incentivazione del personale
4.4 La motivazione dei soggetti uman
Il comportamento organizzativo è costituito dalle decisioni e dalle azioni che un singolo, un gruppo, realizza nell’ambito del sistema organizzativo al quale appartiene. La comprensione di tale comportamento è tutt’altro che agevole, ed è fortemente influenzato dalla motivazione del singolo e del gruppo.
Data l’importanza dell’argomento, si rende necessario analizzare gli elementi che incidono sulla dinamica della motivazione, ed in
particolare quelli che permettono il conseguimento degli obiettivi non solo personali ma anche di sistema263.
Con il termine motivazione si intende l’insieme delle forze che agiscono a livello individuale e contribuiscono a determinare, l’inizio, il livello (cioè l’intensità), la persistenza (ossia la durata nel tempo) e la direzione (cioè l’obiettivo) dello sforzo che l’individuo compie264.
Tali forze, intese come fattori dinamici, si manifestano sotto forma di bisogni che ciascun soggetto umano deve soddisfare, e la loro importanza dipende dalle aspirazioni e dalle ambizioni di un soggetto in un dato contesto spazio – temporale. Ogni individuo, ha quindi una propria personalità ma anche un proprio insieme di influenze subite o esercitate dall’ambiente con il quale interagisce, che non consentono di ricondurre il comportamento a schemi o modelli deterministici, a motivo delle continue relazioni che ciascun individuo instaura durante la propria vita.
Si precisa che l’ambiente non è l’ambiente fisico inteso e misurabile per il tramite delle caratteristiche fisiche e geografiche dell’ambiente immediatamente circostante, ma l’ambiente psicologico considerato dal punto di vista della persona di cui si studia il comportamento. L’ambiente psicologico contiene caratteristiche che la persona attribuisce o imputa, consapevolmente o meno, alle circostanze esterne in cui si trova265. Pertanto, tali caratteristiche
potrebbero non essere attribuite da un altro soggetto sullo stesso ambiente.
263 Più specificatamente, per ottenere il più elevato rendimento dei soggetti umani ,
appare necessario risolvere il problema dell’integrazione tra gli obiettivi individuali e quelli dell’impresa: nel momento in cui si realizzerà questo processo di fusione i soggetti umani saranno naturalmente motivati a fornire il loro migliore contributo all’impresa. Il principio dell’identificazione con l’impresa è alla base della motivazione dei soggetti umani che in essa lavorano. Questo processo motivazionale è possibile nel momento in cui si realizza la coincidenza tra obiettivi dell’impresa e gli obiettivi del lavoratore che si sente integrato nell’entità per la quale opera. In merito, si veda S. Sciarelli, Economia e gestione dell’impresa, op. cit.
264 Cfr. F. Isotta, Organizzazione Aziendale, Cedam, Padova, 2003. 265 Cfr. K. Lewin, Teoria dinamica della personalità, op. cit.
Diverse sono le ipotesi di conflitto che possono verificarsi a seconda della direzione che assumono le forze e della loro intensità266.
Nel caso si presenti una situazione di conflitto interno fra due o più forze reciprocamente incompatibili, di intensità diversa, prevarrà la forza più intensa o predominante.
Se invece, accade che le forze, sempre incompatibili, presentano un’intensità pressoché uguale, la risoluzione del conflitto si avrà solo nel momento in cui interviene una qualsiasi influenza addizionale che spinge momentaneamente la persona più vicino ad una delle mete.
Nel caso di un conflitto fra forze aventi una valenza negativa per il soggetto, si avrà un’oscillazione fra le alternative egualmente insoddisfacenti. Tuttavia, se una qualche circostanza casuale spingesse verso una direzione distante da entrambe le regioni negative, allora il conflitto verrebbe risolto con l’abbandono del campo.
Nel caso infine di conflitto tra forze di allontanamento e forze di avvicinamento, la grandezza di una forza di allontanamento diminuisce, a causa della distanza psicologica, in misura maggiore della grandezza di una forza di avvicinamento.
Dalle precedenti considerazioni appare chiaro che l’intensità della forza effettiva (quindi la sua potenza) è determinata dalla valutazione (aspettativa) da parte del soggetto, delle probabilità che il suo giudizio sia corretto circa il raggiungimento della meta e dal valore che questa conseguenza o meta ha per l’individuo.
Un soggetto prima di agire, vuole infatti avere un grado di certezza ragionevolmente superiore in una delle due o più alternative267.
266 Cfr. J. W. Atkinson, La motivazione, Società editrice il Mulino, Bologna, 1973. 267 Questa presunzione è presente nella teoria quantitativa della decisione, il cui
articolo A Quantitative Theory of Decison è stato pubblicato da D. Cartwright e L. Festinger nella rivista Psychological Review, n. 50del 1943.
Naturalmente le precedenti riflessioni, non possono che essere di prima approssimazione, poiché occorre considerare di volta in volta, congiuntamente il contesto spazio – temporale in cui si agisce, ed i tratti caratteriali costituenti la personalità dei soggetti e conseguentemente le differenze riscontrabili in ciascuno di essi.
Non è possibile pertanto stabilire a priori un comportamento adottando un approccio di tipo deterministico, in quanto la complessità dei soggetti umani e dell’ambiente richiedono un approfondimento che non può che basarsi sul principio di equifinalità. Tale complessità non deve essere sottovalutata o trattata come se non ci fosse, ma deve essere, per quanto possibile, compresa, ed analizzata nel suo profondo al fine di individuarne gli elementi che hanno contribuito ad alimentarla e le conseguenze che da essa ne derivano.
Conseguentemente, i numerosi modelli esplicativi utilizzati per generalizzare la motivazione dei soggetti umani, come ad esempio il modello di A. H. Maslow268, il modello di Herzberg269, il modello di
McClelland270, il modello di C. Alderfer271 ecc., non possono essere
considerati modelli chiave per la spiegazione dei comportamenti umani. Essi infatti, pur essendo utili per comprendere la diversa natura dei bisogni individuali che incidono sulle motivazioni, e dei fattori che li possono soddisfare, non costituiscono strumenti esaustivi utili a spiegare la molteplicità dei comportamenti (quindi la loro specificità) e la motivazione dei soggetti umani, poiché questi, sono influenzati dalla molteplicità degli elementi caratteriali in diversi contesti spazio – temporali.
Tuttavia, la formazione, lo spirito di appartenenza, la responsabilizzazione e conseguentemente l’autovalutazione, costituiscono, più degli incentivi materiali, presupposti importanti per la motivazione dei soggetti umani in quanto consentono a
268 Cfr. A. H. Maslow, Motivazione e personalità, op. cit. 269 Cfr. F. Herzberg, The Motivation to Work, op. cit.
ciascun individuo (come meglio di seguito precisato) di acquisire maggiori conoscenze e abilità, maggiore consapevolezza circa il proprio ruolo, e conseguentemente maggiore identificazione con il suo gruppo e nel complesso con il sistema impresa.