità nazionali;
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▪ comunicazione costante con clienti e fornitori, finalizzata a garantire continuità del business.
Il rischio “pandemia COVID-19” è stato infatti subito incluso e gestito all’interno del processo ERM. L’analisi dei rischi (ERM) nel 2020 si è quindi focalizzata sull’esame dei vari aspetti di business rapportati alla pandemia in corso, affrontando con i responsabili delle società del Gruppo, il Controllo di Gestione e le Risorse Umane i rischi connessi a:
▪ salute e sicurezza dei dipendenti
▪ situazione finanziaria e pianificazione
▪ continuità del business dal punto di vista manifatturiero, presenza sul mercato, liquidità, riduzione dei costi.
Nel corso delle analisi con i vari Paesi sono state fornite linee guida e indirizzi sulle misure da adottare per ridurre i rischi sopra menzionati e sono stati presi in considerazione i singoli contesti normativi di emergenza di riferimento.
Periodicamente si è riferito al Consiglio di Amministrazione di Capogruppo riguardo alla situazione in corso e alle azioni intraprese per mitigare i rischi connessi alla pandemia (dettagliati per Società-Paese)
La tabella seguente riporta i rischi potenziali afferenti alle tematiche trattate nel D.
Lgs 254/16 che normalmente vengono presi in considerazione e valutati nelle fasi di risk assessment con i responsabili delle funzioni aziendali delle Società.
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