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Il modello BIM, nel caso della Rocca, si pone come obiettivo la restituzione digitale dell’intero oggetto in tutte le sue parti costituenti, quello che si punta ad ottenere è infatti un modello che sia il più simile possibile alla realtà e che allo stesso tempo sia di facile gestione da parte di un qualsiasi progettista.

Nel caso specifico, modellare la Rocca, significa compiere una lunga sequenza di operazioni, che per certi versi si ripeteranno per migliorare sempre più il risultato, volte alla restituzione geometrica prima di tutto ma anche informativa dell’intero edificio e di tutte le sue parti costituenti.

Particolare attenzione si pone sulla restituzione verosimile dello stato attuale delle murature, utilizzando strumenti di modellazione avanzati che i software BIM mettono a disposizione del progettista, dei quali si parlerà nel capitolo 4, utilizzando come riferimento la nuvola di punti della Rocca ottenuta con strumenti di rilievo 3D al alta risoluzione dei quali si parlerà nel capitolo 3.

L’oggetto che si ottiene, anche se è una restituzione virtuale, è in tutto e per tutto simile all’edificio reale, in questo caso la Rocca, e l’operazione che si compie nel creare il modello e circa la stessa che si è utilizzata per la sua costruzione effettiva, perché il concetto che sta dietro al modello BIM è quello di simulare realmente la costruzione di un edificio intero, partendo dalla progettazione fino a giungere alla manutenzione.

Nel caso della Rocca parte del processo è inverso, in quanto l’edificio esiste già, ma costruire il modello della Rocca aiuta molto a capire come sia effettivamente fatta, da quali parti è composta e come questi parti dialogano tra di loro e perché, per esempio, ha subito determinati danni durante un particolare evento sismico.

Alla fine, quello che si vuole ottenere, è una restituzione in scala uno ad uno della Rocca di Reggiolo per dimostrare che tutte le operazioni che hanno portato a questo risultato sono utili allo scopo finale e riapplicabili su casi di studio simili, definendo quindi un metodo versatile e il più possibile universale.

Tutti gli elementi della Rocca modellati nel caso specifico ma definiti da oggetti parametrici possono essere inseriti in specifiche librerie e utilizzati di nuovo in altri edifici dove si presentano le stesse caratteristiche, definendo in questo modo un elemento generale del quale si può definire il tipo nel caso specifico.

2.2.1 DEFINIZIONE DI MODELLO INTELLIGENTE

Il modello si può definire intelligente, perché trasmette informazioni, non solo legate alla geometria dell’oggetto, ma anche legate alla semantica delle sue parti costituenti, definendo inoltre la tipologia di ogni singolo elemento e le sue caratteristiche, fisiche, costruttive e di materiale.

Le informazioni legate al modello lo rendono interrogabile, è possibile sapere a quale muratura della Rocca si fa riferimento semplicemente selezionando nel modello il muro interessato, al quale è possibile aggiungere stratigrafia o informazioni sul materiale.

Ogni elemento del modello BIM ha una corrispondenza biunivoca con quella dell’oggetto reale rilevato senza incongruenze o ambiguità e questo permette di avere una perfetta linearità nel passaggio di informazioni tra l’edificio rilevato e quello che si è modellato.

Gli elementi che costituiscono i modello, sono in maggior parte parametrici, questo significa che possono essere modificati tramite specifici valori e quindi si adattano alla variabilità che è strettamente legata ad un oggetto esistente e che difficilmente si riscontra in una nuova progettazione.

Modellare in modo intelligente vuol dire generare un database ricco di informazioni della Rocca, informazioni che spaziano da quelle geometriche alla descrizione dei materiali costituenti e anche alle descrizione delle lesioni dell’edificio per un continuo monitoraggio nel tempo delle condizioni di salute delle varie strutture.

La classificazione delle informazioni viene poi fatta in due momenti, quando si genera il modello e quando si analizza il modello, per capire questo concetto occorre capire che gli oggetti, in un modello BIM, sono collegati tra loro in modo sinergico, per esempio una porta o una finestra, possono essere inserite solo se c’è un oggetto muro che le può ospitare, senza muro non esiste la foratura, e senza la foratura non ci sarà nessun buco nel muro, questo è un concetto fondamentale che è una delle basi della logica della modellazione intelligenti, tale concetto verrà ampliamente specificato nei capitoli successivi.

2.2.2 PERCHÉ MODELLO INTELLIGENTE

La risposta a questa domanda nasce dalla definizione stessa di modello intelligente, perché si vuole costruire un modello BIM intelligente della Rocca di Reggiolo, perché non si analizza solo ciò che occorre e si crea un disegno con uno strumento CAD come si è sempre fatto?

Il concetto che risponde a questo quesito è proprio nella conoscenza di quello che si sta facendo, perché non si vuole semplicemente riportare un disegno più o meno dettaglio e verosimile di un edificio, in questo caso della Rocca, ma si vuole generare un modello che corrisponda completamente alla Rocca, in scala uno ad uno, contenente la maggior parte delle informazioni che si sono raccolte con il lavoro sul campo.

Questo approccio, legato ad un edificio esistente, cambia completamente il modo di pensare la progettazione del costruito, in quanto l’approccio

non è più quello di far corrispondere un oggetto rilevato a quello che gli strumenti permettono di riprodurre, ma utilizzare gli strumenti in possesso del progettista per avere una copia digitale, un archivio, dell’elemento che si sta modellando.

La possibilità di utilizzare questa metodologia in futuro per tutti coloro che vorranno lavorare sullo stesso progetto aumenta ancora di più le potenzialità di questo approccio e inoltre tali potenzialità crescono esponenzialmente se si ragiona a più ampio spettro definendo questo lavoro come la creazione di un database sempre più ricco di tutti gli organismi edilizi che si rilevano in questo modo.

Alla fine quello che si ottiene è un oggetto versatile, che necessita di uno sforzo relativamente basso per essere modificato e sistemato, e che quindi si presta bene ai cambiamenti nel tempo, in più serve anche come computo degli elementi, tra le molteplici informazioni che si possono raccogliere dal modello BIM ci sono per esempio anche gli elenchi degli infissi, la superficie dei muri, il volume degli ambienti, tutte informazioni che si aggiornano in automatico tutte le volte che viene apportata una modifica al modello.

2.3 OGGETTO INTELLIGENTE: GESTIONE

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