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Capitolo 3 .La lean healthcare nella nostra realtà

3.3 modello organizzativo per cellule

Per creare valore per il paziente, responsabilizzare l'infermiere e modernizzare l'organizzazione è stato scelto il modello organizzativo assistenziale per cellule. La nuova organizzazione infermieristica per cellule permetterà una presa in carico più adeguata del paziente. La cellula infatti rappresenta l'unità fondamentale di tutti gli organismi viventi , la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente.

La cellula organizzativa diviene così l'unità produttiva di base nella quale vengono aggregati un numero definito di pazienti e costituisce il luogo di intervento multidisciplinare.

In questo modo si applicano alcuni di quelli che sono i principi base del lean ovvero ridurre gli sprechi,valorizzare le competenze, responsabilizzare l'infermiere, avere flessibilità nelle risorse e, inoltre diffondere la tecnologia e usufruire della documentazione informatizzata.

Le cellule si differenziano dai tradizionali reparti ospedalieri perché non sono suddivise per specialità ma

sono disegnate per accogliere un alto numero di pazienti con caratteristiche e bisogni simili.

L’utilizzazione del personale deve rispondere a criteri di efficienza ed efficacia. Il coordinatore dovrà essere affiancato da infermieri che nelle situazioni più delicate si occuperanno del percorso assistenziale (ambulatori, pre- ospedalizzazione, ricovero, intervento, degenza, dimissione, assistenza territoriale, follow-up). L’organizzazione per cellule consente di seguire da 13 ad un massimo di 15 pazienti con un infermiere e un operatore socio sanitario, denominati “di cellula”, che forniscono assistenza adeguata e personalizzata agli utenti nelle 24 ore. In più, nelle ore diurne c’è la nuova figura dell’infermiere di processo, che garantisce la continuità assistenziale, essendo presente in maniera continuativa negli orari in cui le necessità sono maggiori. Solo la notte, quando le attività assistenziali sono ovviamente ridotte al minimo e legate al bisogno, sono presenti un infermiere e un oss.

Nel dettaglio le nuove figure di riferimento dell'organizzazione per cellule:

• L'Infermiere di Processo:

Programma i percorsi clinico-assistenziali del paziente che originano dall’attività dei medici e degli infermieri di cellula.

Gestisce l’assegnazione dei posti letto e degli operatori di supporto tra le cellule in base alle necessità del momento. Fornisce la disponibilità dei posti letto in tempo reale; prevede l’andamento degli stessi in base alle dimissioni ed ai possibili rinvii.

Organizza i Ricoveri Ordinari ed i Rientri Protetti.

Gestisce gli spostamenti dei pazienti in base alle necessità del momento.

Interagisce con i servizi P.U.A. per organizzare le dimissioni “difficili” dei pazienti.

In base alla standardizzazione dei casi, pianifica, in collaborazione con il Medico, l’iter diagnostico dei pazienti ed ipotizza durata del ricovero e dimissione. Aggiorna il Piano Per Ogni Paziente (P4EP) ad inizio turno lavorativo e sequenzialmente in vari step, nel Briefing con i medici e nel Re-Briefing con l’infermiere di processo. Per acquisire un buon livello di informazioni sui pazienti ricoverati, segue la visita medica su metà della U.O. in modo alterno e speculare con l’infermiere di processo che, a sua volta, si occupa della parte rimanente. Interagisce continuamente con l’infermiere di processo per lo scambio, l’aggiornamento ed in particolar modo per la continuità delle informazioni.

Partecipa alle consegne di fine turno insieme al personale del turno uscente e del turno entrante, facendo riferimento al P4EP.

Coadiuva e supporta l’infermiere di cellula nella pianificazione ed esecuzione dei processi assistenziali. Si occupa di pianificare ed organizzare i percorsi e le attività, necessarie all’erogazione dell’assistenza infermieristica. Assicura la continuità delle informazioni. Svolge un ruolo di collaborativo e di raccordo con l’Infermiere di cellula e ne supporta le attività assistenziali .

Prende in carico il paziente all'ingresso e lo segue fino alla dimissione . Redige il piano standard di assistenza sulla base della care paths.

• Infermiere di Cellula:

Gestisce le prestazioni assistenziali nell’arco delle 24h all’interno della propria cellula. Interagisce con

l’Infermiere di Processo e valuta gli interventi assistenziali con l’infermiere di Linea.

Pianifica, organizza ed eroga l’assistenza infermieristica all’interno della propria cellula, è affiancato dal personale di supporto. Interagisce con l’Infermiere di Processo. Si avvale della collaborazione del personale di supporto. • O.S.S.:

Supporta l’Infermiere di Cellula nella erogazione dell’assistenza infermieristica all’interno della propria cellula.

