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Motivi alla base dello sdoppiamento delle ipotesi:

La metrica quantitativa

5.1.1 Relief from Royalty

5.1.1.1 Motivi alla base dello sdoppiamento delle ipotesi:

Per calcolare il valore risparmiate ogni anno si deve troncare l’orizzonte temporale di studio ad un anno, utilizzando solamente i ricavi relativi all’anno corrente. In questo modo i flussi non vanno attualizzati e si studia l’impatto che il portafoglio brevetti ha nell’anno in corso.

Il valore è uguale all’ammontare di royalties che l’azienda ha risparmiato detenendo i beni. Facendo un’analisi uniperiodale non si deve inoltre ammortizzare il bene.

Così facendo si perde una dimensione di analisi intrinseca del Relief from

Royalties: non vengono considerati i ricavi futuri collegabili ai prodotti su cui

si trovano le soluzioni protette da privativa. Si perde perciò buona parte del valore dei beni. Il metodo è però facilmente strutturabile, contiene solamente dati certi (ricavi dell’anno) ed il valore dei beni è vincolato all’anno fiscale corrente. Il metodo è inoltre comprensibile, solido e dà valori conservativi. Potenzialmente un’analisi come quella proposta è iscrivibile a bilancio. Viene calcolato infatti un dato che è collegabile all’anno per cui viene fatta e il valore degli intangibles è pari al denaro che hanno permesso di risparmiare all’azienda.

Per effettuare la valutazione interna abbiamo deciso di allungare l’orizzonte temporale. In un settore come quello di Datalogic i ricavi non sono prevedibili come in altri mercati (farmaceutico, chimico,…). Abbiamo fatto perciò un’analisi su più periodi ma che fosse vincolata a dati consistenti.

Le informazioni più attendibili sono quelle riscontrabili sul piano aziendale a tre anni. I ricavi utilizzati sono stati presi perciò da quel documento.

In alcuni casi la vita residua della linea può essere più breve rispetto ai 3 anni considerati. In questi casi si effettua il taglio laddove va a morire la linea. Siamo consci del fatto che alcune linee, soprattutto le più recenti, potrebbero avere una durata superiore al limite massimo imposto. Non si hanno però dati sui ricavi successivi al terzo anno e per questo abbiamo deciso di non

considerare queste informazioni. Il tasso di sconto adottato è indicato dal reparto Finance dell’azienda al momento della valutazione. Nel modello è poi presente una casella che consente di aggiungere un rischio aggiuntivo qualora fosse ipotizzabile per le PL analizzate.

In entrambi i casi considerati i dati da trovare per svolgere il metodo sono i 6 presentati a inizio paragrafo. Nel nostro caso i primi due sono stati riscontrati velocemente. Volendo valutare tutte le Product line, abbiamo dovuto individuare solamente i brevetti sui prodotti. Utilizzando le product marking degli stessi e i file del reparto IP si è giunti ai dati necessari.

Il terzo punto, relativo al tasso di royalty da utilizzare, è stato indubbiamente il più delicato. Reperire tassi adeguati è stato molto difficile. Non si trovano agevolmente informazioni sul settore in cui opera Datalogic. Gli unici dati disponibili sono relativi a transazioni operate dal più grosso player del settore, Symbol Technologies, società del gruppo Motorola.

I brevetti dati in licenza da Symbol sono però relativi principalmente alla tecnologia wireless. Possiamo ottenere da essi dati solo su un quantitativo minimo delle tecnologie detenute da Datalogic. Abbiamo provato a sfruttare informazioni di siti a pagamento, ma anche con essi difficilmente si ottiene un numero significativo di tassi di royalty. Il tasso non è di solito reso pubblico e le informazioni in possesso dei database a pagamento sono quelle che trovano sui 10-K o i 10-Q delle aziende coinvolte. Per tutti i problemi riscontrati abbiamo deciso di affidarci all’esperienza dell’ufficio IP aziendale.

Abbiamo deciso di creare una corrispondenza tra i voti della metrica qualitativa e il tasso di royalty da utilizzare. Più il voto derivante dalla prima metrica è alto e più il secondo è elevato.

Abbiamo testato la metrica e visto che i tassi sono quelli potenzialmente applicabili sul mercato. Si è aggiunto un ulteriore aspetto: il valore della componente IP presenta sui prodotti non è mai del 100%. La royalty da pagare è calcolata solo sulla percentuale del fatturato imputabile all’IP.

Così come avviene per il tasso dir royalty anche per questo valore, denominato IP percentage, abbiamo creato una corrispondenza tra il voto della metrica e quello relativo a questo fattore. Si moltiplicano fatturato della linea di prodotto, IP percentage e tasso di royalty e si ottiene il dato desiderato: il valore del brevetto per l’anno considerato. Nel caso in cui il lasso di tempo in cui si deve studiare il valore del brevetto sia superiore all’anno il valore totale dell’IP è uguale alla somma dei valori nei singoli anni.

Figura 5.1: Calcolo valore brevetti sulla linea DERF57

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57 Per motivi di riservatezza sia i fatturati sia le Product Line analizzate sia il WACC

indicato sono puramente esemplificativi e non corrispondono a dati reali di Datalogic. Nel prosieguo della trattazione i dati relativi a questi valori sono modificati rispetto a quelli reali

In questo caso si prende un periodo di 3 anni: 2011, 2012, 2013 (3 years

plan). Il valore dei brevetti è uguale alla sommatoria dei Net Present Value

delle licenze annuali.

333,88 + 3.947,24 + 287,25 = 4.568,38

Se la valutazione è fatta invece per iscrivere il valore dei beni a bilancio si usa il fatturato dell’anno corrente. In questo modo non si debbono nemmeno attualizzare i flussi.

Per meglio comprendere il ragionamento relativo al calcolo dell’IP percentage e del royalty rate viene proposto un breve esempio:

Una linea di prodotto ha un fatturato di 100.000$ nell’anno in corso (la valutazione è fatta per iscrivere il valore a bilancio perciò ho l’orizzonte bloccato a 1 anno e non occorre considerare il tasso di sconto). Vi è un solo brevetto inserito nel prodotto, il voto di quest’ultimo, derivante dall’analisi qualitativa, è 2,3. Vediamo l’IP percentage imputabile a quella soluzione:

Il 60% del valore della linea è da ascrivere al bene protetto da privativa:

2 < 2,3 ≤ 3.75 Peso IP: 60% Tasso di royalty:

Il tasso scelto è del 6%.

Valore del brevetto: 100.000 * 60% * 5% = 3.000$

Combinando le tabelle si delinea la seguente situazione:

DA A % di fatturato assegnata al brevetto (IP percentage * Royalty Rate) 0 1 0.1 % 1 2 0.9 % 2 3 3 % 3 3.75 6 % 3.75 4 8 % 4 5 12 %

Le percentuali più alte sono per prodotti che utilizzano brevetti “core”, di base. I valori più bassi, con percentuali inferiori all’1% del fatturato sono usati per dare comunque un valore ai brevetti. Fanno corrispondere a beni con score qualitativi scarsi dei valori economici molto bassi.

Il quarto, il quinto ed il sesto punto del modello (ricavi, tempo e tasso di sconto) sono affrontati, come detto, in modo diverso a seconda della finalità dell’analisi. Nel caso di iscrizione a bilancio si usa solamente il fatturato dell’anno fiscale. Nell’altro caso si setta il tempo pari al valor minimo tra la vita residua del prodotto e la durata del piano a 3 anni e si fa il calcolo sui fatturati di questi periodi fiscali. Il tasso di attualizzazione è scelto opportunamente.