• Medico:

E’ responsabile del percorso clinico-assistenziale del paziente, collabora alla pianificazione dello stesso con l’Infermiere di Linea

Il Direttore della Unità Operativa è il responsabile della qualità tecnico professionale delle performance dei medici della propria struttura.

Il Coordinatore infermieristico ha il compito di gestire il corretto utilizzo delle risorse professionali per l’intero blocco di degenza che gli è affidato.

Vi è un nuovo schema di relazione tra i professionisti , con superamento del modello operativo del “giro-visita” e adozione di briefing strutturati tra medico di specialità e infermiere di riferimento. Il team multidisciplinare gestisce il malato all’interno della linea e definisce il profilo di cura rispetto alla clinical pathway.

Inoltre con l'utilizzo della cartella unica informatizzata Argos i professionisti possono:

•condividere le informazioni

• tracciare il percorso del paziente dall’ingresso all’uscita •leggere in tempo reale la domanda di ricoveri in ciascuna

linea

• gestire le liste di attesa in base a criteri espliciti

Il modello per Cellule prevede una riorganizzazione del lavoro infermieristico e di quello del personale di supporto all’assistenza che supera il tradizionale modello tecnico e si avvicina invece ad un modello organizzativo di tipo professionale. Questo permetterà di :

• migliorare la qualità

• Empowerment dei dipendenti

• riorganizzare le attività, allocare al meglio le risorse

• aumentare la produttività • tenere il bilancio in ordine

Nel vecchio sistema organizzativo non c’era distinzione di ruoli, ma solo differenza di compiti.

vi era inoltre una Rigida distinzione di personale e delle risorse.

La responsabilità del reparto equamente divisa fra 2 o 3 Figure.

Vi era difficoltà a ricostruire percorsi remoti.

Era un modello assistenziale per compiti dove vi era assenza di personalizzazione degli interventi infermieristici e mancanza di condivisione delle informazioni con le altre figure assistenziali.

Vi era assenza di pianificazione degli interventi infermieristici, soddisfacimento dei bisogni eseguiti

perlopiù su richiesta.

L’Infermiere turnista aveva un ruolo marginale nella definizione del percorso assistenziale.

Mancava una figura di riferimento quotidiana che garantisse continuità e diffusione di informazioni utili all’assistenza.

Non vi era scambio di informazioni tra le varie figure che ruotavano intorno al malato e quindi vi era mancanza di presa in carico dei pazienti.

(Es. dopo aver praticato assistenza di base a tutti i pazienti ricoverati nel reparto, era difficile ricordarsi i dettagli di tutti).

Si riscontrava una carenza di responsabilità ed autonomia professionale. Molte decisioni, di pertinenza infermieristica, venivano dirottate sulla figura medica. Infine vi era scarsa integrazione tra Infermiere e Personale di supporto.

Un altra importante novità è rappresentata dal Piano per Ogni Paziente (P4EP). Questo è un sistema costituito da un insieme di strumenti grafici che consentono di individuare a colpo d'occhio le informazioni necessarie per lo svolgimento del processo . Sono qui presenti tutte le informazioni ed i fatti rilevanti, per il paziente, utili alla pianificazione del percorso clinico-assistenziale senza errori né sprechi. Ogni cosa inserita all'interno del P4EP sarà rappresentata da un simbolo e dalla relativa legenda. Permette di identificare :

• le diverse cellule

• i nomi dei pazienti e la loro data di nascita • la specialità medica di appartenenza

• eventuali dimissioni probabili o già definite.

Questo sistema semplicemente guardandolo, permette di individuare chi fa cosa in modo chiaro,veloce, dando subito il quadro della situazione.

Altra novità è rappresentata dal Briefing:

e' un Momento di incontro che si tiene giornalmente, tra tutte le figure professionali coinvolte nella assistenza e cura dei pazienti, per la condivisione delle informazioni necessarie alla pianificazione ed organizzazione dei processi clinico-assistenziali.

Ha una durata di circa 15-30 minuti in cui il medico ella specialità interessata, l'infermiere di riferimento, il case manager ed eventuali altre figure professionali, parlano di quei pazienti più critici , instabili, che meritano un approfondimento.

In questa occasione verrà pianificata l'attività assistenziale per ogni paziente, aggiornando il visual management con: • Bisogni assistenziali

• Terapia

• Esami strumentali

• Dimissioni/attivazione PUA

in questo modo si potrà avere sempre una situazione e analisi in tempo reale del reparto e,inoltre avere ben presente il Focus sul processo di dimissione .Go and see and make actions!

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